I tifosi di UNC, quest'anno più che mai, credono nel titolo!
E' marzo.
Se per una persona qualunque è un mese come un altro, per un tifoso di basket universitario significa tutto.
Eh sì, è tempo delle finali territoriali, anticamera dell'avvenimento più importante: il torneo NCAA.
Tutto è pronto, le 64 (65 in partenza ma Morehead State ha strappato l'ultimo biglietto battendo Alabama State) sono ai blocchi di partenza, chi arrivando all'NCAA di diritto, vincendo appunto la rispettiva finale regionale, chi passando per le bieche vie del selection Commettee.
Ci aspettano partite imprevedibili, giocate col cuore e tanto spettacolo
Analizziamo ora le favorite per territorio e le eventuali insidie
Midwest
Louisville è decisamente la favorita del Midwest.
Guidata da coach Rick Pitino dalla panchina e in campo da Terrence Williams, ala senior, giocatore completo, tiratore, prende tanti rimbalzi (8.5 di media) e distribuisce poco più di 5 assist a partita.
Lo aiuteranno nell'impresa Earl Clark e Samardo Samuels.
Il primo, junior di 6-9, migior tiratore della squadra con 14 punti di media a sera (saliti a 18 nel torneo della Big East) conditi da 8.5 rimbalzi sopperendo alle carenze del secondo (Samuels) che, pur avendo il giusto fisico, ne prende solo la metà . Resta comunque un ottimo tiratore.
A cercare di rovinare ai Cardinals l'approdo alle Final Four di Detroit, Wake Forest, miglior
squadra nazionale a gennaio, è andata spegnendosi a fine season, perdendo al primo turno del torneo ACC.
I primi due turni NCAA (che dovrebbe passare senza troppi problemi) sono l'ideale per rimettere in ritmo il trio Teangue-Johnson-Aminu, giusto in tempo per dare battaglia a Luoisville.
Michigan State, solida in season, si è sciolta davanti ad Ohio State, al primo turno della Big Ten ma nemmeno i Buckeyes di Evan Turner potranno più di tanto contro la favorita.
Stessa storia per Arizona, troppo discontinua per puntare in alto, vedremo cosa sapranno fare Hill e Budinger ma non sarebbe uno scandalo se Utah li rimandasse a prendere il sole già al primo turno.
Potrebbe invece fare bene USC, sulle ali dell'entusiasmo dell'inaspettata vittoria della Pac10. Il gruppo è affiatato, gode del talento di DeMar DeRozan e Taj Gibson con Daniel Hackett a dettare i tempi.
In definitiva però l'unica vera rivale di Luoisville resta kansas. E' vero che Michael Beasley è salito di un piano ma il gruppo resta solido con Collins, Aldrich e Taylor che tenteranno il seppur improbabile back-to-back.
West
La finale regionale, per quanto riguarda il west sembra già scritta, Connecticut-Memphis.
Memphis, finalista con Kansas lo scorso anno, brucia ancora di rabbia per quel titolo che sembrava suo, poi perso per i troppi liberi sbagliati.
Si riparte dal rinnovo di coach Calipari e da un gruppo esperto. Le tigri hanno ottenuto in season il migior record tra le universitarie, con solo 3 sconfitte.
Dozier e Taggart si sono ulteriormente migliorati. Il recruiting ha portato uno scoppiettante Tyreke Evans. Che dire, se hanno ripassato il meccanismo del tiro libero, possono riprendersi ciò che lo scorso anno hanno gettato al vento.
Connecticut si presenta con una coppia di lunghi invidiabile, forse la migliore del torneo.
Thabeet e Adrien, 27 punti e 21 rimbalzi garantiti a partita.
Spetta a Price guidare la squadra in attacco. Ottimo tiratore sia dalla media sia dalla lunga, raramente non in serata, nel caso abbia le polveri bagnate sarò aiutato da Dyson,Walker, Austrie e Robinson. Decisamente una squadra completa.
Qualche problema nel percorso di queste due potrebbero crearlo Purdue e Missouri, vincitrici rispettivamente della Big10 e Big12.
Utah State ha un record di 30-4 ma non ha dovuto incontrare in season nessun mostro sacro.
Una cosa è certa, partite equilibrate per il primo turno, poi via libera ad Huskies e Tigers.
East
Pittsburgh è la favorita ma nella east niente è scontato.
Innanzi tutto Fields è infortunato, non si per quanto, e questo risulta essere il primo dei problemi. Young e Blair dovranno prendersi ulteriori responsabilità per sopperire alla mancanza del primo passatore e allo stesso tempo terzo tiratore dei Panthers.
Le avversarie di rilievo per strappare un biglietto per Detroit saranno quattro.
Duke, le cui armi sono da ricercare nella mente di coach K e nelle capacità del trio Singler-Henderson-Scheyer.
UCLA, la squadra più vincente del torneo, non si presenta da qualche anno ai vertici ma ha tanta esperienza e le capacità per mettere in crisi chiunque.
Villanova, squadra ostica. la pecca sta in lunghi momenti di blackout al tiro.
Speriamo che Dante Cunninghum, il giocatore più rappresentativo, sia una guida per i suoi in questi momenti.
South
Concludiamo l'analisi approdando al Sud.
Gli scommettitori alle prime armi punteranno sicuramente su North Carolina.
Gruppo compatto, guidato dal signor Hansbrough che ha rifiutato le campane del draft per completare l'opera a North carolina dopo tutti i record ottenuti (uno su tutti quello dei punti superando il dio pagano MJ). Vincere.
Ad affiancarlo nell'impresa Ty Lawson, ottima guardia, 46% nel tiro dalla lunga.
Green, un altro che va oltre il 40% nel tiro da 3. Deon Thompson che oltre a
segnare raccoglie i rimbalzi che hansbrough si lascia sfuggire. Un'ottima panca.
Insomma gli ingredienti per tagliare la retina ci sono. Forse l'unica pressione è il fatto che il presidente Obama si sia schierato dalla loro parte!
Da non sottovalutare LSU di Marcus Thornton e i Bulldogs di Butler, che comunque si sfideranno al primo turno togliendo ai Tar Heels un'avversaria insidiosa.
Arizona State di quel James Harden dato tra i primi tre al prossimo draft.
Ultima nota per Syracuse capitanata dalla testa calda Eric Devendorf. Ha perso la finale della Big East con Louisville ma ha dato spettacolo nei turni precedenti con 6 (sei!) overtime contro Connecticut e uno in semifinale contro West Virginia.
Non prendete impegni per domani, se gli Orange avranno voglia di complicarsi la vita, potrebbero incollarvi alla tv più del previsto.