I protagonisti del weekend

Brock Berlin, eroe nella vittoria di Miami contro Florida

Il protagonista indiscusso del weekend è stato sicuramente Brock Berlin, quarterback di Miami, che ha guidato gli Hurricanes ad un'incredibile rimonta proprio contro la sua ex squadra, l'università  della Florida. I Gators erano avanti di 23 punti quando mancavano 6 minuti alla fine del terzo quarto anche grazie agli errori di Berlin che aveva lanciato 2 intercetti nel giro di 4 minuti.

Nonostante fosse vittima di crampi che lo hanno anche costretto a chiamare un timeout per recuperare, il quarterback nell'ultima parte di gara ha sfoderato una prestazione incredibile: 18 passaggi completati su 20 per un guadagno di 269 yard ed un parziale di 28 a 0 che ha permesso a Miami di vincere 38 a 33 la sfida con i rivali della Florida.

La vittoria ovviamente ha permesso a Berlin di rispondere alle battute degli ex compagni che avevano detto durante tutta la settimana che lo avrebbero annullato e che sarebbe uscito malconcio dal campo di gioco. "Voglio proprio vedere dove sono ora i giocatori di Florida che volevano farsi beffe di me e della mia squadra", ha dichiarato il quarterback a fine partita.

Uno dei pochi Gator che ha voluto commentare la prestazione di quello che fino al 2001 era uno studente di Florida è stato il cornerback Keiwan Ratliff. Il senior ha ammesso che "in settimana avevamo parlato molto di lui e sapevamo che era capace di queste cose. La nostra speranza era quella di accumulare parecchi punti di vantaggio per evitare quello che poi è successo".

Il drive decisivo è stato quello che ha permesso a Miami di segnare 8 punti e ridurre a 15 lo svantaggio dopo aver guadagnato 85 yard. In quel momento il pubblico di casa ha cambiato il suo atteggiamento nei confronti di Berlin facendogli dimenticare i fischi che lo hanno accompagnato all'uscita dal campo dopo i 2 intercetti.

A fine partita Berlin ha dichiarato di "sentirsi fiero di far parte degli Hurricanes. Stasera siamo stati fantastici e non abbiamo mollato anche se potevamo farlo. Questa è sicuramente la vittoria che mi ha dato più soddisfazioni nella mia carriera di giocatore di football. Sono al settimo cielo".

Un'altra incredibile rimonta è stata quella di Notre Dame che ha segnato 20 punti nell'ultimo quarto per battere, all'overtime, Washington State. Nel primo tempo i Fighting Irish non ne hanno indovinata una: nessun punto segnato contro 19 subiti, 3 palle perse e 5 sack concessi da una linea offensiva che confermava tutti i timori della vigilia.

È stato fondamentale per il successo il cambio di strategia operato dall'allenatore Tyrone Willingham che ha abbandonato la West Coast Offense in favore dei giochi di corsa. L'intuizione di usare maggiormente i tailback si è rivelata azzeccata ed anche in questo caso è stato zittito chi aveva fischiato la squadra che aveva raccolto solo 8 yard nelle corse del primo tempo.

L'eroe della giornata per i giornalisti è stato ovviamente il kicker Nicholas Setta che nel supplementare ha trasformato un field goal di 40 yard dopo che Notre Dame era stato in grado di fermare l'attacco di Washington State. C'è però un altro giocatore dei Fighting Irish che merita di essere menzionato: il tailback Julius Jones.

Jones è sempre stato il running back favorito dei tifosi anche dopo essere stato dichiarato ineleggibile lo scorso anno a causa del rendimento scolastico non proprio eccezionale. Si è trasferito in Arizona una stagione e quest'anno si è presentato come tailback di riserva di Grant dichiarando di "essere pronto in caso di necessità . Già  sono felice di essere tornato ma spero di avere un'opportunità  per giocare e aiutare Notre Dame".

Potrebbero sembrare parole retoriche ma Jones ha anche i più scettici, allenatore compreso. Coach Willingham lo ha chiamato in causa in uno dei momenti più delicati della partita di sabato. Quando compagni di squadra e tifosi sembravano rassegnati alla sconfitta Jones ha riacceso l'entusiasmo di tutti con un improvviso cambio di marcia in una corsa che gli ha fatto guadagnare 20 yard.

Nel gioco seguente Holiday lanciava un touchdown che portava Notre Dame a soli 3 punti dagli avversari. Nel drive successivo Jones ha segnato, con una corsa di 19 yard, il touchdown che ha portato in vantaggio i Fighting Irish prima che Washington State portasse la partita al supplementare. Quando è stato chiesto un parere sul giocatore a Willingham, l'allenatore ha risposto che "la prova di Jones parla da sé".

Continuiamo la rassegna di giocatori che sono tornati protagonisti dopo un anno di purgatorio parlando di Jeff Smoker, quarterback di Michigan State. Lo scorso anno il senior era stato sospeso per le ultime 5 partite a causa di problemi, mai ben chiariti, di abuso di sostanze. L'assenza di Smoker è stata una delle cause che hanno portato al tracollo dell'università  con il conseguente licenziamento dell'allenatore Bobby Williams.

Nella partita di sabato è entrato nella storia di Michigan State pareggiando il record di touchdown lanciati (46) che appartiene a quel Bill Burke che ora commenta da bordo campo le partite degli Spartans. Nel primo tempo MSU è stata in svantaggio in 3 occasioni ma ogni volta il quarterback è riuscito a riportare in partita la sua università .

Il gioco più spettacolare è stato il lancio di 62 yard per Agim Shabaj che ha pareggiato la partita quando mancavano 9 minuti alla fine del primo tempo. A fine partita allenatore e giocatore si sono scambiati i complimenti per l'ottimo inizio di stagione degli Spartans.

"Devo ringraziare l'allenatore", ha detto Smoker, "I suoi schemi farebbero sembrare un fenomeno anche il peggior quarterback". L'allenatore John L. Smith invece ha detto che "Jeff ha fatto molti progressi rispetto alla scorsa settimana. Ora sembra completamente ristabilito ed è un piacere allenare una persona come lui".

L'ultimo protagonista di cui parliamo è B.J. Symons, quarterback di Texas Tech. I Raiders dopo essere stati in vantaggio di 14 punti all'intervallo subivano la rimonta di New Mexico che segnava 21 punti nel secondo tempo portandosi ad un solo touchdown di distanza.

Nel drive decisivo del finale di partita Symons però ha preso in mano la squadra e prima con una corsa di 26 yard e poi con un'altra di 1 yard ha segnato il touchdown che ha chiuso la partita.

I 6 punti segnati a 2 minuti dalla fine della partita si aggiungono agli altri 5 touchdown lanciati. Mike Leach, allenatore dei Raiders, ha dichiarato di "non aver dovuto dare nessun consiglio a B.J. perché è stato assolutamente perfetto. Il piano era quello di segnare molti punti all'inizio e poi gestire la partita e lui non mi ha deluso".

Oltre ai 5 touchdown lanciati Symons ha ottenuto altri numeri degni di attenzione (37 passaggi completati su 54 per 418 yard) anche se deve purtroppo scontare la fama di un programma che fa rendere al massimo anche quarterback mediocri. A questo punto è da non perdere la sfida del 27 settembre contro Mississippi, università  di uno dei migliori quarterback della nazione, Eli Manning.

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