L’isola delle meraviglie

Colt Brennan, idolo di Hawaii e nuovo recordman NCAA per TD passes.

Meravigliosa e non meravigliose…come si dovrebbe dire riferendosi alle isole dell'arcipelago, uno dei più noti del mondo.
Il singolare deriva dal fatto che ci occuperemo dell'università  di Hawaii e della sua splendida stagione.

Fino ad ora conosciuta più per il surf e…per Magnum P.I., ora l'isola è diventata popolare anche per il college football.

Questo grazie alla splendida stagione degli Warriors: un record 10-3 e la brillante vittoria su Arizona State 41-24 nell'Hawaii Bowl.
Hawaii ha così ottenuto la sua prima stagione con 11 vittorie dal 1992, con un attacco che ha prodotto una media di 550 yards a partita; un gioco offensivo che è essenzialmente un costante passing attack.

I Warriors hanno distrutto squadre da bowl come Purdue, San Jose State e Nevada e le loro sconfitte sono state di misura contro Boise State, Alabama ed Oregon State…
Un calendario dunque non facilissmo, ma maneggiato ottimamente da quella che è ritenuta la squadra con il gioco migliore della nazione.

Il football è un gioco di squadra e nella squadra di Hawaii diversi uomini si sono segnalati, a partire da Samson Satele, 6-3, senior, offensive guard, tackle e centro.
Ha giocato 54 partite da titolare nella sua carriera NCAA, contribuendo alla continuità  di allineamento che è uno dei segreti della linea offensiva degli Warriors.

Satele, capitano dell'attaco questa stagione, è considerato un leader dal suo anno da freshman.
“Il suo gioco lo rende un leader naturale”, dice il senior right tackle Dane Uperesa, “è il giocatore che parla di più in campo”.
Satele sarebbe potuto entrare nel draft NFL già  dopo la scorsa stagione, ma ha deciso di tornare per giocare l'anno da senior.

Oltre a Satele, meritano una citazione, Davone Bess, ricevitore, sophomore, che ha guidato il team in ricezioni nella stagione regolare per il secondo anno di seguito; Nate Ilaoa, running back, senior, che ha 1,674 yards totali e 18 Td nella regular season; Melila Purcell, defensive end, senior, 13.5 tackles con perdita e 7.5 sacks (sempre in stagione regolare).

Altri numeri della stagione regolare possono illustrare la forza dell'attacco 2006 di Hawaii.
Gli Warriors hanno segnato 84 touchdowns; il pass-efficiency rating, che calcola la percentuale dei completi, i touchdowns e gli intercetti, è di 183.06;
la loro media punti è migliorata di 16.64 punti a partita rispetto al 2005.

Se, però, si devono fare due nomi per esaltare la stagione dei Warriors e il loro essere una macchina da punti, questi nomi non possono che essere quelli del coach June Jones e del quarterback Colt Brennan.
June Jones, originario di Portland, Oregon,ha giocato come quarterback ad Oregon (1971-1972), Hawaii (1973-1974) e Portland State (1975-1976). Quindi è entrato nel professionismo, giocando per gli Atlanta Falcons (1977-1981) nella National Football League e per i Toronto Argonauts nella Canadian Football League (1982). In 4 stagioni con i Falcons, Jones ha completato soltanto 75 su 166 passaggi per 923 yards con 3 touchdowns e 7 intercetti.

Molto meglio la carriera da allenatore, dove ha dimostrato di essere un “guru” del gioco d'attacco, degno delle migliori menti offensive del Paese quali Mike Martz o Steve Spurrier.
In 1994, dopo esperienze nei Detroit Lions (quarterbacks/wide receivers), Houston Oilers (quarterbacks), Ottawa Roughriders (offensive assistant),
Denver Gold (offensive coordinator) e Houston Gamblers (wide receivers), Jones ritorna ai Falcons come head coach, dove installa un sistema di gioco aereo aggressivo.

Il quarterback Jeff George passa per 3,734 yards in quella stagione. Nel 1995, i Falcons arrivano ai playoffs perdendo nel primo round dai Green Bay Packers. Nel 1996 però il record scende a 3-13; l'esperienza di Jones in Georgia si conclude dopo 3 stagioni con 19 vittorie e 29 sconfitte.
Nel gennaio del 1998 Jones torna ad allenare spostandosi a San Diego come coach dei quarterbacks per i Chargers.

Il 13 ottobre del 1998, l'head coach Kevin Gilbride viene licenziato dopo 6 partite e Jones diventa head coach ad interim, ottenendo un record di 3-10 con i derelitti Chargers.
Ma è nelle Hawaii che Jones si consacra; arriva nell'isola rimpiazzando
Fred von Appen, licenziato dopo che l'università  aveva perso 18 partite di seguito, comprese tutte le 12 del calendario della stagione 1998. Jones guida i Warriors ad un record 9-4 nella stagione 1999, compiendo una trasformazione incredibile del programma, una delle migliori nella storia della NCAA.

