Il premio Nick Adenhart al miglior pitcher degli Angels è andato per il 2009 a Jered Weaver
Si sta chiudendo la stagione ed il principale verdetto è stato espresso lunedi serà : i Los Angeles Angels of Anaheim sono per la terza volta consecutiva i campioni della division. Il trionfo di quest'anno ha caratteristiche molto diverse dai precedenti, almeno per quanto riguarda la prima parte dell'anno.
Intanto, le altre compagini pensano al 2010. Il modo in cui lo fanno lo vedremo a bocce ferme, cioè quando anche i Playoff saranno in archivio, per il momento ci limiteremo ad annotare i progressi di alcuni dei loro giocatori in questo fine stagione.
Los Angeles Angels
Si è conclusa con uno scintillante 11 - 0 sui Rangers firmato da Ervin Santana, sul monte per tutti e nove gli inning, la campagna vincente degli Halos. All'ultimo out è iniziata la festa. E vale la pena, anche dal punto di vista tecnico, esaminare quanto succede negli spogliatoi dell' Angels Stadium.
Un componente della clubhouse tiene la maglia di Nick Adenhart, pitcher deceduto in un incidente stradale lo scorso aprile, mentre tutti rovesciano birra e spumante, coi quali stavano celebrando il risultato del campo, proprio sulla jersey numero 34. Ciò nel tentativo di ricordare il compagno scomparso.
Per chi vi scrive è stato semplicemente un bel gesto spontaneo, un modo di non solo ricordare, ma anche "coinvolgere" anche lui nella festa. Le polemiche ci sono state, ed hanno tutte come autori degli eccessivamente sensibili opinionisti; questo in America, figuriamoci cosa sarebbe successo nel nostro Paese con il suo erroneamente sviluppato senso del gusto.
Cosa importante è pero analizzare il gesto per la grinta che mostra: la morte di Adenhart ha evidentemente, dopo questo sfoggio di tale coesione, rafforzato il sentore che la squadra abbia tratto il meglio da questa esperienza. Un conto è dire le bellissime parole spese dai giocatori, uno su tutti Torii Hunter, ed un altro è dare in pasto alle nostre elucubrazioni un fatto concreto. Sembra davvero che ci sia il desiderio di vincere il più possibile anche in ricordo del giovane partente, e non solo per la realizzazione di un piano sportivo.
E così, dopo maggio si è solo pensato ad un altro titolo, a vincere ed alla Post Season, una volta gettati alle spalle i primi altalenanti due mesi. Il record si è assestato ad un livello leggermente meno alto rispetto all'anno scorso, ma il numero di punti segnati è levitato in modo cruciale, consegnando a Mike Scioscia il secondo attacco della American League secondo solo a quelli degli Yankees, decisamente a loro agio nella nuova casa.
Ed è proprio a ciò che pensano gli Angels, ad imporsi, un giorno lontano solo una ventina di giorni, al New Yankee Stadium ed andare alle World Series. A risultato acquisito (è ormai un mese che il titolo divisionale è facilmente pronosticabile) c'è stato un rilassamento generale della squadra, ma non appena la matematica certezza si è avvicinata, Los Angeles ha inanellato 4 vittorie consecutive in cui ha sbaragliato gli avversari con un totale di 28 punti a 6. Il punto esclamativo giunge contro quei Rangers che sembravano essere gli unici a poter stare dietro ai nuovi campioni, e che probabilmente sul lato teorico lo sono. Dovranno aspettare un altro anno, quando forse il regno di questi Angels inizierà , dopo tre anni, a vacillare.
Texas Rangers
Si chiude quindi con la resa la stagione di Texas. Una stagione sfortunata, tra gli infortuni cronici di Josh Hamilton e le sue susseguenti performance intrappolate tra alti e bassi, e quelli di Michael Young, che comunque non hanno fermato il terza base dall'essere uno dei migliori giocatori della lega per media battuta.
Nel tentativo di dare un'ulteriore sferzata ad un attacco sì potente, ma monodimensionale, sono stati provati Elvis Andrus e Julio Borbon. Del primo sappiamo molto, essendo arrivato ad inizio anno ed avendo mostrato ben presto le sue qualità diu corridore formidabile e di infielder di medio livello. Il secondo ha fatto solo 42 apparizioni, ma ha già 19 basi rubate, il che porta la sua media a 0,45 basi rubate a partite, molto superiore a quella di Andrus, che è quinto per quanto riguarda tutta la American League in questo fondamentale.
E' solo questa l'osservazione finale da fare sulla squadra texana, che chiude il ballpark in Arlington per il 2009 con la certezza che l'eccellenza è a pochi passi, nonostante la prevedibile difficoltà che ha provato nell'ultima parte della stagione.
Seattle Mariners
In questo fine di stagione non ci siamo proprio risparmiati nulla.
Ci mancava solo di vedere Ichiro Suzuki espulso dal campo di gioco. E' successo contro Toronto, in una partita che è finita agli extra inning nel dome dei Jays.
Evidentemente in disaccordo con la chiamata arbitrale di strike, il campione giapponese disegna l'area di strike muovendo la mazza a mezz'altezza, un gesto che comporta l'automatica espulsione, per l'appunto.
Quando l'umpire gli mostra la via dello spogliatoio, Ichiro non vuole saperne. Tocca a Don Wakamatsu andare a prendere il suo lead off e portarlo fuori dal diamante. L'esterno none ra mai stato espulso, nemmeno in Giappone.
I miglioramenti della franchigia ci sono stati. L'ultimo periodo è abbastanza sintomatico di come la dirigenza punti a vari giovani in rotazione per rilanciare un record che quest'anno non è stato male. Ampiamente vincente, esso è un buon obiettivo raggiunto nel 2009, nonostante sia, anche a livello teorico, un po' poco per ambire ai playoff.
Inizialmente bollata come di rifondazione, questa stagione aveva destato entusiasmo nell'ambiente, tanto che, a parte l'ottimo inizio di Ken Griffey, in molti si dicevano più che ottimisti sulle chance dei Mariners. Poi il cambio di rotta in peggio, fino al saldo terzo posto divisionale, che rappresenta più che bene la stagione di un team sospeso tra mosse di mercato sbagliate (Erik Bedard, che ha contribuito poco pure nel 2009) ed un futuro da ricostruire.
Oakland Athletics
Gli Athletics fanno registrare il secondo miglior record della lega a settembre. Ben poco importa, visto che è scientificamente dimostrato che a tale exploit non corrisponde un altrettanto brillante inizio nella stagione successiva.
Nel caso specifico, però ci sono buone notizie da annotare per i dirigenti in green & gold.
Il ritorno positivo di Dana Eveleand, il continuo del buonissimo momento di Rajai Davis già esposto nell'ultimo report e le prestazioni di Jack Cust, probabilmente l'unica buona notizia che si è protratta per tutta la stagione.
Il trentenne del New Jersey ha avuto lo stesso numero di Home Run delle ultime due stagioni, e quantomeno è riuscito a non farsi tirare giù da tutto il parapiglia che gli si era creato attorno, con le trade dei grandi nomi arrivati prima della stagione e che non hanno reso come ci si aspettava. Un giocatore da trattenere è Ryan Sweeney, il migliore per media battuta di un lineup tra i peggiori della lega. Nonostante l'ultimo colpo di reni, la stagione degli A's è totalmente da dimenticare, nella speranze che la società rifletta nella offseason e non compia gli errori di quella passata. Protrarre la filosofia del puntare sui giovani potrebbe salvare Oakland dalle pessime figure rimediate nella stagione che si chiude martedì prossimo.