Dion Phaneuf (Calgary) esulta dopo aver segnato il goal del pareggio (3-3) in gara 3. Calgary perdeva 3-0.
Calgary si è presentata sul ghiaccio californiano contro tutto e tutti, i bookmakers in primis. Doveva essere una passeggiata per San Josè, ma già in gara 1 i Flames hanno fatto vedere che le 3 vittorie su 4 in regular season non erano frutto del caso. Un ispiratissimo Stephan Yelle, autore di una doppietta, e un ritrovato Miikka Kiprusoff capace di fermare il disco per ben 37 volte, hanno confezionato un bel regalo ai tifosi canadesi: una vittoria per 3-2 e il vantaggio iniziale nella serie.
Ancora una volta Dion Phaneuf riesce ad impedire a Joe Thornton di creare il gioco che tanto piace agli Sharks: lo ferma e lo annulla come ha già fatto durante la stagione (Phaneuf ha concesso un solo assist a Thornton in 5 incontri quest'anno!), concedendosi anche il lusso di portarsi spesso e volentieri in avanti e di segnare la seconda rete di Calgary in power play.
Presa alla sprovvista, San Josè si è subita fatta i propri mea culpa, andando ad analizzare la partita e constatando che sono stati decisivi i face-off. I due goal di Yelle sono arrivati infatti da due ingaggi persi. Un pò più di cattiveria e di organizzazione in questi momenti potrebbe fare la differenza.
Da segnalare che il difensore degli Sharks Christian Ehrhoff non è potuto scendere sul ghiaccio (e probabilmente non ci riuscirà neppure per gara2) per un infortunio. Coach Wilson ha però annunciato che ritornerà nel line-up per gara 2 il giovane rookie Devin Setoguchi.
Ed è proprio in gara due che gli Sharks tornano a mordere e lo fanno con cattiveria, mettendo a referto un perentorio e secco 2-0. Nonostante il risultato, è la giornata dei portieri, di entrambi i portieri. Da una parte Nabokov che con 21 parate ha messo a segno il sesto shutout personale nei play-off, dall'altra Kiprusoff che con ben 41 parate ha evitato un passivo ben più ampio e ha tenuto i Flames in partita fino alla fine. Il numeri di salvataggi messi a segno dall'estremo difensore canadese la dice lunga sulle opportunità avute dall'attacco californiano, un attacco che ha giocato per ben 10 volte con l'uomo in più e che ha finalizzato solo una volta con Torrey Mitchell sul finale del secondo periodo. Ottimo quindi il penalty killing di Calgary e Kiprusoff tra i pali.
Nonostante un Kippy in super forma la serie viene pareggiata e, ironia della sorte, in gara 3, con un Kippy disastroso, la serie torna a sorridere agli uomini con la C infiammata sul petto. Dopo soli 3 minuti e 33 secondi, Clowe (terzo goal in tre partite), Marleau e Murray portano San Josè in vantaggio per 3-0, mandando l'estremo difensore dei Flames a farsi la doccia. Al suo posto entra il backup Curtis Joseph (ex Phoenix) che mette a referto una gara perfetta parando tutti i successivi 22 tiri in porta degli Sharks (1.000 di sv%).
Mentre nelle retrovie Joseph e la difesa fermavano tutte e quattro le occasioni in PP dei californiani, in avanti Iginla e compagni approfittavano per 2 volte su 2 della superiorità numerica concessa. Lo stesso capitano segna il primo goal sul finire del primo periodo, Langkow accorcia le distanze nel secondo, Phaneuf pareggia ad inizio terzo e Nolan segna il goal vincente sul finire di gara.
Una partita d'altri tempi, con rimonta di tre goal e vittoria finale. Una partita che ha messo in luce la grinta di Calgary e l'arrendevolezza di San Josè. Una partita che una squadra che punta in alto non può permettersi di perdere quando ha tre goal di vantaggio, una partita che potrebbe costare molto caro agli Sharks che se, per caso, dovessero dire addio alla post season in questo primo turno, avranno molto da recriminare.
Alle prossime gare l'ardua sentenza.