ACC, primo turno deludente

Jonathan Dwyer è stato tra i migliori performers di Georgia Tech nella nuova triple offense.

La prima settimana di gioco del nuovo campionato è già  scritta nei libri di storia, la stagione del football Ncaa è finalmente partita, non si parla più di scrimmages, allenamenti primaverili, proiezioni sui titolari: ora parla il campo, che per quanto riguarda la Atlantic Coast Conference ha già  emesso delle impietose sentenze, ridimensionando un po' tutto il quadro di ciò che erano state persino le più rosee previsioni.

Dove saranno mai finite le powerhouse di un raggruppamento storicamente tra i più forti?

D'accordo, è solo la prima partita di una lunga serie per tutte le squadre coinvolte, il rodaggio non è facile per nessuno, ma la sensazione è che il clima di ricostruzione da una parte e di indisciplina dall'altra abbiano minato seriamente la qualità  delle formazioni qui presenti, le quali tra inesperienza ed abbandoni per problemi accademici si ritrovano d'un tratto a non poter contare più su determinate loro sicurezze, che probabilmente erano le stesse che facevano di questo gruppo di programmi universitari dei veri cardini all'interno del panorama del football.

Nella quattro giorni che Nasn ha finalmente permesso di vedere ai decoder italiani, le prestazioni più deludenti sono arrivate proprio dalle squadre della ACC, ed in vista della week numero due possiamo già  contare diverse vittime intente a leccarsi le ferite, in virtù di una sconfitta che spesso, a fine stagione, stona con i i requisiti minimi richiesti da questa disciplina nei riguardi di una partecipazione a qualcosa di importante.

La delusione più grossa è arrivata da Clemson, impegnata in uno degli scontri sulla carta più emozionanti contro una Alabama che sembrava sfavorita, ma che in campo si è dimostrata di ben altra pasta. I Tigers sono caduti da un ideale piedistallo che i media avevano abilmente cucito loro addosso, l'inevitabile discesa di prospettive di Boston College e la disparità  di qualità  tra Atlantic e Coastal division avevano sparato gli arancioni di coach Tommy Bowden al primo posto dei rankings prestagionali del raggruppamento, poteva (e può ancora) essere l'anno buono per arrivare fino in fondo, ma Clemson si è dimostrata ancora una volta immatura ed impreparata davanti alle occasioni più ghiotte, fattore che per l'ateneo è diventato una costante preoccupante negli ultimi tre-quattro-anni.

In sede di presentazione di questa conference si era accennato alla dipendenza del successo di squadra, molto legato al gioco di corse prodotto da James Davis e C.J. Spiller, il vero barometro di tutta la situazione: già  in passato il duo aveva fallito in occasioni particolarmente calde, e questo esordio non è certo stato dei migliori. Davis, statisticamente, è stato il migliore dei due ammassando la bruttezza di 13 yards, Spiller si è perlomeno rifatto segnando su ritorno di kickoff l'unica meta di giornata di squadra, tuttavia la spia rossa di Cullen Harper, 20/34 per 188 yards con un intercetto, si è accesa prima del dovuto a causa di un'eccessiva attenzione della difesa nei suoi confronti. Nel contempo, una difesa che ha messo in luce il true freshman De'Quan Bowers, davvero impressionante all'esordio, ha subìto di tutto e di più, arrivando a concedere 34 punti ad un attacco molto più coeso e preparato rispetto agli avversari.

Certo, una bella iniezione di fiducia contro la vittima sacrificale The Citadel nei prossimi giorni, magari accompagnata dalle canoniche 300 yards di corsa che i Tigers ammassano contro le più deboli, darà  un colpo di spugna al tutto, ma quando arriverà  il momento di capire se questi ragazzi hanno compiuto il salto di qualità  richiesto? E per quanto il nevrotico Tommy Bowden può ancora avere la sicurezza di vedere il proprio nome nella targhetta fuori dal suo ufficio? Non gli resta che preparare meglio la squadra a scendere in campo, di modo da evitare a se stesso di fornire risposte maleducate alle intervistatrici (carine)della Espn.

