Steve McNair in azione
"La partita è già vinta dai Raiders se senti quello che dice la gente o la televisione o se leggi i giornali. E' già vinta dai Raiders, ma noi sappiamo che ce la possiamo fare. Dobbiamo andare in campo e provarci".
Queste le parole di uno stizzito Steve McNair, che alla domanda "Come hai reagito quando hai visto il titolo di Sports Illustrated (Può qualcuno battere i Raiders ?)" ha risposto prima affermando la solidità del proprio spogliatoio ("Non guardo a quel tipo di cose. So di cosa siamo capaci, e non presto attenzione a quello che la gente dice fuori") e poi lanciando una frecciatina alla stampa.
Nella conferenza stampa del 15 Gennaio tutta l'attenzione era ovviamente rivolta al suo pollice, incassatosi durante la partita contro gli Steelers. Il prodotto di Alcorn State ha detto a coach Fisher che gioca meglio quando è infortunato, e che vuole finire quello che ha iniziato.
"Sì, ho lanciato un po'. Sta andando meglio, mi fa ancora un po' male, ma fortunatamente domani [in allenamento] potrò fare molto di più di quello che ho fatto oggi. Devo mettere il dito un po' più in basso sulla palla [per effettuare bene il grip] ma comunque ogni altra cosa è a posto".
Il ragazzo si anima quando gli chiedono cosa faranno per non rimediare un'altra brutta figura come quella della 4a settimana nel Black Hole: "Dobbiamo solo andare là fuori e giocare. Non ci presentiamo là per una vendetta, non dobbiamo fare niente di folle. Dobbiamo andare solo là a giocare, divertirci e giocare una partita che siamo tenuti a disputare".
Il Network Associates Coliseum di Oakland, più noto come Black Hole, è il posto peggiore sulla terra insieme al Metrodome di Minneapolis per giocare a football; la media di decibel è elevatissima (come la Arco Arena, casa dei Sacramento Kings), come elevatissimo è il grado di pazzia dei tifosi nero-argento.
Un altro giocatore che certamente va ascoltato è Eddie George, il quale ha speso ottime parole per il suo amico McNair: "La sua pazienza e la sua leadership gli hanno permesso di maturare sia come uomo che come giocatore. Sono contento di andare avanti, così la gente può apprezzare il lavoro di Steve in campo e tutto quello che ha fatto quest'anno. Adesso siamo in un momento importante, e questo fa sì che la gente lo apprezzi per il tipo di giocatore che è".
Dall'altra parte parla uno dei migliori defensive backs che ci sia in circolazione, Charles Woodson: "Si sa che i playoffs non sono come la regular season (chiedere ai Packers"), si sa che se perdi vai a casa: tutti stanno prendendo le cose molto più seriamente ora". Tutti i Raiders stanno prendendo questa partita come quella della vita, perché finire la stagione qui sarebbe ancora troppo deludente. Nel 2001 persero malamente in casa contro i Ravens mentre la stagione scorsa furono gli arbitri a penalizzare i Raiders, in un episodio che vide protagonista proprio Charles Woodson.
Il cornerback di Michigan State se la dovrà vedere probabilmente con Derrick Mason, e la difesa "a uomo" (che si contraddistingue da "difesa a zona", la cosiddetta "zone coverage") è quella che lui preferisce: "Gioco la maggior parte delle mie partite a uomo, la zona è eccitante, ma ho sempre giocato a uomo". Il leader della difesa dei predoni pensa che la sua squadra avanzerà al Super Bowl.
"Abbiamo un team migliore, più compatto. Due anni fa eravamo i favoriti, ma non siamo riusciti a far girare la palla nel modo in cui volevamo e l'unica grande azione della partita (la corsa di Shannon Sharpe di 80 yds) ci ha ucciso. Quest'anno siamo più bilanciati difensivamente e offensivamente. Il nostro reparto offensivo può lanciare la palla a chiunque e la difesa può fermare chiunque sia necessario. Quindi dobbiamo applicare queste nostre caratteristiche in questa partita".
Il ragazzo si sofferma poi su quanto sia eccitante essere compagni di squadra di giocatori - Jerry Rice, Rich Gannon e Tim Brown – che hanno costituito e che stanno costituendo una parte di storia del football. "Non puoi altro che avere rispetto per questi ragazzi, che stanno giocando a football da tanto tempo. Alcuni dicono che siano troppo vecchi per essere ancora considerati i migliori ma non sembra così, perché lavorano sempre molto duramente". Menzionando i 'vecchietti' della Bay Area non può non soffermarsi sulla strabiliante stagione di Rich Gannon.
