Mike Shula, ormai ex coach di Alabama.
La situazione in merito ai coaches della NCAA diventa sempre più ingarbugliata.
Ogni giorno si hanno notizie di coaches licenziati o che cambiano scuola; aumentano i posti di lavoro e, di concerto, i nomi dei possibili sostituti nelle varie università .
Attualmente, la situazione delle università che hanno cambiato allenatore recita:
Alabama Mike Shula
Arizona State Dirk Koetter
Central Michigan Brian Kelly
Cincinnati Mark Dantonio
Florida Int. Don Strock
Iowa State Dan McCarney
Louisiana Tech Jack Bicknell
Miami Larry Coker
Michigan State John L. Smith
North Carolina John Bunting
North Carolina St. Chuck Amato
North Texas Darrell Dickey
Stanford Walt Harris
Tulane Chris Scelfo
Qualche università ha già trovato il sostituto del coach partente (vedi Bryan Kelly a Cincinnati; Gene Chizik ad Iowa State; Mark Dantonio a Michigan State; Butch Davis a North Carolina State. Di queste ore è la notizia della promozione a coach ad interim, da parte di Central Michigan, di Jeff Quinn, in sostituzione del partente Kelly), molte altre, anche di prestigio, sono ancora alla ricerca.
Ma quali sono i nomi più gettonati del momento?
Quali i coaches che attirano di più?
Quali sono coloro che formano la ridda di nomi accavallatisi nelle utlime ore e segnalati ora in questa università , ora in quest'altra negli utlimi giorni?
Ecco un breve elenco di alcuni di loro.
Fra i seguenti nomi, non figurano nè Greg Schiano, che ha affermato di voler restare a Rutgers, nè Rich Rodriguez, che ha dichiarato in diretta TV di non volersi muovere da West Virginia.
Mike Martz-Detroit Lions: eh già , proprio il creatore del più grande show su di un turf con i St. Louis Rams.
Ora offensive coordinator a Detroit, è autore di una discreta annata con i Lions (tenuto conto del personale che ha, di una linea offensiva che non è in grado di eseguire correttamente la pass protection che il coach chiede e del fatto che Kitna, ottimo quarterback, non è certo il braccio più adatto per un gioco verticale come quello che Martz vorrebbe…).
Il suo nome è stato accostato a quello di Arizona State. Secondo Jeff Metcalfe dell'Arizona Republic, il nome di Martz sarebbe quello più vicino alle idee dell'athletic directori dell'università Lisa Love.
Difficile comunque che Martz, candidato a tornare head coach fra i pro, pensi alla NCAA.
Jim Harbaugh- San DIego University: “Captain Comeback”, grande quarterback del passato, ha reso i Toreros una delle potenze della Division I-AA del college football, con una striscia di 18 vittorie consecutive. Dovrebbe essere la volta di un suo approdo nella divisione maggiore.
Ron English-Michigan: il defensive coordinator di Michigan ha costruito una difesa che è sesta in total defense e prima contro le corse di tutto il Paese.
Anche per lui potrebbero aprirsi le porte di un posto da head coach. Forse è troppo presto però.
Bo Pelini-LSU: ex interim coach a Nebraska, il defensive coordinato di LSU ha reso Nebraska, Oklahoma e, appunto, LSU, le migliori difese della nazione quando le ha guidate.
Steve Kragthorpe-Tulsa: all'ombra di Oklahoma ed Oklahoma State, il coach ha comunque costruito un programma rispettabile. Ha guidato l'università al suo primo titolo di conference dal 1985 e a 3 bowls in 5 stagioni.
Paul Johnson-Navy: giù il cappello. Esperto dell'attacco triple-options, ha riportato rispetto intorno a Navy, che ha 4 partecipazioni ai bowls con lui alla guida.
Questa stagione un 9-3 che potrebbe far squillare il telefono da qualche università più grande.
Randy Shannon-Miami: forse il nome giusto per gli Hurricanes, che non sono abituati a prendere grandi allenatori da fuori ma a costruirseli in casa.
Anche in una stagione 6-6, Shannon ha piazzato la difesa di Miami fra le Top Five della nazione.
Norm Chow-Tennessee Titans: l'offensive coordinator dei TItans è un “guru” dell'attacco. Ha già guidato il reparto offensivo di BYU, North Carolina State e USC. Il suo ritorno alla NCAA potrebbe rivitalizzare un programma, come ha fatto Weis a Notre Dame.
Questi sono alcuni dei nomi fatti negli uttimi tempi per i posti vacanti.
Alcune squadre, come Alabama, hanno associato un nome al giorno come prossimo head coach.
La situazione dovrebbe chiarirsi quanto prima per alcune scuole al top, come Miami…per gli altri, invece, bisognerà vedere quali nomi andranno via per primi proprio perchè accasatisi con le grandi.