Facendo un salto all'indietro c'era un'altra gara molto attesa, magari non per la qualità  che si presupponeva avesse, ma sicuramente perchè era la prima, storica, partita trasmessa in Italia da Nasn.

La North Carolina State di Tom O'Brien si è dovuta gradualmente piegare davanti ad una South Carolina tutt'altro che irresistibile, altro fattore che desta preoccupazioni sulla ACC del 2008: davanti a quattro intercetti dello sventurato quarterback dei Gamecocks Tommy Beecher, tutti nel primo tempo, l'attacco di Nc State non è stato in grado di produrre assolutamente nulla, un po' per l'assenza (forzata dagli infortuni) di alternative nei confronti del running back Andre Brown, comunque autore di 101 yards, un po' per la grande mancanza di stabilità  in regia, dove Daniel Evans ha dato ennesima prova della sua inconsistenza. Tre alla fine i quarterbacks che hanno messo piede in campo per i Wolfpack, tra cui Harrison Beck ed il redshirt freshman Russell Wilson, quest'ultimo partito da titolare ma spedito nel mondo dei sogni alla sua prima esperienza collegiale, a causa di una lieve commozione celebrale. Non ultimo dei problemi di Tom O'Brien si è rivelato essere quello di trovare un centro adeguato al ruolo, dato che la prima uscita di Ted Larsen, tackle difensivo convertito, responsabile di ben due snaps mandati in orbita, è stata rovinosamente fallimentare.

L'upset più evidente di questa prima uscita è stato senza dubbio la sconfitta di Virginia Tech, caduta contro East Carolina per mano di una delle sue stesse armi: il gioco di special teams.
E dire che la ricetta della cosiddetta Beamer Ball, la disciplina di successo imposta da coach Frank Beamer basata principalmente sulle giocate d'impatto di difesa e squadre speciali, aveva dato presto i suoi dividendi grazie al cornerback Stephen Virgil, ilquale aveva procurato il provvisorio vantaggio degli Hokies con un ritorno di fumble di 30 yards e con un extra point riportato in endzone per due punti. La strategia si è rivelata un beffardo boomerang nella giocata che ha determinato le sorti dell'incontro a due minuti dal termine, quando T.J.Lee ha raccolto un punt bloccato ai danni degli Hokies trasformandolo nell'insperato vantaggio per i Pirates. La pessima prestazione di un Sean Glennon autore di due intercetti farà  sicuramente tornare d'attualità  l'argomento Tyrod Taylor, prima destinato ad un'annata da redshirt ed ora già  in procinto di diventare il nuovo starter di questo improduttivo attacco.

North Carolina e Maryland sono invece state accomunate dall'enorme fatica con la quale sono riuscite a sbarazzarsi, con esigui scarti, di McNeese State e Delaware, avversarie di calibro nettamente inferiore. I Tar Heels sono stati portati in salvo dalla storica giornata dell'asso Brandon Tate, che ha firmato un record d'ateneo con 397 yards totali tra corse, ricezioni e ritorni di calcio, ritrovandosi ad essere determinante per risolvere una situazione che stava andando pericolosamente a sud. Il quarterback T.J. Yates ha concluso la sua partita con due passaggi vincenti ed un intercetto, il running back Greg Little ha contribuito con un'altra segnatura, ma la grande produttività  offensiva è stata mal corrisposta da una difesa che ha concesso 27 punti ad una squadra molto modesta.

Diversa la giornata dei Terrapins, che hanno vissuto una lunga agonia cercando di portare a casa una vittoria molto meno facile del previsto, assai produttiva dal punto di vista di un running game che ha visto Da'Rel Scott macinare ben 197 yards e portare in diverse occasioni l'attacco nei pressi dell'area di meta, da dove il kicker Obi Egekeze ha fallito in addirittura tre occasioni di mettere il pallone tra i pali. Maryland ha alternato Jordan Steffy e Chris Turner in regia, ma a togliere le castagne dal fuoco ci ha pensato il solito Derrius Heyward-Bey, da tempo uno dei wide receivers più in vista della conference, che con una reverse ha segnato un fondamentale touchdown in una partita molto avara di segnature, portata a casa dai Terps con appena una meta di scarto.

