Manny Ramirez col numero 99 ed in Dodger Blue, stranissimo
La notizia del giorno per la NL West deve - per forza - riguardare l'arrivo di Manny Ramirez ai Los Angeles Dodgers. Cosa significa? Che i Dodgers (ventunesimi in avg, ventiquattresimi in obp, ventisettesimi in slg) avevano bisogno di uno slugger e con Ramirez hanno trovato ciò che cercavano. Non è questo lo spazio per giudicare il carattere ed i comportamenti di Manny quindi analizziamo solo il fatto che Ramirez si aggiunge a ben altri quattro esterni attualmente a disposizione di Joe Torre. Inoltre arriva proprio nel mezzo di una serie importante tra Dodgers e D-Backs, questi ultimi al momento in testa alla divisione. Colorado è risalita in terza posizione grazie ad un paio di settimane calde e minaccia di ricongiungersi alla coppia di testa per creare una corsa a tre per la divisione. Padres e Giants sono ormai fuori dai giochi.
Nel weekend entrante oltre alla serie Arizona a Los Angeles, c'è Colorado a Florida, mentre San Francisco visita San Diego.
Classifica
Arizona""…………..57-52
Los Angeles…………54-55
Colorado……………50-61
SF Giants"………….45-63
San Diego…………..42-68
(aggiornate al 1° agosto)
Arizona Diamondbacks
Partiamo dalla fine: due vittorie per 2-1 sui Dodgers, quindicesima W per un ottimo Brandon Webb e salvezza 23 per Brandon Lyon la prima e nona W per Randy Johnson con salvezza 24 per Lyon nella seconda. Il gap adesso si allarga ed ha raggiunto 3 partite, dopo essere stato a lungo fra una e due gare. Ma è stata tutta una settimana vincente per Arizona con una sweep dei Giants a San Francisco (10-2, 5-3, 7-2) con mazze che hanno sventolato per bene. Poi due vittorie su tre gare anche a San Diego: persa la prima 8-5 sono arrivati un 3-0 ed un 7-3, prima della serie (anche questa in trasferta) coi Dodgers. Nel 3-0 da segnalare la prestazione di Doug Davis: 7.2IP, 2H, 2BB, 8SO ed il 3-4 di Orlando Hudson.
Hanno tappato un buco con l'arrivo del rilievo Jon Rauch da Washington, ma forse la necessità di una mazza potente era maggiore. Il rientro di Justin Upton aiuterà , ma sarà sufficiente a ribattere gli attacchi di Los Angeles?
Ma stanno diventando davvero costanti nello starting pitching.
Los Angeles Dodgers
Dopo il terremoto, vero, Los Angeles colpita dal ciclone Manny. E' solo una battuta, ma vedremo se l'aria di Hollywood placherà le bizze del grande campione dominicano. Per ora un 2-4 all'esordio, giocando in campo sinistro. Detto delle due sconfitte in questa serie cruciale coi DBacks guardiamo cosa è successo ai Dodgers nelle due serie precedenti. Giocate: 6, punti concessi: 9, sconfitte: 1. Che l'attacco sia insufficiente è sottinteso. Prima sweep ai Nationals: 3-2, 6-0, 2-0. Poi due su tre coi Giants: 6-7. 2-0, 4-0. Ben quattro shutout in sei giorni. Vediamo con ordine: nel 6-0 con Washington è Derek Lowe che concede 1 valida in 8IP, HR per Matt Kemp e Nomar Garciaparra, ora tornato sulla DL per l'ennesima volta con danni ai legamenti del ginocchio. Nel successivo 2-0, sempre ai Nationals: Clayton Kershaw, talento sublime, concede 4H in 6IP con 5SO ed il bullpen va 3IP 1H. Nel 2-0 ai Giants il veteranissimo Jason Johnson concede 5H e fa 3SO in 6IP, altri 3IP di silenzio del bullpen con pure 5SO. Nel 4-0 sempre su San Fran è lo shutout di Chad Billingsley (11-9, 3.05 ERA) 5-hitter con 8SO. Nell'unica gara in cui il pitching ha un cedimento l'attacco quasi riesce a recuperare; infatti Hiroki Kuroda lancia alla base sbagliata e permette a San Francisco di prendere il largo (7-0 dopo 4 inning), ma LA ne segna 5 nel quinto ed una nel sesto. Solo una schiera di rilievi permette ai Giants di portare a casa il risultato. Joe Torre sta facendo del suo meglio, ma vorremmo però vedere più spesso in campo Andre Ethier e meno Juan Pierre ed Andruw Jones. Ora che è arrivato Manny non ci sono più scuse. Hanno preso pure Casey Blake.
