NL Central Report #9

Holliday è caldissimo per i Cardinals…

Ben ritrovati, cari lettori, con il report dedicato alla NL central.

Giunti a metà  agosto, sembrano essersi definite le gerarchie della division, con i Cardinals a duellare con i Cubs per il titolo della division e l'accesso ai playoff (e la perdente del duello sarà  impegnata a distanza nella wild card race), Astros e Brewers si giocheranno il terzo posto con flebili speranze di riagguantare le prime due squadre mentre i Reds sembrano destinati a impedire ai Pirates di raggiungerli per non finire ultimi nella division.

In queste due settimane è passata anche la trade deadline e numerose sono state le trade che, come ogni estate, hanno portato numerosi giocatori a vestire casacche diverse da quelle di inizio stagione. Nella NL central i grossi colpi in realtà  erano già  stati messi a segno dai Cardinals, che si sono portati a casa Holliday, DeRosa e Lugo e quindi alla trade deadline abbiamo visto soprattutto mosse minori.

Attive soprattutto due squadre, i Cubs e i Pirates: i primi hanno aggiunto due pitcher al roster, mentre i secondi hanno continuato l'opera di rivoluzione della squadra in atto da qualche mese. Sostanzialmente inattivi Astros e Brewers, mentre i Reds hanno portato a termine una delle trade più inutili mai viste in questi ultimi anni.

Come sempre, vediamo nel dettaglio la situazione.

ST. LOUIS CARDINALS (62 vinte - 51 perse)
Riguadagna la vetta della division la squadra guidata da Tony LaRussa, grazie a due settimane di fuoco in cui i RedBirds hanno vinto 9 partite perdendone solamente 3: dopo la vittoria nell'importante serie che li metteva a confronto con una delle migliori squadre MLB (i Dodgers), i Cardinals hanno fatto loro anche la serie con gli Astros, hanno splittato la serie con i Mets prima di chiudere in bellezza con uno sweep al PNC Park di Pittsburgh.

Come detto, alla deadline non sono state effettuate trade, visto che Mozeliak aveva già  provveduto nelle settimane precedenti: i Cardinals restano quindi quelli di inizio anno, con l'aggiunta di Holliday, DeRosa e Lugo. Soprattutto i primi due garantiscono al lineup una profondità  che da anni non si vedeva nella squadra del Missouri, mentre Lugo rappresenta uno di quei utility player che al manager piacciono tantissimo.

E questi tre giocatori per adesso stanno facendo molto bene, soprattutto Holliday, il cui impatto sulla squadra è stato a dir poco incredibile. Dopo l'ASG Holliday ha una linea di .466/.515/.793, semplicemente mostruoso, al di sopra delle aspettative più rosee.

DeRosa ha avuto qualche difficoltà  in più, soprattutto a causa di un infortunio al polso che sicuramente non lo aiuta al piatto, mentre Lugo si è presentato in maniera molto convincente.

Tra i soliti noti c'è da andare a vedere, come al solito, l'andamento di Pujols: nonostante uno slump importante in queste due settimane, la sua linea colpisce sempre: .305/.412/.537 dopo l'ASG e sabato è stato il primo giocatore nelle majors a raggiungere i 100 RBI. In generale tutto il lineup sta giocando molto bene, l'unica eccezione negativa è Colby Rasmus che non appare più brillante come nei mesi di giugno e luglio.

Sul monte la parte del leone la fanno i soliti noti: Carpenter - Wainwright - Pineiro.
Al momento è uno dei migliori trio di starting pitcher delle majors, quasi al livello di Phillies e Giants, e non danno segnali di cedimento.

A dire il vero Pineiro ha avuto una bruttissima partenza in questo periodo, ma si è ripreso chiudendo brillantemente lo sweep che i Cardinals hanno rifilato ai Pirates. Lohse non è ancora tornato alla forma migliore mentre il quinto spot per adesso è vacante: Todd Wellemeyer ha perso il posto, Boggs ha fatto una partenza contro gli Astros e nonostante le prime voci dicessero che LaRussa sarebbe andato con una rotazione a 4, le ultime voci dicono che il manager sceglierà  di volta in volta chi far partire: la prossima volta potrebbe toccare ancora a Wellemeyer, in una sorta di ultima spiaggia. Nel bullpen si mantiene ottimo il rendimento di Franklyn, mentre Jason Motte sembra tornato ad essere il pitcher non del tutto affidabile visto ad inizio stagione.

Le prossime due settimane vedono la schedule dei Cardinals infarcita con sfide alla NL West: l'inizio però è con una serie casalinga con i Reds, poi iniziano le sfide con le squadre dell'ovest: Padres in casa, Dodgers e ancora Padres in trasferta.

