Terrell Owens è stato decisivo in questo Monday Night…
SAN FRANCISCO- SEATTLE 28-21
La riconoscenza non è tra le qualità richieste per essere una grande allenatore. Steve Mariucci, che un grande allenatore è di sicuro, infatti non è per nulla riconoscente.
Per sua stessa ammissione tutto ciò che sa di football lo deve a Mike Holmgren, il suo "superiore" a Green Bay tra il 1992 e il 1995, quando il giovane Mariucci muoveva i primi passi da assistente allenatore.
Da quel periodo Mariucci e Holmgren si sono ritrovati contro tre volte: due vittorie per il più anziano Mike, alla guida dei Packers, una per l'allievo Steve, alla guida dei 49ers.
Ieri, per la prima volta, Holmgren ha sfidato Mariucci dalla panchina dei Seahawks, dimostrando che l'allievo non ha superato il maestro, se è vero che con una squadra decisamente meno forte ha tenuto in scacco il suo ex assistente per quasi tutta la partita.
Come detto però, Mariucci non è ha avuto pietà del suo maesrto e grazie a un td di Terrel Owens a 7 minuti circa dal termine ha condannato Holmgren ad un record di 1 vinte e 4 perse che rappresenta la peggior partenza di sempre da quando è capo allenatore nella NFL.
Il clima da Monday Night fa però evidentemente bene ai Seahawks che tirano fuori tutto il carattere che hanno e mettono paura alla rivale di divison. La difesa, pessima nelle prime quattro partite, ritrova due pedine chiave come il tackle John Randle e il cornerback Springs e la musica è subito diversa.
Per la verità l'inizio fa pensare ad una passeggiata di salute per i californiani: nel primo quarto Bronson (che nel corso della serata si fratturerà un piede) intercetta Dilfer e Owens segna il primo TD della partita fissando il risultato sul 10-0.
Ma Seattle non ci sta a farsi mettere i piedi in testa in diretta nazionale e per di più nel loro nuovissimo Seahakws Stadium e Dilfer incominicia a lavorare con calma contro la settima difesa della lega. Alexander si carica sulle spalle tutto il peso dell'attacco (porterà la palla per 25 volte), Engram si rivela il più affidabile della modesta batteria di ricevitori a disposizione di Dilfer e Strong riceve il Td che riapre la gara.
E' però la difesa di Seattle a cambiare la partita: la linea riesce a mettere Garcia sotto costante pressione: Randle e Eaton nel mezzo dominano, rendendo la vita difficile ai running backs di Frisco e i blitz di Chad Lewis fanno collassare in continuazione una linea decisamente debole sul lato sinistro, dove si fa sentire l'assenza di Fiore.
Garcia è bravo a non perdersi d'animo, non forza un passaggio e decide di correre quando la pressione è eccessiva: alla fine sono quattro i downs che il Qb di Mariucci chiude con coraggio e lucidità . L'attacco però non gira e nemmeno gli special teams: Engram li punisce duramente riportando il end zone un punt con un ritorno da 61 yards che porta in vantaggio Seattle (14-10).
Si torna dall'intervallo e il tema della partita non sembra diverso. La difesa dei 49ers è però più attenta, non concede nulla sul profondo e riesce tutto sommato a contenere la velocità di Alexander.
E' l'esplosione di Barlow e Hearst a far girare però la partita: i due runningbacks sono decisivi nel drive da 99 yards che riporta in vantaggio San Francisco. Al td di Barlow risponde però subito Alexander che permette a Seattle, con la sua corsa in end zone, di entrare nell'ultimo quarto avanti di un punto.
E' ancora un intercetto a fare la differenza, quello di Plummer che cattura una palla vagante deflettata da Okeafor. Il drive successivo è quello che decide la gara: Owens sino a quel momento (Td iniziale a parte) più impegnato a prendersela con compagni e allenatori che a ricevere palloni, da prova del suo sconfinato talento e segna il Td della vittoria con una grande ricezione sulla testa di Springs.
Può essere banale qualcosa che Owens fa? Risposta: no. E allora il buon Terrell tira fuori un pennarello dai calzettoni, mette una bella firma sul pallone del Td e lo regala in tribuna. Mariucci e Garcia, che non lo sopportano più, devono rassegnarsi: senza le mani del numero 81 non si va da nessuna parte. Seattle raccoglie applausi e la quarta sconfitta in cinque gare, San Francisco mette il punto esclamativo sul suo lunedi d'oro, i Giants volano alle World Series, i 49ers in vetta alla Afc West.