Ryan Howard & Phillies a caccia del secondo anello.
Consueto appuntamento sulla National League East a poco più di due settimane dal termine della stagione regolare. Poco o nulla cambia dall'ultimo aggiornamento, e di questo traggono beneficio ovviamente i Philadelphia Phillies, ormai ad un passo dalla post-season e dalla possibilità di difendere il titolo conquistato dodici mesi fa. L'altro verdetto emesso dopo le ultime partite, cui manca solo la certezza matematica, è che anche quest'anno la wild-card della NL non uscirà da questa division, una costante degli ultimi anni.
Vediamo ora, nel dettaglio, la situazione di ogni team, gettando uno sguardo anche alle ultime partite di RS rimanenti:
Philadelphia Phillies (87-61)
Iniziamo, ovviamente, con i primi della classe, in serie positiva e come detto ormai virtualmente qualificati per la post-season: 8-3 il bilancio dall'ultimo report, frutto anche di un calendario casalingo piuttosto agevole e sfruttato ottimamente.
S'inizia con l'ultimo match della serie contro i Nationals, che si impongono a sorpresa per 8-7 al termine di una partita tirata fino all'ultimo: stecca Blanton (8 ER in 4.2 IP) e non bastano tre scoreless innings del bullpen.
La serie contro i Mets, invece, non ha praticamente storia e la squadra di Manuel si impone per 3-1: Cole Hamels (6.2 IP, 1 ER) e Kyle Kendrick (7.1 IP, 2 ER) protagonisti di prestazioni eccellenti, specialmente il secondo, chiamato a sostituire l'infortunato Happ. Menzione speciale per Pedro Martinez autore di 8 shutout innings che valgono la vittoria contro la sua ex-squadra; l'unica sconfitta arriva dopo una prova incolore del "vecchio" Moyer, richiamato in rotazione dopo una parentesi positiva come rilievo. Attacco un po' al di sotto degli standard abituali, ma con un pitching a questi livelli basta e avanza.
Copione invariato anche per la serie contro Washington, conclusa con un perentorio sweep: con il lineup poco ispirato, tocca ai partenti fare la parte dei leoni; vincono, nell'ordine, Cliff Lee che riscatta alcune opache prestazioni con un complete shutout game, Blanton che si prende la rivincita per la sconfitta della settimana precedente e Hamels, ancora alla ricerca della forma magica del 2008.
Vittoria in trasferta 2-1 nella serie contro i Braves con le mazze che tornano protagoniste: Howard, incontenibile, batte 5 RBI nelle prime due sfide raggiungendo anche i 41 HRs stagionali. La sconfitta arriva in gara-2 contro un grande Javier Vazquez, che zittisce il lineup avversario per 7 riprese, per il resto è stata una sfida senza storia.
Coming up
Continuano le trasferte: si inizia stanotte con il double-header contro Florida, per proseguire con una serie di quattro match in Wisconsin contro i Brewers. Chiusura casalinga contro gli Astros per gli ultimi 3 incontri di RS: basterà evitare lo sweep contro i Marlins per ipotecare l'accesso ai play-off.
Florida Marlins (80-70)
Continua, senza infamie e senza lode, il cammino della squadra della Florida in questo 2009: team giovane, che, dopo l'acquisto di Nick Johnson, può vantare un pacchetto di interni di primissimo piano, ma "tradito" da un parco lanciatori che, esclusi Josh Johnson e Ricky Nolasco, vanta elementi abbastanza mediocri. Le residue ambizioni di gloria si concentrano verso la wild-card rappresentata da Colorado e distante 5 partite: mission impossible o quasi per Ramirez e compagni.
Bilancio 6-5 che si apre con la netta vittoria 13-4 contro i Mets che sancisce lo sweep contro la squadra newyorkese.
L'attacco, però, si inceppa nel momento peggiore e la serie casalinga contro i Nationals si chiude con una sconfitta 1-2, nonostante un super Hanley Ramirez.
Pronto riscatto in Missouri contro i temibili Cardinals: serie che si chiude con la vittoria 2-1 grazie alle ottime prestazioni di West (6 IP, 1 ER) e Johnson (6 IP, 1 ER), capaci di mettere la museruola a Pujols e compagni. Da segnalare, nel bullpen, le due salvezze di Nunez, che portano il suo totale stagionale a quota 23.
Infine termina in parità 2-2 la sfida contro Cincinnati, in cui l'attacco continua a stentare e servono una rara blow-save di Francisco Cordero e due QS di Nolasco e VandenHurk per evitare lo sweep.
Coming up
Due serie casalinghe di tre partite aprono la settimana dei Marlins: dopo Philadelphia toccherà ai Mets far visita al Dolphin Stadium in attesa della chiusura stagionale in Georgia contro i Braves. Inutile ricordare che servirà un miracolo per centrare la PS, ma in caso di sweep ai Phillies le ultime 6 gare contro due squadre fuori dai giochi potrebbero riservare delle sorprese.
Atlanta Braves (79-70)
Anche in questo caso, la stagione volge al termine all'insegna della mediocrità : il pesante sweep casalingo contro i Reds e la recentissima sconfitta contro i Phillies hanno spezzato ogni speranza di gloria, nonostante una striscia di 7 W consecutive (la prima dal 2006). L'attacco continua a fare fatica e le ottime prestazioni del pitching non bastano per tenere il passo della concorrenza: se a tutto questo si aggiunge un bullpen che inizia a pagare il sovra-utilizzo dei suoi elementi migliori il quadro è completo. Molto positivo (8-2) ma tardivo il risveglio dall'ultimo report, coinciso con il ritorno in piena forma di alcuni uomini chiave del lineup.
