SouthEast Division: Recap #7

Kevyn Adams esulta, e ne ha tutte le ragioni!

Questa settimana la cronaca delle partite della Southeast Division comincia da Atlanta, Philips Arena, dove i battaglieri Thrashers, reduci da 3 vittorie consecutive in cui hanno realizzato 19 reti subendone appena 2, hanno perso contro i sornioni Islanders, presi per mano dal duo Blake - Bates, capaci in due di mettere a taccuino 6 punti (e significativa è stata anche la doppietta dell'eterno Satan).

Gli isolani newyorkesi alla fine hanno siglato ben 7 gol a fronte dei 4 dei padroni di casa, pessimi nel powerplay (0 su 8), con un Berkhoel non impeccabile (e intanto Dunham è di nuovo in injury list), capaci di infilare Snow solo con Modry, Bondra e Slater (2 assist del solito Savard). Dovevano pur tirarlo un po' di fiato i ragazzi di coach Hartley…

Giovedì sera scendono sul ghiaccio tutte le altre. Partiamo dai Capitals che capitombolano contro Buffalo per l'ottava volta su nove in trasferta, quarta volta nelle ultime cinque partite. La squadra delle capitale americana ha sofferto la serata magica di Pyatt, fino a ieri a secco, che ha siglato una splendida tripletta ma anche l'ottima vena di Campbell, difensore col vizietto del gol, autore di una doppietta.

La chiave di lettura della gara non è però solo nei singoli dei Sabres: Washington è letteralmente uscita dalla partita a metà  secondo periodo (6-1 parziale) per motivi che vanno da Johnson (Kolzig è fuori da 4 gare ormai) fino ad arrivare a un nervosismo inconsulto (27 minuti di penalità  contro Witt in una sola chiamata e 7 minuti di powerplay di fila per Buffalo non sfruttato). Ovechkin poi ha fatto il suo (gol e assist) così come Cassels, Sutherby, Clymer e anche Clark, autore del momentaneo 1-1. Ma non è bastato: Sabres battono Capitals 8-5!

E Carolina continua la sua marcia, undicesima vittoria in dodici gare. A farne le spese ancora una squadra in forma, sebbene stremata da un road-trip di 5 gare, ossia i Rangers di New York. La star dei Canes, Eric Staal, stavolta non esce da protagonista dal rink di Releigh, semplicemente esce" per infortunio. Niente di grave spera Laviolette che ha dichiarato che ha subito una botta alla schiena.

Il giovane centro ha avuto per il tempo di portare in vantaggio i suoi compagni che si sono fatti riagguantare da Nylander. E poi l'incredibile: chapeau per Kevin Adams, veterano centro, che sigla una, due, tre reti, una dopo l'altra (le prime della stagione per lui che è stato richiamato dal farm team da poco più di una settimana). Ottimo Vrbata che lo suggerisce in due delle tre marcature; poi Williams chiude il conto: 5-1 Hurricanes.

Partita dalle grandi emozioni per Jacques Martin, head coach dei Florida Panthers, che dopo nove anni trascorsi ad allenare i Senators, è tornato nella "sua" Ottawa. "Mi hanno accolto stupendamente, Ottawa è una grande città " ha poi dichiarato a fine gara l'allenatore che non ha lesinato complimenti anche alla sua ex squadra.

Eh già , perché Florida ha perso, 4-1. E le sconfitte consecutive sono 10. Ma, a ben vedere i primi 40 minuti avevano detto solo e semplicemente Florida. O meglio Luongo che ha stoppato 26 tiri su 26 e i Cats sono andati al secondo riposo in vantaggio sull'1-0 (sesto centro stagionale di Jokinen).

Nell'ultimo terzo poi gli ospiti hanno peccato d'ingenuità : Smolinski ha scardinato la difesa avversaria che poi hanno concesso un uno-due a Alfredsson, due gol entrambi in powerplay con due assist di Redden (cosa curiosa data la cronica deficienza dei Sens nelle ultime gare nel 5 contro 4). Il 4-1 finale nasce dalla stecca di Vermette.

