Julius Peppers, il free agent più ambito si è accasato a Chicago…
Siamo di fronte ad una nuova era per quanto riguarda il mercato del campionato
NFL. In attesa del nuovo contratto associazione giocatori - proprietari, se mai
ce ne sarà uno, questa off season viene governata da delle regole di gestione
del mercato completamente nuove.
Prima fra tutte, la mancanza di un salary cap, il che sostanzialmente significa
che i contratti offerti ai giocatori sono unicamente governati dalla
discrezionalità dei GM delle franchigie.
Però, nel tentativo di salvaguardare un minimo di equilibrio, sono state
introdotte delle regole di riparazione, come quella che impedisce ai migliori 8
team della passata stagione di firmare un free agent se prima non ne viene perso
uno.
In ogni caso, i movimenti degni di nota non sono stati pochi, e una delle
squadre regine del mercato sono senza dubbio anche quest'anno i Chicago Bears.
12 mesi fa salivano alla ribalta per la trade che aveva portato nella windy city
il QB Cutler, ed ora si sono assicurati il pezzo più pregiato tra i FA, ovvero
il DE Julius Peppers.
L'ex Panther firma il più alto contratto di sempre per un non QB, 90 milioni di
dollari, continuando a fare il DE in una 4-3 invece che effettuare la
transizione ad OLB in una 3-4 come aveva più volte detto di voler fare.
Possiamo comunque dire che la sua era piuttosto una dichiarazione volta a dare
la sua disponibilità al maggior numero di squadre, tra cui i Patriots, perchè
così più sono i pretendenti, presumibilmente è più alta la cifra che viene prima
del simbolo del dollaro sul contratto. Con lui e con il ritorno di Urlacher, la
difesa dei Bears riacquista una solidità che si era persa sul finale di stagione
2009.
Insieme a Peppers nell'Illinois è arrivato anche Chester Taylor, il più
pregiato dei RB sul mercato. Giocatore fisicamente integro, che sì è sulla
soglia fatidica per i back dei 30 anni, ma che facendo il backup di Adrian
Peterson non è mai stato spremuto, e che soprattutto per le sue morbide mani è
ideale per il tipo di gioco voluto dal nuovo offensive coordinator Mike Martz.
Altra squadra molto attiva è la parte bianco-verde della grande mela. I NY Jets
lasciano partire Thomas Jones, sempre ottimo nella produzione di yards,
reduce da quella che è stata la miglior stagione della carriera e che si accasa
a Kansas City per rendere più credibile il gioco di corsa sostenuto fino ad ora
sostanzialmente solo da Jamaal Charles, e Ryan lo rimpiazza con Tomlinson
battendo la concorrenza di Minnesota.
LT nel suo momento di massimo splendore era un RB di un'altra dimensione
rispetto a Jones, perchè RB più raffinato, migliore negli screen, più istintivo
ed elusivo, nonché più veloce. Purtroppo per lui i continui infortuni ne hanno
limitato di molto le prestazioni sul campo, e quindi la decisione di cambiare il
RB diventa di difficile interpretazione soprattutto alla luce del fatto che
Jones ai Chiefs ha firmato un contratto analogo a quello dell'ex Charger.
Sempre sull'asse San Diego-New York si muove Antonio Cromartie. Solo due
anni fa questa era la gemma del backfield californiano, ma attitudine
comportamentale e deficienze in coverage hanno portato alla decisione di fare
una trade al ribasso con i Jets.
Probabilmente questa è la soluzione migliore per un CB che sì fatica in
copertura, ma che è una ball hawk con un atletismo non comune, e quindi ha
caratteristiche che possono risultare utilissime in una squadra che ha un fronte
7 molto aggressivo e che quindi mette molta pressione sul QB. Gli verrà quindi
richiesto di cercare il pallone molto più spesso di quanto non fosse in maglia
Chargers.
E se viene aggiunto Cromartie, nelle secondarie Jets viene persa la safety
Rhodes, che viene mandato in Arizona per un quarto giro, rimpiazzando
così la safety Rolle andato ai Giants a firmare il contratto più alto per
una S in tutta la NFL.
