NFC WEST Preview

Coach Holmgren punta forte su Shaun Alexander per arrivare fino al Superbowl

Cambiamenti in vista nei rapporti di forza della NFC West: probabile una lotta per il primo posto nella division tra i Rams e i Seahawks, con i giovani Cardinals di Dennis Green impegnati a far crescere i loro giovani talenti e i 49ers in piena ricostruzione, dopo aver ceduto tutti i loro pezzi da 90 in estate.

Nel complesso non una division fortissima, in cui un livello di competizione non esasperato potrebbe aiutare le due formazioni migliori a trovare abbastanza agevolmente un posto nei playoffs

SEATTLE SEAHAWKS

Offense: Pochi i cambiamenti in attacco, con Brock Huard che probabilmente prenderà  il posto di Dilfer come secondo Qb. Il Quarterback è Matt Hasselbeck, molto positivo la scorsa stagione, e pronto a fare l’ultimo salto di qualità  che lo porterebbe nell’elite dell’NFL dopo aver giocato il Pro Bowl lo scorso anno.

Nel backfield brilla la stella di Shawn Alexander, capace lo scorso anno di correre per quasi 1500 yard con 14 Td, un grande risultato: Alexander ha il fisico per correre tra tackle e tackle e la velocità  per andare all'esterno e in campo aperto, oltre a due ottime mani che lo rendono una minaccia anche come ricevitore.

La conferma di Darrell Jackson dà  a Hasselbeck una batteria di ricevitori di tutto rispetto, con Jackson e Koren Robinson su tutti, e la posizione di slot ben coperta da Bobby Engram e Alex Bannister.

Ben assortiti i Tight End, con l’esperienza e l’affidabilità  di Itula Mili e la freschezza e le doti atletiche del terzo anno Jerramy Stevens.

Ottima la linea d’attacco, specie dal lato sinistro, dove Walter Jones e Steve Hotchinson formano uno dei migliori tandem della lega.

Nel complesso un ottimo attacco, molto ben bilanciato e che sotto la guida di coach Holmgren ha dimostrato di essere in grado di mettere parecchi punti sul tabellone: unico punto di domanda è la freddezza di Hasselbeck sotto pressione nei momenti decisivi, dopo l’intercetto a Green Bay in overtime nel Wild Card lo scorso anno che ha chiuso la stagione di Seattle.

Defense: Qui la dirigenza ha operato i maggiori cambiamenti, cercando di rinforzare il reparto più debole lo scorso anno. La linea dovrebbe migliorare con l’arrivo di Grant Wistrom dai Rams, DE molto carismatico e in grado di giocare bene sia le corse che i passaggi; in mezzo la perdita di Norman Hand dovrebbe essere bilanciata dalla prima scelta Marcus Tubbs, sul quale sussiste però qualche dubbio.

Il MLB è probabilmente il punto debole della difesa, con Orlando Huff che non sembra la risposta ad alto livello, mentre molto buoni gli OLB Anthony Simmons e Chad Brown.

L’arrivo dagli Eagles di Bobby Taylor è un grande miglioramento nelle secondarie: è un CB alto e fisico, che può colpire i ricevitori sulla linea di scrimmage dando maggiori opzioni al defensive coordinator Ray Rhodes. Lui e il secondo anno Marcus Trufant garantiscono un ottimo rendimento contro gli esplosivi reparti ricevitori di Cardinals e Rams.

Molta curiosità  per la seconda scelta Michael Boulware da Florida State, che dopo aver giocato LB al college verrà  spostato nella posizione di strong Safety.

Non è un reparto dominante, ma se i nuovi arrivi riusciranno a inserirsi al meglio nel sistema di Rhodes Seattle sembra avere il talento il difesa per fare strada nei Playoffs.

Conclusioni: Holmgren vuole dalla sua squadra il definitivo salto di qualità , il che significa giocarsi il Superbowl: nessuno meglio dell’ex mentore di Brett Favre sa come si porta un team all’eccellenza, e i Seahawks sulla carta sono attrezzati per arrivare al grande ballo, ma dipenderà  da quanto Hasselbeck saprà  essere leader e dalle prestazioni della difesa, che deve elevare il suo livello rispetto alla scorsa stagione.

ST. LOUIS RAMS

Offense: Da anni si tratta del reparto migliore dei Rams, che quanto a talento puro in attacco hanno veramente pochissimi rivali.

Dopo la partenza del 2 volte MVP Kurt Warner le chiavi dell’attacco sono state consegnate definitivamente a Marc Bulger, ottimo lo scorso anno in regular season ma balbettante nel divisional playoff con i Panthers, dove ha operato parecchie scelte sbagliate: quest’anno deve dimostrare di poter essere un grande Qb da playoffs.