"Ero semplicemente al posto giusto nel momento giusto" sono state le parole di St.Louis rilasciate negli spogliatoi a fine gara. La piccola ala dei Lightning si riferiva al suo gol a poco più di un minuto dalla fine che ha fissato il punteggio sul definitivo 3-2 per Tampa, contro gli stessi Isles che 24 ore prima avevano stracciato Atlanta. E pensare che St.Louis non doveva esserci, infortunato com'era al dito anulare. Ma ha stretto i denti e ha raccolto un puck vagante a pochi passi da Di Pietro dopo che prima il tiro di Kubina, poi quello di LeCavalier, non aveva oltrepassato la linea di porta. E per Tampa Bay è ossigeno puro: un successo targato anche Fedotenko e Richards.

A difendere la porta dei Thrashers si rivede Garnett, terzo start in carriera per il goalie di Atlanta. Che alla fine è risultato decisivo. Andiamo con ordine. Al Wachovia Center si affrontano Atlanta e Philadelphia e gli ospiti partono subito forte: dopo 20 minuti è 3-1 (doppio Kovalchuk). Ma nel secondo periodo la reazione dei Flyers è rabbiosa tanto che bucano per ben 4 volte Garnett (doppio Radivojevic).

Sotto di due gol allora Umberger avrebbe l'opportunità  di chiudere il match ma si fa parare il penalty-shot da Garnett e a due minuti dalla fine Bondra in powerplay accorcia le distanze. Poi, a sette secondi dalla sirena, ancora in powerplay (Atlanta è la terza forza della NHL in powerplay) Stefan porta in equilibrio la partita. Che nell'overtime il difensore de Vries fissa sul definitivo 6-5 (oltre ai due gol anche tre assist per il terribile russo Kovalchuk) con un gol che lui stesso a fine partita ha definito fortunoso. Per Phildelphia è la terza sconfitta di fila, Atlanta vola.

Al Madison Square Garden nella Grande Mela i Rangers si prendono la loro rivincita contro i fin qui perfetti Hurricanes, che in trasferta ne avevano vinte 5 di fila. Il match però ha avuto protagonisti curiosi: il primo gol lo realizza Straka, ben assistito da Jagr e Nylander, quest'ultimo in forte dubbio alla vigilia per acciacchi fisici.

Il pareggio è opera di Staal (14esimo gol stagionale nella sua 100esima partita in NHL), anche lui in forse per i problemi alla schiena della gara precedente. E come se non bastasse Nylander realizza anche il gol del 2-1 per poi partecipare con due assist ai gol di Prucha e Rozsival (in tutto ciò Jagr ha fatto 2 assist per un totale 3). La rimonta abbozzata di Carolina, grazie ai gol di Nordgren e Williams, accende gli ultimi minuti di gara ma l'ex di turno, il goalie Kevin Weekes, resiste e i Canes ritornano sulla terra!

E nella terza partita in quattro giorni Atlanta cede. In terra canadese la squadra allenata da Bob Hartley punta a far dimenticare ai propri tifosi la clamorosa sconfitta che i Leafs avevano rifilato ai Thrashers (9-1) qualche settimana fa, match culminato in una rissa e in un dopopartita infuocato.

Ma che volete, Atlanta appare stanca dopo gli straordinari contro Philadelphia e così Toronto infila la quarta vittoria di fila con un secco 5-1, a suggellare una settimana splendida. L'unico gol degli ospiti porta la firma del solito Kovalchuk, mentre le foglie d'acero trovano la giornata di grazia di Ponikarovsky (doppietta e assist) e del più prolifico del difensori della lega, McCabe (gol e due assist) oltre che alla giornata decisamente no del goalie Berkhoel (dopo 4 gol sostituito da Garnett).

