Peyton Manning è in un momento di forma assolutamente esaltante…
Orfano dell' audio originale e dovendomi sorbire i vaneggiamenti del natural born unpleasant esperto di automobilismo (insieme fortunatamente anche alle specifiche tecniche precise e competenti di Bebo Nori), ho assistito ad un frizzante divisional play-off tra Kansas City Chiefs e Indianapolis Colts, che ha visto quest' ultimi uscire vincitori 38 a 31, dando prova di dominante forza offensiva.
Gara insolitamente caratterizzata dall' inutilizzo di entrambi i punters (tanto per dare un' idea della forza dell' attacco di Indianapolis, ma anche di quello dei Chiefs), massacrata da quella nuova (perlomeno a livello di play-off) macchina offensiva sotto pressione chiamata Peyton Manning, che anche in questo divisional play-off ha avuto un rating impressionante (138, con 22 su 30, 3 touch down pass e 304 yards totali), dopo aver ottenuto il massimo di rating (158.3) nella wild card contro i Denver Broncos la scorsa settimana.
Di fronte due attacchi esplosivi a dir poco, Kansas City prima di questa partita era 8-0 in stagione sul proprio campo, mentre i Colts non erano da meno, 7-1 in trasferta. La gara si svolge proprio come tutti se l' aspettavano, spazio agli attacchi, aprono le segnature i Colts con un touch down di Brendon Stokley da 29 yards, imbeccato nel mezzo da Peyton Manning, rispondono nel drive successivo i Chiefs con un field goal del vecchio Morten Andersen.
Seguono una meta su corsa di Edgerin James, un touch down pass di Trent Green per il grande Dante Hall e un passaggio in meta di Peyton Manning per il rookie da Notre Dame Lopienski che, prima di un field goal sbagliato da Morten Andersen nei secondi finali del secondo quarto, fissa il risultato sul 21-10 per i Colts all' intervallo. Partita assolutamente godibile, gli attacchi dominano in lungo e in largo, in particolare quello dei Colts è impressionante per esecuzione, velocità e precisione, Peyton Manning ha SEMPRE il completo controllo sull' attacco e sulla situazione, il suo no-huddle offense è assolutamente imprendibile.
Dick Vermeil nell' intervallo cerca di scuotere i suoi, che sembrano aver recepito il messaggio rientrando in campo con le facce giuste e con gli occhi della tigre. Il primo drive offensivo dei Chiefs sembra promettere bene, Priest Holmes arriva con una poderosa corsa fino alla red zone, ma sul placcaggio perde una palla sanguinosa, restituendo il pallino offensivo a chi avrebbe dovuto stare più tempo possibile sulla side line, ovvero l' attacco di Indianapolis.
Si prosegue con un field goal di Vanderjagt, mentre nel drive successivo i Chiefs arrivano al touch down con un salto da una yard di Priest Holmes. I Chiefs ci provano, si sbattono, danno il massimo, ma in ogni drive offensivo i Colts non perdonano. Impressionante touch down pass di 19 yards di Manning, che dopo un no-huddle play cambiato tre o quattro volte, imbecca Reggie Wayne con una purezza di esecuzione assolutamente cristallina.
Ci prova Dante Hall, che ritorna il kick off in meta con una esaltante serpentina tra le maglie dello special team di Indianapolis, che tiene sempre a contatto i Chiefs (24-31), ma che fa allo stesso tempo il gioco dei Colts, lasciando sempre in campo il devastante attacco di Peyton Manning.
Un altro touch down su corsa di Edgerin James ed un altro dall' altra parte di Priest Holmes fissano il punteggio sul 38-31 negli ultimi quattro minuti con il possesso palla per i Colts, abilissimi a mangiare il tempo e a lasciare solo otto secondi finali per un ultimo disperato gioco d' attacco dei Chiefs, che si conclude con un nulla di fatto.
Indianapolis sembra veramente inarrestabile, sembra che la fiducia nei propri mezzi acquisita da Peyton Manning e dal suo attacco sia stata una vera e propria svolta. Adesso i Colts andranno a Foxboro per il Championship contro i Patriots, reduci da 13 vittorie consecutive e obiettivamente il peggior avversario da affrontare.