Top & Worst Week 17

Brett Favre: ha lanciato per l'ultima volta?

Top 3

Brett Favre

Nel Sunday Night di Chicago, in quella che, per l'ennesima volta, potrebbe essere la sua ultima partita, Favre ha mostrato al mondo come sia ancora il "vecchio" Favre: emozionale (rimproveri sempre pronti per ricevitori che non corrono secondo gli schemi), sportivo (pacche sulle spalle degli avversari e complimenti per ottime giocate), con un gran braccio (285 yards su passaggio con continui missili verso i propri ricevitori). Il veterano da South Miss ha dichiarato che, se questa fosse davvero stata la sua ultima apparizione, ne sarebbe pienamente soddisfatto. Con questa vittoria, Favre ha raggiunto Dan Marino per numero di vittorie in carriera (147) e gliene basterebbe un'altra per raggiungere anche John Elway. Insomma, tutti a Green Bay vogliono il suo ritorno. A quanto pare, al massimo fra due settimane, le cheeseheads avranno il suo responso.

Tiki Barber

Restando in tema di ultime partite della carriera, questo qua non poteva uscire dalla scena della regular season in modo migliore. Infatti, in quella che dovrebbe essere stata davvero la sua ultima partita di regular season, Barber ha "avuto il coraggio" di correre per 234 yards condite da tre touchdowns nella vittoria dei Giants a Washington che assicura a New York un viaggio a Philly per i playoffs, dando così un senso ad una stagione che sembrava ormai perduta dopo sette settimane da incubo.Le 234 yards di Barber sono un record franchigia. Inoltre rappresentano la maggior quantità  di yards corse da un RB alla sua ultima partita (il record apparteneva a Cliff Battles, che ne corse 165 per i Redskins nel lontanissimo 1937). Come se non bastasse, Barber ha sorpassato le 1500 yards su corsa per la terza stagione consecutiva. Caro Tiki, non ci offenderemmo se, in stile Favre, tu cambiassi idea.

Kansas City Chiefs

Ok, è incontestabile che la fortuna c'ha messo del suo, ma questi Chiefs, a differenza di altre squadre, in Week17 hanno portato a termine il loro compito e, in virtù di questo, giocheranno i playoffs (sabato ad Indianapolis). "Nello spogliatoio c'è stato chi ha suggerito che forse mio padre c'entra qualcosa", ha detto Clark Hunt, figlio di Lamar Hunt, fondatore della squadra deceduto lo scorso 14 dicembre. Di sicuro c'entra qualcosa il RB Larry Johnson (138 yards su corsa con 3 TD), che ha superato sia il record franchigia per yards su corsa (1789) che già  gli apparteneva dopo lo scorso anno, sia il record NFL per corse in stagione (416).

Menzioni d'onore

Alla simpatia di Mike Nolan, head coach di San Francisco, che dopo aver fatto accedere i Chiefs ai playoffs con la vittoria dei suoi 49ers a Denver, ha detto che, se Herm Edwards (coach di Kansas City) prenderà  un bonus per aver raggiunto la postseason, "ne voglio metà ".

Ai New York Jets di coach Eric Mangini, che meritano un posto in questa rubrica dopo aver smentito chi li dava come una squadretta da quattro vittorie all'inizio dell'anno raggiungendo i playoffs. Il bello è che non è detto che vengano eliminati subito, visto che hanno già  vinto al Gillette Stadium in stagione regolare.

Worst 3

Gli special teams di Cincinnati

Atto secondo. Esattamente una settimana dopo il disastro di Denver, Shayne Graham e compagni si ripetono, questa volta condannando davvero i Bengals all'eliminazione dalla postseason. Eppure lo scenario era perfetto: un FG a 8 secondi dalla fine per conquistare i playoffs proprio contro gli odiati Steelers, che avevano vinto lo scorso anno al Paul Brown Stadium il wild-card game al cui inizio Palmer aveva subito il gravissimo infortunio al ginocchio alle mani di Kimo von Oelhoffen, fatto peraltro evidenziato dagli striscioni dei tifosi di Cinci: "Non abbiamo dimenticato". L'unico problema è che quel field goal Graham l'ha sbagliato. Big Ben e Santonio Holmes hanno poi messo fine alle speranze dei Bengals con una giocata da 67 yards all'inizio dell'OT. I risultati dagli altri campi, poi, non fanno che lasciare ancor più l'amaro in bocca. Dalle parti di Pittsburgh, invece, saranno contenti? Basta sentire il RB Willie Parker: "Se noi non andiamo ai playoffs, non ci vanno nemmeno loro".

Denver Broncos

Il destino dei Broncos, a differenza di quello dei Bengals, non dipendeva nemmeno dai risultati delle alte squadre. Una vittoria contro i 49ers significava postseason. Mike Shanahan, head coach dei Broncos, voleva una vittoria di Kansas City per motivare la sua squadra a giocare il suo miglior football. Per quanto concerne i Chiefs, Shanahan è stato esaudito. Sembra però che non sia stata una motivazione sufficiente, vista l'inaspettatissima sconfitta 26-23 in OT contro i Niners. "San Francisco?", ha detto il rookie WR dei Broncos Brandon Marshall, "Dai, San Francisco? Era perfetta per noi." Era, appunto.

Dallas Cowboys

"Non posso dirvi quanto sia deluso. Era da tanto che non arrivavo ad un punto così basso". Ecco come Bill Parcells, head coach dei Cowboys, descrive il suo stato d'animo dopo la sconfitta 39-31 contro Detroit al Texas Stadium, conferma della persistenza di tutti i problemi dell'ultima parte della stagione di Dallas, chiusa con tre sconfitte in quattro partite, in cui la difesa ha concesso ben 132 punti, esattamente quanto aveva concesso nelle precedenti otto. Durante la partita, i Cowboys hanno provato un sacco di formazioni e giocatori differenti; pare che non abbiano funzionato affatto, visto che Detroit era da 63 partite che non segnava così tanto. I problemi da risolvere sono molti (la difesa, Terrel Owens, il QB Romo, che adesso sembra più una riserva che un Probowler), ma Parcells deve risolverli tutti entro sabato, giorno del wild-card game a Seattle contro i Seahawks.

Menzioni di "disonore"

Il QB dei Bears Rex Grossman, autore di una prestazione nemmeno degna di questa nome. 2 su 12 sui passaggi con 3 intercetti (2 dei quali riportati fino alla end zone), Grossman (il primo a lanciare due passaggi completi e tre intercetti in una partita dal 1984) è il simbolo di una squadra che in Week 17 è sembrata tutto tranne che la squadra numero uno della NFC.

I Detroit Lions, a cui sarebbe ormai convenuto rimanere nella mediocrità  anche in quest'ultima partita della stagione, visto che, vincendola (la terza vittoria dell'anno), hanno consegnato la prima scelta assoluta nel Draft ai Raiders, autori del peggior record con soltanto due vittorie all'attivo.

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