Nfc Divisional Playoffs Preview

Rice, Harvin e Shiancoe tenteranno di creare mille grattacapi alla difesa di Dallas.

Un anno fa, quando Brett Favre era tornato sui suoi passi ed aveva cominciato un nuovo capitolo della sua carriera in maglia Jets, una debacle di squadra, unita ad un infortunio molto fastidioso al braccio, gli aveva impedito di ottenere una qualificazione ai playoffs dopo un entusiasmante inizio di stagione.

Oggi, alla guida dei Minnesota Vikings, il diritto alla postseason è arrivato dopo un 12-4 conseguito grazie ad una prima parte letteralmente dominante, dove la forza di attacco e difesa, pur non senza incappare in qualche ostacolo di percorso (il field goal fallito dai Ravens per vincere al Metrodome su tutti) aveva fatto di questa compagine una delle prime tre da considerare in ottica Super Bowl.
La debacle c'è stata comunque verso fine anno, ma è stata vissuta in tono minore e non è dipesa da Favre, che dal canto suo ha giocato male un paio di partite, con qualche problema emerso nella linea offensiva, sul gioco di corse (più in termini di yards prodotte che non di mete, vista l'eccellenza di Adrian Peterson), ed una pressione al quarterback avversario che non è arrivata con la stessa costanza di prima.

Oggi, nel 2009, Favre entra in campo direttamente al secondo turno dove troverà  i Dallas Cowboys per una partita che si potrebbe preannunciare di grande tensione emotiva, tanto è il possibile equilibrio che si potrebbe trovare in campo. Favre, che non ha mai vinto contro Dallas nei playoffs nella sua carriera, si troverà  a fronteggiare Tony Romo, uno dei quarterbacks più in forma di questo momento, maturato a tal punto da far presumere agli addetti ai lavori di essere finalmente diventato il giocatore in grado di guidare questo attacco lungo la strada per il Super Bowl, e che se non sarà  questo l'anno giusto, sarà  sicuramente uno di quelli prossimi.

Il grande gioco dei quarterbacks è ciò che accomuna le principali caratteristiche offensive di questi due attacchi. Favre ha ritrovato braccio e forma di due-tre stagioni fa, ha dimostrato di poter essere ancora decisivo nonostante il grigiore di barba e capelli, ed ha restituito ai Vikings una competitività  che prima d'oggi era presente in toni minori, in quanto era chiaro che questo team aveva tutto per fare bene, eccezion fatta per il ruolo di regista offensivo.
Ora che tale ruolo è coperto a dovere, tutte le armi esplosive dell'attacco sono venute fuori come gemme nascoste: chi aveva etichettato Sidney Rice come un clamoroso bust s'era dovuto ricredere in fretta dinanzi ad un campionato strabiliante, e chi aveva posto seri dubbi sulla validità  di Percy Harvin in ottica professionistica, è rimasto a guardare le meraviglie compiute dalla matricola offensiva dell'anno, che con la sua grande versatilità  ha contribuito all'allestimento di un reparto davvero produttivo.

Una delle sfide più intriganti è proprio qui: da una parte Rice, Harvin, e Bernard Berrian, che ha sempre un big play nelle mani pur essendo incostante, oltre alla minaccia in redzone caratterizzata da Visanthe Shiancoe, e dall'altra le miglioratissime secondarie dei Cowboys, che possono contare su Michael Jenkins, che ha contribuito a neutralizzare per tre volte in stagione DeSean Jackson, Terrence Newman, veterano dalle indiscusse doti in copertura, Orlando Scandrick, nickel corner che non ha più le amnesie dell'anno da rookie, e soprattutto sul safety Gerald Sensabaugh, acquisizione di offseason passata sotto il radar, che ha conti fatti ha dato ai texani ciò che l'altro Roy Williams non aveva fornito, ovvero un safety in grado di fare giocate importanti sui passaggi.

