Ad un passo dal traguardo

Michael Vick non è riuscito a fare il suo solito gioco contro gli Eagles…

Le sensazioni che si portano a casa uscendo sconfitti ad un passo dal Super Bowl sono tra le più disparate. C'è chi dice che sia meglio perdere il Championship, piuttosto che andare in finale e perdere proprio lì, ad un passo dall'agognato trofeo; altri sostengono che sia più doloroso perdere la finale di Conference, in quanto questo priva anche della sola partecipazione al Gran Finale, sogno di tantissimi e privilegio di pochi.

Con Philadelphia e New England a contendersi la più alta posta in palio esistente nel football americano, vediamo allora in retrospettiva la stagione delle due squadre sconfitte ai Championships, Atlanta Falcons e Pittsburgh Steelers.

Atlanta Falcons

La stagione
I Falcons hanno trasformato la stagione perdente del 2003 in una vincente fatta di 11 vittorie e 5 sconfitte. Coach Jim Mora, alla prima esperienza come capo allenatore tra i pro, ha portato alla squadra una nuova mentalità  ed un nuovo sistema di gioco, la West Coast offense.

La squadra è partita molto bene, diventando una delle piacevoli sorprese dell'anno con 4 vittorie consecutive grazie alle molte yards accumulate su corsa da Vick e compagni, primi nella Nfl nella particolare statistica, e con una difesa all'altezza della situazione, che ha visto confermare Keith Brooking e Patrick Kerney come leaders indiscussi e che ha avuto in Rod Coleman un'addizione importantissima per la caccia al quarterback avversario e per erigere un muro contro le corse.

Proprio le corse sono state però il tallone d'Achille di Atlanta nella settimana n. 7 di gioco, quando la squadra è andata in trasferta a Kansas City, in una delle sole due partite dove i Falcons hanno giocato veramente male.

In quell'occasione la difesa concesse diversi records Nfl agli avversari in materia di corse, riuscendo a far diventare i Chiefs la prima squadra della storia a segnare 8 TD su corsa nella stessa partita e diventando la prima squadra a concedere 4 TD ciascuno a due running backs diversi, Priest Holmes e Derrick Blaylock. Con una grande dimostrazione di carattere i Falcons archiviarono in fretta la sconfitta e la settimana successiva nella trasferta di Denver infilzarono con 41 punti una delle difese che si era meglio comportate fino a quel momento, con Vick ad ottenere più di 350 yards totali tra corse e lanci.

La seconda sconfitta pesante è stata quella patita a Tampa, dove Atlanta è tornata a casa con uno shut-out e 27 punti a carico, grazie ad un Derrick Brooks scatenato che inseguì Vick per tutto il campo annullando completamente la sua efficacia costringendolo a perdere un fumble ed a lanciare un intercetto in endzone.

Per il resto, il titolo della Nfc South è stato solo questione di tempo, ed è stato ottenuto con largo anticipo rispetto alla fine della stagione, complici anche records non proprio esaltanti delle tre rivali divisionali Bucs, Panthers e Saints.

Ottenuto l'accesso diretto al secondo turno di playoffs, i Falcons hanno ospitato i St. Louis Rams (già  battuti in stagione regolare) sotterrandoli con 327 yards su corsa complessive e con una difesa asfissiante, che ha portato ai danni di Marc Bulger una safety, tante botte e diversi errori, limitando uno degli attacchi più potenti della lega che nelle precedenti tre partite aveva accumulato numeri da capogiro.

I motivi della sconfitta
I motivi della sconfitta dei Falcons possono essere racchiusi nel non raggiungimento degli obbiettivi primari posti nel pre-gara, ossia far correre Vick, limitare Brian Westbrook e pressare McNabb costringendolo a forzare qualcosa.

Vick non è riuscito a correre in scramble con continuità , sempre inseguito da Jeremiah Trotter, decisivo, e dai vari Adams, Burgess e Kearse, sempre attenti a tenerlo nei pressi della tasca riuscendo ad atterrarlo per ben 4 volte con una pass rush non sempre ben contenuta dagli uomini di linea offensiva dei Falcons.

Grazie a giocate come queste infatti, nel secondo quarto con un 3° e goal, Vick non è riuscito ad essere efficace, causa il duro placcaggio subito da parte di Hollis Thomas che gli ha negato la strada per la meta e forzato un field goal di Feely.

Il gioco aereo è stato problematico avendo giocato due quarti con un vento forte e ghiacciato contro, ed infatti Vick ha lanciato due intercetti, di cui uno annullato da una penalità  difensiva degli Eagles e l'altro che ha spianato la strada al field goal del 20-10 alla fine del terzo periodo di gioco. L'11/24 per sole 136 yards accumulate dal quarter back sono statistiche significative nella lettura dell'andamento del match.

