C.C. Sabathia e A.J. Burnett. I nuovi volti della rotazione di New York
Il target primario di migliorare e rafforzare la rotazione dei partenti ha movimentato l'offseason per l'esecutivo di New York. In questo senso Brian Cashman si è concentrato fortemente sul mercato dei Free agent che offriva nomi di tutto rispetto quali C.C. Sabathia, A.J. Burnett, Derek Lowe, Brad Penny, per citarne alcuni.
La mancata partecipazione ai playoff, ha spinto il direttore generale Cashman a spendere quanto possibile e anche di più per portare a casa i migliori lanciatori che il mercato potesse offrire.
C.C. Sabathia con un contratto di 7 anni per 161 milioni di dollari e A.J. Burnett segnato per 5 anni con 82.5 milioni di dollari, sono il risultato di questa campagna acquisti impreziosita sul fronte offensivo dall'arrivo del fuoriclasse Mark Texeira sbarcato a New York con un contratto di 8 anni per 180 milioni di dollari.
La rotazione di New York si presenta sicuramente rinforzata e competitiva e, a meno di sorprese dell'ultima ora, dovrebbe essere cosi organizzata:
C.C. Sabathia
È stato il vincitore del Cy Young award nel 2007.
Nel 2008 ha cominciato la stagione con i Cleveland Indians prima di essere ceduto in trade ai Milwaukee Brewers dove sul finale ha fatto benissimo conducendo la squadra ai playoff con 7 complete games ed una era di 1.65 per un complessivo di 11 vittorie e 2 sconfitte.
Ha lanciato per tutto il 2008 per 253 inning con 17 vittorie, 10 sconfitte e una era di 2.70.
Sarà la stella della rotazione di New York e un sicuro biglietto per i playoff.
Resta comunque un lanciatore che negli ultimi anni durante i playoff non ha dimostrato le stesse partenze di qualità ottenute in stagione regolare.
Questo è il grosso dubbio su Sabathia, e probabilmente lo è per tutta la rotazione di New York come analizzeremo a breve. Un acquisto che New York doveva fare e che darà quel numero di vittorie in stagione regolare a parziale o probabile garanzia di un posto tra le grandi di ottobre.
A.J. Burnett
Cashman ha sborsato più di 82 milioni di dollari per un lanciatore di 32 anni segnandolo fino ai 37 con fama di persona che spesso è in lista infortunati.
Probabilmente è stata la mossa più discutibile della campagna acquisti, ma tutto sommato è un lanciatore che ha concluso la precedente stagione a Toronto con 18 vittorie e 10 sconfitte.
New York aveva bisogno di partenti di qualità e Burnett di partenze di qualità ne ha ancora nel suo braccio e, secondo Girardi, ha raggiunto un notevole livello di maturità , che lo aiuterà molto sul monte di lancio.
L'anno scorso ha raggiunto il carrier high di 18 vittorie, ripetersi è nelle sue intenzioni.
Chien Ming Wang
E' stato l'asso della rotazione di New York per il 2006 ed il 2007.
Sfortunato protagonista nel 2007 di partenze in playoff contro gli Indians in ALDS davvero poco onorevoli per un complessivo di 5.2 inning giocati e 12 punti guadagnati su lanciatore.
Nelle precedenti partecipazioni ai playoff ha sempre portato a casa una sconfitta pur essendo il lanciatore di punta della rotazione in stagione regolare.
I dati dei playoff di Wang, sono assolutamente contrastati da quelli della regular season dove in quattro anni in pinstripes ha portato a casa ben 54 vittorie, distribuite 8 nel 2005, 19 nel 2006, 19 nel 2007, 8 nel 2008.
E' un perenne candidato al titolo di Cy Young award, essendo questo titolo relativo solo alla statistiche in stagione regolare. L'ultima stagione, che sembrava essere la migliore della sua carriera, è stata sfortunata per Wang perché interrotta a seguito di un infortunio al piede destro durante una partita di interlega contro gli Houston Astros.
Ricordiamo, comunque, prestazioni di tutto rispetto quali la prima partita del 2008 contro i Red Sox in cui ottenne una vittoria per complete game concedendo solo due valide di cui un fuoricampo da un punto e la sua 50esima vittoria come partente che gli aveva fatto guadagnare il titolo di più giovane lanciatore nella storia delle Major a raggiungere quella quota. Concluse il mese di aprile con 5 vittorie e nessuna sconfitta e rimase per tutto il mese di maggio ai primi posti come numero di vittorie nella American League.
