Squadre in equilibrio e finale da brividi, ma Gore e i 49ers si fermano sul più bello
S. Francisco 49ers 24
Arizona Cardinals 29
(7-3; 14-10; 3-7; 0-9)
Il Monday Night della week 10 dell'NFL offre un Rivalry Game che, nella NFC West, sancisce già a metà stagione la vincitrice della division e incrementa la distanza dalle altre tre formazioni che, su nove partite, ne hanno vinte solamente due. I Cardinals eppure hanno sofferto a lungo prima di avere la meglio su dei 49ers che possono solo recriminare su se stessi per aver sprecato l'opportunità di vincere nel finale di partita.
Pronti, via, e Allen Rossum raccoglie il calcio d'inizio all'interno della propria endzone e corre per 104 yd per il subitaneo TD iniziale dei 49ers. Da quel momento Arizona rimane sempre in svantaggio fino al quarto quarto, quanto arriveranno i nove punti decisivi per la vittoria finale.
Ancora una volta per i Cardinals è Kurt Warner l'uomo partita: i suoi lanci, molti dei quali sotto pressione, sono arrivati a destinazione 32 volte su 42, un'ottima media completata da 328 yd totali. Non solo, il quarterback è il realizzatore di tutti e 3 i TD di Arizona, tre lanci partiti tutti in redzone verso le mani di Boldin (2 volte, che lo proiettano a 10 TD stagionali, career-high) e Fitzgerald. Proprio per i WR è stata una giornata di gran lavoro: pur non segnando, anche Steve Breaston con 121 yd su 7 ricezioni ha contribuito a portare pesanti iarde offensive. In effetti dal gioco di rush è arrivato ben poco, solo 46 yd ed un Hightower spesso in difficoltà a passare la linea difensiva: eccezion fatta per una corsa di 12 iarde, sulle restanti 12 corse ha guadagnato in totale 10 iarde.
Quelle dell'aver fermato il gioco sulle corse sono le uniche note positive per la difesa dei 49ers. Per il resto rimane il fatto di aver concesso punti e iarde pesanti nei giochi chiave dell'incontro. Ma la sconfitta dei 49ers arriva dall'attacco e dallo sciagurato ultimo drive. A quattro minuti dal termine tutto comincia sull'asse Hill-Hill, che funziona alla perfezione: Shaun gli lancia la palla e Jason riceve per tre volte consecutive, portando 3 primi down e 41 yd totali. Aiutati anche da due flag, è però una volta giunti a poche iarde dalla endzone che l'attacco si inceppa: Frank Gore viene fermato nel primo rush; nel secondo e decisivo, a 4 secondi dal termine e con San Francisco senza timeout da chiamare, è Michael Robinson a venir fermato prima di poter giungere in endzone.
Nel dopo-gara è scoppiata una sorta di polemica in casa 49ers: i fans si sono subito chiesti perchè Gore non sia stato chiamato in causa proprio nel rush decisivo, preferendogli Robinson. “E' stato il coordinatore dell'attacco Mike Martz a chiamare quel gioco”, ha spiegato il coach ad interim Singletary. “Martz deve aver visto un buco nella difesa di Arizona tale da giustificare la sua scelta, anche se il risultato non è stato poi positivo.” Frank Gore anche questa settimana rasenta le 100 yd su 23 corse, ma, analogamente ai Cardinals, per i 49ers è stata una giornata molto positiva nel gioco aereo, come dimostra su tutti l'ultimo drive e come si evince dalle iarde totali (217 yd contro le 119 yd su rush), con inoltre 8 giocatori pronti a ricevere palla almeno una volta. Su tutti, oltre alle ricezioni pesanti, quanto però inutili, di Jason Hill che ne firma 7 per 84 yd, è da citare Josh Morgan, 4 per 54 yd e un 31 yd TD. A segno anche Vernon Davis servito da un lancio di Hill di 18 yd.
Shaun Hill era chiamato a sostituire O'Sullivan, relegato in panchina, ma la sua prestazione sa di agrodolce: per il ventottenne bene i 2 TD nella prima metà , che han fatto tenuto in vantaggio fino all'ultimo S. Francisco, bene pure i lanci nel drive finale che han fatto sperare nella possibile rimonta in extremis, ma male i 2 intercetti e il fumble perso nella seconda parte dell'incontro. Dopo i 21 punti dei primi trenta minuti in effetti l'attacco dei 49ers si è addormentato, segnando nella seconda metà solo 1 field goal di 41 yd con Nedney.
In difesa tra i Cardinals la menzione d'onore va a Dansby: 9 tackles e 1 intercetto e un apporto costante per i suoi. E sull'ultimo tackle, quello decisivo su Robinson, è Darnell Dockett a rivelare chi l'ha realizzato: “Siamo stati tutti noi!” Arizona non può che uscire rafforzata da una partita come questa, soprattutto nella mente; essere riusciti a fermare una rimonta che era diventata quasi inevitabile non può portare che ottimismo tra i Cardinals e la settimana prossima potranno chiudere davvero i conti della division nella sfida contro Seattle. Nella vittoria di ieri c'è di più: per la prima volta i Cardinals vincono un Monday Night e sono finalmente vicini ai playoff che da molti anni mancano in Arizona.
Per San Francisco la vittoria era davvero alla portata ieri, ma come detto sia l'attacco che la difesa sono mancati nei momenti topici della partita. La settimana prossima contro i Rams potrebbe arrivare una vittoria per tentare di cancellare questa sconfitta e un'altra stagione passata nei bassifondi.
Partita equilibrata dunque, con una produzione offensiva pressochè identica quanto a iarde, seppur maturate in maniera differente, quanto a primi down conquistati (21-19 per Arizona) e quanto a tempo di possesso. I 49ers sono più efficenti nella conversione di terzi down ma la loro pecca è fondamentalmente una, quella già vista di aver fallito l'unico “goal-to-go” a loro disposizione.