Contratto conseguenza non tanto delle qualità di Rolle, nato come CB e spostato
solo successivamente a S per mancanza di alternative più che per convinzione, e
giocatore in definitiva più da higlights e grandi giocate che consistente con
continuità , quanto dal fatto che i Giants da anni cercano di sistemare il ruolo
ma sempre senza troppo successo, e allora hanno sborsato più del dovuto per
assicurarsi uno dei pochissimi FA che poteva almeno teoricamente garantire un
upgrade al backfield.
Da Phoenix non partono solo Rolle e Boldin di cui tratteremo poi, ma anche il
secondo pezzo pregiato della free agency, l'inside LB Karlos Dansby
leader della difesa dei Cardinals che finisce al cospetto di Tony Sparano a
Miami. Il GM Bill Parcells è storicamente indirizzato nel rinforzare prima di
tutto il reparto LB, e anche in questo caso si è mosso nella direzione di
firmare il più talentuoso free agent del ruolo, che comunque beneficia di questa
off season come detto particolare, per mettere il suo autografo su un contratto
che per cifre risulta eccessivamente premiante. Almeno per ora.
Sempre nel reparto LB registriamo il ritorno di Larry Foote a Pittsburgh
a cifre molto più modeste, si parla di 9 milioni di dollari spalmati in 3 anni
per un giocatore che allunga la depth. Steelers che contrariamente a come i
Rooney gestiscono solitamente la squadra, si è rivelata attivissima sul mercato,
mostrando che anche loro non sono rimasti indifferenti né a questo mercato meno
limitato, né alla mancata qualificazione ai playoffs.
Però la free agency non è stata scriteriata, si è puntato a giocatori di
esperienza e da firmare a prezzi ridotti. Detto di Foote, il secondo ritorno è
quello di Antwaan Randle El, ricevitore che completa alla perfezione il
reparto insieme a Holmes, Ward e Wallace, e che probabilmente mette la parola
fine all'avventura nella Pennsylvania di Limas Sweed.
AFC East che eleva il suo livello di talento anche grazie ai movimenti di
Baltimora. I Ravens infatti mettono a segno uno dei colpi più clamorosi,
firmando dopo Dante Stallworth anche Anquan Boldin arrivato dai
Cardinals in cambio solamente di una quarta scelta.
Una sorta di rapina a mano armata per un giocatore che da 2 anni esprimeva il
desiderio di andarsene dall'Arizona per monetizzare il proprio talento con un
contratto che i Cardinals non erano disposti a dargli. Nel Maryland ora Flacco
si ritrova un nuovo pacchetto ricevitori, anzi, ora ha a disposizione dei
ricevitori, cosa che prima non era, tanto che lo stesso Mason che si era
ritirato a fine 2008, era stato convinto da Ryan a ritornare per mancanza di
soluzioni nel ruolo.
Così anche i Bengals si sono mossi per non perdere terreno, ed hanno messo le
mani su Antonio Bryant WR del talento non discutibile, ma purtroppo non
si può dire lo stesso né dei suoi atteggiamenti, né della sua tenuta fisica.
Al momento questa soluzione è stata preferita alla firma di Terrell Owens
ancora a spasso e fortemente caldeggiata da Chad Johnson, pardon, Chad
Ochocinco, ma che comunque non esclude un suo arrivo in futuro se l'ex stella
dei Cowboys non dovesse accasarsi in qualche altra franchigia.
Sempre nella stessa division, sono estremamente attivi anche i Browns, ma questo
era più prevedibile perchè è la naturale conseguenza di un cambio nella
dirigenza di una franchigia. Mike Holmgren è infatti diventato direttore delle
football operations, e ha subito iniziato a cambiare il volto della franchigia.
La prima mossa è stata quella di tagliare il QB Derek Anderson, che solo 2 anni
fa aveva firmato un contratto da pro bowler, ma che si è rivelato un one year
wonder, ed una volta presogli le misure dagli avversari, ha fatto emergere la
sua caratteristica di essere mistake prone.
Una volta scelto di liberarsi di un contratto tanto oneroso che sostanzialmente
congelava i movimenti in cabina di regia, si è deciso di andare su Jake
Delhomme per una mossa che al momento lascia non pochi dubbi.
