Henrik Zetterberg, decisivo in Gara 1
Con due goal in 9 minuti i Nashville Predators rientrano nei giochi ad Ovest, dimezzando lo svantaggio accumulato alla Joe Luis Arena sotto i colpi dei Detroit Red Wings.
A metà di gara 3 i giochi sembravano fatti: Detroit avanti 2 a 0 nella serie e nel punteggio dell'incontro. La grande rimonta successiva dei Preds è un episodio o la conferma di trovarsi di fronte ad una serie combattuta? Nessuna delle due cose ma partiamo con ordine…
Gara 1: The Zetterberg's difference
Un primo periodo combattuto, chiuso 1 a o per Motown ma con un Dominik Hasek sugli scudi. Un secondo periodo in cui iniziava a vedersi la differenza tra i due roster, ma in cui un piccolo errore del goalie di casa spianava la strada al pareggio di Jordin Tootoo.
Nel terzo però entrava in campo Henrik Zetterberg: il campione dei rossi risolveva la gara con un goal di potenza. Pressing canonico del difensore avversario in uscita della zona che risulta in un puck perso proprio al limite del terzo, collaborazione con Pavel Datsyuk per lasciare i predatori in uno contro due, e capitalizzazione perfetta con tiro a fil di palo.
Dopo le molte parate del primo periodo, Hasek sostanzialmente tranquillo tra i pali ad osservare il comunque ottimo esordio di Dan Ellis dall'altra parte del rink.
Gara2: attaccati ad un filo
Gara 2 inizia come la 1: Nashville determinata, Detroit sorniona. E finisce allo stesso modo, 1 a 0 Red Wings, col goal di Darrenn McCarty. Nel secondo periodo , dopo il goal di Nicklas Lidstrom, i ragazzi di Barry Trotz si ritrovano in pareggio sul 2 a 2, con due goal inusuali (soprattutto il secondo) che però li illudono di poter stare in contatto, prima che Kris Draper e Thomas Holmstrom, nel terzo, diano la W agli avversari.
La sensazione dopo due partite è che appena Detroit alza il volume, le difese di Nashville si lascino andare, nonostante la sqaudra metta in mostra un buonissimo goalie e una volontà di ferro, oltre alla crescente condizione di giocatori rappresentativi come Martin Erat e J.P. Dumont.
Gara3: un nuovo inizio?
Trasferiti tutti in Tennessee, gara 3 inizia in modo differente: meno tiri di Nashville, più tattica sempre dei padroni di casa. Non cambia il risultato però, 1 a 0 per Detroit, che raddoppia con Jiri Hudler a metà del secondo.
Qui tutti siamo pronti a scommettere sui Red Wings al turno successivo, ma succede ciò che andavamo profetizzando in sede di preview: i Predators non ci stanno, e dapprima Alexander Radulov, uscendo dal Power Play, e poi David Legwand ristabiliscono il pareggio.
Il 3 a 2 è di Detroit, con Datsyuk dopo pochi secondi dall'inizio del terzo periodo, che successivamente vedrà la rimonta degli ospitanti. Rimonta confezionata in 9 secondi, a 4 minuti dalla fine, con Ryan Suter e Jason Arnott. Ci sarà anche il tempo per un tardo empty-neter, che poco conta.
La chiave che è girata in tre partite a Nashville è l'apporto della prima linea: Arnott e Dumont non sono stati pervenuti in gara 1, per poi entrare nell'azione in gara 2 e risolvere gara 3, con l'aiuto ovviamente dei loro compagni. Identità di gruppo che non è così lampante in casa Red Wings. Le giocate di Zetterberg hanno risolto la prima partita, ma ieri notte nella terza abbiamo scoperto che non si può vincere con la sola fiducia nei proprio campioni.
Il passaggio del turno, considerate anche le caratteristiche della rimonta di gara 3, non sembra dar adito a speculazioni ora, ma sarà cruciale gara 4, vero punto di svolta di questa serie, che per fortuna ha visto lo spettacolo in ascesa dopo una noiosa gara 1.
In caso di vittoria Predators, questo quarto di finale a Ovest subisce un grosso bust di interesse, quindi noi, non ce ne vogliano i numerosi fan di Detroit, tifiamo per la seconda affermazione di Nashville.
Sapremo aggiornarci a serie archiviata.