Il Rb titolare è sempre Marshall Faulk, lo Sceriffo, che però da un paio di stagioni combatte con gli infortuni che lo hanno limitato, pur mostrando sprazzi della sua grandissima classe; come polizza assicurativa è arrivato il Rb prima scelta da Oregon State Stephen Jackson, un corridore solido e affidabile tra tackle e tackle, che rappresenta il futuro per il dopo Faulk ma può dare una mano già  adesso.

La coppia di ricevitori titolare è forse la migliore della lega, con Torry Holt che è esploso lo scorso anno ed è ormai nell’elite assoluta del ruolo, e Isaac Bruce che rimane sempre un ricevitore estremamente affidabile e con le abilità  tecniche e atletiche per farsi trovare libero contro qualunque copertura.

La linea d’attacco è una unità  solida, in cui spiccano i due tackles Orlando Pace e Kyle Turley, specializzati soprattutto nella pass protection.

Nel complesso è un ottimo reparto, in grado sicuramente di mettere molti punti sul tabellone in qualunque momento della partita, e con una grande varità  di armi a sua disposizione: l’unico punto di domanda rimane la capacità  di Bulger di prendere in mano la squadra e condurla alla vittoria nei momenti di difficoltà  e nelle partite che contano.

Defense:

La linea di difesa potrebbe avere qualche problema per le partenze di Grant Wistrom e Brian Young: molto dipenderà  dalle prestazioni di Bryce Fisher al posto di Wistrom e dalla capacità  di Leonard Little di assicurare una costante pressione sul Qb avversario.

Il reparto linebackers è giovane e molto ben assortito, con Robert Thomas in mezzo e Tommy Polley e Pisa Tinoisamoa ai lati, il secondo reduce da una brillante stagione da rookie.

Qualche dubbio riguardo le secondarie, con Aeneas Williams ormai parecchio avanti con gli anni nel ruolo di free safety, Adam Archuleta grande contro le corse ma sospetto nelle coperture e una coppia di cornerbackes come Travis Fisher e Jerametrius Butler che potrebbe soffrire contro i migliori ricevitori della lega.

È una difesa discreta, soprattutto contro le corse, ma che dipenderà  molto da una pass rush efficace per non subire troppo nel gioco di lancio, specie considerato che dovrà  affrontare per 4 volte le ottime batterie di ricevitori di Seattle e Arizona.

Conclusioni: Ogni stagione i Rams vengono dati tra i favoriti per la vittoria finale, non potendo ignorare una squadra con così tanto talento, ma puntualmente deludono le aspettative: molte responsabilità  sono secondo me da attribuire a Mike Marz, che non è stato in grado da Head Coach di replicare il successo che lo aveva portato a vincere il Superbowl da offensive coordinator sotto Dick Vermeil.

Anche quest’anno i Rams hanno le potenzialità  per arrivare in fondo, ma c’è qualche dubbio sulla difesa e sulla leadership di Bulger, oltre ai molti dubbi che ormai gravitano su Martz.

ARIZONA CARDINALS

Offense: Il maggior punto di domanda sull’attacco dei Cardinals è la posizione di Qb: il nuovo coach Dennis Green ha consegnato le chiavi della squadra a Josh McCown, che ha finito bene la scorsa stagione ma in una situazione “facile”, quando cioè la squadra non aveva più nulla da chiedere al campionato.

Quest’anno deve dimostraredi potere essere efficace e di saper tenere in mano l’attacco anche quando c’è una posta in palio, e non sarà  facile.

Il tailback titolare sarà  ancora il leggendario Emmitt Smith, che però non sembra più avere molte cartucce da sparare, quindi non sarebbe sorprendente vedere Marcel Shipp passargli davanti nella rotazione abbastanza presto in stagione.

Il punto di forza è sicuramente il reparto ricevitori, con il rookie offensivo dell’anno scorso Anquan Boldin, reduce da una delle migliori stagioni di sempre per un ricevitore matricola, la prima scelta di quest’anno, Larry Fitzgerald, un ricevitore alto e fisico con un eccellente paio di mani e un grande fiuto per i giochi importanti, e la prima scelta dello scorso anno, Bryant Johnson, un po’ deludente nella sua prima stagione ma che ha mostrato grandi progressi nei primi camp di questa estate.

La linea d’attacco è ancorata dalla monumentale guardia destra Leonard Davis, ma il resto del reparto non è sicuramente un punto di forza per i Cards e dovrà  migliorare soprattutto nella pass protection, dopo i 44 sacks concessi lo scorso anno, seconda peggior prestazione dell’NFL.

Si tratta di un reparto giovane e di talento, soprattutto tra i ricevitori, ma che mancando di un gioco di corsa di primo livello metterà  molta pressione sulle spalle dell’inesperto McCown.