CHICAGO CUBS (58 vinte - 51 perse)
Nonostante i Cubbies continuino il buon periodo a cavallo dell'all-star game che li ha visti ritornare prepotentemente in lizza per la division, i ragazzi di Lou Piniella si vedono sfilare il primo posto dai Cardinals, capaci in queste due settimane di mettere una marcia in più e fare meglio del 7 vinte e 6 perse con cui i Cubs chiudono queste due settimane.

Il record è frutto della vittoria nella serie con Houston, seguita poi dalla sconfitta inaspettata nella serie con i Marlins, dalla vittoria nella serie a Cincinnati e dall'ultima brutta sconfitta nella serie con i Rockies.

Dalla trade deadline non è probabilmente arrivato l'aiuto che i tifosi si aspettavano, sono arrivati due giocatori di medio livello, Grabow e Gorzelanny, che aiuteranno sicuramente sia il bullpen, sia la rotazione dei Cubs, ma non è arrivato il top player in cui i tifosi speravano. D'altra parte era difficile arrivasse qualcuno ad arricchire il già  costoso payroll del team, viste anche le recenti vicissitudini sul passaggio di proprietà  della franchigia.

Al piatto la notizia principale è giunta ieri sera, con il riacutizzarsi dei problemi alla spalla di Aramis Ramirez: se dovesse finire in DL i Cubs perderebbero quello che sicuramente è il loro miglior giocatore e sarebbe davvero un brutto colpo da assorbire per Lou Piniella e i suoi.

La buona notizia è il rientro di Soto dalla DL, sperando che torni ad essere il Soto del 2008 e non il giocatore fantasma visto fino a qualche tempo fa. Dalla pausa dell'ASG sono comunque rientrati molto bene Lee, Soriano, Fukudome e il redivivo Milton Bradley: soprattutto Soriano e Bradley sono giocatori importantissimi per questa squadra perché peggio di come han giocato nella prima parte di stagione non possono giocare; Fukudome rappresenta invece una sorta di sorpresa, visto che pochi si aspettavano che potesse rimanere su buoni livelli per tutta la stagione.

Sul monte di lancio è ufficiale il rientro di Zambrano in DL, che va a raggiungere quindi Lilly tra gli infortuni: brutto colpo, stava attraversando un ottimo periodo di forma. Di positivo c'è che Harden è tornato Harden: 1.80 di ERA e dominio sui battitori.

Anche il rookie meraviglia Wells continua la sua buona stagione, mentre Dempster sembra in grado di tornare su buoni livelli dopo lo stop dell'ASG. Le partenze di Lilly sono state prese da Kevin Hart, che ben si è comportato, così come bene stanno andando i due nuovi acquisti, Grabow e Gorzelanny. Il bullpen soffre come sempre per l'inconsistenza e l'inaffidabilità  di Heilman e Gregg. Con curiosità  inoltre assisteremo in settimana alla partenza di Samardzija al posto di Zambrano: questo ragazzo, visto come un top prospect fino a un paio di anni fa, non ha rispettato le attese e questa partenza sarà  quasi una sorta di ultima spiagga per lui.

Nelle prossime due settimane i Cubs continueranno ad inseguire i Cardinals completando la serie con Colorado prima di ospitare i campioni del mondo in carica, i Phillies. Poi serie casalinga da 3 con i Pirates e viaggio ad ovest speculare a quello dei rivali di division, ovviamente a campi invertiti: prima i Cubs affronteranno i Padres, poi i Dodgers.

HOUSTON ASTROS (55 vinte - 56 perse)
Brutto risveglio per gli Astros dal sogno di riuscire a dire la loro nella corsa playoff: con un record di 5 vinte e 8 perse nelle ultime due settimane perdono terreno importante nei confronti di Cubs e Cardinals, vengono raggiunti dai Brewers e, ancor più importante, negli scontri diretti con le rivali hanno subito sonore batoste: nelle 7 gare complessive con Cubs e Cardinals racimolano solo 1 vittoria, perdono poi anche la serie con i Giants e riescono a chiudere vincendo la serie casalinga contro i Brewers.

Due settimane da dimenticare per gli Astros, che rimangono anche completamente immobili alla trading deadline. Sicuramente era previsto che non comprassero nessuno, ma è strano, date anche le difficoltà  finanziarie, che non abbiano provato a cedere qualche giocatore con contratto pesante in cambio di prospetti. L'unica nota di rilievo è il taglio di Russ Ortiz.

Dopo l'ASG Tejada non è più la hitting machine della prima parte di stagione, ma si mantiene comunque su buoni livelli; molto meglio invece sta andando Carlos Lee, vero e proprio trascinatore del lineup in assenza di Lance Berkman, ancora ai box per l'infortunio (dovrebbe comunque rientrare in questa settimana). Tra gli altri, Bourn conferma quanto di buono mostrato in questa stagione mentre è nettamente in calo Hunter Pence; il resto del lineup sguazza nella mediocrità  più assoluta.

