Lawrence Maroney, nuovo leader del backfield di New England
Per la stagione 2007 l'AFC East sembra virtualmente assegnata, un discorso chiuso a tutti gli effetti con i New England Patriots che si sono rafforzati oltremodo in offseason e hanno scavato un vero e proprio solco con il resto delle contendenti; di contraltare le altre tre franchigie della division sembrano essere tutte sullo stesso piano, con qualche individualità che potrebbe spostare l'ago della bilancia in favore dell'una piuttosto che dall'altra. Buffalo Bills, Miami Dolphins e New York Jets, in ordine rigorosamente alfabetico, dovranno sfruttare gli scontri all'interno della divisione per cercare di conquistare la seconda piazza e, eventualmente, l'accesso ai playoffs.
New England Patriots
La squadra di Bill Belichick si presenta ai nastri di partenza della nuova stagione ancora più forte che in passato, dando la netta sensazione a tutti gli analisti di aver colmato le lacune che in passato, e soprattutto l'anno passato, le avevano impedito di superare l'ostacolo Colts, l'altra "vera" contender della AFC.
I colpi più importanti sono stati fatti in attacco, dapprima con l'acquisizione durante la finestra di free agency dell'ottimo Donte' Stallworth, 725 yards e 5 touchdown con gli Eagles nel 2006, poi con la trade nei draft days che ha portato Randy Moss, ultima stagione vissuta ai margini ad Oakland, in quel di Boston, per dare finalmente al preciso braccio di Tom Brady due valide alternative a cui lanciare. Partito Branch nel corso della scorsa stagione, colpito da un grave infortunio, che ne ha messo a serio rischio la carriera, la prima scelta 2006 Chad Jackson, Reche Caldwell, 760 yards e 4 TD l'anno passato, e Jabar Gaffney non davano le giuste garanzie a Belichick per costruire un passing game vincente, e convincente; per questo oltre ai già citati Moss e Stallworth, che saranno con tutta probabilità la nuova coppia titolare, in primavera è arrivato da Miami anche il leading receiver dei Dolphins Wes Welker, 687 yards e 1 touchdown ricevuti nella passata stagione, per incrementare ulteriormente un corpo che in passato è stato considerato da più lati uno dei punti deboli di New England.
Brady avrà quindi l'imbarazzo della scelta nel nuovo campionato NFL che sta per partire, con una serie di opzioni da utilizzare nel gioco aereo che nelle stagioni passate poteva solo sognarsele, per questo è da attendersi che saranno notevolmente migliorate le sue statistiche, 3,529 yards e 24 TD pass lanciate, in regular season. Confermato Ben Watson, uno dei bersagli preferiti dal quarterback dei Pats, nel ruolo di tight end dopo le 643 yards ricevute e i 3 touchdown realizzati nella scorsa stagione, è stato promosso a backup del ruolo il valido David Thomas e acquisito Kyle Brady da Jacksonville per sostituire Daniel Graham, passato ai Broncos. Un'altra perdita importante New England l'ha registrata nel backfield, con la perdita del veteranissimo Corey Dillon, attualmente free agent, che ha di fatto lasciato la maglia da titolare a Lawrence Maroney, risultato uno dei migliori rookie grazie ai 6 touchdown e alle 745 yards corse nella scorsa stagione; l'ex giocatore dei Minnesota Golden Gophers ha dimostrato di essere già pronto per caricarsi sulle spalle il peso di un backfield NFL visto che ha dimostrato una certa capacità anche nel ricevere il pallone al di fuori dello stesso, ma con tutta probabilità ai Patriots quest'anno mancheranno le corse su down da corto yardaggio del vecchio Dillon, corse che l'anno passato avevano fruttato diversi TD. Per sopperire a questa mancanza oltre alla conferma dell'altro veterano Kevin Faulk è stato messo sotto contratto un altro ex delfino, Sammy Morris, e chiamato al draft Justise Hairston, prospetto dal piccolo college di Central Connecticut State su cui l'offensive coordinator Josh McDaniels intende lavorare parecchio. Se Belichick deciderà poi di non utilizzare lo schema a tre ricevitori il buonissimo fullback Heath Evans è pronto a scendere in campo, magari per rendersi utile a creare qualche spazio per Maroney e soci, anche se è pensabile che, viste le preferenze mostrate in passate dall'head coach dei Patriots, non sarà troppo "on field" durante la partita. Davanti a Brady è stata infine confermata l'offensive line formata da Matt Light, Nick Kaczur, nel ruolo di tackle, Logan Mankins, Stephen Neal, nel ruolo di guard, e guidata dal valido centro Dan Koppen.