Brian Westbrook, autore di 96 yards su corsa e di 39 su ricezione, è stato ancora una volta letale effettuando giochi importanti in momenti importanti grazie a corse lunghe o a screen pass convertiti in primi down; fatale è stato anche aver concesso un paio di giochi a lunga gittata a Greg Lewis, forse tenuto in poca considerazione dalla secondaria di Atlanta.

Se a questo si aggiunge un McNabb dal 65% di passaggi completati per 180 yards e 2 TD, allora i conti a sfavore di Atlanta sono presto fatti.

Il futuro
L'organizzazione dei Falcons si è ritenuta molto soddisfatta della stagione 2004/2005, ma non appagata. Il fatto di aver raggiunto la finale di Conference per la seconda volta nella storia della franchigia non significa, per Jim Mora, che l'anno prossimo non si cercherà  di arrivare al vero obbiettivo, la vittoria del Super Bowl.

Il coach ha infatti spiegato i suoi programmi nella conferenza stampa seguita alla partita di domenica: "Sarebbe un grave errore da parte nostra ritenere questo come miglior risultato possibile. Abbiamo una squadra molto giovane e futuribile, con possibilità  di essere vincente per molti anni, e la città  è entusiasta di questo team, come lo è anche la nostra organizzazione. In questo momento provo emozioni miste, perchè da una parte sono orgoglioso per quanto i ragazzi hanno fatto quest'anno, ma dall'altra non sono propenso ad accettare il fatto di non essere arrivato al Super Bowl. L'anno prossimo ci riproveremo."

La situazione contrattuale dei giocatori è rosea, in quanto tutti i ruoli chiave, in primis quello di quarter back, sono assicurati per il futuro con accordi a lunga scadenza ed i giocatori che superano i trent'anni sono solamente tre. Inoltre, gli unrestricted free agents sono solamente cinque (Mathis, Garza, Feely, Stewart, Rossum) per cui presumibilmente la squadra tornerà  l'anno prossimo con lo stesso organico con cui ha scolpito nella storia questa bella stagione.

L'obbiettivo, come da parole del coach, sarà  allora di andare fino in fondo, e di portare ad Atlanta le prime due stagioni vincenti consecutive, avvenimento mai verificatosi nei 40 anni di storia della franchigia della Georgia.

Pittsburgh Steelers

La stagione
La regular season dei Pittsburgh Steelers è stata pressochè impeccabile.
Ben Roethlisberger è stato, assieme a Jerome Bettis, il personaggio più chiaccherato della stagione della città  dell'acciaio. Entrato in campo per sostituire l'infortunato Tommy Maddox nella sconfitta contro i Ravens nella seconda di campionato, non ha più lasciato il ruolo di titolare terminando l'annata imbattuto.

La squadra si è dunque ritrovata alla guida un quarterback alla prima esperienza da professionista che ha mostrato molte belle qualità  da subito, principalmente un'esuberanza agonistica ed una voglia di vincere comune a pochi.

Importantissima è stata anche la stagione di Jerome Bettis, forse al canto del cigno, fatta di 7 partenze da titolare, quasi 1000 yards e 13 TD su corsa, massimo in carriera, oltre ad aver condiviso il ruolo con Duce Staley senza mai avanzare pretese di essere lo starter designato mettendosi umilmente al servizio della squadra; grandioso è stato inoltre il solito contributo di Hines Ward, che ha superato ancora le 1000 yards su ricezione.

La ricetta non può essere completa senza una grande difesa, la migliore della lega per punti subiti e per yards totali concesse che ha avuto la stagione della vita da James Farrior, protagonista difensivo assoluto e non per nulla decretato MVP della squadra, e la conferma di Joey Porter, oltre alla crescita di un elemento fondamentale per il futuro quale Troy Polamalu. Tutto ciò senza naturalmente dimenticare gli importanti contributi di altri giocatori meno blasonati ma non meno importanti quali Clark Haggans, Aaron Smith, Chris Hope e Larry Foote per citarne alcuni.

Gli Steelers sono stati accreditati del titolo di squadra da battere in virtù delle due vittorie, ottenute in settimane consecutive proprio contro le due pretendenti al titolo, Patriots ed Eagles, ed in seguito hanno sconfitto avversarie in lotta per i playoffs quali Jets, Jaguars, Bills e Ravens.

Arrivati ai playoffs con il record di 15-1, miglior record nella loro storia, gli Steelers hanno evitato l'ostacolo Jets soprattutto grazie ai due field goals mancati da Doug Brien, visto che Big Ben aveva rischiato di compromettere tutto regalando a Reggie Tongue un ritorno di intercetto in meta da 87 yards, qualificandosi ancora una volta per il Championship della Afc incrociando le armi ancora una volta con Bill Belichick.

