Dave Andreychuk, capitano dei Lightning, riceve il prestigioso Prince of Wales Trophy
La finale della Eastern Conference ha emesso il proprio verdetto e, dopo 7 appassionanti partite, i Tampa Bay Lightning si sono aggiudicati il Prince of Wales Trophy, raggiungendo la prima finale di Stanley Cup della propria breve storia.
Nell'ultimo articolo sulla serie, era stata analizzata la situazione al termine di gara 4, in cui Philadelphia era riuscita a portarsi sul 2-2; i Flyers avevano offerto una grande prova di orgoglio, riscattando con un splendida prestazione la prima sconfitta interna della post-season.
Gara 5 è stata molto interessante, anche se ha vissuto fasi alterne: Tampa Bay ha preso immediatamente il controllo delle operazioni, attaccando con intensità la porta difesa da Esche; il portiere ha fatto il possibile, ma purtroppo ha potuto ben poco contro il Power Play dei Lightning, che è riuscito a segnare addirittura tre volte. Per i Lightning la strada verso la vittoria pareva ormai in discesa, tuttavia un improvviso calo di concentrazione rimetteva in corsa i Flyers, che con due reti in 38 secondi riaprivano completamente il discorso.
Se il primo periodo aveva visto un evidente dominio di Tampa Bay, il terzo ha presentato i continui attacchi di Philadelphia, che con tutte le proprie forze si è riversata verso Nikolai Khabibulin; il goalie russo, tuttavia, ha offerto un'eccellente performance, bloccando tutti e 15 tiri scagliati verso la sua porta nel terzo periodo. A nulla sono valsi gli sforzi di Keith Primeau e compagni, che a pochi secondi dal termine, hanno dovuto concedere il gol a porta vuota.
Il successo in gara 5 ha regalato a Tampa Bay il 3-2 nella serie, ma soprattutto ha messo Philadelphia in una difficile situazione: i Flyers sarebbero dovuti tornare al Wachovia Center con l'obbligo di vincere per evitare l'eliminazione.
La sesta partita è stata davvero emozionante e sarà ricordata con affetto da tutti i tifosi di Philadelphia: il modo in cui i Flyers sono riusciti a capovolgere l'incontro, la voglia di vincere, il desiderio di evitare l'eliminazione sono stati davvero rimarchevoli; Tampa Bay, infatti, nel secondo periodo aveva ribaltato a proprio favore il risultato, grazie a due reti di Ruslan Fedotenko, che avevano portato la squadra della Florida ad un passo dalla vittoria finale.
Di fronte all'eliminazione, Keith Primeau ha suonato la carica, conducendo i suoi compagni al pareggio: Khabibulin ha parato il possibile, ma a meno di due minuti dalla fine ha dovuto cedere, concedendo il quarto gol della serata, mentre la marea arancione del Wachovia Center esplodeva.
I Flyers sono entrati nel tempo supplementare con l'inerzia dalla propria parte, ma soprattutto con il sostegno dei tifosi di casa, davvero encomiabili nell'incitare i propri beniamini; Khabibulin ha effettuato diverse interventi, ma ad 1:42 dalla fine è capitolato, sotto i colpi di Primeau, Roenick e Gagne, autore del gol vincente.
Dopo la spettacolare sesta partita, la serie è tornata in Florida per la decisiva Gara 7, degna conclusione di una serie che sarà ricordata per diverso tempo: alla vigilia del primo ingaggio, gli addetti ai lavori si erano chiesti se la delusione dell'incontro precedente avrebbe potuto lasciare i segni sui giovani Lightning, che avevano accarezzato il sogno Stanley Cup, prima di essere puniti dalla carica dei Flyers.
Tampa Bay, invece, ha immediatamente voltato pagina e si è presentata al settimo confronto molto concentrata e vogliosa di dimenticare la partita del Wachovia Center: i Lightning si sono portati in vantaggio sul finire del primo tempo con Fedotenko, per poi raddoppiare con Modin nella seconda frazione. I Flyers sono rientrati in partita con Johnsson, ma purtroppo la rimonta non si è materializzata: i Lightning non hanno commesso l'errore di Gara 6, in cui hanno lasciato completamente l'iniziativa a Philadelphia, ma hanno saputo controllare le redini del gioco, costruendosi alcune opportunità per segnare.
Scaduti i sessanta minuti regolamentari, la gioia di Tampa Bay è potuta finalmente esplodere: al dodicesimo anno di vita, la franchigia della Florida si è laureata campione della Eastern Conference, ma soprattutto si è guadagnata l'accesso alla finale di Stanley Cup.
