Week #5: il meglio e il peggio

Continuando a guadagnare 236 yard di media a partita Garrett Wolfe sorpasserebbe un certo Barry Sanders per yard corse in una singola stagione

Il meglio:

Garrett Wolfe, senior, RB di Northern Illinois

Il back di Northern Illinois si sta facendo una reputazione a livello collegiale grazie ai numeri di tutto rispetto che sta postando quest'anno. Nelle prime cinque partite stagionali ha guadagnato 1181 yard (9.3 di media a portata) superando il record di un certo Marcus Allen e a fine stagione potrebbe battere quello di un'altra stella di prima grandezza: Barry Sanders.

L'ex giocatore dei Lions è il back con il più alto numero di yard corse in una stagione (2638 nel 19xx) e se Wolfe continua al ritmo attuale ci sono buone chance per un sorpasso. L'head coach appena possibile lo fa riposare quindi un calo evidente dovuta alla stanchezza sembra da escludere nelle prossime sette partite (più un eventuale Bowl) da giocare.

Questi numeri, così come è capitato in passato, potrebbero farlo entrare nella rosa dei candidati all'Heisman anche se il livello degli avversari affrontati potrebbe penalizzarlo. La relativa debolezza delle difese incontrate comunque non toglie nulla al valore del back che quando ha affrontato Ohio State e Michigan non ha affatto deluso.

Qualche settimana fa contro la squadra numero uno della nazione Wolfe ha portato a casa 172 yard con una media di 6.6 yard a portata. Si tratta di una prestazione eccezionale se consideriamo che nelle altre quattro partite OSU ha concesso poco meno di 100 yard di corsa di media.

Steve Smith, senior, WR di USC

Il senior nonostante l'assenza del collega di reparto Dwayne Jarrett sfodera la migliore prestazione della sua carriera e trascina USC alla vittoria contro Washington State. Più dei due touchdown e delle 186 yard ricevute sono significativi gli otto primi down guadagnati grazie ad una ricezione di Smith.

Praticamente ogni volta che Booty ha dovuto sceglier un giocatore cui lanciare la palla in un terzo o quarto down Smith si è sempre fatto trovare pronto. Il wide receiver è stato anche aiutato dalla scelta di WSU di farlo marcare solo dai linebacker nelle tracce corte centrali ma il senior ci ha sicuramente messo del suo. Se ancora ce ne fosse bisogno Smith ha confermato di essere uno dei migliori possession receiver della NCAA ed è sicuramente pronto per un salto tra i pro.

Henne&Hart, junior, QB e RB di Michigan

Nel 2004 il freshman Henne ed il true freshman Mike Hart stupirono l'intera nazione ma l'anno scorso forse per le pretese troppo alte o (probabilmente) perché gli avversari si erano adeguati al loro gioco delusero parecchio. Così quest'anno c'erano forti dubbi sulle qualità  del primo mentre c'erano dubbi sulla resistenza atletica del secondo dopo che aveva saltato parte della stagione per un infortunio al tendine del ginocchio.

L'inizio di stagione è stato altalenante ma in una sfida molto attesa come quella di Minnesota i due hanno giocato la loro miglior partita del 2006. Henne ha completato 17 passaggi su 24 per 284 yard e tre TD contro nessun intercetto mentre il running back ha corso per 195 yard in 31 portate e nell'unica ricezione ha guadagnato 31 yard.

Il ritorno di Hart è stato fondamentale per facilitare il lavoro del quarterback che sabato è stato letale nel trovare con lanci precisi e lunghi i ricevitori in single coverage. A sua volta la precisione di Henne e la disponibilità  di wide receiver del calibro di Manningham, Arrington e Breaston impedisce alle difese di mettere troppi uomini vicino alla linea di scrimmage. Se Hart riesce ad evitare problemi fisici Michigan sarà  davvero difficile da fermare. Peccato dover aspettare fino al 18 novembre per la sfida tra i Wolverines ed Ohio State.

Menzioni d'onore

Larry Coker: la stagione di Miami resta disastrosa ma all'head coach va riconosciuto il merito di aver avuto fiducia nei suoi giocatori sabato in occasione di un quarto down ed una yard da guadagnare. Coker aveva già  scelto il punt ma su pressione dei giocatori in campo decideva di chiamare una corsa del quarterback Kyle Wright. Risultato: primo down e vittoria degli Hurricanes.

Kenny Irons: se voleva far pentire South Carolina della scelta fatta tre anni fa sicuramente ci è riuscito. Due touchdown e 117 yard hanno permesso ad Auburn di sconfiggere la squadra che nel 2003, con Lou Holtz head coach, lo aveva relegato in panchina dietro Demetris Summers (cacciato più tardi da Spurrier per uso di marijuana).

Delone Carter: Mr.Football 2005 dello stato dell'Ohio sta iniziando a guadagnare anche la stima degli addetti ai lavori al livello più alto. Per un giocatore che in due anni al liceo aveva guadagnato 5300 yard e 77 TD la prestazione di sabato (127 yard corse e 4 TD) può sembrare poco ma la sua prova è stata impressionante. Anche nei momenti più tesi della partita (terminata al secondo overtime) Carter ha sempre fatto la cosa giusta al momento giusto segnando pure il TD che ha deciso la partita. Delone Carter è sicuramente un nome che sentiremo ancora in futuro.

Attacchi di New Mexico State e UTEP: i due reparti offensivi insieme sono stati in grado di guadagnare qualcosa come 1110 yard. Gli spettatori di sicuro non si sono annoiati e se fossimo l'head coach di New Mexico State concederemmo qualche giorno di riposo extra al quarterback Chase Holbrook che sabato ha lanciato 73 volte (48 completi per 506 yard e quattro TD).

Il peggio:

Sidney Rice, sophomore, WR di South Carolina

Il wide receiver è uno dei giocatori più si sono messi in luce l'anno scorso ed è quindi naturale che quest'anno le difese lo tengano particolarmente d'occhio. Questo non giustifica però la mediocre prestazione contro Auburn in quello che si poteva definire un test probante. Contro una delle migliori difese della nazione Rice ha fatto poco così come era successo contro Georgia e si è pure guadagnato qualche critica da Spurrier per i suoi errori nella red-zone.

Stanford

Il programma allenato (probabilmente ancora per poco) da Walt Harris quest'anno deve ancora vincere in cinque partite, ha concesso 37.4 punti e 459 yard a partita a fronte di soli 12.6 punti segnati di media. Considerando poi che ora il calendario diventa ancora più difficile non è difficile immagine i paragoni che faranno i media tra la squadra di quest'anno e quella del 1960 che chiuse con un record di 0-10.

Sabato UCLA ha fatto di tutto per far rientrare in partita Stanford regalandole ben quattro turnover ma i Cardinals non hanno sfruttato gli errori raccogliendo solo 166 yard in attacco. Non si sa da dove partire per individuare i colpevoli ma se proprio dovessimo scegliere un reparto questo sarebbe la linea offensive. Il quarterback Trent Edwards ha subito sette sack ed il RB in dodici corse ha guadagnato la miseria di 2.7 yard di media. E pensare che Harris era arrivato con la fama di head coach bravo nel ricostruire programmi in crisi"

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