È un lanciatore di classe pura che tuttavia pone ancora un segno negativo sul problema playoff nei quali ha sempre dimostrato di non reggere la tensione del momento. Ha lasciato qualche perplessità negli animi dei tifosi il fatto che probabilmente lancerà al terzo posto nella rotazione.
Forse un secondo posto avrebbe dato più giustizia di spogliatoio, ma sicuramente meno peso agli investimenti fatti.
Andy Pettitte
Viene da una stagione molto al di sotto dei suoi numeri con 14 vittorie e 14 sconfitte con un'era di 4.54, dove ha lanciato per 204 inning. I suoi agenti hanno cercato di spingere tantissimo per un contratto per più di dieci milioni di dollari l'anno, ma gli Yankees non hanno ceduto. Voci lo vedevano in casacca Dodgers per unirsi con Torre a Los Angeles, ma lui ha sempre dichiarato di voler lanciare esclusivamente per New York fortemente motivato dalla prima stagione inaugurale del nuovo stadio.
Poco prima dell'inizio dello spring training ha firmato un contratto per una quota base annua di 5.5 milioni di dollari con incentivi basati sul numero di inning giocati e presenze in active roster per una quota massima di 12 milioni annui.
I suoi numeri sono inevitabilmente in calo, ma è un veterano che porta dentro di se l'esperienza necessaria per i poco esperti del clima newyorchese. Girardi lo voleva fortemente, Cashman pure, ma non voleva pagarlo troppo. Vediamo se saprà darci qualche partenza di qualità e non subire cali notevoli nella seconda metà del campionato.
Ci lascia solo il dubbio su come verrà gestito da Girardi perché l'anno scorso Andy ha lanciato anche per 110/120 lanci in alcune partite, quando probabilmente non ha più questa longevità nel braccio. Forse questo spingerlo troppo lo ha affaticato ed i risultati negativi della seconda parte del campionato sono stati più che evidenti. I tifosi Yankees lo amano e se anche dovesse avere una stagione sotto tono, una probabile qualificazione ai playoff potrebbe fargli estrarre dal cilindro le straordinarie performance da ottobre alle quali ci ha da sempre abituato.
Joba Chamberlain
Entrato di prepotenza nel cuore dei tifosi Yankees come il più grande prospetto lanciatore prodotto dal sistema negli ultimi anni.
Nel 2007 gioca come setup pitcher per 24 inning vincendo 2 partite con una era di 0.38.
Perde il suo inning di playoff tempestato da insetti a Cleveland tirando un wild pitch che farà entrare il punto del pareggio. La partita andrà persa poi negli inning successivi.
Nel 2008 inizia come rilievo, ma gli insuccessi di Phil Hughes e Ian Kennedy spingono Joe Girardi a inserirlo gradualmente nella rotazione di New York. Un infortunio gli chiude prematuramente la stagione come starter. Rientrerà come rilievo per qualche partita nel mese di settembre. Chiuderà l'anno con 100 inning lanciati, 12 partite come partente, 4 vittorie, 3 sconfitte ed una era di 2.60.
Ha un talento straordinario ed ha già abituato il pubblico di New York a prestazioni di tutto rispetto. È alla sua terza stagione in pinstripes e le aspettative sono veramente alte.
Bullpen
Il reparto sul quale non sono stati fatti significativi incrementi è stato il gruppo dei rilievi.
Il closer, Mariano Rivera ha avuto un 2008 straordinario con una sola salvezza mancata e dimostrando, però inefficacia quando saliva sul monte di lancio in situazioni in cui la squadra non era in vantaggio, ha comunque egregiamente chiuso il suo anno con 39 salvezze ed un'era di 1.40.
Ha subito un intervento per eliminare una calcificazione nella spalla destra ed ha tutte le intenzioni di dimostrare che l’operazione non influenzerà le sue future prestazioni. Nonostante i suoi 39 anni ipotizziamo un altro anno con ottimi numeri a comprovare il suo indubbio valore come closer.
Brian Bruney potrebbe colmare il buco lasciato da Joba nel ruolo di setup. Ha avuto una stagione con qualche interruzione di troppo causa infortuni, ma un risultato complessivo di 3 vittorie, nessuna sconfitta ed una era di 1.80 per 34.1 inning giocati, ha dato prova del suo valore.
Altro componente fondamentale del bullpen è Edward Ramirez.
