Northeast Division: Week 10

Saku Koivu in grande spolvero questa settimana…

La partita

Doveva essere lo scontro tra due concezioni hockeystiche opposte. La disciplina difensiva dei New Jersey Devils, quasi ossessivi nel togliere ogni parvenza di spazio agli attaccanti avversari, e la manovra pirotecnica dei Buffalo Sabres, alimentata da terzini che spesso si trasformano in ali.

Ebbene, dopo aver visto il primo tempo (20 minuti splendidi con pochissime interruzioni e nessuna penalità ), ci si chiedeva se le due compagini si fossero scambiate le maglie. I diavoli erano infatti partiti a tutta birra, mentre le sciabole se ne stavano accorte in difesa a rintuzzare ogni folata offensiva, senza però disdegnare di portare qualche pericolo dalle parti di Martin Brodeur.

Il portiere dei Devils e il suo dirimpettaio Ryan Miller sono stati i veri protagonisti della prima frazione. Sembrava di vivere un nuovo episodio delle memorabili sfide sul finire degli anni '90 tra lo stesso Brodeur e Dominik Hasek.

Nei successivi 40 minuti, la partita cambia. I Sabres si fanno più intraprendenti e passano con una rete da opportunista di Jochen Hecht. Due rari errori di Brian Rafalski consentono poi a Daniel Brière di servire a Maxim Afinogenov e a Jason Pominville due bocconcini solo da spingere in rete, chiudendo virtualmente la partita. Le due reti di Erik Rasmussen e di Brian Gionta realizzate a distanza di 21 secondi nell'ultimo minuto, oltre a rovinare lo shutout a Miller, danno solo un po' di pepe al finale.

Il protagonista

Una bastonata nell'occhio rifilatagli da Justin Williams (Carolina Hurricanes) nei Play Off della scorsa stagione sembrava aver messo a repentaglio la sua carriera. E invece eccolo qui, a lottare su ogni disco a dispetto di un fisico non erculeo e a far valere la sua straordinaria tecnica negli spazi più stretti.

Il miglior giocatore della settimana nella Northeast Division è Saku Koivu, il capitano dei Montréal Canadiens che questa settimana hanno raccolto 5 punti su 6, consolidando così il secondo posto. Il centro 32enne di Turku ha realizzato 5 punti nei tre incontri disputati, portando il suo bottino totale a 29 in 30 partite.

Il suo valore va però ben oltre una semplice statistica. Koivu è il vero leader della squadra e la sua sola presenza migliora automaticamente le prestazioni dei suoi compagni di linea. Al suo fianco, Michael Ryder è diventato uno scorer temibilissimo (anche se un po' appannato ultimamente) e Chris Higgins, prima dell'infortunio, viaggiava alla media di un punto a partita.

Lo stesso Guillaume Latendresse, spostato in prima linea per sostituire Higgins, ha subito trovato il tocco dell'opportunista realizzando 7 reti.

La rete

Sheldon Souray, con 24 punti in 29 partite secondo miglior marcatore dei Montréal Canadiens alle spalle di Saku Koivu, ha realizzato buona parte delle sue 11 reti con staffilate in superiorità  numerica. La rete più bella della settimana, pure segnata in Power Play, dimostra che il 30enne difensore canadese è ben più di una potente bocca da fuoco da piazzare sulla linea blu.

La partita è quella che il 9 dicembre vede fronteggiarsi Buffalo Sabres e Canadiens. Sul risultato di 2 a 1 per Chris Drury e compagni, Tomas Plekanec lavora un disco alle spalle di Ryan Miller e, con un passaggio un po' rischioso, lo lancia in diagonale attraverso tutto il terzo d'attacco in direzione di Sheldon Souray, appostato sulla linea blu.

Ben conoscendo le sue doti di gran tiratore, Derek Roy gli esce in contro, nel tentativo di bloccare la bordata. Il difensore dei Canadiens, invece, lo evita con straordinaria eleganza e sfruttando un blocco di Guillaume Latendresse si avvicina minacciosamente alla porta avversaria, per poi trafiggere Miller con un precisissimo polsino sul primo palo.