Sul monte c'è da registrare qualche problemino fisico per Oswalt, fortunatamente per gli Astros però il pitcher ha evitato la DL e tornerà  a lanciare in settimana, sperando che l'infortunio non ne pregiudichi le prestazioni.

Continua l'incredibile stagione di Wandy Rodriguez ed è strano che nessuno dei top teams lo abbia cercato il 31 luglio; lieta sorpresa è Bud Norris, lanciatore rookie che ha flirtato con il no-hitter contro i Cardinals e che in due partenze ha davvero ben impressionato: qualche problema di controllo per lui (10 basi ball in 16 innings sono tante), ma c'è materiale su cui lavorare. Pessimo invece Mike Hampton, così come pessimo prima del taglio era stato Russ Ortiz. Nel bullpen è vicino al rientro LaTroy Hawkins, rientro che farà  bene agli Astros visto che, a parte Valverde e Fulchino, gli altri lanciatori stanno andando piuttosto malino.

Nelle prossime due settimane i texani faranno un viaggetto che li porterà  in Florida per una serie da 4 con i Marlins e poi a Milwaukee, per altre 3 gare contro i Brewers. Rientro a casa e sfida di "ritorno" con i Marlins per chiudere poi con 3 partite contro i Dbacks.

MILWAUKEE BREWERS (55 vinte - 56 perse)
Periodo non brillantissimo anche per la squadra di Ken Macha, che dopo essere stata a lungo al comando della division, ora si trova risucchiata nel mezzo della classifica, con poche speranze di rientrare nella lotta per le posizioni che contano. 6-7 il record del team, maturato grazie allo split nella serie con i Nationals, all'inaspettata sconfitta nella serie con i Padres, alla vittoria contro i forti Dodgers e alla sconfitta di chiusura nella serie con i rivali divisionali degli Astros.

E come per quest'ultimi, anche per i Brewers la trade deadline non ha portato con sé grossi colpi: l'unica notizia di rilievo è il rientro alla base di Claudio Vargas, pitcher che negli scorsi anni ha vestito la casacca Brewers e che quest'anno era in forza ai Dodgers.

Al piatto sono 3 i giocatori che stanno sostenendo il team dopo la pausa dell'all-star game: Ryan Braun, Craig Counsell e Corey Hart, con quest'ultimo però che è finito recentemente in DL a causa di un'appendicectomia che non si sa precisamente per quanto lo terrà  fuori.

Lontano dalla forma della prima parte di stagione appare l'altro grande slugger della squadra, Prince Fielder, mentre sta andando discretamente l'unica aggiunta di rilievo dal mercato dei Brewers quest'anno, Felipe Lopez. Male invece Mike Cameron e J.J. Hardy, due giocatori sui quali si contava parecchio per competere nella NL central.

Sul monte di lancio nessuno dei partenti sta brillando particolarmente dopo l'ASG: Gallardo, star della squadra, è incappato in un paio di partenze difficili, ma nell'ultima partenza ha mostrato che probabilmente si tratta solo di un incidente di percorso. Looper si adatta perfettamente al suo ruolo di mangia innings e grazie alle prestazioni dell'attacco vanta un record positivo; male invece Manny Parra, da cui ci si aspettava un rebound dalla prima parte, orrenda,di stagione. Malissimo infine Jeff Suppan, lontano parente dello splendido pitcher ammirato a St. Louis. Nel bullpen stint positivi solamente per Hoffman e Coffey, mentre gli altri lanciatori sembrano aver perso la brillantezza mostrata nella prima metà  della regular season.

Nelle prossime due settimane i Brewers sono attesi dalle sfide casalinghe con Padres e Astros; dopodiché partiranno per disputare una serie da 3 a Pittsburgh chiudendo con una serie da 4 partite (l'ultima di lunedì) con i Nationals.

CINCINNATI REDS (48 vinte - 62 perse)
Pessimo periodo per i Reds di Dusty Baker, che ormai sono lontani parenti della promettente squadra ammirata ad inizio anno. Errori di gestione, di mercato ed infortuni hanno pesantemente condizionato la stagione di Cincinnati e la dirigenza non sembra in grado di invertire la brutta rotta che la squadra ha preso: è notizia recente che Dusty Baker verrà  confermato anche per l'anno prossimo, nonostante il pessimo lavoro fatto e nonostante l'insistenza su giocatori che ormai non hanno più nulla da dire nel mondo MLB. 4 vinte e 9 perse il triste record di queste due settimane, frutto delle sconfitte nelle serie con Padres, Rockies e Cubs prima della vittoria nell'ultima serie con i Giants.