Proveniente dalle minors è stato eletto nel 2007 miglior rilievo delle leghe minori.
Nel 2008 con 63 strike out in 55.1 inning giocati ha dato prova della capacità di produrre più di uno strike out per inning giocato con un’era complessiva di 3.90.
Si conclude il bullpen dei rilievi di classe media con Damaso Marte e Jose Veras, con Marte che ha chiuso un contratto di tre anni con il chiaro compito di dover gestire i potenti battitori sinistri della Al East.
Dal punto di vista dei long relief Dian Giese ha ricoperto questo ruolo l’anno scorso, assumendo anche il ruolo di partente sul finale di campionato. Per quest’anno non ci sono ragioni di pensare che avrà una stagione migliore della precedente.
Lo spring training fornirà qualche informazione addizionale su come renderà in campionato.
Alfredo Aceves è stato un altro personaggio cardine del finale di campionato degli Yankees, offrendosi come partente ha concluso con 1 vittoria, nessuna sconfitta e una era di 2.40 per 4 partenze effettuate. É ipotizzabile che sarà tenuto in considerazione per essere inserito nella rotazione nel caso di infortuni di partenti o come rilievo prolungato.
Phil Hughes non è parte della rotazione è dovrebbe passare ancora del tempo in minors per migliorarsi e ritornare ad essere competitivo per le Major dove l'anno scorso ha chiuso con nessuna vittoria, 4 sconfitte ed una era di 6.62 per 8 partenze effettuate.
Line up
Analizziamo il line up degli Yankees che all'opening day potrebbe cosi essere composto.
Johnny Damon
Derek Jeter
Mark Texeira
Alex Rodriguez
Hideki Matsui
Xavier Nady
Jorge Posada
Robinson Cano
Melky Cabrera / Brett Gardner
Johnny Damon
Viene da una stagione offensiva positiva, con una media battuta di 303, 17 fuoricampo e 71 punti battuti a casa. È stato in più di una occasione decisivo e freddo nei momenti opportuni. Ha sbagliato sul finale di campionato dal punto di vista della difesa, ma tutto sommato ha regalato ai tifosi di New York una bellissima stagione che gli ha valso per quest'anno il posto di esterno sinistro e, occasionalmente, da DH in sostituzione di Matsui.
E' in scadenza di contratto e quindi avrà tutte le intenzioni di fare bene. Anche se proveniente da Boston è amato a New York e a meno di non essere in calo di carriera, i tifosi di New York potranno ancora esultare per qualche produttiva prestazione al piatto.
Derek Jeter
Il capitano è riuscito ad esaltare il pubblico di New York quando, in chiusura di stagione, con una valida è diventato lo Yankees ad averne battute di più nella casa di Babe Ruth, con 1271 superando Lou Gehrig nella classifica di tutti i tempi.
Ha avuto una stagione al di sotto dei suoi numeri offensivi, tuttavia nella seconda parte di campionato è andato crescendo chiudendo il 2008 con 300 di media battuta, 11 fuori campo e 69 punti battuti a casa.
Dal punto di vista difensivo non ha più il braccio e la rapidità di una volta, indispensabile per il ruolo di interbase, ma quest’anno non era nelle priorità di Cashman iniziare a valutare la possibilità di trovare un suo successore. Avremo quindi modo di vederlo giocare ancora per diverso tempo dando prova di tutta la sua leadership.
È indiscutibilmente l'anima dei New York Yankees e il beniamino incontrastato di casa regalerà ancora grandi soddisfazioni al suo pubblico pronto ad accoglierlo nel nuovo stadio.
Selezionato per la nazionale americana per il WBC, comincerà il campionato pronto, carico e determinato a portare a casa un ulteriore anello. Ha infatti dichiarato di aver fame di vittoria.
Mark Texeira
Fortemente voluto da Cashman per occupare la posizione di prima base lasciata vacante dall’uscente Jason Giambi, ha statistiche difensive straordinarie ed offensive da futuro Hall of Fame, rappresenterà il nuovo volto degli Yankees per molto tempo.
Occupa una posizione di tutto rispetto, dove grandi prima di lui hanno fatto la storia della franchigia. Cashman se lo è assicurato per 8 anni pagandolo 180 milioni di dollari. Viene da una stagione in cui ha battuto con 308 di media con 33 fuoricampo e 121 punti battuti a casa, se riuscirà a ripetersi sarà un grandissimo risultato per la squadra, sperando che non risenta troppo della pressione che tipicamente i tifosi Yankees mettono sulle spalle delle super star che sbarcano a New York.
