Isiah Thomas è uno dei coach più chiaccherati della lega, nonostante il record dei Pacers…
Che periodo, dicembre!
Lavorativamente e' il mese piu' corto dell'anno (mi scuso a priori con chi lavora nel settore turistico e si prepara ad accogliere con il sorriso la massa di barbari vacanzieri skipass-dotati, sperando che questi ultimi spendano molto e rompano poco), ma lo stomaco e' messo ripetutamente alle corde da cene pseudoaziendali, dolci e cotechini di ogni foggia, con un unico comune denominatore: l'apporto calorico sufficiente a mantenere accese le luci di una metropoli media per tutto il periodo invernale.
Ed e' proprio con lo spirito dell'anaconda digerente che mi accingo a scrivere l'ennesimo elogio all'inutile, pomposamente denominato "Kicco's world".
Si e' aperto solo dalla scorsa settimana l'ufficio reclami (modo poco originale per comunicarvi che potete scrivermi per qualsiasi motivo, e' gradito anche l'invito a piantarla, purche' motivato) che qualche ingenuo tra voi ha ritenuto opportuno perdere del tempo per farmi qualche domanda riguardo a quanto scritto in precedenza.
Un simpatico amico mi chiede se l'astio che ho nei confronti di Isah Thomas ha motivi personali, arrivando al punto di ipotizzare un'avventura sentimentale tra l'ex play di Indiana e la santa donna che mi cucina e mi rassetta in cambio di sempre piu' sporadiche e indegne attivita' ginniche a finto scopo riproduttivo.
Premesso che ritengo logisticamente improbo un vai-e-vieni Indianapolis-Bolzano durante la regular season, ho provato a tirare fuori qualche vecchia copertina di Superbasket che ritraeva il buon Zeke in divisa Pistons: nessuna reazione apparente, anzi la gatta ha preso a masticare la carta vecchia di 13 anni, sputazzando schifata il tutto qualche passo piu' in la'.
Devo inoltre rimarcare quelli che sono i bizzarri canoni estetici della beata di cui sopra, la quale, nel lontano 1992, attribui' la patente di "bello" a tale Montross Eric, che al tempo fece un'amichevole contro la Nazionale Italiana a Modena.
Ora, a parte il fatto che assegnare un giudizio positivo di qualsiasi tipo ad un essere simile, in presenza di un bostoniano come il sottoscritto, e' roba da farmi venire lo zabaione sotto le rotule, credo di poter affermare con una certa sicurezza che Thomas non rientra nel "courtside countdown" della mia signora.
Piu' seriamente (ma vi prometto che smetto subito) ho sempre ritenuto Isah un ottimo giocatore ma un pessimo gestore di risorse. Senza ricordare che la CBA non l'ho fatta fallire io, Thomas e' arrivato sul pino di Indiana dopo un signore del quale ho un'opinione cestistica tendente al deliquio, e questo di sicuro non mi aiuta ad essere obiettivo.
Certo e' che se tu erediti un gruppo che ha appena giocato la finale, credo che sia lecito aspettarsi qualcosa di piu' rispetto a quanto visto in questi 2 anni. Per me e' sintomatico il caso di Austin Croshere, giocatore al quale auguro di essere scambiato oggi stesso.
Stiamo parlando della rivelazione delle finali 2000, uno che entrava con la moto in area Lakers ma poteva anche tirare da fuori. E adesso langue in fondo alla panca. E' pacifico che le colpe siano anche sue, e che il pesante contratto che si porta dietro non lo aiuti, ma mi rimane il sospetto che Thomas non sia certo uno che spreme il meglio dai suoi giocatori, soprattutto perche' l'aspetto umano lascia u po' a desiderare.
Questa era la mia opinione a meta' ottobre. Naturalmente la mia disistima nei confronti di Thomas deve essere ampiamente reciproca, visto lo scorcio di stagione che stiamo vedendo. Indiana sta andando fortissimo (naturalmente sto scrivendo la mattina dopo un -21 beccato a casa Cuban, perche'io e il timing siamo una cosa sola") Artest ha scoperto che non ci sono leggi in vigore che impediscono ad un secondino come lui di giocare bene anche in attacco (stanotte lo hanno espulso, io sono veramente in genio del tempismo) e tutti stanno facendo bene il loro lavoro, compreso quel Jermaine O'Neal che, Mondiali a parte, sta giocando come si conviene ad un super.
Ma, tornando alla mia vittima, devo altresi' ricordare che sul pino di Indiana si sarebbe potuto/dovuto sedere Mr. Rick Carlisle, assistente nel periodo Bird e segreto pochissimo custodito nella gestione vincente del biondo 33 che nel cuor mi sta.
Coach Rick (che, lo ricordo ai distratti, e' lo stesso che sgambetto' Spree durante i playoff 2000, ed immaginatevi cosa succederebbe da noi se Hector Cuper facesse un fallo su Rui Costa durante il derby" Scusate, mi sono asciugato le lacrime) aveva gia' ampiamente dimostrato di essere uno con i controcosiddetti, ma fu costretto ad emigrare a Nord per fare (benissimo) il suo lavoro.