Un punto che potrebbe essere a favore di Dallas riguarda la battaglia tra le linee quando i 'Boys difenderanno. La linea difensiva dispone di un giocatore in grado di distruggere le protezioni nel mezzo, Jay Ratliff, di un defensive end capace di preoccupare l'uomo come Igor Olshansky, ed un quartetto di linebackers che sta rendendo come meglio può.
Anthony Spencer sta giocando del grande football difensivo, Bradie James e Keith Brooking potrebbero essere la chiave di volta per limitare la potenza di Adrian Peterson, essendo ambedue tosti placcatori, e DeMarcus Ware porta un possibile mismatch contro Bryant McKinnie, che ha chiuso male la regular season ritrovandosi sostituito in una delle gare conclusive dopo la fama di offensive tackle molto consistente che si è costruito in questi anni. La sua forza è ancora lì, ma avrà  recuperato a livello psicologico?

Romo ha fatto girare questo attacco con costanza, ed ha trovato sicuro aiuto dalla straordinaria annata di Miles Austin, letteralmente esploso per la miglior stagione di carriera, e divenuto l'opzione primaria di questo reparto.
Anche qui il matchup è delicato, perché Austin sta ottenendo le attenzioni che merita e potrebbe generare qualche raddoppio, e sarà  presumibilmente tenuto d'occhio strettamente da Antoine Winfield, la cui stagione è stata parzialmente interrotta da un infortunio al piede dal quale non è chiaro se abbia recuperato integralmente, e che quindi non si sa quanto influisca sulla sua capacità  di reagire, ad esempio, ai tagli dei ricevitori.
Roy Williams è stato molto discontinuo, non ha giocato partite esaltanti scomparendo dalle stesse per lunghi periodi di tempo, riscattandosi parzialmente con prestazioni degne del suo talento, segnando anche qualche meta importante durante il campionato: una parte del piano difensivo di Minnesota va fatto anche su di lui, con Cedric Griffin impegnato nel contribuire alla causa.

Uno dei punti di forza dell'attacco dei Cowboys si è rivelato essere il running game, anche se è del tutto certo che domenica possa essere il consueto mostro a tre teste, viste le condizioni proibitive del ginocchio di Marion Barber III, tenuto a sole tre portate nella vittoria contro Philadelphia nella Wild Card.
Felix Jones è un running back sostanzialmente impossibile da fermare quando riesce a superare la linea dei linebackers e proprio per questo motivo è riuscito ad eseguire grandi giochi psicologicamente devastanti per gli avversari, motivo anche per il quale l'attacco di Dallas ha le potenzialità  per mettere diversi punti su tabellone. Alle sue scorribande, che saranno opposte ad un fronte difensivo molto forte fisicamente, saranno alternate le apparizioni di Tashard Choice, che in prossimità  della endzone è stato chiamato a prendere direttamente gli snaps dal suo centro.

Due matchups difensivi che potrebbero fare la differenza per i Vikings sono costituiti dalla capacità  di Jared Allen di superare in velocità  il tackle Flozell Adams (che di tanto in tanto tendere a commettere qualche holding di troppo) per tentare di strappare l'ovale a Romo, e se Allen troverà , come presumibile, diversi raddoppi, si apriranno spazi per le giocate di Ray Edwards e Bryan Robison, che di questo fattore hanno già  approfittato in stagione regolare; ci sarà  poi da pensare a Jason Witten, secondo miglior ricevitore di Dallas, cui andranno le marcature di Ben Leber o Chad Greenway.

La sfida nella sfida:Jared Allen DE vs Flozell Adams OT
Pronostico:Vikings

Arrivare dalla partita più prolifica di sempre nella storia dei playoffs Nfl e trovarsi a dover fronteggiare un attacco che ha prodotto più di 500 punti in regular season è una situazione davvero singolare per gli Arizona Cardinals, la quale potrebbe portare all'esplosione di altri fuochi artificiali.

La domanda che tutti si pongono riguarda lo status psicologico in cui versano i Saints dopo aver sfiorato una stagione perfetta, essendo essi crollati dopo aver ottenuto il maggior numero di partite vinte consecutivamente nella loro storia, e dopo aver fatto vedere qualche segno di cedimento a livello statistico per un attacco che sembrava che nessuno potesse riuscire a fermare.
Inoltre, quale versione degli Arizona Cardinals si presenterà  al Superdome? Quella del Warner capace di lanciare più touchdowns che passaggi incompleti o quella che commise un numero interminabile di turnovers contro Carolina? Le risposte non tarderanno ad arrivare, ma molto dipende da come si svolgeranno alcuni dei matchups individuali più importanti.