Terza gara in 96 ore anche per gli Islanders che dopo aver fatto visita ad Atlanta (W) e Tampa Bay (L) vanno a Sunrise e si scontrano contro la squadra più in crisi di tutta la lega, i Florida Panthers. E concludano il loro road trip di 4 gare con ben 6 punti, ovvero Cats stracciati e crisi ormai profonda come l'oceano per la squadra della Florida.

Coach Stirling è raggiante per il lavoro svolto dai suoi giocatori, Bates su tutti, autore di un'altra doppietta dopo quella rifilata ai Thrashers. Per i padroni di casa, che a 10 minuti dalla fine perdevano 5-1, i gol sono arrivati dalla stecca di Huselius (gol dell'1-0 iniziale), Roberts (400esimo gol in carriera) e Jokinen. E alla corte di coach Martin arriva Semenov, difensore russo prelevato dagli Oilers in cui in carriera ha giocato tutte le 103 partite tra i professionisti. Servirà  a qualcosa?

In un Centre Bell gremito, come del resto sempre quest'anno, i Canadiens affrontano i Capitals che ritrovano in porta il loro portiere titolare, Olaf Kolzig. E Washington dilaga. "Quando vinci in un posto come Montreal è fantastico" ha dichiarato il goalie tedesco a fine gara che grazie ai suoi 43 interventi vincenti ha condannato gli Habs alla seconda sconfitta di fila, evento che non era mai capitato quest'anno. Oltre a "Olie the Goalie" Washington è stata aiutata anche dalla fortuna: i primi due gol sono praticamente due autogol del goalie di casa, Danis, e di Dandenault (ma ovviamente sono stati assegnati a chi ha toccato il puck per ultimo e cioè Sutherby e Willsie).

Poi Laich trova il primo gol in carriera, Clark allunga (e qui subentra Theodore), Ryder accorcia, Sutherby realizza la doppietta e fissa il risultato sul 5-1 che significa prima vittoria dei Caps con più di un gol di scarto, seconda in trasferta, quinta nei tempi regolamentari, ottava in assoluto…

E prima della consueta abbufata finale di partite soffermiamoci un momento sulla partita di domenica sera in un RBC Center (Releigh, North Carolina) che solo 75 minuti prima del match tra Carolina e Tampa Bay ha ospitato una partita di basket!

Una volta smontata la attrezzatura da pallacanestro e montata quella da hockey Canes e Lightning hanno iniziato la loro battaglia e secondo il trend degli ultimi giorni gli ospiti hanno strappato due punti preziosi alla franchigia allenata da Laviolette che, dal canto suo, può recriminare per la injury list infinita degli "uragani" (Vasicek, Wallin e Brind'Amour su tutti) e per il fatto che i "fulmini" non giocavano da 72 ore a fronte delle 24 di Staal e soci.

La squadra di Tortorella ha vinto come nel precedente match contro gli Hurricanes per 5-2, una partita che ha visto le reti di tutti i top-scorer (Richards, LeCavalier, Fedotenko, St.Louis e Modin con un assist di Prospal che allunga la striscia di partite consecutive a punti a 13). Un doppio Williams (secondo gol realizzato con un penalty shot in shorthanded) non basta ai leader della Division per riprendere la loro marcia trionfale. Che, di fatto, dopo due sconfitte di fila, s'è fermata.

Tampa e Carolina di nuovo sul ghiaccio due giorni dopo, la prima contro i Flyers al Wachovia Center, la seconda in casa contro i Senators. Ebbene partiamo dal descrivere la convincente vittoria per 4-2 della franchigia della Florida che sembra essere uscita ormai da un periodo d'impaccio che assomigliava ad una crisi.