Una rete che dimostra la completezza di un difensore che, senza i numerosi infortuni che gli hanno frenato la carriera, sarebbe lassù insieme ai mostri sacri del ruolo.

Lo spunto

La "moda" l'aveva lanciata Brian Rolston (Minnesota Wild) in una partita contro i Vancouver Canucks. Ben conoscendo la potenza e la precisione del proprio slapshot, aveva deciso di fulminare in quel modo Roberto Luongo quando era stato chiamato a trasformare un rigore. Da quella sera, Rolston ha colpito altre due volte in quella maniera.

Utilizzare il tiro di potenza in una circostanza che di solito richiede freddezza per aspettare che l'estremo difensore apra un pertugio nel quale infilare il disco con un polsino secco e improvviso oppure fantasia per mettere a sedere il portiere con una finta? Non male come soluzione, deve aver pensato Thomas Vanek, imprevedibile ala sinistra austriaca dei Buffalo Sabres nel momento in cui si presentava sul ghiaccio per tirare un rigore contro i Montréal Canadiens il 9 dicembre.

E così, lui che di solito lascia il pubblico a bocca aperta per le evoluzioni che compie sul ghiaccio con il disco attaccato al bastone, ha deciso di adottare l'opzione Rolston, impallinando Cristobal Huet da cinque metri.

Se lo slapshot era la tipica arma da Power Play, una bordata dalla linea blu più potente che precisa magari corretta da qualche deviazione sulla strada verso la porta, ecco che con i bastoni di nuova generazione e, ovviamente, con il talento di certi giocatori, è diventato un autentico strumento di precisione. Una soluzione in più per trafiggere i portieri, un'occasione in più per entusiasmare il pubblico.

La curiosità 

Nella sua carriera, Maxim Afinogenov ha realizzato 8 reti in 18 partite a Martin Brodeur, che è così diventato il portiere "preferito" del folletto russo. Un record che in pochi possono vantare"

Le ultime

La settimana è stata purtroppo funestata da due bruttissime notizie. Laura Gainey, figlia 25enne del GM dei Montréal Canadiens Bob Gainey, è scomparsa tra le onde dell'Atlantico, scaraventata in acqua da un improvviso scossone della barca a vela sulla quale si trovava. Le speranze di ritrovarla sono ormai ridotte a un lumicino.

Drammatica anche l'assenza di Phil Kessel dalla formazione dei Boston Bruins. Il giovane centro, autore di 9 punti in 27 partite, ha temporaneamente sospeso l'attività  agonistica per sottoporsi a un trattamento, ma in un primo tempo la famiglia non ha voluto svelare maggiori dettagli. Successivamente Wade Arnott, l'agente del giocatore, ha spiegato che pochi giorni fa a Kessel è stato diagnosticato un cancro, senza però specificarne il genere.

Tornando all'hockey giocato, voci di corridoio danno i Vancouver Canucks interessati ad Antoine Vermette, centro 24enne degli Ottawa Senators, autore finora di un ottima stagione con 20 punti (11 reti) in 32 partite.

Continua la giostra dei difensori in casa Sabres. Dopo aver perso, nell'ordine, Tony Lydman, Jaroslav Spacek (nel frattempo recuperati) e Henrik Tallinder, è toccato al veterano Teppo Numminen prendere la via dell'infermeria con un dito dei piedi fratturato. Per sostituirlo è stato chiamato il giovanissimo slovacco Andrej Sekera, finora 5 assist in 11 partite con i Rochester Americans della AHL.

Grave perdita anche per gli Ottawa Senators, costretti a rinunciare al capitano Daniel Alfredsson, fuori per un non meglio precisato problema all'anca. Al suo posto i senatori hanno convocato da Binghampton il centro 27enne Serge Payer, l'anno scorso 71 partite e 6 punti con i Florida Panthers.

La classifica

Buffalo 48
Montréal 39
Ottawa 33
Toronto 33
Boston 30

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