Coach Stoops rimane saldamente al primo posto in tutti i ranking
Per la Big12 sabato 15 novembre è stata una di quelle date che hanno segnato la svolta per molte situazioni ancora in sospeso, e consolidato la maggior certezza di questo campionato, ossia l'incredibile strapotenza dei Sooners. Dopo l'ordinaria amministrazione mostrata sbrigando senza entusiasmare (41-3 il punteggio finale, NdR) la pratica con Baylor, la truppa di coach Bob Stoops i è matematicamente aggiudicata la South Division della Big12 con sta già pensando al prossimo, delicatissimo match con la Texas Tech dell'Heisman candidate B.J. Simons, recordman assoluto di passaggi tentati e completati in questa stagione (398 completi su 613 lanci, con "soli" 16 intercetti, NdR): "Abbiamo molto talento - spiega Stoops - molti dei nostri giocatori sono candidati ai premi nazionali, ma nonostante questo sono molto prudenti, non danno nulla per acquisito, non parlano mai dei nostri successi, ma sono molto concentrati sulle mie direttive e pensano esclusivamente alle partite che ancora ci restano da disputare".
Non è un caso che Oklahoma stia dominando questa stagione, ma Stoops è ben consapevole che anche una sola sconfitta potrebbe pregiudicare il BCS a vantaggio di Ohio State (salita al secondo posto in attesa del clamoroso match con l'arcirivale Michigan), USC (che pur vincendo ha perso un posto, anche perchè sfavorita avendo un calendario più semplice rispetto ai Buckeyes) ed LSU (idem per quanto detto per i Trojans). Da queste quattro squadre usciranno le due che si giocheranno il titolo, ma se ovviamente i Sooners dovessero chiudere imbattuti, nulla potrà togliere loro un ticket per il bowl principale.
Ma chi affronterà OU il 6 dicembre a Kansas City per il titolo della Big12?
Bella domanda, ed è proprio qua che il turno di sabato scorso ha scombussolato un po' tutte le carte in tavola, dopo che Kansas State ha battuto Nebraska per il classico match che valeva una stagione, portandosi sul 5-2 nella North Division, sorpassando quindi i Cornhuskers che ora possono solo mangiarsi le mani inchiodati sul 4-3 ad un turno dalla fine.
La gara non ha avuto storia, è stata semplicemente un massacro, con i Wildcats che hanno sempre avuto in mano le redini dell'incontro. Nessuno avrebbe previsto un 38-9 finale per una sfida che si preannunciava equilibratissima, se mai con un netto vantaggio per Nebraska che giocava tra le mura amiche di Lincoln, laddove la squadra di Bill Snyder non vinceva addirittura dal paleozoico 1968. Invece, ciò che mai si sarebbe pensato è successo grazie alla grandissima prova del QB dei Wildcats, vale a dire Ell Roberson, che ha lanciato per 313 yds con due passaggi decisivi in apertura dell'ultimo quarto, quando la partita si è definitivamente spezzata in due.
Riguardo ai rankings, Nebraska crolla al 22esimo posto del BCS, quindi è ormai tagliata fuori dai giochi, mentre Kansas State, salita al 19esimo posto, ha ancora la chance, o meglio la mission impossible di provare a battere i Sooners nella probabile finale del 6 dicembre.
Chi invece non vincerà mai la Big12 ma ha delle concretissime chance di Bowl BCS è Texas, che ha appena vinto un tiratissimo derby (43-40 il punteggio finale) con i Red Raiders del già citato B.J. Symons. Se pur con due sconfitte ora i Longhorns si trovano saldamente al quinto posto, e dovrebbero mantenere questa piazza battendo gli Aggies il 28 novembre, respingendo l'assalto di Georgia, di Tennessee e della cenerentola TCU, scivolata questa settimana all'ottavo posto del BCS.