SouthEast Division: Recap #6

Staal e Zigomanis festeggiano!

Nuovo appuntamento settimanale, il sesto, con la cronaca delle partite riguardanti la SouthEast Division. Iniziamo subito dai padroni indiscussi di questa division, ovvero gli Hurricanes del North Carolina che mercoledì sera all'HSBC Arena di Buffalo hanno riscritto la storia della loro franchigia e non solo.

Battendo 5-3 i Sabres hanno infatti allungato la loro striscia di vittorie consecutive a otto, record di tutti i tempi per la squadra, e un loro giocatore, Erik Cole, ha usufruito di due penalty shot nella stessa partita, cosa mai accaduta prima. Grazie a uno di questi due "tiri liberi", ma anche grazie alle marcature di Whitney, Zigomanis, Kaberle e Williams a porta vuota, i Canes hanno regolato i pur generosi Sabres che solo nel secondo periodo hanno tirato per ben 22 volte contro Gerber, non trafiggendolo mai.

Alla fine i tiri contro Biron sono stati solo 21, mentre 44 quelli dei padroni di casa: solo Kotalik e due volte Vanek hanno battuto il goalie ospite, segno di una serata straordinaria di quest'ultimo ma di qualche cedimento difensivo dei Canes stessi. Ancora a punti Staal, tre assist di Stillman che ogni volta che va a punti fa vincere la sua squadra (9-0-1).

E finalmente Atlanta riesce a vincere e lo fa convincendo. I malcapitati sono quei Pens di Crosby e Lemiuex che credevano di affrontare la solita squadra fallosa (29esima nella lega per PIM) che capitolava sotto i colpi degli special teams avversari: questa volta non è andata così. Appena 6 minuti in penalty box per Atlanta e una valanga di tiri contro Caron e Thibault che dopo 60 minuti significano 5-0 secco e primo shutout stagionale per Dunham.

Sul tabellino tutti i migliori: c'è Hossa (11 volte a punti su 15 partite), Savard, Kozlov, Bondra e per la prima volta in assoluto Slater. Non manca ovviamente Kovalchuk, autore però "solo" di due assist. "La disciplina è il fattore chiave che più paga nel corso dell'intera stagione" ha detto a fine gara un soddisfatto coach Hartley che intravede così un importante cambio di rotta per i suoi ragazzi.

Sul rink di Sunrise si rivedono gli amati Cats e il BankAtlantic Center si riempie di tifosi. Contro i Rangers i Panthers non partono bene e Luongo subisce quasi subito il gol in powerplay di Steve Rucchin. A ribaltare la situazione ci pensano Stewart e Weiss prima che Straka riportasse in parità  una partita vibrante.

Prima della fine del secondo periodo però Jokinen fa esplodere i tifosi di casa e così nel terzo e ultimo periodo il match si infiamma. La gara sta per scadere. Mancano pochissimi secondi. Tre per la precisione quando Dominic Moore con un'azione personale infila il goalie di casa. E dopo 5 minuti di purgatorio l'inferno degli shootout: sbagliano tutti tranne il giovane rookie Prucha che decide la seconda gara stagionale con un suo gol negli shootout finali. Ai Panthers cade il mondo addosso: e per appena tre secondi si può parlare di crisi (0-3-3 nelle ultime 6).

Ed è tempo di vacche magre anche per i cuginastri, distanti solo pochi miglia dai Panthers. Stiamo parlando come ovvio dei Lightning che hanno affrontato in casa i leader dell'Atlantic, quei Rangers che dopo aver liquidato i Cats appunto, la sera prima, hanno deciso di far un solo boccone anche dei poveri fulmini di Tampa Bay: 5-2 finale e quinta sconfitta di fila (non accadeva dal 2002 una serie tanto nera).

Di contro Moore con la sua doppietta s'è rivelato ancora una volta un implacabile castigatore ma non dimentichiamo anche Nieminen, Ward (che finalmente dopo 14 partite è tornato al gol) e Marcel Hossa a porta vuota. Per i padroni di casa si rivede tra i marcatori St.Louis mentre Dan Boyle concretizza l'unico powerplay su sette avuti a disposizione. Il coach Tortorella inizia a tremare.

E infine la cenerentola della Division. In una partita giocatasi alle 13 ora locale sul ghiaccio della capitale i Capitals sono usciti sconfitti contro dei Devils non di certo nel loro momento massimo di forma (venivano da 4 sconfitte di fila). In ogni modo i diavoli del New Jersey, guidati dal rientrante Brodeur (gettone numero 750 in NHL per lui), hanno combattuto, sudato e tirato per ben 30 volte contro l'ex Thrashers Cassivi, goalie appena richiamato dal farm team di Hershey all'esordio con la maglia dei Caps (per Kolzig ancora fastidi ai tendini del ginocchio).

