Week 5 in Review

Jay Ratliff esulta dopo la sua spettacolare prestazione da ostacolista

Alcuni temi e spunti della quinta settimana NFL.

Sempre più difficile, siòri
Al circo dei Denver Broncos si eseguono esercizi via via sempre più complicati. Domenica contro New England, sotto 7-17, Orton e soci dopo qualche penalità  fronteggiano un terzo e 14 da metà  campo a 5 minuti dall'inizio del secondo tempo. Dalla shotgun, il QB di Denver lancia un passaggio centrale inteso per Gaffney, McGowan riesce a metterci una mano e ad alzarlo deviandolo dalla sua traiettoria. Wilhite, che stava difendondo su Gaffney ed era in ritardo viene rimesso in gioco, cerca il pallone ma lo tiene solamente in aria con un rimbalzo sulla sua mano, in modo che il WR di Denver possa afferrarlo al volo per la chiusura del down. Meglio del circo Togni! Se poi vi ricordate come i Broncos hanno battuto Cincinnati alla prima giornata (riepilogo per i più distratti: a 28 secondi dalla fine sotto di 1, un passaggio dalle proprie 13 inteso per Marshall sulla sideline viene deviato da un difensore nelle mani di Stokley che arriva fino in meta) bisogna riconoscere che sono tutti molto bravi a Denver, ma anche il fattore Q sta facendo la sua parte!

Gli ingredienti per la pozione
Tifosi dei 49ers, potete stare tranquilli. La difesa della v(n)ostra squadra ha subìto una trasformazione che potrebbe sembrare inspiegabile: nelle prime quattro giornate ha permesso a Frisco di vincere o quasi, domenica invece nessuna pressione sul QB, placcaggi mancati, errori in copertura, fumble su ritorno di intercetto e chi più ne ha più ne metta. Il problema è stato comunque identificato: il druido Sing aveva finito gli ingredienti per preparare la pozione magica da far bere a quello che sostanzialmente è lo stesso gruppo di giocatori che la scorsa stagione giocava sempre come contro i Falcons. Ora i 49ers hanno 15 giorni (grazie alla bye week) per fare rifornimento. Ovviamente l'unico che non ne ha bisogno (12 tackle e 2 fumble forzati) e' Patrick "Obelix" Willis, dato che è cascato nel calderone da piccolo.

No punt offense
C' è chi sostiene che, statisticamnete, non convenga mai eseguire un punt al quarto down. I Jets nel primo tempo del Monday Night sembravano aver abbracciato questa filosofia eseguendo due pregevoli punt fake. Dalle proprie 34 hanno chiamato una corsa del punter, tenendo vivo un drive che ha portato alla prima meta di Braylon Edwards in maglia bianco-verde. Più tardi, dalle 40 di Miami, l'half back ha preso lo snap e chiuso il down, permettendo ai suoi di realizzare un FG. Dopo il primo tempo chiuso in vantaggio, Ryan ha abbandonato il "no punt offense" e ha perso la gara. Come volevasi dimostrare.

Mister comeback
Terza vittoria consecutiva all'ultimo minuto per i Benglas grazie al braccio di Carson Palmer ma anche alle sue gambe (due quarti down cruciali convertiti correndo in due partite consecutive). Si candida al titolo di Mister Comeback dell'anno alla faccia di Brady e Roethlisberger.

MVP
Partita “spettacolare” a Buffalo, vinta sostanzialmente da Dave Zastudil. Non è né il QB, né un RB, né un WR, bensì il punter di Cleveland. In una gara con degli attacchi che definire asfittici è un complimento, il Most Valuable Punter mette 7 (sette!) calci dentro le 20 e ben 3 sulla linea della yard. Frustrato dalle pessime posizioni di partenza date al suo attacco, sull'ultimo punt della gara che rimbalza dalle 30 verso la end zone, Roscoe Parrish, ritornatore di Buffalo, decide di cercare di prendere la palla e commette il fumble suicida che porta al FG del 6-3 finale. Se fossimo nel baseball, la vittoria sarebbe data a Zastudil, mentre invece sarà  Derek Anderson (2 su 17, 23 yard e un intercetto) a migliorare il suo record da starter!

Franchise record
In un'ottima giornata per i WR (o forse una pessima giornata per le secondarie), due ricevitori hanno battuto il record di franchigia per numero di yard ricevute in una singola gara. Si tratta di Roddy White, che ha ridicolizzato uno dei migliori CB della lega, Nate Clements, realizzando 2 TD e ricevendo per 210 yard. L'altro è il meno noto Miles Austin, uno dei motivi per cui i Cowboys hanno lasciato andare Terrel Owens. Austin, ancora estremamente incostante, ha alternato drop clamorosi a giocate fantastiche. Suoi gli ultimi due TD di Dallas, compreso quello della vittoria all'overtime contro Kansas City. Entrambi sono venuti da un lancio sul medio dalle proprie 40, un placcaggio rotto e lo sprint fino alla meta. Chiude con 250 yard e 2 TD.

High five
Il "cinque alto" di questa settimana va a Jay Ratliff, atipico NT dei Cowboys. Il numero 90 infatti, che fa dell'agilità  il suo punto di forza, riesce a bloccare un FG avversario dalle 53 saltando letteralmente l'uomo di linea che lo fronteggiava e arrivando nel backfield intoccato prima della partenza del calcio. Mai vista una cosa del genere!

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