John David Booty lascia il campo dopo la sconfitta di USC che ha compromesso la stagione.
Sarà molto probabilmente lo scontro del 18 Novembre tra California e USC a sancire chi potrà dichiararsi vincitore della PAC-10, per quest'anno.
Le due Università si trovano dopo la Week 10, rispettivamente al primo e secondo posto della Division, ruoli invertiti dalla inaspettata e sanguinosa sconfitta di USC (la prima in regular season dopo 3 anni abbondanti), nella week 9, contro Oregon State, la squadra più calda della Pac-10, in una partita dai risvolti quasi grotteschi in cui Booty ha lanciato per 400 yards col 60% di completi, e Steve Smith ha collezionato una prova da 258 yards ricevute e 2 td, ma alla fine a vincere sono stati i Beavers, privi del RB Bernard, con 3 field goal consecutivi e un touchdown su ritorno di punt di Sammy Stroughter.
La sconfitta contro Oregon State ha tolto ai ragazzi di coach Carroll la possibilità di lottare per l'ennesima finale nazionale, relegandoli alla lotta per il raggiungimento del quarto titolo consecutivo di Conference, che li porterebbe a disputare il Rose Bowl di Pasadena.
Nell'ultimo weekend i Trojans hanno ricominciato a vincere, seppellendo i malcapitati Cardinals di Stanford, sotto una grandine di touchdowns, chiudendo l'incontro con un eloquente 42-0 a domicilio, che permette di avere una boccata d'ossigeno in vista di impegni ben più probanti.
Stanford è ormai allo sbando, incapace di vincere una singola partita in questa stagione, sia nella Division che fuori, e in casa, ormai, i supporters più numerosi sono quelli delle squadre ospiti.
La partita ha permesso a Carroll di riproporre senza rischi Dwayne Jarrett, alla prima partita dopo un lungo stop per infortunio, e soprattutto far riposare Steve Smith, dopo il tour de force dell'ultimo mese, dove ha dovuto sobbarcarsi l'intero peso dell'attacco aereo di USC.
Jarrett ha avuto vita facile contro la secondaria di Stanford, ricevendo per 118 yards e segnando un bel touchdown sull'angolo dell'end zone, su una palla morbida lanciata da Booty.
Per il resto gestione della palla e assoluta facilità nell'andare in meta contro una delle peggiori difesa della nazione. Ora per USC si profilano due sfide decisive, prima contro Oregon, e poi quella contro California, e l'aver ritrovato un target primario come Jarrett, può far dormire sonni più tranquilli al coaching staff e a John David Booty, apparso molto tranquillo nonostante la sconfitta contro OSU della settimana precedente.
In testa alla Pac-10, con la possibilità di ritornare a vincere dopo un lungo periodo, ci sono i Golden Bears, arrivati alla loro ottava vittoria consecutiva, che da un senso a quanto possa essere stata deleteria la sconfitta all'esordio contro Tennessee, privando Cali della possibilità di lottare per il titolo nazionale. Il derby contro UCLA, da sempre partita dagli alti contenuti extra sportivi, ha visto prevalere California con un parziale di 18 a 0 tra il terzo quarto e l'inizio dell'ultimo, con le mete di Jordan su passaggio di Longshore, di DeSean Jackson su ritorno di punt e di Marshawn Lynch su corsa in situazione di goal line. La partita è finita in quel momento, dopo che i Bruins erano riusciti a stare in partita grazie al proprio running game, sospinto da un ottimo Chris Markey (136 yards corse e una meta da 70 yards nell'ultimo quarto), ma traditi ancora una volta dal proprio quarterback, Cowan, che dopo il fantastico esordio di stagione contro Arizona, ha perso tutti i successivi incontri, collezionando più intercetti che touchdowns.
Dall'altra parte Nathan Longshore è ritornato ad essere protagonista dell'attacco dei Golden Bears, dopo due partite in sordina contro le due Washington. Il rating di 217 parla chiaro, per quella che sicuramente è la miglior partita del quarterback di California nella sua carriera (nominato player of the week della Pac-10), solo quattro lanci sbagliati su ventiquattro tentativi, 266 yards guadagnate e 3 td pass senza intercetti sono un bel viatico verso la sfida della week 12 contro USC.
Marshawn Lynch stavolta non ha dovuto fare gli straordinari, pur chiudendo una partita da 4 yards di media a portata e il touchdown che ha deciso la contesa, ma dopo che aveva letteralmente portato in spalla l'attacco di Cali nelle sfide contro Washington e Wash State (370 yards complessive e 4 td), era logico un calo, oltretutto contro una delle migliori difese sulle corse della nazione (2.9 yards di media concesse).
La partita di questo sabato contro Arizona sarà importantissima, in quanto un'eventuale sconfitta di USC nel big match contro Oregon, combinata alla pronosticata vittoria contro i Wildcats, garantirebbe a Cali la possibilità di arrivare allo scontro con i Trojans in vantaggio di due partite, e quindi senza particolare pressione riguardo al risultato.