Per Philadelphia, invece, la delusione è enorme: questo 2004 rappresentava un'occasione unica per vincere quella Stanley Cup che manca dal 1975 e togliersi quella nomea di perdente che accompagna la squadra della Pennsylvania da ormai diverse stagioni. La squadra, infatti, aveva acquisito la maturità necessaria per poter andare avanti nei playoff e aveva trovato un ottimo portiere in Esche, che ha saputo reggere il confronto anche con Khabibulin, dopo le spettacolari performance contro Brodeur e Belfour; inoltre, le grandi potenze tradizionali della NHL (New Jersey, Ottawa, Detroit, Colorado) si erano imbattute in una stagione complessa, quindi Philadelphia poteva far pesare la propria esperienza. Probabilmente i Flyers sono arrivati all'appuntamento decisivo stanchi e scarichi, anche perché i vari infortuni alla fine hanno presentato il loro conto.
La serie è stata comunque memorabile e ha offerto grande hockey da entrambe le parti: tutti i giocatori hanno dato il massimo, senza risparmiare una singola energia. Alla fine hanno prevalso i Lightning, forse più freschi e meno logori rispetto ai loro rivali, ma tuttavia in grado di reagire ai momenti difficili.
In fase di presentazione, avevamo rimarcato che il fattore esperienza era chiaramente a favore dei Flyers, vista la giovane età dei Lightning; ciononostante i giocatori di Tampa Bay hanno saputo reagire alle difficoltà che sono emerse durante la serie, meritandosi l'accesso alla grande finale: non era facile reagire alla tremenda batosta interna di gara 2 ed andare a vincere immediatamente al Wachovia Center, non era facile riprendersi dopo la cocente delusione del sesto confronto e poi aggiudicarsi il settimo confronto con tale autorità .
Un'altra chiave vincente nel successo di Tampa Bay è stato il comportamento degli special teams, che come sempre hanno deciso l'esito finale di una serie: i Lightning hanno capitalizzato 9 volte sui 26 power play, per un 34.6% davvero imbarazzante per il penalty killing di Philadelphia. I Flyers, invece, hanno compilato un pessimo 1 su 26 in superiorità numerica; dopo le ottime prestazioni in regular season e contro New Jersey, il Power Play di Philadelphia è stato davvero mediocre, totalizzando nelle semifinali e finali di conference un complessivo 4 su 48.
Ora, mentre per i giocatori di Philadelphia ora si apre una nuova estate carica di rimpianti e delusioni, i Lightning possono continuare il loro sogno di alzare la Stanley Cup: martedì prossimo sul ghiaccio amico del St. Pete Time Forum, inizierà gara 1 di finale contro i Calgary Flames.
Notes:
– La serie ha presentato una perfetta alternanza di successi: una vittoria per Tampa Bay, una per Philadelphia. Nessuna squadra è riuscita a vincere due incontri consecutivi.
– Dale Andreychuk, dopo 1597 partite di regular season in 22 anni, potrà finalmente giocare una finale di Stanley Cup.
– Per la seconda volta, una squadra della Florida si qualifica per la finale di Stanley Cup: nel 1996, i Florida Panthers vinsero la Eastern Conference, prima di essere sconfitti 4-0 dai Colorado Avalanche.
Three Stars
3) Nikolai Khabibulin. Sebbene non abbia mantenuto le stesse statistiche dei turni precedenti, anche nella Finale di Conference, il portiere russo ha effettuato delle parate decisive, bloccando nei momenti importanti gli attacchi di Philadelphia.
2) Brad Richards e Ruslan Fedotenko. In questo turno di playoff, St. Louis e Lecavalier (7 e 6 punti rispettivamente) sono stati “oscurati” da Richards e Fedotenko, le vere minacce alla difesa di Philadelphia. Richards è stato il miglior marcatore nella serie con 8 punti (4 gol + 4 assist), mentre Fedotenko il migliore goleador (6).
1) Keith Primeau. Generalmente il titolo di MVP di una serie viene assegnato ad un membro della squadra vincente: tuttavia, in questa occasione mi sembra giusto premiare il capitano dei Flyers. Oltre a realizzare 8 punti (4+4), Primeau si è dimostrato un leader, pronto a guidare con coraggio, determinazione i suoi ragazzi. Nonostante l'eliminazione, i playoff di Primeau sono stati straordinari, coronati da 9 gol e 7 assist.
Statistiche:
Tampa Bay:
Gol segnati: 21
Power Play: 9 su 26 (34.6%)
Miglior marcatore: Brad Richards (4 gol e 4 assist) - 8 punti
Miglior goleador: Ruslan Fedotenko - 6 gol
Miglior assistman: Martin St. Louis - 6 assist
Giocatore più punito: Pavel Kubina - 34 minuti
Philadelphia
Gol segnati: 19
Power Play: 1 su 26 (3.8%)
Miglior marcatore: Keith Primeau (4 gol e 4 assist) - 8 punti
Miglior goleador: Keith Primeau - 4 gol
Miglior assistman: Keith Primeau - 4 assist
Giocatore più punito: Donald Brashear - 43 minuti