Girandola di portieri

José Theodore giocherà  meglio di Cristobal Huet per i Capitals?

Luglio è un mese magico per qualsiasi appassionato di hockey nordamericano. Un mese in cui trenta squadre sono in lotta per la Stanley Cup, in cui trenta squadre possono accaparrarsi quel campione a scadenza di contratto che consentirà  di fare il definitivo salto di qualità .

Ebbene, il grande supermercato della NHL ha aperto ufficialmente i battenti ieri, 1° luglio 2008, alle 18 ora europea e i clienti non hanno atteso a lungo prima di avventarsi sulle merci esposte.

Prima di analizzare gli scambi e gli ingaggi più significativi, ricordiamo che negli scorsi giorni qualcosa si era già  mosso. In particolare, i Phoenix Coyotes avevano pescato in Florida una preziosa spalla offensiva per Shane Doan, prelevando dai Panthers Olli Jokinen in cambio dei terzini Keith Ballard e Nick Boynton e di una scelta al draft appena concluso.

Dal canto loro, i Calgary Flames avevano spedito Alex Tanguay a Montréal, liberando il posto per Mike Cammalleri, in arrivo dai Los Angeles Kings. I Philadelphia Flyers, impegnati a liberare milioncini sotto il tetto salariare per confermare Jeff Carter e Randy Jones, hanno ceduto R.J. Umberger a Columbus in cambio di una scelta al draft e hanno girato un'altra scelta a Washington per Steve Eminger, ormai accantonato dai Capitals.

Ma veniamo all'appassionante giornata di ieri, che ha visto ben otto portieri scambiarsi virtualmente la maglia in un susseguirsi di emozioni. Il via alle danze lo danno sorprendentemente i Washington Capitals, che dopo lo straordinario finale di stagione di Cristobal Huet sembravano copertissimi in questo reparto. Invece, il General Manager George McPhee annuncia l'ingaggio dell'altalenante José Theodore dai Colorado Avalanche per 4.5 milioni di dollari l'anno.

Passano esattamente dieci minuti, e le valanghe reagiscono prelevando il deludente Andrew Raycroft da Toronto e sottoponendogli un contratto annuale da 800'000 dollari, liberando così un bel po' di spazio sotto il tetto salariale. Ora tocca ai Maple Leafs fare la loro mossa, e mentre i campioni in carica dei Detroit Red Wings annunciano l'arrivo di Ty Conklin da Pittsburgh per il ruolo di riserva di Chris Osgood, le foglie d'acero comunicano ufficialmente il ritorno di Curtis Joseph.

L'attenzione resta però focalizzata su Washington. Dopo l'ingaggio di José Theodore, è evidente che Cristobal Huet è sul piede di partenza. E infatti, quando alle nostre latitudini si stanno avvicinando le 22, ecco l'annuncio: l'estremo difensore francese si accasa a Chicago con un contratto quadriennale da poco più di 16 milioni. L'altro portiere in soprannumero dei capitolini, Olaf Kolzig, passa invece ai Tampa Bay Lightning.

Ora però sono i Blackhawks ad avere troppi portieri e il General Manager Dale Tallon decide di privarsi di Patrick Lalime, che raggiunge i Buffalo Sabres. La giornata si conclude con l'ingaggio di Alex Auld da parte degli Ottawa Senators, che dopo essersi liberati di Ray Emery avevano bisogno di un portiere di riserva.

Questo turbinio di portieri, per quanto appassionante, lascia diverse questioni in sospeso e la sensazione che non tutto sia già  stato detto. Innanzitutto riesce difficile capire come mai i Capitals abbiano lasciato partire Cristobal Huet per sostituirlo con il più caro José Theodore, che oltre tutto nelle ultime stagioni si è dimostrato inferiore al transalpino.

Allo stesso tempo, non possiamo credere che i Blackhawks affrontino la stagione 2008-09 con due portieri del calibro di Cristobal Huet e Nikolai Khabibulin sotto contratto per un totale di quasi 11 milioni di dollari. Ed è altrettanto impensabile che gli ambiziosi Avalanche si affidino al tandem Peter Budaj-Andrew Raycroft. Che Khabibulin stia preparando le valigie per le montagne del Colorado?