Colorado Rockies
La settimana appartiene a Ubaldo Jimenez. Prima zittisce Cincinnati (la partita finirà 11-0 con 2-3, HR, doppio e 3 RBI per Garrett Atkins e 3-5, 2 SB, BB per Scott Podsednik in cima al lineup) concedendo 5 valide in sei shutout inning, poi ieri notte, manda SO 10 Marlins in 7IP concedendo 2 valide e 3 BB. Alla fine deve intervenire Brian Fuentes (mai creduto ad una sua trade, vale troppo per Colorado) per salvare una W per 5-2, dopo il pasticcio di Taylor Buchholz nel nono, mentre Manny Corpas aveva fatto il perfetto setup man nell'ottavo. Detto questo i Rockies rimangono 11 partite sotto al .500 e 8 partite dai leader divisionali di Arizona. Servirà un finale caldo come lo scorso anno per diventare veri sfidanti. Questa serie con Florida fuori casa si presenta difficile per iniziare la rimonta.
In settimana dopo la sweep a Cincinnati (7-2, 5-1 ed appunto 11-0) due sconfitte su tre a Pittsburgh, poi una batosta giovedi nella prima della serie coi Marlins (2-12). Dopo l'All Star Game i Rockies sono partiti con nove vittorie ed una sola sconfitta (quel rocambolesco 10-16 coi Dodgers). Se vogliono cercare la vittoria divisionale devono ritrovare quella forma. Non crediamo che la wild card finirà ad una squadra dell'Ovest per cui vincere la divisione sarà l'unica opzione per loro. Sono i campioni in carica della NL: sapranno ripetersi?
San Francisco Giants
Iniziamo dalle belle notizie: Tim Lincecum continua nella sua bellissima stagione: 7IP 3H 1R 3BB e ben 11SO creano le basi per la vittoria (poi arrivata al decimo inning) sui San Diego Padres nella prima partita di agosto e prima della serie di questo weekend. Rivalità un pochino ammosciata dalla situazione in classifica delle due franchigie californiane. Nessuna trade per San Francisco alla deadline. Una squadra che resta abbastanza anemica in attacco, ma che ormai non avrebbe potuto fare nulla neppure con dei mega-scambi. La settimana conferma le difficoltà dei Giants. La bella sweep ai danni dei Nationals (tra cui un 4-hitter per Matt Cain) viene seguita da cinque sconfitte in sei partite: 2-10, 3-5, 2-7 in casa con Arizona, poi risicata vittoria per 7-6 a Los Angeles ed due shutout subiti sempre dai Dodgers (0-2, 0-4). Giants che non segnano punti per ben 23 inning consecutivi.
San Diego Padres
Quando neppure Trevor Hoffman riesce a mantenere il punteggio in parità è il segno che non c'è speranza. Questa stagione per i Padres sembra proprio nata e cresciuta sotto una cattiva stella. L'esempio proprio nell'ultima partita, venerdi sera coi Giants. Una palla mancata dal catcher regala un punto a San Francisco e poi con le basi piene ed un solo out Kevin Kouzmanoff batte in un doppio gioco che chiude la partita. 3-2 il finale per i nord-californiani.
La settimana non era andata poi così male, considerando le circostanze dei Padres 2008. Infatti dopo le batoste subite a St. Louis ed a Cincinnati, San Diego ne aveva vinte tre su quattro coi Pirates (1-9, 6-5, 9-6 e 3-1). In particolare nella W per 9-6 da segnalare il 3-4 con 2 HR e 4 RBI di Adrian Gonzalez e la prestazione del bullpen con 3.1IP ed un solo punto concesso.
Poi è venuta la vittoria (8-5) nella prima partita della serie coi DBacks, seguita purtroppo da due sconfitte (0-3, 3-7). Ed ora la serie con i Giants fra le due deluse della divisione. Fra le notizie c'è la certezza che Greg Maddux resterà a San Diego (a meno di uno scambio via waivers). Infatti dopo tutti i rumori delle scorse settimane non c'è stata la trade e c'è invece una brutta gatta da pelare: la frattura della mano sinistra per Khalil Greene, l'interbase che ha preso a pugni un armadio per la frustrazione, sua e dell'intera squadra per come stanno andando le cose. Greene sta battendo .213 con 10 HR, mentre aveva finito la scorsa stagione con una media di battuta di .254 e ben 27 fuoricampo. Potrebbe essere addirittura finite la stagione per Greene. I Padres useranno Luis Rodriguez al posto suo nel ruolo di interbase. Dovrebbe pure rientrare presto nella mischia dell'infield - principalmente in seconda base - anche Tadahito Iguchi.