Brad Johnson ha fatto molta fatica contro i Rams…
Secondo voi Jerry Jones riesce a dormire in questi giorni? I suoi Cowboys stanno affondando, trascinati dal peso di un obiettivo, quel Super Bowl tanto desiderato, che sta sfuggendo loro velocemente di mano. E tutto questo quando non siamo arrivati ancora a nemmeno metà della stagione regolare. No, io credo che non riesca a dormire sonni tranquilli, ma che lui come tutti i tifosi della franchigia texana, siano piuttosto impazienti di giocare la prossima partita, per sapere cosa possono ancora aspettarsi da questa stagione partita male.
I motivi per mantenere la calma e la serenità in Texas non sono molti, e stanno diminuendo di giorno in giorno. La lista degli infortuni è lunghissima, ed annovera tra gli altri il QB Tony Romo, sostituito domenica in modo non proprio brillante da un arrugginito Brad Johnson che ha lanciato ben 3 intercetti.
Poi all'appello mancano anche pedine importantissime come il RB Felix Jones, la guardia Kosier che anche se sembra sulla via della guarigione, ha giocato sino ad oggi solo una partita su 7, il CB Newman, il LB Spencer e la safety Roy Williams. E questi sono solo alcuni dei nomi.
In più Adam Jones, al secolo Pacman, ha deciso di rituffarsi nei guai, prendendosi a pugni in un albergo con la guardia del corpo affibiatagli da Jerry Jones… per tenerlo appositamente fuori dai guai.
La sospensione preventiva decisa mentre si cerca di verificare i fatti è di 4 settimane, ma pare che Pacman fosse alticcio quando è scoppiata la scazzottata, e a prescindere da chi abbia cominciato, questo sembra proprio che basterà perchè la sua carriera nel football professionistico sia giunta al capolinea. Questa decisione potrebbe sembrare eccessiva per un qualsiasi altro giocatore, ma visti i precedenti di Pacman, questa volta non ce la sentiamo di schierarci contro lo sceriffo Goodell.
Preso dallo sconforto per tutte queste avversità più che da un calcolo razionale, il proprietario della franchigia, negli ultimi istanti utili per effettuare scambi, ha mandato ai Lions 3 scelte (prima, terza e sesta) del prossimo draft in cambio del wide receiver Roy Williams.
Giocatore di indubbio talento, ma che non era una priorità per il roster, e che quindi fa risultare la trade ancora più costosa, perchè le 3 scelte cedute avrebbero potuto risultare in rinforzi per la linea d'attacco che come profondità è l'unico reparto veramente scoperto. L'arrivo di Williams sembra quindi una mossa dettata più dallo sconforto dovuto ad infortuni, sconfitte e gioco deludente, che da oggettivi calcoli di utilità del giocatore, che comunque sulla carta adesso costituisce con Owens una delle 3 coppie di ricevitori più forti nella lega.
Però i calcoli sulla carta non valgono. E a Dallas questo lo si sa bene adesso. I Cowboys non hanno rivali come depth chart, eppure nelle ultime 5 partite, sono arrivate 3 sconfitte e due vittorie acciuffate in extremis ed in affanno. Non solo, nelle ultime 3 partite, le squadre affrontate hanno un record complessivo di 6-14, quindi i Rams, i Cardinals ed i Bengals avrebbero dovuto essere degli ostacoli tutt'altro che insormontabili.
Ma come detto, i calcoli fatti su carta dovrebbero rimanere lì, perchè in questo team i problemi sono molti, a partire da una serenità che pare si stia perdendo. Nonostante il record delle ultime sfidanti, i Cowboys non sono mai parsi padroni della situazione, commettendo serie infinite di errori, ma quel che è peggio, giocando senza grinta e convinzione. Con sufficienza ci verrebbe da dire.
Ad inizio anno, tifosi ed addetti stampa, esperti ed appassionati, vedevano questo gruppo di giocatori come quello favorito per arrivare al tanto agognato anello. Abbiamo già visto come la creatura di Jones è cresciuta attraverso draft, free agency ed ora anche scambi, e pareva non mancare niente per ritornare al titolo. Però è anche vero che se sei così forte, se sei così completo per vincere, nel momento in cui iniziano ad andare male le cose, qualche motivo ci deve essere. La colpa dovrà pure essere di qualcuno. Ed allora ecco che forze disgregatrici si possono sviluppare all'interno come all'esterno dell'organizzazione.
Con questo non stiamo dicendo che lo spogliatoio si sia rotto, o sia in procinto di farlo, però i tifosi iniziano a spazientirsi (le prime contestazioni sono arrivate dopo la sconfitta contro i Rams), gli analisti sportivi iniziano a puntare il dito su quel giocatore piuttosto che sull'head coach Phillips e così via, facendo perdere quella serenità che ora sarebbe preziosissima e necessaria per ritrovare la bussola.
Ora il nemico dei Cowboys è proprio la mancanza di tranquillità . Le partite che, record alla mano, parevano abbordabili, sono quasi finite, e si avvicinano le sfide più impegnative, come le trasferte di Pittsburgh, di Philadelphia, di Washington e il doppio incontro con i Giants. Prima di queste, arriveranno al Texas Stadium i Bucaneers.
La squadra di Gruden è lanciatissima nella sua division, che guida con un record di 5-2, e vincendo staccherebbe Dallas, che si ritroverebbe con un record di 4-4 ed un piede e mezzo fuori dai playoffs. Infatti la NFC East presenta squadre con record impressionanti, NY 5-1, Washington 5-2 e Phila 3-3, quindi la NFC South vede Carolina, Tampa Bay a 5-2, Atlanta 4-2 e New Orleans 3-4.
Quindi è facile capire come con questo livello di competizione, anche una sola sconfitta negli scontri diretti a questo punto potrebbe modificare definitivamente gli equilibri e rendere la scalata verso un posto ai playoffs difficilissima se non impossibile.
Le ultime notizie vedono Romo ancora fuori sino alla week 11, e quindi Brad Johnson avrà ancora il timone della squadra. Dovrà dimostrare che nel Missouri era solo arrugginito e che ripresa la confidenza con il ritmo partita, potrà essere ancora produttivo. Se così non fosse, battere i Bucs diventerebbe impossibile.
Con Felix fuori, il peso del gioco di corsa è tutto sulle spalle di Barber, running back durissimo, inside runner come nessun altro nella lega, che però non ha la capacità di girare l'angolo e di essere elusivo. Quindi necessita di spazi creati dalla OL che già ha faticato a produrli sino ad ora, figuriamoci quanto dovrà combattere per creare buchi in una delle difese più preparate di tutta la lega. Capiamo allora come il gioco aereo sia una delle chiavi di lettura della partita, e quindi di come Johnson dovrà entrare in partita fin da subito, senza potersi concedere pause.
Se la sfida non è un dentro o fuori dai playoffs, poco ci manca. Domenica tutti i fans dei Cowboys guarderanno la partita ben consapevoli di questo e che non c'è più spazio per errori.
Il bonus è stato esaurito, e sarà necessario tirare fuori un carattere mai mostrato sino ad ora in questo campionato. Dallas si trova di fronte ad una partita di svolta in cui una sconfitta significherebbe praticamente la fine dei sogni di gloria, tutt'altro una vittoria potrebbe ridare quella convinzione che sino ad oggi è mancata per produrre quanto si pensava questo gruppo di ragazzi avrebbe potuto garantire.