Ed è così che dopo due periodi i Devils conducevano per 3-1 (Marshall, Parise e Gionta a fronte del gol capitolino di Bradley): per i Caps stare sotto dopo due periodi vuol dire perdere quest'anno (0-8-0). Ed infatti non ce l'hanno fatta a recuperare lo svantaggio che con la rete di Scott Gomez era addirittura di tre gol: prima Halpern (primo gol stagionale), poi Ovechkin, poi il nulla. La rivincita si consumerà  il giorno dopo.

E come qualche giorno fa la storia per i Panthers della Florida s'è ripetuta. Ancora avversari gli Hurricanes, ancora shutout di Garon. Niente Brind'Amour e neanche Wallin: questa volta l'autore dell'unica rete della partita si chiama Staal (chi se no!) che in powerplay infila un pur ottimo Luongo. "E' la solita vecchia storia: subiamo troppe penalità " ha redarguito a fine gara Jokinen che insieme ai suoi compagni (a proposito, il difensore Mezei, infortunatosi contro i Rangers la scorsa partita, ha finito la stagione per rottura dei legamenti ad un ginocchio) ha chiuso la settima gara di fila senza il bottino pieno.

In casa Hurricanes si fa festa: a nulla importa se Cole ha sbagliato il terzo shootout in due partite (fallo di Van Ryn sul veloce giocatore dei Canes in contropiede), a nulla importa se la difesa inizia a cedere. L'importante è vincere. E Carolina sa come si fa.

"L'ha fatto Dany? Lo faccio pure io" questo deve aver pensato Kovalchuk riferendosi ai quattro gol che aveva realizzato il suo ex compagno di squadra nell'8-0 dei Sens contro i Leafs di fine ottobre.

Ed è così che i Thrashers, letteralmente trascinati da colui che due anni fa con Iginla e Nash fu il capocannoniere della lega, hanno raggiunto, superato e infine umiliato gli ormai derelitti Lightning, alla sesta sconfitta di fila. Prospal e Fedotenko avevano illuso i ragazzi della Florida che però hanno assistito impotenti al ritorno dei georgiani con un super Kovalchuk (quest'anno solo Heatley e i suoi compagni Havlat e Alfredsson hanno siglato 4 gol in una sola partita) e col suggello prezioso di uno shorthanded gol di Hossa.

E poi gli assist di Savard, ben 3, l'ottima prestazione di Bondra (1000 partite nella lega, quasi tutte con i Capitals) e Havelid, il discreto goalie Berkhoel (0 su 28 negli ultimi due terzi): sembra proprio che con questo 5-2 le sabbie mobili abbiano abbandonato i Thrashers che finalmente ricominciano a parlare di playoff.

E nella rivincita tra Caps e Devils ai rossi di East Rutheford riesce il cappotto. "Vanno in vantaggio e non ti fanno più giocare, hanno vinto per anni con questa tecnica" ha commentato amaro coach Hanlon a fine gara ma, a dir la verità , i Caps sono stati puniti dalla loro stessa foga.

Hanno subito il vantaggio di Malakhov in 5 contro 3 e anche il tap-in di Langerbrunner è scaturito in powerplay. Poi a dir la verità  gli ospiti hanno reagito col duo Bradley - Sutherby ma quando Witt è stato mandato in panca puniti per sgambetto Marshall non ha potuto non approfittarne: 3-2 e gara accorta, tanto che Ovechkin e soci hanno tirato solo 2 volte nell'ultimo terzo contro Brodeur, seconda partita in due giorni per il vecchio portierone. E anche per i Caps si apre una piccola parentesi nera: la si può chiudere solo limitando il gioco duro, vedete Atlanta?

E a proposito di Atlanta… che serata per i Thrashers! Dati per spacciati già  in partenza sul ghiaccio di Releigh contro i lanciatissimi (soprattutto in casa in cui non avevano mai perso) Hurricanes azzeccano la partita della vita e non solo vincono ma umiliano addirittura i leader della division. Il risultato finale è roboante: 9-0.

Sconfitta più pesante per gli Hurricanes da quando la franchigia si è spostata da Hartford, vittoria più rotonda dei Thrashers della loro storia e ancora 0 su 8 in penalty killing per gli ospiti. Per Carolina tutto, ma proprio tutto, storto: partenza forte anche perché in doppia superiorità  numerica (nel penalty box Modry e Havelid) con Dunham stratosferico poi primi due tiri degli ospiti e subito 2-0.

