AFC – Week 7 Report

Wali Lundy festeggia il suo primo touchdown nella NFL durante la vittoria dei Texans su Jacksonville

Nell'usuale vittoria contro Buffalo, sconfitta in 12 degli ultimi 13 scontri, New England ha portato sul 4-0 il suo record in partite della AFC East. Visti i problemi di Miami e Buffalo e la vittoria ottenuta in trasferta nello scontro diretto con gli Jets, si può dire che solo i Patriots possono perdere il primo posto.

In attacco Tom Brady è stato efficiente nonostante la giornata no degli offensive tackle e lo scarso contributo dei running back nel gioco aereo. In più di un'occasione Brady grazie alla sua mobilità  è riuscito ad evitare la pass rush avversaria e lanciare il pallone. Sembra aver migliorato la sua intesa con i wide receiver anche se ci sono ancora gli occasionali drop di Reche Caldwell e Chad Jackson. La buona giornata dei ricevitori ha pure permesso al quarterback di provare maggiormente, con buoni risultati, il lancio lungo.

Contro una difesa che ha pensato prima di tutto a fermare le corse tutto sommato Corey Dillon (47 yard e due TD) se l'è cavata abbastanza bene. Sotto le aspettative invece Maroney che probabilmente per il basso numero di portate (otto) non è riuscito a carburare.

Non si può dire niente invece contro la difesa che dopo la sconfitta con Denver ha concesso solo 29 punti in tre partite. È vero che gli avversari erano Cincinnati, Miami e Buffalo ma queste tre squadre nelle loro altre partite viaggiano ad una media di 18 punti a partita. In totale la squadra ha concesso soltanto 80 punti (quarta nella NFL) e nelle prossime due partite, contro Minnesota ed Indianapolis, vedremo se questi numeri dipendono dal fatto di giocare nella AFC East.

I Bills avranno invece una settimana libera per cercare di capire cosa è cambiato in una squadra che tre settimane fa aveva un record del 50 percento. Contro i Patriots prima ancora che dagli avversari i Bills sono stati fermati da loro stessi raccogliendo nove penalità  e perdendo tre palloni (uno solo recuperato).

Una delle preoccupazioni principali è sicuramente il declino delle prestazioni di J.P.Losman. Il quarterback si era fatto notare per la capacità  di gestire l'attacco senza perdere il pallone ma nelle ultime tre partite è stato disastroso. La sua scarsa inventiva gli impedisce di rimediare ai suoi errori e le quasi tre palle perse a partita negli ultimi tre incontri hanno penalizzato parecchio i Bills.

La colpa non va comunque data al solo quarterback. La difesa ad esempio pur mettendo sempre sotto pressione Brady non è riuscita a restare concentrata per tutta la partita. Il buon lavoro fatto veniva quindi vanificato da una penalità  o da una distrazione che concedeva un grande guadagno ai Patriots.

L'unica altra squadra della divisione uscita vincente dal weekend è stata New York. Gli Jets si sono affidati alle corse di Leon Washington che li ha ripagati con 129 yard ed i primi due touchdown della sua carriera. Mangini ha chiamato 42 corse contro 22 passaggi sia per sfruttare l'assenza di due pass rushers nei Lions sia per gestire il vantaggio iniziale.

Gli Jets infatti grazie ad un parziale di 14 a 0 nei primi due possessi hanno potuto controllare agevolmente la partita. Nell'ultimo quarto è calata un po' la tensione e Detroit ha segnato 14 punti ma la vittoria della squadra di casa non è mai stata in dubbio.

Coach Mangini sarà  contento anche perché la squadra è riuscita a ridurre il numero di penalità  vedendosene assegnate soltanto due (contro le otto e nove delle partite precedenti). L'unico punto su cui lavorare è forse la gestione del vantaggio in difesa nell'ultimo quarto. Non è la prima volta che la secondaria concede yard su yard quando il play-calling diventa meno aggressivo vicino la linea di scrimmage.

Ennesima delusione invece per Miami che contro Green Bay incassa la quarta sconfitta di fila e diventa la peggior squadra della NFL (insieme ad Arizona e Detroit). Per fortuna ora i Dolphins hanno una settimana di riposo per riordinare le idee e prepararsi ad un calendario abbastanza difficile.