Alex Rodriguez
A inizio spring training gli è stato diagnosticato un problema all’anca per effetto di una lacerazione ed una cisti che gli limitavano i movimenti e gli provocavano dolore rendendo inevitabile intervenire chirurgicamente.
Philippon, il dottore che si è preoccupato di operarlo, ha deciso di effettuare un intervento suddiviso in due fasi. Una prima fase a marzo ed una a campionato concluso, per consentirgli di giocare e non perdere la maggior parte della stagione in riabilitazione.
La diagnosi di recupero è stata di sei, nove settimane a decorrere dalla data dell’operazione, avvenuto il 9 marzo. Se tale riabilitazione gli permetterà di rientrare come pianificato entro l'inizio di maggio, dobbiamo solo sperare che le vicende di off season, lungamente trattate nell'articolo “il caso Arod”, non lo deconcentrino ulteriormente.
Viene da una stagione in cui non è stato particolarmente incisivo nei momenti importanti, ma che comunque è stata positiva con 302 di media battuta, 35 fuoricampo e 103 punti battuti a casa. Probabilmente le prestazioni da anno dispari a cui ci ha abituato si ripeteranno quest'anno e la presenza di Mark Texeira a precederlo nell'ordine di battuta, lo aiuterà sicuramente a produrre numeri ancor più significativi. E' indubbio che a seguito delle tormentate vicende di off season avrà tutti gli occhi puntati su di se e vorrà riscattarsi.
Nella prima parte di campionato è stato annunciato che sarà Cody Ransom e sostituirlo.
Ransom, 33 anni, ha segnato un contratto di minors con la casacca Yankees nel gennaio del 2008. In stagione ha avuto 43 turni alla battuta con una media complessiva di 302, 4 fuoricampo ed 8 punti battuti a casa. Dovrebbe essere per la stagione un riferimento di panchina per sostituire giocatori in posizione di seconda base, interbase o terza base. Non ci aspettiamo di vederlo battere in posizione 4 nel line up Yankees.
Hideki Matsui
In caso di necessità giocherà anche come esterno sinistro andando a sostituire Johnny Damon.
La scorsa stagione è stato fermo per diverso tempo causa infortuni, ma al suo ritorno ha portato statistiche offensive di tutto rispetto, chiudendo con 294 di media battuta, 9 fuori campo e 45 punti battuti a casa con 337 presenze al piatto. In salute promette di essere un significativo elemento dell’attacco di New York.
Xavier Nady
L’anno scorso è stato fondamentale sul finale di campionato per il tentativo di assalto ai playoff.
Ha dimostrato di essere un giocatore completo che spinge sempre sull’acceleratore in ogni condizione di gioco. Nel 2008 ha battuto per un complessivo di 305 di media con 25 fuoricampo e 97 punti battuti a casa. La critica è sempre favorevole nei confronti di questo giocatore, nonostante che a inizio anno se ne ipotizzava una cessione.
Al momento risulta essere il candidato quotidiano per il ruolo di esterno destro, ma deve gestire la competizione con Nick Swisher che nel 2008 con la casacca dei Chicago White Sox ha disputato 153 partite con una media battuta di 219, 24 fuoricampo, 69 punti battuti a casa.
Saranno i risultati in campo a determinare chi dei due occuperà il ruolo di esterno destro, tuttavia la versatilità di Swisher potrebbe consentirgli anche dalla panchina di giocare un numero significativo di partite alternandosi in difesa tra il ruolo di prima base e esterno sinistro o destro.
Jorge Posada
La sua stagione del 2008 è stata interrotta prematuramente causa infortunio alla spalla. Ha subito un'operazione a dicembre la cui riabilitazione si è ultimata poco prima dell’inizio degli allenamenti dello spring training. L’attacco di New York è stato fortemente depotenziato quando è entrato in lista infortunati, particolarmente ripensando alle ottime statistiche offensive dell’anno precedente.
Non è più tanto giovane e il tipo di intervento che ha subito alla spalla potrebbe essere un punto interrogativo per il suo ruolo difensivo. Nel suo debutto di spring training ha risentito ancora di qualche problema alla spalla, ma nulla di grave o non previsto. Dovrebbe, con il supporto sostitutivo di Molina, ricevere per 120, 130 partite, ma potrebbe scendere questa stima a seguito di eventuali problemi fisici nel corso dell’anno.