Ora, la controprova non esiste, ma date una controllata al talento complessivo dei Pistons e a quello dei Pacers e ditemi voi se non e' plausibile pensare che Carlisle avrebbe potuto ottenere risultati migliori di quelli ottenuti da Thomas"
Naturalmente, con questa sentenza, ho definitivamente investito la franchigia' delle 500 Miglia del ruolo di pretendente alle Finali, quindi saro disponibile per il pubblico ludibrio verso maggio""
Visto che ho parlato di Detroit, una domanda la vorrei fare io a voi (se c'e' rimasto qualcuno, nel frattempo): mi potreste tradurre il libretto delle istruzioni dei Pistons? Ok per Ben Wallace, che, come tutti i draghi dei rimbalzi che si rispettino, ha un parrucchiere personale che coltiva e consuma erba non convenzionale, ok per Hamilton, che, Iverson a parte, e' la piu' leggera macchina da canestri in circolazione, ma gli altri? Mi spiegate come fanno ad essere cosi' in alto nel ranking?
Sta giocando bene anche Chauncey Billups (ma da chi fu scelto al Draft? Boh, non ricordo") che domenica, nella vittoria contro i Nets, ha fatto un'entrata decisiva che spero si riveda in qualche "courtside": davvero impressionante.
Sono andato a vedere un po' di numeri per capire meglio, e qualcosa se ne evince: gli avversari dei Pistons tirano peggio da 2, da 3 e dalla lunetta (nonostante Wallace").
Poi siccome le statistiche sono una roba per i matti, scopro che sono la penultima squadra nei rimbalzi catturati (?!?), e vabbe' - dico - magari giocano gare con pochi tiri, ma sicuramente ne prenderanno piu' degli avversari"". infatti ne prendono 0,45 di meno"" mi arrendo!!!
Qualche giorno fa il Megapresidente Galattico ci ha comunicato che un lettore di Play It ci "accusava" simpaticamente di copiare lo stile di Buffa & Tranquillo nei nostri pezzi. Bisognerebbe perseguire uno stile piu' personale, si e' detto.
Ho messo in moto i due neuroni che giocano a tennis nella mia scatola cranica e ne e' uscito quanto segue:
– Grazie per il complimento perche', per quanto mi riguarda, e' come dire ad un manovale che sta un po' copiando il Palladio".
– Signori Buffa e Tranquillo: lunga vita e prosperita'
– E' abbastanza naturale, quasi involontario, quando si comincia a scarabocchiare un foglio, avere un modello. Chiaro che un copia e incolla non e' carino, ma stiamo parlando di qualcosa di tecnico: Buffa poi ha uno stile che definire originale non rende neanche l'idea. Io compravo SB e la prima cosa che leggevo era "Usa e Getta". Ci sono praticamente cresciuto assieme ai suoi "milioni di presidenti spirati" o al "ventello per allacciata di scarpe". La tentazione di citarlo dopo ogni virgola e' palese in molti di noi, me compreso.
– Non e' facile essere originali, questo lo dico per esperienza personale. Io, rispetto a qualche altro amico che scrive da qui, sono agevolato perche' svuoto settimanalmente il bidone della spazzatura in questa rubrica, parlando del Nulla applicato alla palla a spicchi. Ma chi qui parla seriamente di basket, e siamo tutti dei "dilettanti" con il fuoco della passione, vuole raccontarti cosa ne pensa di qualcosa o di qualcuno, e fatalmente all'inizio utilizza un modello che funziona. Magari sara' un po' ripetitivo, ma puo' essere buono per cominciare. Poi, siccome non c'e' nulla che aiuta a scrivere meglio quanto il continuare a scrivere, le cose potrebbero migliorare.
– Grazie a chiunque critichera' il lavoro del sottoscritto, perche' i complimenti fanno piacere, ma le critiche fanno pensare, ed i miei due neuroni di cui sopra devono fare palestra"..
Detto questo, ritorniamo sotto l'albero di Natale e passiamo agli auguri:
– Auguri a tutti i giocatori NBA, soprattutto a quelli infortunati, che possano rientrare velocemente, perche' se Vince Carter continua a stare fuori il mio Fantabasket va a donne di facili costumi
– Auguri a chi ha inventato i satelliti e le parabole, perche' non potrei stare senza di loro
– Auguri a chi ha inventato il videoregistratore perche', con quello che ho scritto sopra, non potrei avere una vita sociale e sentimentale degna di nota
– Auguri a tutti i tifosi Lakers, che si chiedono se questo e' l'anno del capolinea
– Auguri a tutti i tifosi non Lakers, per lo stesso identico motivo
– Auguri ai Celtici, che non vincono da un sacco di anni
– Auguri agli equivalenti calcistici dei Celtici, perche', come direbbe Alberto Tomba, "chi mi conosce lo sa"
– Auguri a tutti i redattori, che non passino troppo tempo davanti alla tastiera, altrimenti le mogli chi le sente""
– Auguri a tutti i lettori, che senza di loro tutto questo sarebbe impossibile (vacca boia, sembro Candido Cannavo'!!!)
Statemi bene e non vi ingozzate!!
Kicco
P.S.: l'Ufficio Reclami e' attivo presso vbrugia@tin.it