Sidney Crosby, nella foto con la maglia della nazionale Canadese
Sidney Patrick Crosby nasce il 7 agosto 1987 a Dartmouth, in Nuova Scozia.
Suo padre Troy comincia presto a fargli velatamente capire che non sarebbe male seguire le orme paterne (era stato scelto come portiere dai Montreal Canadiens nel 1984). A due anni e mezzo ha già il suo campo da hockey personale. In realtà sarebbe meglio sostituire 'campo' con 'scantinato di casa sua dipinto dal paparino di bianco e decorato con le linee rosse e blu', e la 'porta' con 'asciugatrice della mamma' per avere la visione reale, ma sempre meglio di niente.
A tre anni si comincia a pattinare sul ghiaccio vero, e a sette rilascia già la prima intervista ad un giornale, che lo teneva d'occhio già da un pò.
Nel 2002-03 alla Shattuck-St. Mary Prep School nel Minnesota gioca 57 partite e segna 72 gol. Un assaggino, visto che il 7 giugno 2003 viene scelto, naturalmente al primo posto, dalla squadra junior dei Rimouski Océanic nel campionato QMJHL. Vince il titolo per il miglior punteggio, e fa registrare negli annali un nuovo record di punti per un giocatore di 16 anni alla sua stagione da rookie: 54 gol e 81 assist.
Nel 2003 è l'unico giocatore under 18 a far parte del Canadian Junior Hockey Team.
Il 28 dicembre 2003 segna il primo gol nel campionato mondiale junior nella vittoria di 7-2 contro la Svizzera, diventando il giocatore più giovane ad aver mai segnato per la squadra alla tenera età di 16 anni, 4 mesi e 24 giorni. Il disco è già entrato a far parte della collezione della Hockey Hall of Fame.
Un reporter dell'Arizona Republic chiede a tale Wayne Gretzky se un giocatore potrebbe in futuro battere qualcuno dei suoi record: “Sì, Sidney Crosby. E' il miglior giocatore che abbia visto dall'epoca di Mario Lemieux.” Scusate…
Nel 2004 partecipa ai campionati del mondo junior, e gioca la finale. Torna a casa con l'argento.
Nel 2005 ci sono di nuovo i campionati del mondo junior, e il Canada è ancora in finale. Stavolta il gradino è quello più alto del podio. Oro ai mondiali, per Sidney non ancora diciottenne. A gennaio 2005, un addetto bagagli dell'aeroporto pensa bene di sottrargli indebitamente dalla valigia la maglia del Team Canada medaglia d'oro. Verrà ritrovata una settimana più tardi, per poi essere messa all'asta per beneficenza (aggiudicata per 22100 dollari, a chi potesse interessare). L'addetto bagagli sembra invece abbia fatto domanda di lavoro alla Malpensa.
Belli i campionati Junior, niente da dire, ma è ora di fare sul serio. Il 30 luglio 2005 è prima scelta assoluta nel draft NHL. A sceglierlo sono i Pittsburgh Penguins, squadra dove milita uno dei giocatori preferiti da Sidney, Mario Lemieux. Mario, oltre a essere un compagno di squadra, assumerà una figura vice-paterna per il giovane canadese, ospitandolo addirittura in casa propria per tutta la stagione da rookie.
Il 5 ottobre 2005 la vestizione in spogliatoio non è come le altre volte. Fra qualche minuto non si scende in campo per la partita con la scuola, o con una squadra di una lega minore. Fuori dallo spogliatoio c'è il sogno di una vita: l'NHL. A 18 anni. Chissà come andrà . Intanto Sid si veste come sempre: prima la parte destra del corpo, poi il resto. E se il suo bastone è già stato preparato, guai a chi lo tocca. Non è superstizioso, però…
La maglia ha sempre lo stesso numero: 87. Facile da ricordare: è nato l'8/7/87, secondo la data dei paesi anglosassoni.
Andrà bene, visto che per cominciare Sidney regala un assist a Recchi, che segna il primo gol della squadra della stagione appena cominciata, contro i Devils.