Confermatissima anche la linea difensiva con Vince Wilfork, 50 tackles nella scorsa stagione, nel mezzo e la coppia Ty Warren – Richard Seymour, 11.5 sacks in due nel 2006, sui lati; pronto a subentrare la sorpresa della passata stagione Jarvis Green, 7.5 sacks, mentre dovranno lottare per trovare spazio l'altro end Mark Wright e la seconda scelta da Miami (FL) Kareem Brown, defensive tackle dal futuro assicurato.
Passando ad analizzare il reparto dei linebacker si incrocia l'altro grande colpo dell'offseason condotta dalla franchigia bostoniana Adalius Thomas, outside che con i Ravens ha messo a segno 11 sacks nella scorsa stagione, raggiungendo quota 28 negli ultimi tre tornei NFL; sul lato opposto formerà una delle coppie di OLB più terrificanti della lega Rosevelt Colvin, 8.5 sacks nel 2006, mentre nel mezzo troveranno ancora spazio i leading tackler della passata regular season Tedy Bruschi, 112 tackle, e l'ex specialista Mike Vrabel, 87 placcaggi. Alle loro spalle avrà tempo per crescere ed imparare dai compagni più esperti, come l'altro backup Larry Izzo, la sesta scelta dell'ultimo draft, da Southern Methodist, Justin Rogers.
Diversa la situazione di Brandon Meriweather, prima scelta 2007, che partirà subito titolare nelle secondarie di New England, per coprire il ruolo di free safety ed affiancare la strong Artrell Hawkins, cornerback spostato sul fondo della difesa per sostituire, almeno in principio, uno tra il veterano Rodney Harrison e il terzo anno da Fresno State James Sanders; tra i cornerback è stato confermato sul lato sinistro Asante Samuel, 10 intercetti nel 2006, mentre sul destro ha trovato spazio il returner Ellis Hobbs, alla terza stagione da Iowa State, con il "vecchio" Tory James, da Cincinnati, e l'altro nuovo arrivo Eddie Jackson che dovranno giocarsi il posto con i vari Willie Andrews, Antwain Spann e Mike Richardson, rookie da Notre Dame.
Perdita importante invece negli special team dove la partenza del punter Todd Sauerburn ha lasciato un po' di vuoto e ha creato un clima d'indecisione sul chi affidare il ruolo di starter; in lizza ci sono tre elementi con Josh Miller, alla dodicesima stagione da Arizona, favorito sui giovani ed inesperti Danny Baugher e Tom Malone. Confermato come kicker la scommessa vinta alla scorso draft Stephen Gostkowski, 20 field goal e 43 extra point segnati nel primo anno del "dopo Vinatieri".
Gli arrivi di Moss e Thomas hanno rinforzato oltremodo i Patriots, che si candidano come squadra più accreditata a rappresentare la AFC al prossimo Superbowl, soprattutto perchè rispetto al recente passato hanno colmato numerose carenze a roster, permettendo a Brady di aver finalmente ricevitori seri su cui puntare. L'impressione è che quando valga la pena investire Belichick si muova, e spenda il necessario per mantenere la propria squadra sempre nell'elite della NFL.