E da lì la goleada: Kovalchuk, Mellanby, Holik, Slater, Kovalchuk, Hossa, De Vries, Aubin, Bondra con un super Savard autore di 4 assist, ottimo Berkhoel che in via precauzionale ha sostituito Dunham nel secondo e terzo periodo, 4 powerplay su 13 finalizzati. Qualcosa da aggiungere? Atlanta inizia a infiammare i suoi tifosi, per i Canes stop inaspettato.

Al Wachovia Center di Philadelphia si consuma un altro dramma Panthers. Come contro i Rangers ancora una maledetta ingenuità : minuto 59, secondi 50, powerplay per Florida. Knuble, pericolosa ala dei Flyers effettua un veloce shift, salta giù dalla panchina, raccoglie il passaggio di Handzus e buca McLennan. Philly vince 5-4 e per i Cats è buio totale.

Perché è l'ottavo stop consecutivo ed è l'ennesimo che avviene con un solo gol di scarto. Increduli i giocatori ospiti sul ghiaccio, ovviamente grande festa per Knuble che ha marcato doppietta (insieme a lui Gagne, Carter e Pitkanen) e per i Flyers tutti, alla sesta vittoria consecutiva, nona di fila in casa. Delusione grande per la squadra di coach Martin dove non sono bastate le reti di Huselius, Roberts, Gelinas e Hagman oltre che, finalmente, una partita con "appena" 5 powerplay concessi agli avversari.

E prima della sbornia finale di partite di martedì notte soffermiamoci sul "Monday night" di Tampa Bay dove i pronostici sono stati sovvertiti e ai Lightning è tornato il sorriso. Merito di Vinnie Prospal, è vero, autore di 3 gol e 1 assist ma anche di un gioco aggressivo e competitivo, l'unico in grado di sconfiggere la corazzata Philadelphia, due volte in gol col solito Forsberg: è la prima volta che le due franchigie si incrociavano da quella vibrante gara 7 delle finali di Conference scorse.

Ma come detto Tampa Bay ha funzionato, e finalmente verrebbe da dire, sia la blue line che i giocatori offensivi più importanti (e mancava St.Louis che ne avrà  per due settimane per un infortunio all'anulare sinistro in allenamento), oltre ovviamente a un solido Grahame, autore di 22 interventi. Alle 21 e 49 ore locali il risultato recitava 5-2, dopo sei sconfitte di fila la maledizione di Tampa è terminata.

Come non detto. Passano appena 24 ore e i fulmini della Florida capitombolano per la terza volta su tre agli shootout, questa volta contro Johnson, più che contro i Caps. Il goalie di Washington infatti, backup di Kolzig, ha stoppato i tiri di LeCavalier, Prospal e Kubina mentre sull'altra sponda il solito, immenso, Ovechkin realizza e per la settima volta in stagione i Capitals vincono con un gol di scarto, terza vittoria agli shootout (tutti i gol decisivi nei "tiri liberi" sono stati di Ove). Ma la partita ha registrato dell'altro: e cioè il gol del 3-3 sul finale di partita del russo numero 8, Ovechkin appunto, ha fatto sobbalzare i tifosi di entrambe le squadre.

La giovane ala ha ricevuto il puck da Halpern e si è diretto verso la porta di Burke, ha saltato due avversari e ha bucato il goalie ospite. Eppure per Tampa era iniziata bene grazie ai gol di Modin e Fedotenko, poi Clymer e Muir hanno avvicinato gli ospiti che intanto avevano realizzato il terzo gol ancora con Modin. Infine Ovechkin.

"Che volete che dica… è frustrante! Almeno abbiamo conquistato un punto" ha dichiarato nervoso Martin Gelinas a fine gara, l'ennesima persa dai Panthers negli ultimissimi secondi di gara. Questa volta però la beffa è avvenuta all'overtime nel momento in cui tutti a Montreal pensavano si sarebbero visti finalmente gli shootout (mai al Centre Bell la partita si è conclusa in questo modo).

Ma Koivu ha rotto le uova del paniere: riceve il puck da Souray, viene uncinato da Van Ryn, resiste, tenta il tiro, cicca il puck ma Luongo cade per la finta, punta il goalie ospite e a quattro secondi dalla sirena realizza il preziosissimo game winning goal! Di certo però i Cats non possono recriminare: ben 46 tiri contro Luongo e 3-0 parziale (Zednik, Begin, Koivu). Il ritorno delle pantere è stato però superbo: Campbell, Jokinen e Weiss, tutti nell'ultimo terzo, pareggiano i conti prima del tracollo finale che sancisce la nona sconfitta di fila (0-5-4), la loro peggiore serie dal '98.