Posada è un componente importantissimo dell’attacco degli Yankees e se il suo risentimento alla spalla dovesse essere qualcosa di più serio che non gli permetterà di giocare ricevitore, per Girardi ci saranno decisioni non facili da prendere in quanto il ruolo di battitore designato è occupato dal produttivo Matsui e quello di prima base altra posizione possibile, da Texeira.
Robinson Cano
L’anno scorso ha battuto assolutamente in netto contrasto con quanto fatto negli anni precedenti a New York, riuscendo solo sul finale a concludere con 271 di media battuta con 14 fuoricampo e 72 punti battuti a casa e dimostrando comunque di essere in salita.
L’hitting coach degli Yankees Kevin Long ha lavorato con lui in Repubblica Dominicana sulla meccanica dello swing in offseason.
Ha poi, partecipato alla Dominicana Winter League per dare continuità al lavoro offensivo e prepararsi al meglio per la stagione in arrivo.
Per il 2009 le prospettive non sono ancora elevatissime e gli scout ipotizzano una lenta ripresa, ma è giovane, è il prodotto della farm Newyorchese e ha solo margini di miglioramento.
Melky Cabrera / Brett Gardner
Il ruolo di esterno centro è in ballottaggio tra questi due giovani prodotti della farm.
Melky ha passato l'inverno giocando in Dominicana Winter League per migliorare la sua deficienza offensiva che lo aveva portato dall'esclusione dal line up fino al ritorno alle minors. Dal punto di vista difensivo ha dimostrato di avere un braccio estremamente efficace che ha prodotto molti out a casa base, gelando i corridori in posizione punto.
Di contro a queste spiccate doti difensive c'è stata una annata bruttissima dal punto di vista offensivo chiusa con 249 di media battuta, 8 fuoricampo e 37 punti battuti a casa. La competizione per il ruolo di esterno centro è quindi aperta e a contenderla c'è Brett Gardner che potrebbe essere l'esterno centro dell'opening day se i numeri di Cabrera non miglioreranno o se il suo spring training non dovesse essere significativo.
Conclusione
L’anno scorso gli Yankees hanno arrancato per tutta la stagione altalenando momenti all’ultimo posto della division con qualche picco al primo posto durato veramente il tempo di poche partite. Non hanno prodotto i numeri offensivi sperati in una division come quella della AL East con i Rays sorpresa del 2008, gli Orioles comunque incisivi nella prima parte della stagione e la sempre pressante presenza competitiva dei Red Sox.
Hanno mancato i playoff causa le assenze di Wang, Posada, la non efficacia di Alex Rodriguez nei momenti importanti e una rotazione che ha sempre stentato per tutto il campionato. Si presentano nel 2009 con una squadra svecchiata e avendo speso molti soldi in un momento economico mondiale sicuramente non facile per nessuno.
Tra i punti di forza possiamo sicuramente nominare la rotazione che ha numeri di tutto rispetto e l’inserimento di Mark Texeira che porterà numeri offensivi significativi in stagione regolare. Il line up ha tutte le carte in regola per portare punti importanti e raggiungere i playoff.
Con il bullpen in forma gli Yankees promettono di essere competitivi e dare spettacolo.
Ciò che invece pone dubbi sono le statistiche dei playoff della rotazione perché fatta eccezione di Andy Pettitte, che comunque potrebbe non essere cosi incisivo, tutti i partenti non hanno statistiche confortanti nel mese di ottobre particolarmente Wang e Sabathia. Joba è giovane e lascia tutto in discussione, ed è determinato a cancellare quanto accaduto a Cleveland nel 2007.
Dal punto di vista offensivo la presenza di Posada deve essere garantita altrimenti l’attacco subirà una ulteriore perdita in termini di punti battuti a casa. È anche indispensabile che Arod ritorni in forma dalla riabilitazione e che non ci siano ulteriori incidenti di percorso perché, come sopracitato, l’operazione subita è una prima parte di un intervento più complesso che sarà ultimato a fine stagione.
La divisione è estremamente competitività con Boston che presenta numeri in stagione regolare e playoff assolutamente vincenti e i Rays che potrebbero ripetersi.
Nonostante tutti i soldi spesi per Texeira e l’upgrade della rotazione, c’è il rischio di finire con un semplice piazzamento ai playoff e magari, raggiungere la gara per il pennant e perderla, troppo poco per il pubblico di New York e ancor meno per chi ha chiuso contratti per più di 420 milioni di dollari.