Nelle sue prime 4 stagioni, Jones allena 5 All-Americans ed 8 giocatori scelti nel draft NFL; il suo contributo alla cresxcita di questi giocatori è rilevante.
Molti puristi criticano il gioco di Jones, specialmente per il suo raro uso del running game; tuttavia, il sitema installato ha prodotto risultati ed ha fatto assurgere Hawaii all'onore delle cronache.
“La scorsa stagione, Colt stava imparando il sitema”, dice Jones, “ed i ricevitori erano giovani. Noi abbiamo lavorato ogni giorno, abbiamo fatto le stesse cose in continuazione, per memorizzarle”.
Ed i risultati si sono visti in questa stagione.
Jones utilizza spesso un tipo di giocata, detta “shuffle 33 draw”, che vede i 4 ricevitori uscire per allungare la difesa avversaria.

Il running back Nate Ilaoa scivola fra la offensive linemen e Brennan, aspettando un eventuale passaggio.
Uno “shovel pass” dove però i giocatori di linea bloccano come in una draw.
Questo gioco forza le difese ad occuparsi della copertura della profondità  e, contemporaneamente, della zona intorno alla linea di scrimmage.
In caso di passaggio ad Ilaoa, il running back è poi aiutato dai blocchi dei ricevitori.

Jason Rivers, Davone Bess e Ross Dickerson sono abili bloccatori in campo aperto.
La “shuffle 33 draw” ha aiutato Brennan, rendendo difficile la lettura alle difese avversarie e dando al quarterback opzioni sul lungo e sul corto.
Jones è stato criticato anche per non usare tight end e fullback, ma nonostante ciò, nelle situazioni di corto yardaggio, i Warriors edizione 2006 hanno segnato nell'85.5% dei possessi nella red zone.

Per quanto riguarda invece Colt Brennan, la sua è la sotria tipica del giocatore e dell'uomo che cade nel fango e riesce a rialzarsi.
Il 28 gennaio 2004, Colt Brennan entra in un dormitorio dell'università  del Colorado nel quale non era stato invitato; era il dormitorio delle ragazze.
Qui si è avvicianto troppo ad una ragazza, venendo accusato di quello che in americano si definisce “sexual assault”, cioè in pratica “molestie sessuali”.
“Ho fatto un errore quella notte, prima di allora non ero mai stato sospeso da scuola e non ero mai stato nei guai”, ammette oggi Brennan.
Alla fine il quarterback, che ammette anche di essere stato in condizioni di “non perfetta lucidità ” quella sera, venne condannato, fra le altre cose, a 7 giorni di prigione.

Brennan, dopo l'espulsione da Colorado, si è trasferito al Saddleback Community College di Mission Viejo, in California.
Dopo una grande stagione, il coach di Hawaii June Jones offre al giocatore l'opportunità  di ritornare nell'elite della NCAA.
Jones aveva visto delle potenzialità  in Brennan; il coach, oltre al citato Jeff George, ha allenato anche Jim Kelly (nella USFL con i Gamblers) e Warren Moon nel suo periodo agli Oilers).
A causa dei suoi problemi a Colorado, non può consumare alcool, pena il rischio di un nuovo processo.

Ora la vita fuori dal campo è migliorata per Colt Brennan.
In campo poi, i numeri parlano da soli: 410.8 yards a partita, 182.8 di rating, 4,990 yards di passaggio, 72.1% di completi.
E tutto questo prima della partita con ASU.
Dopo l'Hawaii Bowl, infatti, di devono aggiungere le statistiche della partita con ASU, che recitano per Colt Brennan un 33 su 42 passaggi completati per 559 yards e 5 touchdowns, i quali permettono a Brennan di stabilire il nuovo primato della NCAA per TD lanciati in una stagione, settando il record a 58; 4 più del precedente stabilito da David Klingler.

“E' stato incredibile”, ha detto coach Jones della vittoria davanti al pubblico di casa, “per quello che i ragazzi hanno fatto quest'anno, per quello che hanno fatto nella partita, tutto questo è grandioso”.

“E' un grande gruppo” ha concluso Jones.
Ora vedremo cosa farà  Colt Brennan; secondo David Norrie di ESPN il quarterback dovrebbe tornare all'università  delle Hawaii per la sua stagione da senior.
Alcuni ritengono che l'intenzione di Brennan sia di dichiararsi eleggibile per il prossimo draft NFL.
“Io credo che debba migliorare fisicamente”, ha detto Norrie, “deve mettere un corpo da NFL. Nella NFL il calendario è di 16 partite, sono tante da sostenere”.
Il fatto poi che molti sostengano che Brennan potrebbe vincere il prossimo Heisman, lo aiuterebbe ad essere chiamato nel 2008 con una scelta più alta.

“Per andare nella NFL questa stagione, mi devono offrire qualcosa di impossibile da rifiutare”, ha detto Brennan, “altrimenti tornerò all'università “.
Il problema, per un ritorno di Brennan, oltre che dalle possibili buone offerte immediate della NFL, è costituito anche dai problemi che potrebbe trovare la prossima stagione ad Hawaii.

“Sono sicuro che l'athletic director Herman Fraziera )farà  in modo che la squadra sia pronta il prossimo anno”, dice sempre Brennan, “ma la verità  è che con tutti i ragazzi che perderemo, abbiao un grosso lavoro da fare. Dovremo ricostruire l'offensive line. Vedremo quel che accadrà . Per ora penso solo a questa stagione ed al bowl che abbiamo vinto”.

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