Di mercato si parlava parecchio a Cincinnati, ma l'unica trade portata a termine ha davvero poco, pochissimo senso: è stato acquistato Scott Rolen da Toronto in cambio di Edwin Encarnacion e due minor leaguers, Roenicke e Stewat.

Un prezzo folle per un giocatore sopra la trentina, propenso agli infortuni e con uno stipendi da capogiro per gli standard dei Reds: una mossa senza senso, anche se il valore di Rolen come giocatore non è in discussione, per una squadra che necessità  di continuare a ricostruire. In più, attraverso il meccanismo del DFA, è arrivato dai Mariners l'esterno Balentien.

È difficile trovare giocatori che stiano giocando ai loro livelli in questo periodo a Cincinnati, nemmeno Votto, star indiscussa della squadra. Stupisce che ancora una volta uno dei giocatori più utilizzati sia Taveras, dotato di grande velocità  ma assolutamente inconsistente in battuta e le cifre parlano da sole: abbiamo già  accennato ai numerosi errori di gestione e questo ne è un esempio lampante.

Rolen non ha ancora avuto occasione di mettersi in mostra a Cinci, è destinato alla DL dopo essere stato colpito alla testa da un lancio mentre Balentien, nelle poche chance avute, ha trovato parecchie volte buoni contatti con la mazza, ottenendo buoni numeri. Dalla DL arrivano notizie confortanti su Jay Bruce, che addocchia un ritorno per settembre dopo l'intervento al polso a cui è stato sottoposto.

Dal monte di lancio l'unico sorriso arriva da Justin Lehr, lanciatore semi sconosciuto che in 2 partenze ha elettrizzato stampa e tifosi, lanciando addirittura un complete game shutout contro i Cubs in una delle poche vittorie di questo periodo.

Gli altri stanno andando malissimo, da notare ancora una volta come Homer Bailey abbia deluso le attese e non possa più fregiarsi dello status di top prospect. Dalla mediocrità  emerge Bronson Arroyo, che sembra in un discreto periodo di forma e il suo nome è stato più volte accostato a voci di mercato in questo periodo di waiver moves: staremo a vedere.

Anche Cueto, reduce da una grande prima metà  di stagione, sta avendo problemi e sembra che si sia infortunato nella gara di stanotte con i Cardinals: nel prossimo report vi saranno sicuramente notizie a riguardo. Fortunatamente per i Reds almeno il bullpen sta giocando bene.

Nelle prossime due settimane i Reds si troveranno di fronte ai Cardinals a St. Louis, poi torneranno a casa per giocare contro i Nationals e i Giants prima di chiudere a Pittsburgh.

PITTSBURGH PIRATES (45 vinte - 66 perse)
Se Cincinnati sta andando male, i Pirates stanno andando peggio: 2 vinte e 11 perse in queste due settimane per questa squadra in totale ricostruzione. Tutte le serie disputate sono andate malissimo (sweep da Giants, DBacks e Cardinals) ad eccezione di quella con i Nationals, nella quale sono arrivate le uniche 2 vittorie. Per il gm la trade deadline è stato ungiorno di duro lavoro: sono partiti quasi tutti i membri della squadra all'inizio della stagione, in cambio di numerosi giovani.

Ultimi a partire sono stati Freddy Sanchez (ai Giants), Ian Snell e Jack Wilson (Seattle), Grabow e Gorzelanny (Cubs); tra gli arrivi il più rilevante è quello di Jeff Clement, considerato fino a qualche tempo fa uno dei migliori prospetti dei Mariners.

Vista la partenza di numerosi veterani, molti giovani stanno avendo l'opportunità  di emergere in campo, sia che essi siano top prospect, sia che si tratti di ragazzi in un buon periodo di forma che vengono chiamati a testarsi in MLB. Tra questi c'è anche Lastings Milledge, che dopo un periodo in triplo A sta cercando di riguadagnare credito in campo.

Le prestazioni dei ragazzi non sono male, molti hanno un buon potenziale come McCutchen e Jones, altri potranno conquistarsi un ruolo da everyday players l'anno prossimo (Moss, Young, Milledge, Pearce)"i Pirates sono una sorta di cantiere aperto nel lineup.

Sul monte di lancio invece la rotazione non ha subito grossi sconvolgimenti ed emergono, in queste prime partite post ASG Zach Duke e Russ Ohlendorf. Incostante Maholm, discretamente sta giocando Morton (arrivato nella trade che ha portato McLouth ad Atlanta) mentre male sta andando Vazquez. Male il bullpen, dove anche il closer Capps sta attraversando un periodo davvero poco felice.

Nelle prossime due settimane il laboratorio Pirates affronterà  Rockies e Cubs in trasferta prima di tornare a casa e sfidare Brewers e Reds.

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