"Sta facendo un grande lavoro per noi. E' grandioso, per anni non è partito titolare e adesso è venuto fuori alla grande; è andato al Pro Bowl, è diventato titolare e giocherà ancora con i migliori della NFL". A proposito di 'vecchietti': Tim Brown, sempre nella conferenza del 15 gennaio ha attaccato molto Lance Schulters per le sue parole.
"Puoi solo ridere quando senti questi parole. Io ci ho giocato contro poche volte, peraltro nel 2000 quando lui era ancora a San Francisco, e non ci siamo neanche detti 'ciao'. Quando giocava nei 49ers parlava molto, ma nelle ultime due volte che ci ho giocato contro non ha parlato molto e non so perché lo stia facendo adesso.
Credo che stia dicendo queste parole per se stesso, perché sa che ho giocato troppo a lungo per essere toccato da discorsi come questi". Brown fa parte anche di uno dei migliori attacchi dell'intera NFL. "Da quello che mi dicono questo è il migliore attacco da 5 o 6 anni. Abbiamo creduto che fosse meglio basare l'attacco sui passaggi che sulla corsa, e curiosamente proprio da quella scelta è dipeso il nostro successo nelle corse, specialmente nelle ultime nostre tre o quattro partite. Non sono stato il perno dell'attacco, lo sono stati di più Jerry Rice e Charlie Garner o Jerry Porter. Ho preso i miei palloni quando negli schemi chiamavano il mio numero".
Dalla AFC passiamo alla NFC. Nella città dell'amore fraterno ci sono -27 gradi e non è la temperatura ideale per i Buccaneers, abituati al caldo della Florida. "Dovremo andar là fuori e fare uno sforzo grandissimo" spiega Keyshawn Johnson, che nei playoffs con la maglia di Tampa Bay è sempre stato fermato dagli Eagles.
"Non vogliamo ripetere le partite degli scorsi due anni, e non credo che lo faremo. Questa è una finale di NFC da vincere e dobbiamo andare al Super Bowl. I ragazzi che nel '99 hanno vinto contro i Rams per andare nei playoffs vogliono avere quelle stesse motivazioni e questa volta possiamo finire il lavoro. Con Philadelphia nei PO abbiamo sempre perso ma questa volta vogliamo avere un buon ricordo del Veterans. " E' la finale NFC. Se non hai motivazioni per questa partita, con la possibilità di andare al Super Bowl e ottenere un anello, allora meriti di andare a casa".
Dalle sfide degli anni passati non è cambiato molto, anzi, quasi niente, tranne l'allenatore: Jon Gruden. L'ex head coach di Oakland ha speso belle parole per il suo rivale, Andy Reid. "Andy Reid è un grande allenatore, ha una incredibile etica lavorativa e una grande intelligenza, e soprattutto capisce molto il passing game che mi ha sempre sorpreso".
E' ovvio che una sconfitta dei Bucs avrebbe le stesse conseguenze di quella dei Raiders, poiché tutte e due non riescono per un motivo o per l'altro (che nel caso dei Buccaneers corrisponde ad una squadra: Philadelphia Eagles) ad andare alla grande kermesse di fine Gennaio. Dall'altra parte ha parlato il grande amico di Allen Iverson, il leader dell'attacco bianco verde, Donovan McNabb.
"Quello che dobbiamo fare è, ovviamente, imporre un gioco basato sulle corse. Ma nell'imporre il nostro gioco sulle corse dobbiamo assicurarci di distribuire bene la palla coi passaggi". Gli Eagles da due anni a questa parte hanno sempre avuto la meglio sulla franchigia della Florida. McNabb ha parlato anche a questo proposito: "Sappiamo cos'è successo giocando contro Tampa Bay ma il passato è passato. Non conta adesso. Ci dobbiamo concentrare su questa partita e sulla possibilità di andare a San Diego, dato che non molte persone hanno questa possibilità . Alcuni nella loro intera carriera non hanno mai raggiunto il Super Bowl. Questa è un'opportunità per noi di raggiungere il livello successivo e non dobbiamo mancarla".