Ambedue le squadre si somigliano, dispongono di attacchi aerei potenzialmente fenomenali, di diversi giocatori che singolarmente possono fare la differenza, di un gioco di corse non esattamente brillante, e di difese che hanno qualche preoccupazione nelle secondarie.

Kurt Warner, nei playoffs, è storicamente glaciale, ed ha sempre giocato meglio di quanto si potesse prevedere, abituato com'è stato a combattere contro gli scetticismi degli altri, per cui un modo di vincere per i Saints potrebbe essere quello di limitarlo, inducendolo a qualche turnover di troppo, perché le armi di cui dispone sono semplicemente troppe per poterle cancellare tutte dal campo.
E premesso che uno come Larry Fitzgerald non è limitabile, per quanto buone siano state le annate di Jabari Greer e Tracy Porter, visto lo straordinario talento e la capacità  di ricevere con più uomini addosso che il fenomeno si porta appresso, sarà  necessario lavorare sulle altre opzioni.

Ancora una volta Anquan Boldin, penalizzato da un doppio infortunio a caviglia e ginocchio, potrebbe non essere della partita, e se lo fosse, non sarà  sicuramente al meglio.
Al suo posto Steve Breaston ha giocato molto bene, raccogliendo 7 palloni per 125 yards ed una meta, mentre lo spazio rimanente è stato sfruttato da Early Doucet per la miglior gara della sua giovane carriera, che alla sua prima apparizione ai playoffs l'ha visto ricevere due touchdowns.

Contro di loro la difesa allenata da Gregg Williams, che ha fatto compiere ai Saints un chiaro balzo in avanti sotto ogni punto di vista, una difesa creativa, che sa portare pressione da parti diverse e può confondere le idee in copertura, aiutando il fronte a mettere le mani sul quaerterback con efficacia.

Il gioco di corse ha visto Beanie Wells migliorare di gara in gara, riducendo sempre più il ruolo di Tim Hightower, in coincidenza con il maggiore utilizzo della matricola LaRod Stephens Howlings, pallina da flipper utilizzata soprattutto negli special teams.
I Cardinals, tuttavia, posseggono un punto debole nei turnovers commessi dai loro running backs, fattore che potrebbe far girare la gara in favore dei Saints, che, ottenendo posizioni di campo favorevoli, hanno le qualità  per mettere punti a ripetizione in breve tempo.
La difesa di New Orleans sarà  senza Charles Grant, fuori per la stagione, il che lascerà  il solo Willie Smith come arma pericolosa in fatto di pass rush, agevolando il compito di una linea offensiva di Arizona che nei playoffs dell'ultimo biennio ha sempre aumentato il proprio rendimento.

Brees, con le potenzialità  di cui dispone, ha un matchup favorevole contro le secondarie dei Cardinals, che ad Aaron Rodgers hanno concesso di tutto, e dovrà  sfruttare al massimo le varie opzioni propostegli da Marques Colston, Robert Meachem e Devery Henderson, che hanno tutti quanti il big play in tasca, e costringeranno Arizona a schieramenti con tre o quattro defensive backs in campo contemporaneamente, vantaggio sul quale Sean Payton punta molto.
La chiave offensiva per i Saints non è l'attacco aereo, come potrebbe sembrare, ma è piuttosto la funzionalità  delle corse: quando Pierre Thomas ha prodotto yards in tripla cifra Brees ha potuto mischiare le carte con più efficacia, e quando c'è stato bisogno di yards preziose, il contributo di Mike Bell è stato importante. Reggie Bush, invece, si è confermato un semplice running back di situazione.
Se Darnell Dockett, Karlos Dansby e Chike Okeafor sapranno battere una linea offensiva molto buona soprattutto nel lato destro rendendo il rushing game inefficace, arriverà  una prima vittoria ai punti.

La sfida nella sfida:Dominique Rodgers-Cromartie DB vs Marques Colston WR
Pronostico:Saints

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