I motivi della sconfitta
Il principale motivo della disfatta subita contro New England è stata l'inseperienza di Ben Roethlisberger. Big Ben era rientrato, purtroppo per gli Steelers, nella sua dimensione umana, rischiando la sconfitta già  la settimana scorsa contro i Jets.

I numeri parlano chiaramente, e vedono il giovane regista con una percentuale di completi del 67.7%, 14 TD, 6 INT, ed un passer rating di 103.2 nelle prime 11 partite, per poi ottenere il 59.4% di passaggi completati, 4 TD, 9 INT, ed un rating di 65.7 nelle ultime 5 prestazioni. I 3 intercetti lanciati domenica sono stati troppo pesanti nell'economia della partita, ed hanno dato tutta l'inerzia e l'energia positiva ai Patriots, specialmente in occasione del ritorno di intercetto in meta effettuato da Rodney Harrison.

In attacco, generalmente, il playbook non è stato sfruttato a dovere, ed i giochi di corsa sono spesso risultati scarsi di guadagni e prevedibili, specialmente in situazioni di 1° e 2° down, forzando poi lanci o corse dalla shotgun in situazione di 3° down che hanno avuto successo in sole 4 occasioni su 12.

Decisivo è stato il contributo di Corey Dillon, assente nella partita di stagione regolare, che è stato limitato a 23 yards nel primo tempo dal buon lavoro della difesa 3-4 di Dick LeBeau (suo ex-coach a Cincinnati), ma che è esploso nella seconda metà  con la corsa da 25 yards con relativo TD che ha segnato il punto di non ritorno per Pittsburgh.

La linea difensiva degli Steelers non ha impensierito granchè Brady nonostante i due sacks ottenuti, contenuta molto bene da una linea offensiva che, pur con elementi dall'esperienza limitata quali Brandon Gorin e Steve Neal (Klemm ed Ashworth sono in lista infortunati), ha dato al quarterback il tempo e la tranquillità  per gestire il cronometro ed andare in profondità  facendo parecchio male alle secondarie opposte. Troppe sono state le opzioni a disposizione di Brady, che ha colpito i propri ricevitori (Branch e Givens su tutti) a piacimento specialmente nei set a wide receiver multiplo riuscendo ad ottenere quasi sempre primi down e la conseguente frustrazione della difesa avversaria.

Infine, errori veniali come la penalità  per holding difensivo presa da Aaron Smith su un 3° e 15 respinto dalla difesa in un momento abbastanza critico si sono rivelati, nell'insieme del contesto, anch'essi di importanza rilevante nel valutare la sconfitta.

Il futuro
La offseason degli Steelers sarà  occupata dal pensiero di cosa deciderà  Jerome Bettis del suo futuro di giocatore.
Avvilito dalla sconfitta, The Bus ha detto di voler pensare seriamente al ritiro, facendo scoppiare in lacrime anche un duro come Hines Ward, il quale credeva fermamente di riuscire a regalare il Vince Lombardi Trophy al suo compagno per la prima volta in carriera. Bettis è infatti al terzo Championship perso della sua storia, e non ha mai avuto la possibilità  di giocare la finalissima.

Anche Plaxico Burress è oggetto di varie chiacchiere in questi giorni, le ultime delle quali lo vedrebbero presto lontano da Pittsburgh. Scontento del numero di palloni lanciatigli domenica, il ricevitore ha detto: "Non penso che le cose cambieranno, perchè siamo a Pittsburgh e c'è un sistema di gioco ben definito. Quello che so è che non mi bastano 3 o 4 ricezioni a partita."

In sua sostituzione, gli Steelers starebbero pensando a T.J. Houshmandzdeh, ricevitore emergente dei Bengals che sarà  free agent alla fine della stagione.
Bill Cowher, all'ennesimo tentativo fallito di raggiungere il Super Bowl, ha detto: "Sono molto amareggiato per come è finita la nostra stagione, perchè i ragazzi hanno dato tutto quello che avevano sia nella partita di ieri che per tutta la stagione. Loro sono un grande gruppo, sono molto uniti, e nessuno punterà  il dito contro un compagno che ha sbagliato. Roethlisberger ha fatto bene alcune cose, ma non può permettersi di lanciare tre intercetti, specialmente uno che regala un TD all'avversario. Il ragazzo imparerà , tutto ciò gli servirà  da esperienza e sono convinto che diventerà  veramente un buon quarterback."

E non potrà  che essere così, perchè un allenatore come Bill Cowher, duro, motivatore, restio a mollare, che ama i suoi ragazzi, non ce l'ha nessun altro.

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