Vittime dei fulmini campioni in carica Philadelphia che hanno perso per la sesta volta consecutiva contro Tampa Bay in regular season (per non parlare delle finali di Conference di due anni fa): la squadra di Tortorella sembra proprio dia il meglio di sé contro la corazzata Philly, tanto che la super linea Knuble-Forsberg-Gagne ha fatto cilecca e i padroni di casa hanno bucato un ottimo Burke (30 parate) solo con Umberger e Sim.

Nei Lightning invece, in cui Prospal dopo 13 partite consecutive è rimasto a secco, le marcature sono state realizzate da Cibak, Richards, Boyle e Taylor, ragazzi che stanno tornando a fare benissimo, e che hanno regalato la quarta vittoria nelle ultime cinque gare a questa squadra.

Non molto lontano dalla Pennsylvania i padroni fino a questo momento della SouthEast Division hanno steccato la terza. Si parla ovviamente degli Hurricanes e ci si riferisce alla terza partita giocata quest'anno contro i Sens: dopo due vittorie di fila di Staal e compagni i senatori canadesi si sono presi la loro bella rivincita e hanno dedicato così la loro vittoria a Chris Neil, giocatore dei Sens che doveva essere della partita ma che poche ore prima del match ha saputo della morte della madre in un incidente stradale in Canada.

"Fino al palazzetto abbiamo viaggiato nel bus più silenzioso che abbia mai visto" sono state le parole di Bryan Murray, coach di Ottawa. E così Fisher, Schubert, Redden, Spezza e Schaefer (da riportare l'assist di Heatley, unico giocatore NHL sempre a punti dall'inizio della stagione, 19 partite) hanno affondato i pur generosi Hurricanes, in gol col solito Staal, con Craig Adams e col buon Stillman: 5-3!

E nel solito palazzetto di Montreal gremito fino all'ultimo posto i Thrashers capitolano ai shootout, tirati incredibilmente male da Kovalchuk, Bondra e Hossa ("Eppure in allenamento sono formidabili" ha detto il goalie Shields a fine gara). A realizzare lo shootout decisivo invece è stato Dagenais, autore in tutti e 65 i minuti di appena 4 shift, con 2 minuti e 42 sul ghiaccio ma con all'attivo 3 tiri (più quello finale della vittoria) e il riconoscimento di "third star" della partita.

Seconda stella del match invece Theodore, autore di interventi strepitosi compresa una parata su un contropiede di Kovalchuk all'overtime. E stella indiscussa è stato Ryder, autore dell'1-0 e assist-man sul 2-1 di Markov. E i Thrashers? Con Savard a secco dopo 6 partite di fila a punti (1G 14A) ci hanno pensato Kovalchuk e Bondra ha regalare agli ospiti almeno un punticino.

Infine la partita della Mellon Arena tra i Penguins e i Capitals o meglio, come anticipato da tutti i giornali prima della gara, tra i rookie terribili ossia il diciottenne canadese Crosby e il ventenne russo Ovechkin, le prime scelte assolute degli ultimi due draft. E alla fine a vincere è stata Pittsburgh, e di conseguenza Crosby autore di un gol splendido e di un assist illuminante per Palffy.

Per i padroni di casa tutto facile nel primo periodo e 4-0 parovvisorio che penalizza troppo i Caps che reagiscono negli altri due terzi registrando un parziale di 4-1 che però non basta ad evitare la sconfitta per 5-4: i gol degli ospiti sono stati marcati da Clark, Laich, Pettinger (assist di Ovechkin) e Willsie. Alla fine i campioncini si scambiano i complimenti ma di fatto si danno appuntamento al prossimo match che si giocherà  il 25 gennaio prossimo, ancora in casa dei pinguini.

Il consueto rapporto riassuntivo della settimana sulla SE Division incorona Tampa Bay (11-9-3) come miglior squadra della settimana con 3 vittorie su 3; flessione preoccupante per Carolina (14-6-1) che ne vince una ma che poi ne perde 3 di fila; ancora balbettanti Atlanta (8-11-2) e Washington (8-13-0). Per Florida (6-11-4) è buio pesto.

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