Ai Panthers Delhomme aveva un supproting cast ben superiore a quello che si
ritroverà nell'Ohio, a partire dalla OL, passando per i ricevitori e concludendo
con il duo di RB Williams - Stewart che gli toglieva parecchia pressione. Eppure
è reduce da una stagione disastrosa, che ne ha portato al taglio dopo che solo
12 mesi fa aveva firmato un contratto ricchissimo.
Subito dopo è stato firmato anche Seneca Wallace in arrivo da Seattle per
un late pick, QB che Holmgren conosce bene e che ha voluto nel suo roster, e
quindi con 3 giocatori nel ruolo si è deciso di completare la rivoluzione
liberandosi anche di Brady Quinn e del suo contratto da QB di primo giro.
Il prodotto di Notra Dame è stato quasi regalato a Denver, che ha mandato in
Ohio il RB Peyton Hills sistematicamente escluso dalla rotazione di coach
McDaniels, in un'operazione che prevedeva solo il liberarsene viste le
prestazioni deludenti nei due anni da pro, in cui ha giocato poco e male e non
ha fatto vedere praticamente alcun progresso, nonostante abbia avuto più tempo
per maturare di quanto tendenzialmente non si dia al giorno d'oggi ai QB rookie,
con i vari Ryan, Flacco, Stafford, Sanchez e Freeman gettati subito o quasi
nella mischia.
Delhomme è comunque giocatore di esperienza, mentre Wallace può essere ritenuto
un buon backup, ma non certo il franchise QB che può risollevare i destini della
franchigia. Quindi non è da escludere che i Browns al draft non si
indirizzeranno su di un giovane prospetto nel ruolo ed anzi, è iniziata a
trapelare la notizia che Holmgren potrebbe provare a salire al draft per
assicurarsi uno tra Bradford e Clausen.
Infine indosseranno il casco arancione anche il TE Ben Watson tagliato da
New Engand, e il LB Scott Fujita fresco di anello con i Saints.
Chi invece ha un atteggiamento più conservativo sono i Packers, che si sono
mossi in direzione di confermare prima il tackle Mark Tausher quindi il
NT Ryan Pickett come backup di BJ Radji. Invece Detroit che era dead last
in quasi tutte le statistiche difensive ed incapace di fermare qualsiasi RB si
sia trovata di fronte, firma prima il DE Kayle Van Den Bosh da Tennessee,
quindi il DT Corey Williams che era stato un DT tanto produttivo a Green
Bay quando i Packers giocavano la 4-3, che poco consistente quando è passato
alla 3-4 di Cleveland.
Ora ai Lions ritroverà la posizione in cui rende al meglio, ed è un sicuro
upgrade per la linea difensiva della franchigia del Michigan, che ad inizio
mercato si era assicurata i servigi del ricevitore Nate Burleson a cifre
non esattamente convenienti.
Gli ultimi movimenti da rilevare sono la firma dei Redskins di Larry
Johnson, RB che può sia costituire uno dei 1-2 punch più produttivi della
lega insieme a Clinton Portis, che sostenere tutto il peso del backfield come
faceva ai Chiefs in caso quest'ultimo continui a combattere con gli infortuni.
Infine la firma del LB tagliato dagli Eagles Will Witherspoon da parte
dei Tennessee Titans.
Rimangono senza contratto ancora molti giocatori, come Terrell Owens
vicino a Cincinnati, ma non distante nemmeno da lidi quali quelli di Cleveland o
Jacksonville, altri poi sono stati messi in trade block in modo esplicito dalle
proprie squadre, come Brandon Marshall che ha già fatto visita ai
Seahawks, e altri stanno manifestando la propria insofferenza per il tipo di
ruolo ricoperto come Martellus Bennett ai Cowboys.
Questi giocatori potrebbero continuare a movimentare il mercato, ma viste
appunto le limitazioni che colpiscono soprattutto le 8 franchigie che hanno
giocato i divisional playoffs 2009, riteniamo plausibile la previsione che il
draft sarà estremamente movimentato, e dopo di questo, che assisteremo ad un
volume di trade superiore a quello cui ci siamo abituati in questi anni.
Insomma, possiamo dire che molto probabilmente, sino ad ora abbiamo assistito ad
una parte dei fuochi d'artificio che la NFL scoppierà quest'estate.