New York Jets
Eric Mangini ha chiuso la sua prima stagione da capo allenatore nella NFL con un record vincente, 10-7, riportando i Jets ai playoffs dopo una deludente stagione che li aveva visti chiudere con sole quattro vittorie all'attivo. L'uomo su cui l'head coach ha impostato la rifondazione della squadra, manco a dirlo, è stato il quarterback Chad Pennington che finalmente è riuscito a portare al termine una stagione senza infortuni chiudendo con 3,352 yards e 17 touchdown lanciati; la visione di gioco del numero 10 da Marshall è stata fondamentale nella stagione di transizione, soprattutto perchè ha permesso ai biancoverdi di New York di scoprire Jerricho Cotchery, secondo ricevitore della squadra nella passata stagione con 961 yards e 6 touchdown ricevuti, che si è rivelato una valida alternativa al leading receiver Leveranues Coles. L'ex ricevitore di Washington ha superato l1 1,000 yards su ricezione nel 2006, 1,098, andando a segno in sei occasioni sulle imbeccate di Pennington, confermando di essere il suo "go to receiver" e fornendo al nuovo offensive coordinator Marty Schotteneimer una connessione sicura su cui formare il nuovo passing game dei Jets.
Situazione opposta per quanto riguarda il gioco di corse dove l'esplosione di Leon Washington nella passata stagione, miglior rusher con 650 yards corse e 6 touchdown, non è bastata a garantirgli la sicurezza del posto da titolare, che adesso dovrà conquistarselo confrontandosi con il nuovo arrivo primaverile Thomas Jones, 1,210 yards e 6 mete con Chicago nel 2006; proprio l'ex Bears sembra essersi assicurato il posto nella depth chart titolare durante la preseason, avendo ragione di un reparto dove le alternative non mancheranno durante la stagione, vista la presenza di altri validi elementi come Cedric Houston e il veterano Curtis Martin, non ancora deciso ad appendere le scarpette al chiodo. Paradossalmente questa possibilità di scelta mancherà invece un po' nel reparto ricevitori, dove oltre al duo titolare il talento scarseggia visto che l'unico nome degno di nota è quello di Justin McCareins, primo backup davanti all'ex QB di Missouri Brad Smith, al returner Tim Dwight, e alla settima scelta da Clemson Chansi Stuckey.
Nel ruolo di tight end è rimasto Chris Baker, terzo ricevitore della squadra nel 2006 con 4 touchdown realizzati e 31 palloni ricevuti, che avrà i galloni da titolare a discapito di Joe Kowalewski e del veterano, all'ottava stagione da Tarlenton State, James Dearth. Nella linea offensiva un'altra conferma arriva dalla presenza della prima scelta della passata stagione D'Brickashaw Ferguson come tackle di sinistra, al fianco della guardia veterana Pete Kendall e al centro che nella passata stagione ha dovuto sopperire all'arduo compito di sostituire Mawae, Nick Mangold, altro first rounder 2006. Sulla destra Brandon Moore e Anthony Clement completeranno una linea tra le migliori della lega che può contare su validi backup come Wade Smith e il rookie Jacob Bender.
Novità in difesa dove Mangini adotterà il nuovo schema 3-4, affidandone la cura all'esperto defensive coordinator Bob Sutton, da otto stagioni nella NFL e nei Jets. Nella depth chart pensata da Sutton al centro troverà spazio il quinto anno DeWayne Robertson, 2.5 sack l'anno passato, che dovrà supportare con l'aiuto degli endKimo Von Olheoffen e Shaun Ellis, 5 sack nella scorsa stagione, le grandi doti di blitzer dell'outside linebacker Bryan Thomas, 8.5 sack nel 2006. La linea difensiva dei Jets sarà comunque chiamata a fare gli straordinari visto che anche sul lato opposto non si scherza affatto, con Victor Hobson che ha messo le mani addosso al quarterback avversario 6 volte nella passata stagione, e che Jonathan Vilma adora penetrare negli attacchi altrui per seminare il panico; l'ex talento dei Miami Hurricanes ha concluso la scorsa stagione con 116 tackle all'attivo, formando con l'altro inside linebacker Eric Barton una delle coppie centrali più difficile da eludere dell'intera lega. La voglia di utilizzare tutte le qualità di questo reparto è una delle cose che ha convinto Mangini a passare al modulo 3-4, accantonando momentaneamente il suo storico, e preferito 4-3.