Tre giorni dopo si gioca a Boston, e Recchi restituisce il favore. Assist a Sid The Kid per il primo gol nella NHL.
Ancora rapporto conflittuale con i bagagli e le maglie. Per la seconda volta in meno di un anno gli viene rubata la casacca, stavolta quella della prima partita in NHL. Sempre fortunato riesce a ritrovarla anche stavolta. Questa non la mette all'asta, ma tante altre in seguito sì, e sempre per beneficenza. Ha un cuore d'oro, il ragazzone.
Il 16 dicembre 2005 il nuovo allenatore Therrien decide che, a due mesi dall'inizio della stagione da rookie, Crosby è adatto ad indossare sulla casacca la lettera A. Si dirà : ma dove la mettono, visto che non ci sono A nel suo nome? La A va sul cuore, ad indicare che The Next One è Alternate Captain dei Pinguini.
Da ragazzo aveva una squadra del cuore, come quasi tutti i giocatori. Erano i Montreal Canadiens. Questo non lo ferma però in una serata in cui il suo shootout contro Montreal è quello decisivo. Rincorsa da oltre metà campo, accelerazione, qualche finta qua e là , e disco spedito in porta. Ma non in maniera banale. Da un metro di distanza, di rovescio, sul 'soffitto' della porta. Poco ci manca che la borraccia del portiere finisca sugli spalti. Un gol che diventa un classico di Sidney, da vedere e rivedere.
Il 13 aprile 2006 si comincia con i record. Se Lemieux nella sua stagione da rookie ha registrato 57 assist, stasera Crosby lo supera, per finire poi la stagione a quota 63, nuovo record dei Penguins.
Il 17 aprile, nell'ultima partita in casa della stagione, Sid segna il 100esimo punto. A fine campionato saranno 102, 2 in più del record del solito Lemieux nella solita stagione da rookie del 1984-85. Crosby diventa il giocatore più giovane nella storia della NHL a segnare 100 punti in una singola stagione, e il 7imo rookie a farlo. E' anche la prima recluta a segnare 100 punti e 100 minuti di penalità . Solo Hawerchuk ha segnato più punti (103) prima di diventare 19enne.
Insomma, si finisce la prima stagione NHL sesto in classifica punti. Sesto. E settimo in classifica assist. Settimo. Tra i canadesi, è dietro solo a due nomi da niente, Joe Thornton e Dany Heatley. Meglio di lui tra i rookie solo Alexander Ovechkin, non l'ultimo dei pagliacci. E sempre dietro ad Alexander finisce nella corsa per il Calder Memorial Trophy.
In maggio, lontano dagli impegni NHLeschi, è l'Alternative Captain della nazionale canadese ai campionati del mondo, dove diventa il giocatore più giovane a vincere il titolo di miglior realizzatore. 8 gol e 8 assist in 9 partite. Per chiudere, è nominato miglior ala e fà ovviamente parte dell'all-star team.
Recentemente, altro obiettivo raggiunto. Prima hat trick della carriera NHL, realizzata il 28 ottobre 2006 contro Philadelphia con il punteggio di 8-2. Prima al massimo aveva segnato due gol, contro gli Islanders il 4 novembre 2005.
Ragazzo giovane, faccia pulita, piace a grandi e piccini, giovani e meno giovani. Fa emozionare sui pattini e nelle arene di tutta la NHL. Non fatelo arrabbiare però. Sarà anche giovane, ma i suoi 110 minuti di penalità nella prima stagione da rookie la dicono lunga: sa farsi rispettare.
Quest'anno ha nuovi compagni di mille avventure, e uno su tutti con cui va mooolto d'accordo si chiama Evgeni Malkin. Ma ne parleremo a tempo debito.
Uno sguardo al passato ci fa vedere un'asciugatrice tutta ammaccata e ormai senza manopole e pulsanti. Non riesco a vedere il futuro, ma ho come la sensazione che non sarà niente male.