Contro i Packers come sempre i Dolphins sono rimasti vicini nel punteggio (lo scarto medio nelle sconfitte è di 7.6 punti) ma i troppi errori sono stati fatali. L'attacco ha buttato via tre palloni da cui sono scaturiti 13 punti, la difesa è crollata nell'ultimo quarto ed anche gli special team hanno sbagliato parecchio.

La scarsa efficacia della linea offensiva nell'aprire varchi per le corse ha costretto Harrington a lanciare 62 volte. Ancora una volta non si può esprimere un giudizio definitivo sul quarterback perché i ricevitori sono stati disastrosi. Per loro sette drop e due passaggi perfetti del quarterback deviati tra le braccia dei difensori di Green Bay. Saban ha dichiarato che "l'attacco è migliorato enormemente nelle ultime 2-3 settimane" quindi almeno contro Chicago giocherà  ancora Harrington.

La difesa era partita benissimo con un sack da cui è scaturito un drive da sette punti ma col passare del tempo è andata peggiorando. Non solo ha fatto cadere tre possibili intercetti ma ha concesso diversi big play ai Packers ed alcuni errori sono stati imbarazzanti (come la corsa da 70 yard concessa a Green).

Nella AFC North riposavano i Baltimore Ravens e Cincinnati ne ha approfittato per raggiungerli al primo posto. Contro Carolina, reduce da quattro vittorie consecutive, i Bengals hanno avuto il merito di giocare meglio degli avversari in due momenti decisivi.

Prima Chad Johnson convertiva un quarto ed uno e tenendo in vita il drive che avrebbe dato il vantaggio definitivo ai Bengals. Poi a metà  dell'ultimo quarto, quando Carolina era a 10 yard dalla end-zone, Kevin Kaesviharn intercettava il lancio di Delhomme e consegnava la vittoria ai suoi. L'errore dei Panthers è stato di affidarsi ad un gioco simile a quello usato da Tampa per battere i Bengals una settimana fa. In settimana Lewis ne aveva parlato parecchio ed i suoi non si sono fatti superare un'altra volta.

In attacco Cincinnati anche se ha mancato di continuità  ha mostrato qualche miglioramento rispetto alle due partite precedenti (entrambe perse). La decisione di dare palla a Rudi Johnson si è rivelata ancora una volta la strategia migliore per vincere. Il back ha corso per 101 yard ed il record della franchigia quando Johnson corre almeno 25 volte è diventato 14-0.

Da segnalare anche il buon lavoro fatto dalla difesa che sui terzi down ha fermato nove volte su undici i Panthers. Il reparto si sta finalmente riprendendo dopo aver perso diversi giocatori importanti ad inizio stagione. I nuovi arrivi e i rookie sembrano sempre più a loro agio nel gioco aggressivo di Lewis che punta parecchio sulla creazione e recupero di palle perse. I Bengals sono infatti ora al quinto posto nella NFL per palloni recuperati all'avversario (14 in sei partite).

A due partite di distanza da Cincinnati ci sono gli Steelers che possono quasi dire addio ai playoff. Per guadagnare la post-season serviranno infatti almeno sette vittorie nelle prossime dieci partite ed il calendario non è certo facile. Se a questo aggiungiamo che i primi nemici degli Steelers sembrano proprio gli Steelers stessi è difficile prevedere un futuro roseo.

Pittsburgh è al quinto posto nella NFL per palle perse e gli Steelers, stranamente per una squadra di Cowher, stanno ricevendo troppe penalità . Alcune sono davvero assurde come quelle ricevute per eccessiva celebrazione contro Cincinnati ed Atlanta. Un'altra conferma della scarsa concentrazione in campo sono poi le quattro palle perse di cui una sola recuperata contro i Falcons.

A tutto questo si aggiungono poi anche le preoccupazioni riguardo Ben Roethlisberger. Il quarterback domenica ha rimediato la seconda commozione cerebrale in sei mesi mentre stava giocando una delle migliori partite della stagione. Vale la pena mettere a rischio la sua carriera e la sua vita futura affrettando il suo ritorno in campo? La risposta è no considerando pure che sulla sideline c'è Charlie Batch che sta giocando molto bene (24 su 39 per 410 yard e 5 TD). E anche se ci fosse un Ryan Leaf qualunque la risposta sarebbe sempre no.

