Jagr finora non ha brillato, ma può riscattarsi contro il Canada!
La Repubblica Ceca espugna Stoccolma e batte a sorpresa la Svezia con un netto 6-1, punteggio che costituisce uno dei peggiori risultati di sempre in campo internazionale per la nazionale svedese.
I cechi avanzano così nella semifinale della World Cup, nella quale affronteranno, in una sfida che si preannuncia proibitiva, il Canada, unica squadra che ha portato avanti sinora un cammino senza sconfitte e che ha dimostrato una netta superiorità rispetto agli avversari affrontati.
Facciamo ora un passo indietro, soffermandoci in particolar modo sul quarto di finale del girone europeo che ha visto la Rep. Ceca ribaltare i pronostici della vigilia, portando a casa una vittoria senza apparente difficoltà contro la più quotata Svezia di Peter Forsberg e compagni.
I cechi, in effetti, non hanno né faticato in maniera eccessiva né patito lo svantaggio di giocare in trasferta e al termine del primo periodo conducevano già per due reti a zero, grazie ai sigilli di Martin Straka e Martin Havlat, il quale alla vigilia era parso piuttosto ottimista, soprattutto in seguito ai miglioramenti espressi dalla sua nazionale nella sfida vinta per 7-2 contro la Germania, unica vittoria nel girone dopo il doppio ko con Finlandia (0-4) e Svezia (3-4).
Gli svedesi hanno evidenziato i soliti problemi in difesa (imbarazzante il numero di situazioni 2 vs 1 concesse ai cechi) e questa volta si sono dimostrati inefficaci anche in attacco, dal momento che non sono stati in grado di sfruttare le situazioni di superiorità numerica, come invece avevano fatto nel girone eliminatorio (8 su 20).
A deludere in particolar modo è stata linea formata dal miglior marcatore della Nhl, Markus Naslund, il quale non ha realizzato nemmeno un gol in quattro partite e da Peter Forsberg, MVP della scorsa regular season, che ha sofferto per tutto il corso della competizione di un problema allo stomaco, non riuscendo così ad esprimere il suo miglior gioco.
Le prime due reti della Rep. Ceca sono arrivate in conseguenza di due errori madornali della difesa svedese, che hanno lasciato campo aperto agli abili attaccanti cechi, contro i quali il giovane Mikeal Tellqvist ha potuto poco o nulla.
Ciò ha mandato su tutte le furie coach Hardy Nilsson, il quale ha provato invano a rimescolare le linee nel periodo successivo.
Nonostante ciò, infatti, la Rep. Ceca si è fatta prima pericolosa con un palo di Straka, poi ha triplicato le marcature con Marek Zidlicky sull'ennesimo breakaway concesso.
Nel terzo periodo a chiudere i conti ci hanno invece pensato Radek Dvorak e Milan Hejduk, autore di una doppietta, con la rete del 6-1 realizzata in empty net, dopo che gli svedesi, riavvicinatisi con la marcatura in shorthanded di Thomas Holmstrom, avevano provato a levare il portiere.
In definitiva la Svezia ha pagato la troppo leggerezza difensiva, già registrata nelle precedenti partite e la scarsa vena dell'attacco (solo quattro tiri nel primo periodo), che troppo spesso si era proposto come ancora di salvezza per il team di Hardy Nilsson.
Gli svedesi, infine, non hanno a mio parere lottato fino in fondo, ma hanno solamente dato sfogo alla loro frustrazione e alla loro disperazione quando a partita già conclusa (sul 5-1) hanno deciso di togliere dalla gabbia Mikeal Tellqvist.
Se veramente avevano voglia di lottare e di vincere, ci dovevano pensare un po' prima.
In chiusura, c'è da segnalare ancora una volta l'opaca prestazione di Jaromir Jagr, il quale, nonostante i sei gol all'attivo delle sua nazione, non è andato a punti.
Il suo bottino sino ad ora è dunque ancora fermo a due miseri punti in quattro gare.
Speriamo che Jagr possa dare il suo importante contributo nella gara contro il Canada.