Subito dietro al duo di testa c'è Oregon, che dopo aver perso la possibilità di lottare per il titolo divisionale, con la sconfitta contro Washington State, può decidere le sorti dello stesso, in caso di vittoria contro USC nella week 11.
I Ducks hanno battuto agevolmente Washington nell'ultimo incontro, guidati da Jonathan Stewart e in generale dal proprio running game, vero ago della bilancia della squadra di coach Bellotti. Il running back sophomore, nonostante un problema alla caviglia accorso nella sfida precedente contro Portland State, ha chiuso con 159 yards corse e 2 td, che hanno mascherato i problemi sul passing game di Dennis Dixon, abile fuori dal backfield quando può muovere le gambe, ma estremamente impreciso nella tasca, con 2 intercetti e 0 td pass, e la quarta partita consecutiva sotto le 150 yards. In vista della partita contro USC, coach Bellotti spera che Stewart sia al 100% e che la propria difesa giochi come nell'ultimo incontro, perché Dixon avrà seri problemi a mettere la palla in aria e rischia di diventare un fattore negativo decisivo per le sorti dell'incontro.
Problema evidenziato molto chiaramente nella sconfitta contro Wash State, dove Dixon ha regalato la vittoria ai Cougars, finendo la partita sulla sideline, sostituito dopo il secondo intercetto di giornata. In quella partita Alex Brink, insieme con il running back Tardy, aveva bucato la difesa di Oregon in maniera chirurgica, e se pensiamo a cosa potrebbero fare Booty, Smith e Jarrett, coach Bellotti spera che il suo reparto difensivo giochi la partita dell'anno.
Tra le grandi contendenti della Pac-10 si inseriscono a pieno merito i Beavers di Oregon State, capaci di inanellare quattro vittorie consecutive, tra cui il grande scalpo di USC e portarsi ad un record ampiamente positivo.
La squadra guidata da un chirurgico Matt Moore, precisissimo in questo periodo, ha vissuto delle prestazioni del duo Bernard-Stroughter, con il secondo autentico mattatore dell'incontro vinto contro i Trojans, ed entrambi protagonisti assoluti della vittoria contro Washington, con 360 yards guadagnate in coppia.
La passeggiata contro Arizona State è figlia del momento assolutamente di trance agonistica del team, che ora può confermarsi al vertice se riuscirà a battere squadre come UCLA e Oregon, nei restanti incontri che la separano dal termine della stagione regolare, e conquistarsi un posto in uno dei Bowl di fine stagione.
Oltre ai Beavers, una delle protagoniste di questo periodo, caldissimi dopo le vittorie contro Oregon e UCLA, che li aveva portati all'interno del Ranking Nazionale, erano i Cougars di Washington State, ma il suicidio dell'ultima giornata, con la sconfitta patita nel deserto dell'Arizona, contro i Wildcats, alla quarta vittoria stagionale, evento atteso da quattro anni, li ha tolti dal discorso di vertice della Division.
Arizona, fino alla partita contro Wash State, aveva segnato la miseria di 10 touchdowns in 8 incontri, il secondo peggior attacco dopo quello di Stanford, eppure la difesa dei Cougars è riuscita nell'impresa di far segnare ben tre mete, due su corse per Chris Henry, e il quarto su passaggio dell'intera stagione per il quarterback Tuitama.
Brink dopo due partite da sogno contro Oregon e UCLA, ha faticato a chiudere i primi downs, soprattutto nella red zone e nella metà campo avversaria, e l'unico td di giornata è stato un big play fa 91 yards, in apertura d'incontro, per Gibson, assistito male dal proprio running game, decisivo contro Oregon, ma deficitario contro Arizona, con solo 45 yards corse complessivamente. Non a caso l'unica segnatura della ripresa per Washington State è venuta in seguito ad un fumble di Arizona sulle proprie 5 yards, con successivo drive chiuso da una facile corsa di Jed Collins sulla goal line.
In fondo alla classifica della Pac-10 fa scalpore vedere un team come UCLA, partito con buoni propositi ad inizio stagione, nonostante la perdita di Drew, Olson e Mercedes Lewis, ma crollato nell'ultimo mese con quattro sconfitte, che hanno macchiato indelebilmente una stagione fin lì positiva.
L'unica possibilità di salvare un'annata fin qui disastrosa è la sfida all'ultima giornata, contro gli arci rivali di USC, dove un'eventuale vittoria potrebbe cancellare dalla memoria dei fans, le lacune di un attacco spesso falloso e di una difesa troppo ancorata sulla ricerca del big play.
PAC-10 Standings Week 10
TEAM CONF OVERALL
California 6-0 8-1
USC 5-1 7-1
Oregon 4-2 7-2
Oregon State 4-2 6-3
Washington State 4-3 6-4
Arizona State 2-4 5-4
Arizona 2-4 4-5
UCLA 2-4 4-5
Washington 2-5 4-6
Stanford 0-6 0-9