Chiudono la divisione i Cleveland Browns che domenica, contro Denver, hanno perso la quinta partita stagionale. Romeo Crennel è il capo allenatore della franchigia da sole 22 partite ma già  ci sono dubbi sulla sua capacità  di passare dal ruolo di coordinatore a quello di head coach.

Non è un caso che già  inizino a circolare i nomi di Jim Tressel e Kirk Ferentz. Il primo probabilmente non si muoverà  ad OSU ma il secondo, vista anche l'amicizia col GM Phil Savage, potrebbe anche lasciare Iowa.

Tornando a quest'anno il problema principale della squadra di Crennel è sicuramente l'attacco. Charlie Frye non sta facendo i necessari progressi ed il gioco di corse guadagna solo 3.1 yard a portata. Lunedì si è dimesso l'offensive coordinator Maurice Carthon accontentando le proteste del pubblico e vedremo se la sua partenza produrrà  qualche beneficio. La difesa non se l'è cavata male ma la secondaria ha perso un altro pezzo dopo il grave infortunio occorso a Gary Baxter.

Contro i Browns Denver ha ottenuto la quinta vittoria di fila ed anche stavolta è stata la difesa a fare la parte del leone concedendo solo 165 yard. L'assenza del fullback Kyle Johnson ha pesato sia nelle corse che nel gioco aereo e l'uscita del LT Lepsis si è fatta sentire parecchio. Il sostituto di quest'ultimo, Erik Pears, si è fatto superare parecchie volte e dovrà  migliorare in fretta visto che domenica dovrà  vedersela con un certo Dwight Freeney.

Manning e compagni saranno un ottimo test anche per dire quale posto occupa questa difesa nella storia dei Broncos e della NFL. Se Plummer non si fosse fatto intercettare all'inizio dell'ultimo quarto forse Denver avrebbe addirittura portato a casa uno shutout (in trasferta non gli capita da 14 anni). Invece i Browns partendo dalle 18 yard di Denver segnavano il secondo TD concesso dalla difesa dai Broncos in tutta la stagione.

San Diego invece punta decisamente sull'attacco e finora ha segnato più punti di tutti nella AFC. Domenica però Rivers ed il resto dell'attacco non sono stati impeccabili perdendo tre volte il pallone nei loro primi quattro possessi. Grazie a questi errori i Chiefs si portavano sul 14 a 0 ma la partita non era affatto finita.

Nel secondo tempo l'attacco dei Chargers finalmente si svegliava, e con un lancio di Tomlinson per Manumaleuna riusciva a pareggiare a cinque minuti dalla fine dell'incontro. La rimonta veniva però vanificata da Lawrence Tynes che, nella giornata dei kicker, trasformava un field goal da 53 yard.

In difesa San Diego rischia di perdere per quattro settimane il linebacker Shawne Merriman. Il linebacker ha violato le regole contro l'uso di steroidi ed anche se dice di non averli presi volontariamente non dovrebbe passarla liscia. Gli esperti dicono che probabilmente inizierà  a scontare la sospensione a metà  novembre e dovrebbe quindi saltare le due partite contro Denver (19 novembre e 10 dicembre). Sarebbe davvero un duro colpo per le speranze di vincere la AFC West.

La vittoria contro San Diego permette ai Chiefs di portarsi ad una sola partita di distanza dai Chargers. Kansas City si è preparata perfettamente alla partita negando a San Diego gli screen passes e mandando più uomini possibili nella pass rush. Il left tackle rookie dei Chargers, Marcus McNeill, ha passato una giornataccia e la pressione ha portato a quattro sack e limitato notevolmente Philip Rivers.

In attacco il running back Larry Johnson ancora una volta ha giocato un partitone contro i Chargers, guadagnando 132 yard ed un TD pur avendo di fronte una delle migliori difese contro le corse. L'anno scorso il guadagno era stato di 131 yard e 2 TD. Grazie anche al gioco di corse il quarterback Damon Huard ha giocato un'altra buona partita dimostrando così di aver recuperato dalla batosta contro Pittsburgh.