L'head coach dei Jets si è comunque assicurato di poter tornare al vecchio schieramento durante la stagione, soprattutto se il nuovo non porterà agli effetti sperati, acquisendo durante l'offseason quattro validi defensive end che potrebbero tornare utili in stagioni, Andrè Wadsworth, Michael Haynes, David Bowens e Kenyon Coleman. Cosa simile è stata fatta per il reparto dei linebacker dove oltre a confermare i componenti del roster 2006 Brad Kassell, Matt Chatham, Anthony Schlegel, Tony Spencer, è stata utilizzata la seconda scelta del draft per assicurarsi le prestazioni di David Harris, valido prospetto da Michigan. Anche la prima scelta dei newyorchesi è stata volta a rinforzare la difesa chiamando il forte cornerback da Pittsburgh, considerato uno dei migliori dell'ultimo draft, Darrelle Revis, penultimo rookie a firmare della nidiata e probabile starter sulla sideline di destra. Un altro top pick occuperà il lato opposto, Andrè Dyson rilasciato nella scorsa stagione come free agent da Seattle e diventato subito protagonista con Jets, piazzandosi primo nella classifica degli intercetti con 4 palloni "rubati" in regular season. Gli stessi intercetti li ha messi a segno la strong safety Kerry Rhodes, che compone con la free Erik Coleman una delle migliori coppie di safeties della lega.
Difficile per gli altri componenti delle secondarie trovare un po' di spazio in campo con quattro elementi del genere davanti, per questo Justin Miller, cornerback al terzo anno da Clemson, sarà felice di scendere in campo come kick returner; nelle azioni di punt invece ci sarà buona probabilità di vedere all'opera Leon Washington, che potrà parzialmente consolarsi della delusione per aver perso il posto di starter, mentre completeranno gli special team il punter Bne Graham e l'ottimo kicker Mike Nugent, 24 field goal segnati nel 2006.
I Jets vogliono confermare di essere la seconda forza della AFC East, e ci proveranno con il nuovo attacco che verrà impostato da "Martyball", ex head coach che a San Diego negli ultimi anni ha creato un playbook offensivo di tutto rispetto, che ha lanciato due validi pocket quarterback come Brees e Rivers, giocatori che ricordano come capacità nel guidare la squadra Chad Pennington. Rispetto a New England a New York non possono contare su ricevitori altrettanto forti, ma qualche giocatore in grado di creare missmatch interessanti c'è, a partire da Cotchery e Brady Smith per arrivare nuovamente a Washington, runningback di cui nei prossimi anni potremmo sentire ancora parlare.
Miami Dolphins
In Florida ripartono con un Trent Green in più e un Daunte Culpepper in meno, dopo un draft che ha lasciato parecchie ferite aperte tra i numerosi tifosi dei Dolphins per la mancata scelta di Quinn, considerato unanimemente la base su cui ritrovare i fasti passati di franchigia vincente. Non era di questa idea il nuovo head coach Cam Cameron, ex offensive coordinator di San Diego, che arrivato a Miami in sostituzione di Nick Saban ha fatto carte false per acquisire da Kansas City proprio il suo pupillo Green, giocatore su cui intende costruire la nuova squadra. L'arrivo dell'ex numero 10 dei Chiefs ha di fatto messo alla porta Culpepper, visto che durante il draft, nonostante non fosse stato scelto Quinn, è stato comunque chiamato un giovane quarterback, John Beck da Brigham Young. Il veterano e il rookie saranno quindi la coppia che da questa stagione avranno il compito di rilanciare Miami, con la seconda scelta da BYU che dovrà studiare alle spalle di Green per diventare titolare nel prossimo futuro.