Chiudiamo con la partita di cartello. Al Corel Centre di Ottawa i prolifici Senators hanno incontrato i tostissimi Hurricanes e alla fine ne è venuta fuori una partita piacevole, un po' avara di gol, ma sicuramente un ottimo spettacolo. I Canes senza Vasicek, Wallin, Hutchinson e Wesley e con un 9-0 dei Thrashers sul groppone si affidano a Withney e Commodore per bucare Hasek oltre che a Gerber, autore di 35 parate, agli special teams (1 gol in powerplay e 8 situazioni di inferiorità  sventate compresi 40 secondi in 5 contro 3) e alla bandiera di questo avvio, ovvero Eric Staal. Nel terzo periodo Alfredsson è riuscito a bucare il goalie dei Canes ma alla fine le statistiche recitano seconda sconfitta su tre dei Sens ad opera di Carolina, 600esimo punto NHL di Alfredsson, nona vittoria su dieci per i Canes.

Insomma, la sesta settimana di hockey nel sud-est ci informa che Atlanta (7-9-1) si è risvegliata, Carolina (13-3-1) continua la sua marcia, Washington (7-11-0) si affida ancora e sempre ad Ovechkin. E nella penisola della Florida? Buio totale per Lightning (8-9-3) e Panthers (6-9-4)!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Informativa cookie

Per far funzionare bene questo sito, a volte installiamo sul tuo dispositivo dei piccoli file di dati che si chiamano "cookies". Anche la maggior parte dei grandi siti fanno lo stesso.

Cosa sono i cookies?

Un cookie è un piccolo file di testo che i siti salvano sul tuo computer o dispositivo mobile mentre li visiti. Grazie ai cookies il sito ricorda le tue azioni e preferenze (per es. login, lingua, dimensioni dei caratteri e altre impostazioni di visualizzazione) in modo che tu non debba reinserirle quando torni sul sito o navighi da una pagina all'altra.

Come utilizziamo i cookies?

In alcune pagine utilizziamo i cookies per ricordare:

  • le preferenze di visualizzazione, per es. le impostazioni del contrasto o le dimensioni dei caratteri
  • se hai già risposto a un sondaggio pop-up sull'utilità dei contenuti trovati, per evitare di riproportelo
  • se hai autorizzato l'uso dei cookies sul sito.

Inoltre, alcuni video inseriti nelle nostre pagine utilizzano un cookie per elaborare statistiche, in modo anonimo, su come sei arrivato sulla pagina e quali video hai visto. Non è necessario abilitare i cookies perché il sito funzioni, ma farlo migliora la navigazione. è possibile cancellare o bloccare i cookies, però in questo caso alcune funzioni del sito potrebbero non funzionare correttamente. Le informazioni riguardanti i cookies non sono utilizzate per identificare gli utenti e i dati di navigazione restano sempre sotto il nostro controllo. Questi cookies servono esclusivamente per i fini qui descritti.

Che tipo di cookie utilizziamo?

Cookie tecnici: Sono cookie necessari al corretto funzionamento del sito. Come quelli che gestiscono l'autenticazione dell'utente sul forum.

Cookie analitici: Servono a collezionare informazioni sull'uso del sito. Questa tipologia di cookie raccoglie dati in forma anonima sull'attività dell'utenza. I cookie analitici sono inviati dal sito stesso o da siti di terze parti.

Quali sono i Cookie di analisi di servizi di terze parti?

Widget Video Youtube (Google Inc.)
Youtube è un servizio di visualizzazione di contenuti video gestito da Google Inc. che permette a questa Applicazione di integrare tali contenuti all'interno delle proprie pagine. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante Mi Piace e widget sociali di Facebook (Facebook, Inc.)
Il pulsante "Mi Piace" e i widget sociali di Facebook sono servizi di interazione con il social network Facebook, forniti da Facebook, Inc. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante +1 e widget sociali di Google+ (Google Inc.)
Il pulsante +1 e i widget sociali di Google+ sono servizi di interazione con il social network Google+, forniti da Google Inc. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante Tweet e widget sociali di Twitter (Twitter, Inc.)
Il pulsante Tweet e i widget sociali di Twitter sono servizi di interazione con il social network Twitter, forniti da Twitter, Inc. Privacy policy

Come controllare i cookies?

Puoi controllare e/o verificare i cookies come vuoi - per saperne di più, vai su aboutcookies.org. Puoi cancellare i cookies già presenti nel computer e impostare quasi tutti i browser in modo da bloccarne l'installazione. Se scegli questa opzione, dovrai però modificare manualmente alcune preferenze ogni volta che visiti il sito ed è possibile che alcuni servizi o determinate funzioni non siano disponibili.

Chiudi