Parlando di batoste dopo cinque sconfitte è finalmente arrivata la prima vittoria stagionale per i Raiders. Una partenza sparata con un parziale di 17 a 0 ha permesso ad Oakland di controllare il resto della partita e tenere in campo la difesa avversaria per 37 minuti. A dire il vero i Cardinals sembrano essere esplosi mentalmente dopo la sconfitta con i Bears ma questo non diminuisce i meriti di Oakland.

In attacco il quarterback Andrew Walter è stato molto efficiente ed avrebbe postato numeri migliori se i ricevitori non avessero fatto cadere cinque lanci. Prima di uscire per un leggero infortunio al tendine del ginocchio aveva anche fatto vedere una buona intesa con Randy Moss. Buon lavoro anche per la difesa che ha continuamente messo sotto pressione Leinart ed ha chiuso ogni spazio ad Edgerrin James (anche per il play-calling ripetitivo dei Cardinals).

Se la battaglia nelle altre divisioni della AFC, tranne forse la East, è ancora aperta nella South i giochi sembrano già  chiusi. Indianapolis ha vinto sei partite su sei e, anche se il calendario propone ora Denver e New England, hanno un ampio margine sulle rivali.

A parte il solito Manning (25/35 per 342 yard e 4 TD) i Colts saranno sicuramente contenti per la prestazione del rookie Joseph Addai. Il running back ha guadagnato 85 yard in undici corse ed il numero non è stato gonfiato da nessun gran guadagno (la corsa più lunga è stata di 21 yard). È ancora troppo presto per dire che non si sente più di tanto la mancanza di Edgerrin James ma di sicuro Addai non sta sfigurando. Vedremo come se la caverà  nei prossimi incontri con Denver e New England (settima e sesta difesa contro le corse).

Contro Washington la difesa, specialmente la linea difensiva, ha fatto un passo in avanti rispetto alle ultime prestazioni. La difesa contro le corse dopo un periodo di aggiustamento iniziale ha fatto bene anche senza il DT Montae Reagor. Non è chiaro quando quest'ultimo ritornerà  ma per il momento il neo arrivo Anthony McFarland se l'è cavata molto bene.

Il calendario prevedeva poi la sfida tra le altre due squadre della AFC South impegnate domenica: Jacksonville e Houston. I primi attraversano un brutto periodo ma i Texans hanno stupito tutti dominando l'incontro per tutti i 60 minuti.

In difesa per Houston è stato fondamentale il recupero di DeMarcus Faggins e di Antwan Peek che hanno costretto gli avversari a due fumble che hanno prodotto 14 punti. Buona anche la prova di Mario Williams che ha messo a segno un sack, ha messo spesso sotto pressione Leftwich e soprattutto ha chiuso la partita recuperando un fumble nel terzo quarto.

L'attacco ha finalmente trovato quel pezzo che mancava per bilanciare corse e lanci: Wali Lundy. Il running back rookie ha guadagnato 93 yard in 19 corse migliorando col passare del tempo e questo fa ben sperare per il futuro. Il fatto di doversi concentrare anche sulle corse ha costretto gli Jaguars a lasciare più spazio a Carr che ne ha prontamente approfittato (25/34 per 224 yard e 2 TD).

Per quanto riguarda Jacksonville è difficile trovare qualcosa che ha funzionato. Leftwich pur senza regalare palla agli avversari ha mancato, specialmente all'inizio, spesso e volentieri i ricevitori tanto da far pensare ad un cambio. Del Rio invece ha fatto bene a tenerlo in campo perché il quarterback è leggermente migliorato nella ripresa.

Ci si aspettava molto di più anche da Fred Taylor dopo che in settimana aveva criticato l'organizzazione perché non gli permetteva di guadagnare gli incentivi (giustamente qualcuno ha ricordato il film Any Given Sunday). Taylor ha guadagnato 84 yard con una media di 5.25 yard a corsa, ma se togliamo due buone corse da 19 e 32 yard la media scende a 2.3 yard. Da un back come l'ex giocatore di ci si aspetta ben altro. Infine il pallone recuperato da Williams è stato perso proprio da un certo Taylor"

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