L'offseason condotta dai Dolphins ha poi quasi obbligato Cameron a scegliere di puntare su una guida esperta, condizione dettata soprattutto dalle partenze di due esperti ricevitori come Wes Welker e Randy McMichael, TE; l'arrivo di David Martin, tight end di Green Bay, e del wide receiver Ted Ginn Jr., nona scelta assoluta del draft 2007, sebbene importanti, non sembrano ancora in grado di permettere la giusta evoluzione al passing game di Miami, ancora troppo dipendente da Chris Chambers, WR che nella passata stagione ha ricevuto per 677 yards e 4 toucdown. Dietro al numero 84 da Wisconsin, che ha vissuto un 2006 comunque al di sotto delle aspettative, sarà ancora presente il veterano Marty Booker, nona stagione da Louisiana-Monroe, che dovrebbe essere relegato a backup WR per lasciare spazio nella depth chart ad uno tra Ginn Jr. o Derek Hagan, 221 yards e 1 TD realizzati alla sua prima stagione nella NFL. In primavera è arrivato via free agency Az-Zahir Hakim per completare e dare profondità ad un corpo ricevitori piuttosto giovane, che contra tra gli altri sull'ex Vikings Kelly Campbell e sull'ex quarterback di Virgina Tech Marcus Vick, giocatore in grado di coprire più ruoli.
L'arrivo di Cameron ha inciso anche sulla creazione del nuovo backfield di Miami, dove il titolare continuerà ad essere Ronnie Brown, 1,008 yard corse e 5 touchdown, che nell'immaginario del nuovo coach dovrebbe diventare ciò che era Tomlinson nei Chargers, un playmaker a tutti gli effetti; la differenza è che in Florida sempre via draft è arrivato un altro valido giocatore, pronto a fare sentire il suo fiato, pesante, sul collo del titolare, Lorenzo Booker da Florida State, atleta veloce e capace di macinare numerose yards sul campo. Per dare possibilità ai runningback di mettere sul piatto un gioco di corse credibile a Miami hanno dovuto immediatamente pensare a sostituire il tackle offensivo McIntosh, passato ai Chiefs, per questo hanno lavorato in primavera assicurandosi le prestazioni di due veterani, Chris Liwienski, che dopo l'esperienza in Arizona dovrebbe partire come LG titolare, Mike Rosenthal, tackle eclettico che dovrebbe fungere da ricambio per i giovani titolari L.J Shelton e Vernon Carey, prodotto della locale University of Miami. Il resto della linea sarà composta da Dan Stevenson, nel ruolo di RG, e dal centro Rex Hadnot, che almeno nelle prime uscite costringerà alla sideline la terza scelta 2007 Samson Satele, valido center proveniente da Hawaii.
Rimasta priva anche la difesa di uno dei suoi uomini di punta, il tackle Dan Wilkinson, i Dolphins non si sono dovuti sforzare più di tanto per rinforzare la linea, avendo già in casa numerosi atleti validi su cui puntare per mantenerla sempre ai vertici; sull'end di sinistra sarà lanciato definitivamente Matt Roth, 3.5 sacks nella passata stagione, mentre nel mezzo continueranno a giocare Keith Taylor e Vonnie Holiday, con "il mastino" Jason Taylor, 13 sack messi a segno nel 2006, ancora relegato sul lato destro nonostante le voci insistenti che lo volevano spostato nel ruolo di OLB. L'idea di cambiare di ruolo uno dei migliori sacker della NFL non era nata per caso, anzi era figlia di un fatto ben preciso, l'arrivo in Florida di Joey Porter, veterano da Pittsburgh che ha dimostrato più volte di essere in grado di giocare sia come linebacker sul lato forte nella mediana a tre, sia come inside linebacker quando lo schieramento centrale passa a quattro; per ora quest'ultima eventualità sembra accantonata, con Cameron fermamente deciso a partire nella nuova stagione con uno schema collaudato che prevede oltre a Porter la presenza di Channing Crowder,, 103 tackle nel 2006, sul lato opposto e quella di Zach Thomas, leading tackle di Miami con 139 messi a segno l'anno passato, nel mezzo. Con due reparti del genere davanti le secondarie saranno quindi in grado di infliggere parecchi danni agli avversari, compito che spetterà principalmente ai due leader del reparto, il cornerback veterano alla settima stagione Will Allen e la safety Jason Allen, giocatore scelto nel 2006 dai Tennessee Volunteers in piena rampa di lancio. A completare la depth chart saranno l'altra safety Yeremiah Bell, che dovrebbe essere favorita al nuovo arrivo da Chicago Cameron Worrell, e il cornerback Travis Daniels, che torna da un infortunio che lo ha tenuto ai margini per tutto il 2006.
