Roloson e Pisani, decisivi contro i Ducks
Durante i Play Off è preferibile poter contare su diversi giorni di pausa per curare i vari acciacchi, col rischio però di perdere il ritmo partita, oppure conviene mantenere il motore ad alti regimi, sperando di non finire la benzina? Ecco il dubbio che si ripropone ogniqualvolta si affrontano due squadre qualificatesi seguendo cammini diversi.
Ebbene, non saranno certo gli Anaheim Mighty Ducks e gli Edmonton Oilers a fornire la risposta. Americani (reduci da ben 8 giorni di inattività dopo aver eliminato Colorado in quattro partite) e canadesi (con sole 48 ore di riposo alle spalle dopo Gara 6 contro San José) si sono infatti affrontati come se niente fosse, dando vita a una partita a tratti entusiasmante per l'elevato ritmo al quale è stata giocata.
Pur essendo rimasto a lungo fermo ai box, il motore dei californiani si è acceso immediatamente senza ingolfarsi e le papere hanno così potuto rispondere colpo su colpo alle offensive dei petrolieri. Ne è nato un primo periodo equilibratissimo, condito da una rete per parte a distanza di soli 28 secondi sul finale di tempo. A Peca, servito da un incredibile passaggio aereo del portiere Roloson, ha risposto McDonald con una staffilata in Power Play.
I Mighty Ducks hanno adottato una tattica simile a quella impiegata con successo nel primo turno contro Calgary: pressione asfissiante sin nel terzo avversario e cariche alla balaustra a getto continuo per sfiancare l'avversario. Gli Oilers, però, sono riusciti a difendere il fortino grazie anche a un Roloson davvero intrattabile e, anzi, sono riusciti a passare definitivamente in vantaggio con una grande rete di Hemsky, bravissimo a deviare in rete a mezza altezza un disco respinto da Bryzgalov.
Una sfida equilibratissima, quindi, specchio realistico di una serie che si giocherà fino all'ultimo respiro. Saranno i dettagli a separare le due contendenti. "Dettagli" come il disco perso in Gara 2 in entrata del terzo avversario da Selà¤nne (partita da dimenticare la sua) che ha dato il via libera all'azione del decisivo 2 a 1 realizzato da Pisani.
Gli Anaheim, probabilmente, si staranno ancora chiedendo come siano riusciti a perdere le seconda sfida. Contro una squadra in parte debilitata dall'influenza (diversi giocatori non al meglio e Bergeron e Torres sostituiti da Tarnstrà¶m e Petersen), i californiani hanno aggredito sin dalle prime battute i canadesi, mantenendo una pressione costante nel terzo avversario per quasi tutti i 60 minuti. L'enorme mole di lavoro, però, non si è tradotta in un numero proporzionale di occasioni da rete e, quando l'azione diventava pericolosa, ci pensava in ogni caso un Roloson di nuovo ad altissimi livelli a respingere l'insidia.
Gli Oilers, dal canto loro, vista l'apparente superiorità degli avversari hanno dovuto abbandonare lo spirito garibaldino che aveva contraddistinto le ultime quattro partite della serie contro San José per dedicarsi prevalentemente alla fase difensiva. Nelle poche puntate in campo nemico, però, si sono dimostrati molto più concreti, colpendo in momenti topici dell'incontro.
La squadra di Carlyle, quindi, è chiamata a cancellare quanto successo finora. Visti i numerosi giovani in rosa, infatti, il pericolo è quello di guardare a Roloson come a un baluardo insormontabile, affrontando così le prossime partite con una sorta di rassegnazione latente. I più esperti della compagnia, in particolare Scott Niedermayer e Selà¤nne, dovranno mostrare la via.
La formazione di MacTavish, paradossalmente, corre un rischio molto simile. Sulla scia dei primi due successi, sarebbe un errore gravissimo lasciare di nuovo l'iniziativa nelle mani dei californiani, confidando nella grande sicurezza del proprio estremo difensore. Di ritorno al Rexall Place, i petrolieri dovranno invece cercare di alleggerire la pressione esercitata sui propri difensori facendosi vedere più spesso dalle parti di Bryzgalov.