AFC – Week 8 Report

Cè bisogno di aggiungere altro? Pittsburgh, capolinea. Signori, si scende!

AFC East

New England Patriots e New York Jets 6-1, Buffalo Bills 2-5, Miami Dolphins 1-7

Più sotto potete leggere di come i Patriots hanno perso contro gli Steelers. Ovviamente una sconfitta non può togliere ai Patriots quanto di buono fatto finora ma deve far riflettere su cosa non ha funzionato nella squadra di Belichick.

In primis il gioco di corsa: troppo semplice chiamare in causa la mancanza di Dillon ( anche l’anno scorso il buon Corey non c’era eppure sappiamo tutti come è finita! ) anche se il running back veniva da due gare consecutive sopra le 100 yards su corsa.

Forse per la prima volta New England si è trovata di fronte una formazione che ha giocato la partita facendo ricorso alle sue stessi armi: ovvero controllo della situazione, buone letture in attacco, pazienza, buon uso del gioco di corsa per controllare il campo e l’orologio, portare un difensore extra nel box per arginare il gioco di corsa così da aprire il campo ai lanci per i ricevitori. Tutte caratteristiche che sono il marchio di fabbrica dei Patriots.

Il 7 novembre i Pats vanno a St. Louis dove i Rams hanno assolutamente bisogno di una vittoria per tenere il ritorno dei Seahawks nella NFC West. Ancora non si sa se Ty Law sarà  della partita: se così non fosse per Bruce e Holt si aprirebbero praterie all’Edward Jones Dome.

Il Monday Night metteva di fronte due avversari di division: i Jets e i Dolphins. Bell’incontro sulla carta e anche buona scelta da parte della lega per mandare in tv una squadra che comunque ha sempre tanti tifosi. Stiamo parlando dei Dolphins che continuando a giocare come lunedì però di tifosi se ne troveranno sempre meno.

Ormai la situazione di Miami è imbarazzante perché oltre allo statico attacco che si ritrova Wannstedt ha visto crollare anche la quarta difesa della NFL contro una coppia di running backs ( Martin e LaMont Jordan ) che hanno messo insieme 230 yards su corsa e 2 TDs.

Herman Edwards era molto semplice e mirare a stancare la difesa dei Dolphins nel secondo tempo con tante corse ( alla fine saranno ben 41 ) per poi approfittare dell’inevitabile mancanza di lucidità . Pennington ( 11/19 per 189 yards, 3 TDs e nessun intercetto ) è andato sul lungo tutte le volte che ha potuto mettendo a nudo i limiti attuali della secondary di Miami.

I Jets raggiungono così i Pats in vetta alla division e settimana prossima possono allungare facendo visita ai Bills.

Proprio con la squadra di Bledsoe chiudiamo la sintesi di questa division. Partita non certo esaltante quella che vedeva di fronte Cardinals e Bills ma carichi di risvolti per chi l’avesse persa. Buffalo ne è uscita trionfatrice con ben 38 punti sullo scoreboard, evento che non accadeva dalla week 2. Della scorsa stagione però!.

Il tanto decantato gioco offensivo di coach Mularkey sembra aver trovato in Willis McGahee ( 30 corse per 102 yards e 2 TDs ) il tanto atteso protagonista. Veloce, gran tempismo nelle decisioni sul campo, tagli efficaci, il running back ex università  di Miami può soffiare il posto a Travis Henry e caricarsi l’attacco sulle spalle visto che Drew Bledsoe continua a faticare ( solo 87 yards su passaggio e 8 completi ma 2 TDs ).

Le cattive condizioni meteorologiche, pioggia persistente e vento forte, hanno impressionato McCown e condizionato molto il suo gioco costringendolo a molti errori ( 9 su 24 alla fine con 1TD e 1 INT ). Per Arizona è la 17 sconfitta consecutiva in trasferta.

AFC North

Pittsburgh Steelers 6-1, Baltimore Ravens 4-3, Cleveland Browns 3-4, Cincinnati Bengals 2-5.

Che fosse una partita difficile per i Patriots era abbastanza pronosticabile ma che ne venisse fuori una sonora sculacciata da parte degli Steelers lo era molto meno. E questo nonostante New England avesse segnato per prima per la 15° volta consecutiva.

Ma questi Steelers, come dicono in America, “are for real “, soprattutto il loro quarterback, Roethlisberger ( 18/24 per 196 yds, 2 TDs e nessun intercetto ) che ha sapientemente diretto l'attacco di Pittsburgh contro quel genio difensivo che risponde al nome di Bill Belichick.