L'ultima acquisizione di peso dei Dolphins è stato il kicker Jay Feely dai New York Giants, arrivato nel sud-est per sostituire uno dei giocatori storici della squadra, Olindo Mare, passato ai New Orleans Saints; con il suo ingaggio e quello di Ginn Jr. Miami presenta uno dei migliori special team della lega, anche se è lecito aspettarsi che questo non sarà sufficiente a contrastare i Jets per la seconda posizione nella division. Per i delfini si preannuncia un anno di transizione, un anno in cui dovranno essere date a Cameron e soci le linee guida su cui partire per ricostruire una squadra vincente e un ciclo che permetta loro di tornare a vestire i panni di contender.
Buffalo Bills
I Bills inizieranno la stagione 2007 con la poco invidiabile nomea di squadra più debole della divisione, ricoprendo l'infausto ruolo della cenerentola di turno a causa di un offseason condotta in maniera del tutto scellerata che ha portato la franchigia di Buffalo a perdere molti dei suo migliori giocatori; le partenze di Takeo Spikes, Nate Clements, London Fletcher-Baker, hanno privato la difesa di un trio di leader assoluto, e quella di Willis McGahee ha lasciato di fatto l'attacco privo di uno dei suoi interpreti essenziali. Alla partenza del runningback si è sopperito investendo la tredicesima scelta del draft 2007 sul talento da California Marshawn Lynch, giocatore che promette di diventare una star NFL nei prossimi anni e che dovrebbe partire titolare già alla sua prima stagione tra i Pro, superando la concorrenza del pupillo di coach Dick Jauron, Anthony Thomas, al secolo "A-Train".
In un backfield completamente rinnovato dovrebbe trovare spazio come fullback anche la quarta scelta Dwayne Wright, da Fresno State, mentre si dovranno accontentare degli scampoli di partita i RB come Shaud Williams e l'altro rookie da Boise State Derek Schouman, scelto al settimo giro dell'ultimo draft. Per un reparto dove non mancano le alternative ce n'è un'altro in cui invece scarseggiano a tutti gli effetti, quello dei ricevitori dove alle spalle dell'ottimo Lee Evans, leading receiver con 1,292 yards e 8 touchdown nel 2006, sembra esserci un vuoto enorme, solo parzialmente coperto dalla presenza del veterano Peerles Price, che ha chiuso la sua ottava stagione NFL con 49 ricezioni, di cui 3 trasformate in TD; il resto pare proprio essere poca roba, con Roscoe Parrish, Josh Reed, Sam Aiken, George Wilson, che non forniscono le garanzie necessarie ai Bills per affrontare la stagione, facendo pesare l'idea che si presentino ai nastri di partenza con un reparto limitato e poco adeguato. Discrete garanzie arrivano invece da Robert Royal che nonostante non abbia messo insieme statistiche da urlo nella passata stagione, 233 yard e 3 TD ricevuti, rimane uno dei tight end più affidabili e concreti della lega.