Defense: L’innesto di maggior impatto è il De Bertrand Barry, che ha guidato i Broncos con 11,5 sack lo scorso anno, e deve migliorare una pass rush in grado di produrre solo 21 sacks la stagione passata. In mezzo da tenere d’occhio il terzo anno Wendell Bryant, tackle non molto imponente ma dotato di grande velocità  e anticipo del gioco.

Discreti ma nulla più i linebackers il migliore dei quali è il MLB Ronald McKinnon, 105 placcaggi lo scorso anno, mentre ci sono molte speranze nella seconda scelta da Auburn Karlos Dansby.

La secondaria è certamente il punto debole di questa di fesa, nonostante l’aggiunta di David Macklin, e ha disperato bisogno che il suo uomo migliore, Duane Starks, rimanga libero da infortuni questa stagione.

Nel complesso un reparto che è certamente il punto debole della squadra, e sul quale Green dovrà  lavorare molto duramente per migliorare il 28esimo posto tra le difese la scorsa stagione.

Conclusioni: Il miglior acquisto dei Cardinals è probabilmente coach Dennis Green, che porta esperienza di playoffs e mentalità  vincente in Arizona.

I Cardinals possono sicuramentemigliorare il record nello scorso anno, ma hanno ancora troppi difetti, per aspirare a un posto nei playoffs già  da quest’anno, in particolare un Qb inesperto, un gioco di corsa scarsamente efficace e una difesa debole, ovvero le tre caratteristiche principali per fare strada nella postseason. Dennis Green è atteso da un duro lavoro, ma la base da cui partire comunque c’è.

SAN FRANCISCO 49ERS

Offense: Partiti in pratica tutti i big, i punti di domanda sono molti nell’attacco dei 49ers, a cominciare dalla posizione di Qb.

Il titolare designato doveva essere Tim Rattay, positivo nelle 3 partite in cui ha sostitutito Garcia lo scorso anno, ma si è procurato uno strappo all’inguine in allenamento ed è in forse per l’inizio della stagione. Non dovesse farcela è pronto Ken Dorsey, che ha mostrato grandi miglioramenti nella comprensione e nella lettura del gioco e nella meccanica di lancio, ma deve pur sempre raccogliere ancora il suo primo snap da professionista.

Il Rb sarà  Kevan Barlow, reduce dalla prima stagione oltre le 1000 yards e che non dovrà  più dividere il lavoro con Garrison Hearst; Barlow sembra il più pronto a giocare da titolare ed essere produttivo, anche se deve ancora dimostrare di poter entrare nell’elite dei Rb Nfl.

I ricevitori titolari dovrebbero essere Brandon Lloyd e il rookie Rashaun Woods, anche qui discrete potenzialità  ma esperienza pressoché nulla.

Il Tight End sarà  Eric Johson, che si è dimostrato affidabile ma ha spesso avuto problemi di infortuni che lo hanno limitato. Buona la linea d’attacco, ancorata dal centro Pro Bowler Jeremy Newberry e che presenta giovani come Kwame Harris, Eric Heitmann e la seconda scelta di quest’anno Justin Smiley.

Molti dubbi sull’efficacia di questo attacco, soprattutto nelle posizioni chiave di Qb e Wr, semplicemente troppo inesperti per essere produttivi già  da quest’anno.

Defense: La linea difensiva è costruita ancora attorno ad Andre Carter e Bryant Young, aspettando di vedere come si comporterà  il tackle rookie Sopoaga.

Punto di forza della difesa è il corpo linebackers, con due giocatori solidi come Smith e Ulbrich e il fenomenale Julian Peterson, che però deve risolvere i problemi contrattuali che lo potrebbero portare a non presentarsi al training camp.

Discreta la secondaria, con Ahmed Plummer e Mike Rumph come Cb e Parrish e Heard come safety, anche se il front office dei niners ha aspettative molto alte riguardo a Dwaine Carpenter, molto positivo come Cb lo scorso anno e che lotterà  con Heard per il ruolo di free safety questa stagione.

La difesa presenta sicuramente meno punti di domanda rispetto all’attacco, ma nonostante un buon livello di talento non sembra in grado di offrire quel livello di prestazioni necessario a tenere la squadra in corsa per obiettivi importanti.

Conclusioni: dopo aver perso praticamente tutti i suoi pezzi pregiati pei i 49ers è giunto il momento di ricostruire, affidandosi a un gruppo di giovani di belle speranze che nelle prossime due stagioni possono crescere e garantire delle soddisfazioni alla squadra in futuro, dopo che si sarà  liberata dei milioni di dollari di penalità  contrattuali che pesano quest’anno sul salary cap.

Per questa stagione le prospettive non sono però rosee, e sulla carta San Francisco sembra una delle pretendenti più autorevoli alla prima scelta assoluta del prossimo draft…

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