Gli Steelers hanno vinto alla maniera in cui i Patriots vincono ovvero forzando palle perse con la difesa e giocando un football aggressivo fatto di grande concentrazione e di un'imbarazzante superiorità  sulla linea di scrimmage. Così Pitts ha potuto controllare il tempo ( ben 25 minuti di possesso e 20 giochi offensivi a suo favore ) e sfruttare il braccio rovente di Roethlisberger, a segno ben due volte con due passaggi per Plaxico Burress ( 3 ricezioni per 63 yards, 2 TDs) solamente nel primo quarto.

Quello che impressiona del rookie è la sua capacità  di rimanere calmo nelle situazioni più difficili e prendere sempre la decisione giusta, come lo è stata quella di mettere a nudo le lacune del sostituto di Ty Law ( fuori per infortunio dopo pochi giochi ) andando a cercare con insistenza il WR Burress. Gli Steelers si godono così la miglior partenza dal 1978 in attesa di incontrare la prossima settimana l'altra squadra che è rimasta imbattuta, i Philadelphia Eagles.

Nonostante la sconfitta contro i sopraccitati Eagles Baltimora rimane al secondo posto di division con una lunghezza di vantaggio sui riposanti Browns. La partita contro McNabb è stata tirata e ha ribadito l'efficienza difensiva dei Ravens capaci di ingabbiare l'attacco di Philadelphia per tre quarti.

Poi un fumble di Chester Taylor ( 18 corse per 78 yds ) nell'ultimo quarto ridava la palla agli Eagles e lì il duo McNabb-Owens saliva in cattedra con due passaggi da 15 e 11 yards prima del TD del “ballerino ” Owens per il 15-3 che, virtualmente, chiudeva la partita. Dopodiché Boller ( 24/38 per 223 yards, 1 TD, 1 INT, 2 sacks ) si ricordava che il ruolo del quarterback prevede di lanciare la palla ai ricevitori nella end-zone e metteva a referto 7 punti con un passaggio da touchdown per Daniel Wilcox.

Quello che preoccupa di Baltimora è l'incapacità  di muovere l'attacco e trovare dei ricevitori credibili che possano essere dei bersagli affidabili per Boller specialmente quando non c'è Jamal Lewis, il running back faro dell'attacco. La prossima settimana i Ravens ospiteranno i Browns in un incontro di division molto importante visto che un'eventuale sconfitta comprometterebbe le già  poche chance di fare i playoffs.

Detto del riposo dei Browns chiudiamo la division con la sconfitta dei Bengals contro i Titans. Cincinnati veniva dalla vittoria nel Monday Night contro i Broncos mentre Tennessee era in striscia negativa da due partite. Ne è venuta fuori una partita che ha dimostrato tutto il carattere della squadra di Marvin Lewis che, sotto nel punteggio in più fasi della gara, ha sempre trovato il modo di rientrare in partita nonostante non abbia avuto granché dal gioco di corsa ( appena 57 yards totali, tutte di Rudi Johnson ).

Una gran giocata difensiva del tackle Haynesworth che, saccando Palmer ( 20 su 36 con 247 yds ma nessun TD e ben 4 sacks ), ha causato un fumble poi recuperato dalla difesa dei Titans ha mandato la partita agli archivi e lasciato l'amaro in bocca ai Bengals, forse troppo convinti che, senza McNair e con Brown acciaccato, questi Titans sarebbe stati un facile ostacolo da superare.

Invece il running back ha corso per 147 yards e un touchdown mettendo a nudo i difetti della peggior difesa sulle corse della lega ( 155.4 yards di media concesse a partita e ben 61 first down concessi su corsa, peggio fanno solo i Raiders ).

AFC South

Jacksonville Jaguars 5-3, Houston Texans e Indianapolis Colts 4-3, Tennessee Titans 3-5.

A Houston si affrontavano due fra i quarterback più “hot” del momento: Leftwich e Carr. Ancora una volta i Jaguars hanno avuto la possibile palla della vittoria all'ultimo minuto ma, questa volta, Leftwich non ha compiuto il miracolo facendosi, invece, intercettare un brutto passaggio da Faggins che poi lo riportava nella end-zone avversaria e mandava i titoli di coda della partita.

Il piano partita dei Jaguars preparato da Bill Musgrave prevedeva un maggior utilizzo di Fred Taylor sulle orme della partita precedente contro i Colts dove il running back aveva portato la palla 20 volte per un guadagno di 107 yards anche in considerazione del fatto che la difesa di Houston sulle corse non è proprio una corazzata ( 25° NFL con 126.3 yards e il 50% di realizzazione dei terzi downs ).

Ma l'ex Florida è stato della partita solamente per tre quarti, durante i quali ha messo insieme solamente 3 corse per 9 yards totali, facendo così ricadere tutto il peso dell'attacco su Leftwich. Con un attacco monodimensionale i Jaguars sono riusciti a mettere insieme solamente due field goals e 14 primi downs contro i 24 dei Texans. Che, anche loro, ma questo era prevedibile affrontando i Jacksonville, non hanno ottenuto tantissimo dal loro gioco di corsa con Davis che ha corso come massimo 8 yards e in totale 56 nonostante ben 22 carries ( la media fa 2.5 se siete interessati ).

