A Bill Self il difficilissimo compito di far dimenticare Roy Williams
Niente più “Late Night with Roy Williams” quest'anno a Lawrence, bensì un più generico e suggestivo “Late Night in the Phog”, con esplicito riferimento a quel Phog Allen cui è peraltro intitolata l'arena casalinga dei Jayhawks, e che da sempre in America viene definito come uno dei posti migliori per vedere una partita di basket.
Al timone di quello che è sempre uno dei college più gloriosi cestisticamente parlando troviamo l'ex coach di Illinois Bill Self, radicalmente diverso dal suo predecessore volato a rilanciare i Tar Heels del suo maestro Dean Smith. Self è un allenatore che ha sempre dato la priorità al gioco difensivo, ne sono conseguite squadre incredibilmente toste e difficili da battere, anche se in alcuni casi poco fortunate nel torneo.
Quella fortuna invece servirà eccome a Kansas per sperare di tagliare la retina anche nella gara in cui si assegna il campionato Ncaa, che ha visto il 7 aprile scorso Collison, Hinrich e compagni cedere di misura allo strapotere dell'incredibile Carmelo Anthony. Ma i Jayhawks sono attrezzati per provare subito a tornare per la terza volta di fila alle Final Four? Avremo tutto il campionato per capirlo, e finchè Self non farà scendere in campo la sua squadra sarà prematura ogni previsione anche perchè il roster è stato rivoluzionato in maniera piuttosto sensibile.
Partiti Hinrich e Collison, il loro posto nel cuore dei tifosi della Fieldhouse è stato preso dal gruppo di Junior capitanato da Keith Langford, subito out per tre settimane cause operazione al ginocchio, cui si aggiungono Aaron Miles e un rientrante Wayne Simien, che dovrebbe aver finalmente risolto i problemi a quella spalla lussata per ben due volte l'anno scorso. Il quintetto iniziale dovrebbe essere composto dai giocatori appena citati, dall'alona senior Jeff Graves e dal freshman sensazione J.R. Giddens, esterno molto completo per cui i più ottimisti prevedono addirittura un futuro alla Paul Pierce.
Giddens, guardia-ala di 195 cm, ha tutte le caratteristiche per integrarsi a dovere con Langford dando una grande esplosività al backcourt biancoblu, mentre il reparto lunghi verrà decisamente rinforzato dalla presenza di David Padgett, 210 cm di velocità e talento. Difficile definirne ora un ruolo, in quanto si tratta del classico liceale impostato per giocare da ala piccola che Bill Self vorrebbe impiegare sotto canestro, per dare ulteriore spessore e varietà di soluzioni ad un reparto lunghi che conta su due elementi molto potenti ma carenti di velocità .
Difficile scommettere subito su una nuova Final Four, ma l'arma in più a favore di Kansas potrebbe essere proprio la mancanza di pressione, dal momento che a parte Graves tutti gli elementi più rappresentativi avranno ancora un'anno di gioco a disposizione al termine di questa stagione. Quest'anno sarà quindi l'anno giusto per crescere, per permettere a Self di capire Kansas e adattare il proprio repertorio tattico ad una squadra molto frizzante, forse troppo per essere ingabbiata nel suo solito gioco. Self dovrà insomma trovare la soluzione migliore per far rendere al meglio dei ragazzi scelti e tagliati ad hoc per il gioco di Roy Williams. Non sarà facile, e proprio per consentire alla squadra di lavorare nel migliore dei modi, il nuovo coach ha addirittura deciso di far disputare gli allenamenti di quest'anno a porte chiuse.
Nel frattempo, Self ha dato conferma delle proprie, del resto risapute, abilità di recruiting pescando nel cuore di New York la guardia Russell Robinson, dopo aver fallito nell'impresa di portare Lawrence quel Charlie Villanueva che aveva raggiunto con lui un accordo per Illinois. Il primo obiettivo, ossia quello di dare continuità al programma, sembra quindi scivolare verso un esito positivo, anche se Villanueva è finito proprio nella favoritissima UConn di coach Jim Calhoun.