Si inizia con la vittoria contro gli Astros, propiziata da una giornataccia da dimenticare sul monte di Roy Oswalt.
Tocca poi agli ottimi Vazquez e Jurrjens regalare due belle vittorie al Busch Stadium, rispettivamente contro Pineiro e Carpenter; nel mezzo vittoria rocambolesca per 7-6 sfruttando la BS dell'All-Star Franklin che sancisce uno sweep assolutamente imprevedibile alla vigilia.
Serie positiva che arriva a quota 7 dopo il cappotto inflitto agli sfortunati Mets: protagonisti, come al solito, i lanciatori, con Jurrjens e Hanson che colgono due netti successi. La terza partita, invece, diventa una sfida tra rilievi che si conclude con il clamoroso errore di Murphy che condanna Francisco Rodriguez alla sconfitta e regala ai Braves una vittoria oltremodo fortunosa.
Brusco stop, come detto, contro Philadelphia, che esce vincitrice 2-1 dalla serie conclusa ieri: Hudson e Hanson cedono di fronte a Howard e compagni, e serve il miglior Vazquez per riuscire a portare a casa una W.
Coming up
Da stanotte inizia una serie di tre sfide a New York contro i Mets, cui seguiranno tre partite contro i Nationals; chiusura casalinga contro Florida. Calendario, sulla carta, agevole; purtroppo per i Braves servirà a poco vista la classifica. La speranza è di chiudere in maniera positiva il 2009, sperando di continuare la crescita nel 2010 con l'obiettivo dei play-off.
New York Mets (65-85)
Se c'è una squadra che non vede l'ora di terminare il 2009, è sicuramente quella di New York, sponda Mets. Nota positiva, dopo il rientro di Beltran, è il ritorno di John Maine in rotazione che conquista subito la vittoria al rientro contro Washington al termine di cinque positivi innings. Purtroppo per i tifosi, però, questa è l'unica buona notizia da segnalare: per il resto la stagione si avvia al termine all'insegna delle sconfitte, ben 9 negli ultimi 12 match.
Tocca a Marlins, Phillies e Braves infierire contro i vari Parnell, Misch e Figueroa; sfortunatissimo Tim Redding che nonostante una prova da 6 IP, 3 H e 1 ER si becca la sconfitta contro un Pedro Martinez d'annata.
Per il resto è stato un massacro: 1 vittoria a fronte di 8 sconfitte, con 31 runs segnate e 57 concesse; l'unica vittoria è arrivata contro Philadelphia al termine di una partita che vedeva i Mets sotto di quattro dopo 7 innings, prima dell'implosione del bullpen dei campioni in carica.
Giusto sottolineare anche la "vittoria morale" in gara-2 contro Atlanta, compromessa da un errore macroscopico di Murphy nel nono inning; si tratta comunque di episodi che cambiano poco il giudizio su una stagione troppo pesantemente condizionata dagli infortuni per essere giudicata.
Chiude il recap, la serie interna contro i Nationals, che vede il ritorno alla vittoria della squadra newyorkese 2-1: prove incoraggianti di Maine e Redding (che batte Lannan, bestia nera dei Mets), mentre continua il periodo difficile per Mike Pelfrey, arrivato a 11 L in stagione.
Coming up
Atlanta (3 gare), Florida (3) e Washington (3) separano New York dalla tanto attesa conclusione di questa tragica stagione. Ultime possibilità per qualche giovane interessante di farsi notare e guadagnarsi una chiamata per lo ST del prossimo anno.
Washington Nationals (51-98)
Chiude la classifica, come 15 giorni fa, Washington, ormai prossima alle 100 sconfitte: parlare di stagione deludente è forse eccessivo, però in molti vedevano nel 2009 l'inizio della scalata al vertice della squadra di Acta (ex-manager, ormai), che invece registra l'ennesimo quinto posto in division, lontano anni luce da qualsiasi velleità di classifica. Un lineup discreto e una rotazione giovane sono buone basi di partenza, ma la sensazione è che, nonostante Strasburg, difficilmente la squadra capitolina potrà essere protagonista nei prossimi anni.
Si inizia con un'insperata vittoria 8-7 contro Philadelphia, complice una serata da dimenticare di Joe Blanton, anche se in bullpen prova a riaprirla concedendo 5 runs dell'ultimo inning.
Il momento positivo continua anche nella serie esterna contro Florida, chiusa sul 2-1: vittorie che portano la firma della coppia Zimmerman-Dunn, una combinazione #3-4 tra le migliori della lega; molto bene anche Tyler Clippard che contribuisce con 4 scoreless innings in rilievo. La sconfitta arriva, invece, all'esordio di Estrada che scende dal monte dopo soli 2.1 IP.
Senza storia, invece, la sfida contro i Phillies al Citizens Bank Park: 3 runs segnate in altrettanti match e una sensazione di impotenza contro Lee, Blanton e Hamels che spiega, in modo evidente, lo sweep subìto.
Non va molto meglio contro i Mets, che nonostante le numerose defezioni riescono ad imporsi nella serie grazie alla prestazioni convincenti di Redding e Maine; per i Nationals uniche note positive il 30simo HR di Zimmerman e la quinta W del rookie Martin, che porta la sua ERA stagionale ad un discreto 4.21.
Coming up
Ultime nove gare casalinghe contro Dodgers, Braves e Mets chiudono la solita stagione perdente di Washington: si cercheranno ovviamente solamente traguardi individuali con l'attenzione rivolta a Adam Dunn, a caccia della solita stagione da 40+ HRs e Ryan Zimmerman alla ricerca del record personale di RBI.
Concludo rinnovando i miei auguri a Phillies e signora per il lieto evento; in attesa, magari, che Philadelphia gli regali un altro titolo!