Il confronto fra i due quarterbacks, quindi, è stato obbligato e ha visto Carr ( 26/34 per 276 yards, 1 TD e nessun intercetto ) emergere alla grande con una capacità  di muovere l'attacco sorprendente se si pensa al tipo di difesa che aveva di fronte. Houston vince così per la quarta volta nelle ultime cinque e, in virtù del record di division migliore, si issa al secondo posto seppur in coabitazione con i Colts e domenica visiterà  i Broncos in caduta libera.

Jacksonville rimane in testa alla division e settimana prossima riposerà  per affrontare in casa, nella week 10, i Lions.

Tre settimane fa i Colts avevano un record di 4-1 con l'unica sconfitta avvenuta nel season opener contro i Patriots. In teoria la settimana di bye dovrebbe servire per recuperare energie e giocatori infortunati oltre che per mettere a punto le strategie di gioco.

Col senno di poi Tony Dungy avrebbe preferito riposare con la stagione già  a buon punto. Si perché Indianapolis, uscita dal bye, ha incassato due sconfitte consecutive contro i Jaguars e, domenica, contro i Chiefs. Le parole di Nick Harper, nel caso, valgono più di ogni commento. ” E' demoralizzante vedere gli avversari segnare ad ogni possesso “.

Ovviamente quando si affrontano due fra i più prolifici e forti attacchi del campionato fai bene a mettere in conto un punteggio alto e yards come se piovessero. Questa volta Chiefs e Colts hanno esagerato però con la terza prestazione nella storia della NFL per yards di total offense, ben 1095.

Ma è stato un episodio difensivo ha mettere su la scritta game over alla partita. Con i Colts sotto di 10 palla in mano a 2:17 dalla fine Manning con due passaggi a Stokley ( 21 yards ) e a Pollard ( 10 yards ) si portava sulle 25 di Kansas salvo poi lanciare un intercetto che la safety Wesley ritornava per 65 yards fino sulle 39 di Indy. E li finiva la partita.

Dei Chiefs leggerete più avanti qui invece ci soffermiamo un secondo sul momento di Indianapolis: ovvio che quando il punteggio è alto e sei sotto nel punteggio tendi ad affidarti ai lanci piuttosto che alle corse ma vedere James con un media di 2.8 a portata a fine partita fa sorridere specie guardando alle cifre che la difesa di Kansas concede via terra ( ben 125.2 di media). La prossima settimana i Colts ospiteranno, nel Monday Night, i Vikings.

Chiudiamo l'analisi della division con la vittoria dei Titans contro i Bengals di cui avete letto qualcosa nella parte riguardante la AFC North. Qui preme soffermarsi sul momento no che sta vivendo Tennessee, veramente mal messa al capitolo infortuni.

Il bye della prossima settimana servirà  per recuperare qualche giocatore ma soprattutto McNair che rimane la pietra miliare di questa squadra. Anche contro i Bengals si è visto come Volek ( 21/32 per 210 yards, 2 TDs e 1 INT ) sia un buon sostituto e nulla più. Buone notizie invece arrivano da Chris Brown che, nonostante non si fosse allenato tutta la settimana per il solito problema al piede che lo aveva costretto a calzare un gambaletto protettivo, è riuscito a correre per 32 volte dando ai Titans il controllo del campo e dell'orologio nonché più possessi offensivi ( ben 14 giochi in più rispetto ai Bengals ).

La difesa rimane sempre molto buona con l'OLB Bulluck ancora una volta sugli scudi a mettere pressione sul quarterback avversario ( 4 sacks, 1 INT, 1 fumble lost, numerosi passaggi sporcati ). Vittoria cruciale per Tennessee che alla ripresa affronterà  in casa i Bears e poi andrà  a Jacksonville a giocarsi le ultime chance per una wild card.

AFC West

Denver Broncos e San Diego Chargers 5-3, Kansas City Chiefs 3-4, Oakland Raiders 2-6.

Division enigmatica se ne esiste una. Le previsioni di inizio stagione davano la AFC West come feudo dei Chiefs e come mina vagante i Broncos se non altro per l'arrivo di Champ Bailey a rinforzare una già  buona difesa. Sorprende quindi vedere in testa, seppur a pari merito, i Chargers.

Partiamo proprio dall'incontro di division che vedeva opposti i Raiders a San Diego. E non si può partite che dal perfect game di Drew Brees: nell'ultimo anno di contratto, il quarterback dei Chargers sta mettendo su una stagione memorabile che, finora, gli ha visto riscrivere diversi record personali e della franchigia.