Anche tra i giocatori di movimento non sono certo mancati i botti. I Chicago Blackhawks, ansiosi di aggiungere campioni affermati agli eccellenti giovani già  in rosa, hanno pescato Brian Campbell, senza dubbio uno dei migliori difensori offensivi. I New York Rangers, dopo aver confermato per quattro anni Michal Rozsival, sono partiti alla ricerca di un altro terzino in grado di dirigere le operazioni in superiorità  numerica e hanno individuato il loro obiettivo in Wade Redden, ingaggiandolo per i prossimi sei anni con uno stipendio totale di 39 milioni di dollari, forse un po' troppo per un atleta che nelle ultime due stagioni a Ottawa non aveva più fatto vedere il meglio di sé.

Sull'altra costa, invece, gli Edmonton Oilers inviano Jarret Stoll e Matt Greene a Los Angeles in cambio dell'offensivissimo Lubomir Visnovsky. L'operazione consente di sacrificare Joni Pitkanen, che viene girato ai Carolina Hurricanes in cambio di Erik Cole. I Minnesota Wild si rinforzano ingaggiando Marek Zidlicky e continuando così il saccheggio dei Nashville Predators, iniziato l'anno scorso.

Sempre sul fronte dei difensori, da segnalare il passaggio di Mark Streit ai New York Islanders, di Mike Commodore ai Columbus Blue Jackets, di Ossi Vaananen ai Philadelphia Flyers, di Jeff Finger ai Toronto Maple Leafs, di Kurt Sauer ai Phoenix Coyotes e le importanti conferme di Brad Stuart e Andreas Lilja ai Detroit Red Wings, di John-Michael Liles e Adam Foote ai Colorado Avalanche, di Mike Green ai Washington Capitals e di Bryce Salvador ai New Jersey Devils.

Come preannunciato su queste stesse pagine, c'era da aspettarsi che i Pittsburgh Penguins subissero un saccheggio. Meno atteso era il fatto che a saccheggiarli fossero in prevalenza i Tampa Bay Lightning. Len Barrie e Oren Koules, i due nuovi proprietari della franchigia della Florida, come due bambini intrufolatisi di nascosto in un negozio di dolci hanno buttato nel carrello tutto quello che trovavano a portata di mano. E così, dopo aver riportato a Tampa Vaclav Prospal e aver ingaggiato il veterano Olaf Kolzig e il discontinuo Radim Vrbata, hanno aperto le porte a ben tre pinguini, Ryan Malone, Gary Roberts e Adam Hall.

I Lightning hanno fatto di tutto per accaparrarsi anche Brian Rolston dei Minnesota Wild, ma il 35enne di Flint ha preferito tornare nella squadra che lo aveva draftato nel lontano 1991, i New Jersey Devils. Rolston è tuttora una delle migliori ali destre della Lega, fortissimo tanto in superiorità  numerica, grazie al suo tiro potentissimo, quanto in inferiorità , ma più di 5 milioni all'anno per quattro anni sembrano tanti.

Gli Anaheim Ducks tolgono dal mercato Corey Perry, uno dei migliori attaccanti disponibili, confermandolo per i prossimi cinque anni con uno stipendio totale di oltre 26 milioni. I Montréal Canadiens seguono lo stesso esempio, e rinnovano il contratto al gioiellino Andrei Kostitsyn.

Per finire, da segnalare il trasferimento di Michael Ryder ai Boston Bruins (per l'assurda cifra di 4 milioni all'anno), di Niklas Hagman ai Toronto Maple Leafs, di Glen Metropolit ai Philadelphia Flyers, di Darcy Tucker ai Colorado Avalanche, di Cory Stillman ai Florida Panthers e il ritorno di Andrew Brunette ai Minnesota Wild.

Si è conclusa la prima, elettrica giornata dedicata ai free-agent, i giocatori senza contratto. Le prossime saranno sicuramente meno caotiche, ma non per questo meno interessanti. Basti pensare che sugli scaffali restano giocatori del calibro di Marian Hossa (con gli Edmonton Oilers tra i più interessati) e ovviamente Mats Sundin, per il quale i Vancouver Canucks avrebbero offerto lo sproposito di 20 milioni di dollari per due anni di contratto.

Appuntamento quindi su questo sito per le ultimissime dall'hockeymercato d'oltre oceano!

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