Nel ruolo di quarterback è quasi certo che Jauron abbia deciso di puntare tutto su J.P. Losman, dopo aver lasciato partire Kelly Holcomb e aver investito una terza scelta per assicurasi le prestazioni di Trent Edwards, talento grezzo da Stanford su cui ci sarà molto da lavorare in ottica futura; tornando al numero 7 da Tulane, pare proprio che abbia inciso sulla sua scelta come QB starter la sua discreta full season dell'anno passato, conclusa con 3,051 yards, 19 touchdown e 14 intercetti lanciati. Inevitabilmente Jauron gradirebbe che Losman provasse però a migliorare la precisione dei propri lanci nella stagione alle porte, per questo in primavera si è mosso sul mercato dei free agents per mettere sotto contratto uomini di linea utili allo scopo. Due di questi Derrick Dockery da Washington e Langston Walker da Oakland partiranno subito titolari, rispettivamente come LG e RT, mentre Jason Whittle, giocatore che può coprire tutti e tre i ruoli della OL, fungerà da backup pronto a subentrare in ogni occasione. Il resto della linea offensiva sarà composto dai confermati Melvin Flower, centro, Jason Peters, LT, e Duke Preston, RG, giocatori con discreta esperienza nella lega che dovrebbero garantire una buona protezione a Losman, o almeno quella che desidera Jauron.
L'altra linea, quella difensiva, è fortunatamente l'unico reparto della difesa che non ha subito contraccolpi durante l'offseason, riuscendo a confermare i due punti di forza, gli end Aaron Schobel e Chris Kelsay, due macchine da sacks che ne hanno messi a segno rispettivamente 14 e 5.5 nella scorsa stagione; in mezzo a questo duo delle meraviglie verranno nuovamente confermati i tackle Larry Tripplett e Kyle Williams, giocatore selezionato al quinto giro di draft nel 2006 che ha soffiato il posto al first rounder dello stesso anno John McCargo, primo backup della coppia.
Un'altra scelta della scorsa stagione prenderà il posto di uno dei linebacker partiti, Keith Ellison che sarà schierato come linebacker di destra in una linea che comprende Angelo Crowell, sulla sinsitra, e la seconda scelta di quest'anno da Penn State Paul Posluszny, giocatore che promette di diventare il nuovo leader del reparto difensivo. Altro leader in crescita è la prima scelta di Buffalo del 2006 Donte' Whitner, strong safety che nell'anno da rookie ha totalizzato 108 tackle e che si pensa possa ulteriormente migliorare in questa stagione; nei ruoli di free safety e right cornerback sono stati promossi Ko Simpson e Ashton Youboty, entrambi scelti al draft dello scorso anno, mentre in quello di left cornerback è stato confermato Terrence McGee, al quinto anno da Northwestern State. Per la copertura dei ruoli di starting cornerback sembra comunque ci sia ancora in atto una piccola battaglia, con Thomas Kiwaukee che potrebbe rientrare in gioco e soffiare una maglia da titolare, anche perchè McGee sarà utilizzato parecchio come returner.
L'altro ritornatore di Buffalo sarà Roscoe Parrish, WR che ha dimostrato nelle sue due stagioni NFL di non aver perso la velocità che lo aveva contraddistinto in NCAA con i Miami Hurricanes, mentre come kicker e punter saranno ancora confermati Rian Lindell, uno dei più precisi della lega, e Brian Moorman. Gli special team dei Bills sono senza dubbio l'unico reparto della squadra che si presenta ai nastri di partenza completo, e questo non è sicuramente un buon segno per Jauron che avrà diversi grattacapi per non chiudere una seconda stagione avara di soddisfazioni. A Buffalo manca da diversi anni un QB, più o meno dall'addio di Bledsoe, e anche se persiste la speranza che Losman sia sul punto di esplodere, quest'assenza comincia a pesare, nonché a farsi sentire in modo persistente; l'idea è che se anche quest'anno il passing game non darà gli effetti sperati nella prossima offseason sarà operata una nuova rivoluzione, ringiovanendo nuovamente la squadra con la speranza che il domani torni a sorridere.