C'era tanta curiosità  attorno all'esordio della triple offense di Paul Johnson con cui Georgia Tech dovrà  misurarsi da qui alla fine del suo mandato, la prima uscita è stata molto incoraggiante ed il fatto che il calendario proponesse un'apertura contro la Jacksonville State dell'ex LSU Ryan Perriloux non poteva essere coincidenza migliore per un buon collaudo dei meccanismi. Il fatturato finale degli Yellow Jackets è stato d'un soffio inferiore alle 350 yards totali su corsa con 5 mete, delle quali due a testa sono state segnate da due delle novità  di questa edizione, il quarterback Josh Nesbitt ed il running back Jonathan Dwyer. Test doveva essere e test è stato, ed il 41-14 finale ha messo la squadra sulla strada giusta sia atleticamente che psicologicamente, fattori di fondamentale importanza quando si deve provare per la prima volta un campo che non sia d'allenamento un sistema completamente diverso da quello precedente.

Con il successo contro James Madison Duke ha eguagliato il totale di vittorie ottenute nel 2007, motivo per cui l'esordio di David Cutliffe sulle sidelines blu non poteva avere esito migliore. Thaddeus Lewis ed Eron Riley continuano ad essere una delle migliori coppie di quarterback/ricevitore della storia dell'ateneo, e la loro scalata al record di mete segnate assieme è proseguita senza intoppi: i due touchdowns di sabato sono stati difatti il numero 13 e 14 prodotti da questo tandem, ad un passo quindi dal record di 16, frutto di una connessione nata da costante lavoro d'intesa, perfezionato in special modo durante quest'ultima offseason.
La prossima meta della marcia per la rispettabilità  dei Blue Devils sarà  Northwestern, la stessa che Duke fu capace di sconfiggere un anno fa: dovessero ripetere l'impresa significherebbe partire 2-0, un autentico affare prima di cominciare un calendario ACC per molti versi fuori portata.

Chiudiamo infine con chi non ha dovuto eccessivamente faticare per imporsi, e con chi è stato massacrato senza pietà : è andato bene l'esordio di Chris Crane alla guida dell'attacco della Boston College post Ryan nello shut out che i Golden Eagles hanno ottenuto contro Kent State, stesso discorso per l'ormai navigato Riley Skinner, che con 220 yards e 3 passaggi vincenti ha agilmente guidato Wake Forest contro l'ostacolo Baylor, mentre a Miami si è registrata una grande prova del running back Craig Cooper, una meta su corsa ed una su punt return di 66 yards, ed altresì convincente è stata la performance del quarterback Jacory Harris, che ha seminato il panico nella debole difesa di Charleston Southern dimostrandosi un buon scrambler.
Senza uscita invece la strada presa da Virginia in casa per mano di Usc con un solo touchdown a referto, quello segnato dal promettente running back Mikell Simpson; la sensazione generale di impotenza che i Cavs hanno dovuto sopportare è stata tra l'altro accentuata dall'eccellente partita di Mark Sanchez, regista dei Trojans, che ha colpito duro la difesa con diversi giochi a lunga gittata.

Risultati della prima settimana
Georgia Tech vs Jacksonville State 41-14
Miami vs Charleston Southern 52-7
Wake Forest @ Baylor 41-13
Nc State @ South Carolina 0-34
Virginia Tech @ East Carolina 22-27
Maryland vs Delaware 14-7
Virginia vs Usc 7-52
North Carolina vs McNeese State 35-27
Duke vs James Madison 31-7
Boston College @ Kent State 21-0
Clemson vs Alabama 10-34

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