Brees ( 22/25 per 281 yards e 5 TDs ) ha messo a nudo i difetti della difesa dei Raiders incapace di fermare chiunque sui passaggi ( già  16 touchdowns concessi e ben 8.53 yards per passaggio, in entrambe le statistiche ultima nella lega ) potendo contare anche sul contributo di buon Tomlinson ( 19 corse per 71 yards con 1 TD ) e una coppia di ricevitori ( Gates e McCardell ) che impensierisce i defensive backs. San Diego così ha già  più vittorie che in tutta la scorsa stagione.

I Raiders sembrano essere entrati in un tunnel del quale non vedono la fine: questa contro i Chargers è stata la quinta sconfitta consecutiva, la 13° in fila fuori casa. Collins ( 24/39 per 263 con 1 TD ) con i due intercetti lanciati questa settimana è a quota 11 in cinque partite e mezzo dopo aver preso il posto di Gannon, il WR Jerry Porter (4 ricezioni per 50 yards ) sta facendo pressioni per andare via alla fine della stagione e Norv Turner non riesce a stabilire un gioco di corsa credibile ( appena 80.8 yards a partita ).

Il piano partita dei Chiefs era molto semplice e anche molto simile a quello di tutte le squadre che si trovano ad affrontare Peyton Manning: tenerlo il più a lungo possibile fuori dal campo. Per fare ciò occorre avere il controllo del pallone e correre tante volte. Non fosse stato per la terribile efficienza offensiva del quarterback dei Colts il piano di Dick Vermeil avrebbe funzionato alla perfezione.

Kansas ha tenuto il pallone per bene 37 minuti contro gli appena 22 di Indianapolis: tale supremazia si è poi tradotta nel maggior numero di giochi offensivi ( 77 a 56 ) a suo favore. Poi se gli interpreti si chiamano Priest Holmes ( 32 corse per 143 yards, 3 TDs, così fanno 7 nelle ultime due ) e Gonzalez ( 8 ricezioni per 125 yds, 2 TDs ) è fin troppo ovvio che i giochi hanno buone probabilità  di successo.

I Chiefs così fanno 100 punti in due partite e vedono il loro attacco ritornare sui livelli dell'anno passato. Settimana prossima viaggio in Florida a casa dei Bucs, reduci dalla settimana di bye.

Finiamo con i coinquilini al vertice della division: i Broncos. Mike Shanahan ha ammesso, dopo la partita con i Bengals, che la sua squadra non si era preparata bene per l'incontro del lunedì. Viene da chiedersi se non sia stato lo stesso per la partita contro i Falcons che ha visto Denver incasellare la seconda sconfitta consecutiva e far emergere i primi mugugni.

Era fondamentale sfruttare le corse per entrambi gli allenatori visto il momento di forma di Droughns da una parte ( 5.0 di media da quanto è titolare ) e la presenza di Vick dall’altra. Atlanta ci è riuscita meglio che Denver e le statistiche sono lì a dimostrarlo: 195 yards contro le sole 68 dei Broncos. Bella rivincita per l’ex coordinatore della linea offensiva dei Broncos, ora ai Falcons, Alex Gibbs. La partita ha visto i Falcons segnare sei volte nei primi loro nove possessi non dando possibilità  a Denver di tornare sotto.

Due cose da annotare dopo questa partita: Atlanta ha confermato quello che si nota già  da un po’ di tempo a questa parte ovvero una marcata tendenza al gioco di corsa in almeno il 50% dei giochi offensivi. Di media i Falcons hanno 55 possessi offensivi a partita: di questi ben 30 sono corse il che lascia solamente 25 lanci a partita per Vick. Non esattamente quello che vorresti in un sistema che si ispira alla West Coast Offense. Contro i Broncos le corse sono state esattamente 36, i passaggi 25, i giochi offensivi 62. A voi la calcolatrice.

L’altra nota è la difesa di Denver che, prima di questa partita, concedeva appena 238.6 yards a partita e il 29.5% di completi in situazioni di terzo down buoni, rispettivamente, per il 2° posto assoluto e per il 4°. Numeri a parte, che dopo questa giornata sono ovviamente peggiorati ma comunque da far invidia alla maggior parte degli allenatori NFL, viene da chiedersi se sia colpa di una mancanza di concentrazione o se c’entri la polemica innescata dagli addetti ai lavori sulla tecnica di bloccaggio e placcaggio degli uomini di linea di Denver.

Fatto sta che i Broncos stanno vedendo scivolare via il primato di division proprio nell’anno in cui la falsa partenza dei Chiefs aveva dato loro speranze inaspettate. Nella week 9 all’Invesco Field è di scena David Carr e i suoi Texans: si troveranno di fronte il QB con la media di passaggio più alta ( 9.7 ) per tentativo contro la 3° difesa della lega sui passaggi.

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