Williams dovrà migliorare moltissimo la sua meccanica di tiro in prospettiva Nba
182 Centimetri 84 Chilogrammi Alabama University
Statistiche 2002: 16.4 punti 3.9 rimbalzi 4 assist
Pregi: La prima cosa che salta all'occhio del ragazzo del Mississippi è la sua vera attitudine da leader come ha dimostrato più volte nell'arco della stagione portando, quasi da solo, 'Bama fino al numero 1 del ranking unita ad un'incredibile etica lavorativa testimoniata con l'intera estate passata a lavorare sul tiro sotto la supervisione dell'ex assistente dei Crimson Tide T. R Dunn. Passando ad aspetti più strettamente legati al basket giocato per quanto riguarda in attacco la prima cosa che colpisce è la buonissima proprietà di palleggio che gli permette di penetrare a proprio piacimento o anche di tentare l'arresto e tiro con buoni risultati; l'andare nel traffico porta con sé una notevole quantità di tiri liberi che Mo realizza con ottime percentuali(84%); tutt'altro che mangia palloni è in grado di trovare spesso eccellenti linee di passaggio per i compagni; andando a guardare il lato difensivo colpisce la sua attitudine da pregevole rimbalzista, in rapporto al proprio ruolo, come difensore sul diretto avversario ha una buona velocità di piedi che gli permettono di contenere molti primi passi; da aggiungere la buona capacità di rubare palloni grazie alla rapidità delle mani e al notevole Q.I cestistico.
Difetti: In attacco oltre alla mancanza di un pizzico di esplosività deve assolutamente migliorare nel tiro da tre(poco più del 30%)e nel crearsi un jumper dai cinque metri che gli permetterebbero di variare il proprio bagaglio di soluzioni offensive, inoltre qualche volta dovrebbe stare più attento alla gestione del pallone a causa della tendenza ad andare troppe volte in overdrive, che gli causa qualche pallone perso di troppo ; difensivamente soffre particolarmente il gioco dietro ai blocchi dove non è altrettanto valente come nel contenere il primo passo avversario ed in ciò non è aiutato né dalla mancanza di un paio di centimetri né da un fisico buono, ma non ancora del tutto scolpito, su cui deve lavorare in sala pesi; tali mancanze lo fanno particolarmente soffrire contro avversari più alti e fisicati di lui.