L'esultanza di Michael Bradley dopo il gol contro la Svizzera
Finalmente gli USA riescono a chiudere la striscia negativa di 5 sconfitte iniziata in Copa America andando a battere in amichevole al St. Jakob Park di Basilea la Svizzera per 1-0, prima volta assoluta nella storia dei confronti fra le due Nazionali (fin qui il bilancio era di tre vittorie rossocrociate e tre pareggi). Il gol vittoria è stato messo a segno dal figlio del papà CT, il centrocampista dell'Heerenveen Michael Bradley, alla prima segnatura assoluta in Nazionale, su tocco di Clint Dempsey all'86'. Ma l'azione del gol è stata avviata da un cross da di un altro giovanotto di belle speranze, quel Danny Szetela reduce da un bellissimo Mondiale Under 20 e passato in estate al Racing de Santander dopo essere stato conteso da club come SS Lazio, AS Roma e Everton.
USA in campo con la formazione prevista. In porta il rientrante Marcus Hahnmemann (Reading) con davanti una linea composta da Steve Cherundolo (Hanover '86) a destra, il falloso Oguchi Onyewu (Standard Liegi), e il capitano Carlos Bocanegra (Fulham FC) in mezzo e a sinistra il veterano Eddie Lewis (Derby County FC). In mezzo centrocampo giovane ma roccioso con Bradley e Benny Feilhaber (Derby County FC) a contrastare e rilanciare le due frecce sulle fasce: DaMarcus Beasley (Rangers Glasgow) e Maurice Edu, il probabile MLS rookie of the year del Toronto FC, all'esordio assoluto in Nazionale. In avanti l'accoppiata formata da Taylor Twellman (New England Revolution), volato a Basilea solo lunedì, e Clint Dempsey (Fulham FC), sempre più attaccante.
Svizzera in campo come previsto. Il CT Kà¶bi Kuhn si è dovuto confrontare con diverse assenze, oltre a quelle già note sabato di Frei, comunque ben rimpiazzato da Streller, Valon Behrami e Mà¼ller, ovvero il giocatore di cui più si è sentita la mancanza, i rossocrociati sabato scorso contro l'Austria hanno perso anche Senderos (tornato a Londra a curare dei dolori alla schiena), Gygax (uno strappo al polpaccio lo terrà lontano dai campi da gioco per circa tre settimane) e Vonlanthen (vittima di anch'egli di uno strappo muscolare, con diagnosi di 4-6 settimane), mentre Ludovic Magnin e Stephan Lichtsteiner sono scesi regolarmente in campo.
Primo tempo noioso
Non ha destato grandissime emozioni il 1° tempo, con le due squadre, forse disturbate dalla pioggia battente, che hanno battagliato soprattutto a metà campo. Il primo episodio degno nota di arriva al 17', quando Johan Djourou ha dovuto lasciare il posto a Steve Von Bergen dopo essersi infortunato a una coscia. Poco dopo gli USA hanno sfiorato la rete del vantaggio con Beasley, il cui pallonetto finisce però di poco a lato. L'ala dei Rangers viene poi sostituito al 31' da Heath Pearce (1860 Munich). Poi, dopo una grossa occasione sprecata da Von Bergen al 29', al 42' una grande parata di Pascal “Zubi” Zuberbà¼hler su gran tiro di Lewis ha salvato lo 0-0.
Secondo tempo Svizzera migliore, ma gli USA passano
Dopo la pausa la Svizzera si ripresenta in campo con Hakan Yakin, Blaise Nkufo e Gelson Fernandes al posto Xavier Margairaz, Marco Streller e Fabio Celestini e si mostra subito più intraprendente rispetto ai primi 45'. Per gli USA entrano in porta Brad Guzan (Chivas USA) per Hahnemann e il difensore centrale Dan Califf (Aalborg BK) per Onyewu.
La prima grossa occasione della ripresa capita sui piedi di Nkufo, che però vede la sua conclusione respinta da Bocanegra. Tra il 66' e il 68' è poi Tranquillo Barnetta ad andare vicino alla segnatura, ma il centrocampista dapprima scivola al momento buono e poi sfiora solamente il pallone su un cross di Yakin.
Negli ultimi minuti Bradley manda dentro i giovanotti. Prima Freddy Adu (Benfica), alla sua seconda partita in Nazionale, per Twellman, e poi tocca ai due esordienti il centrocampista Szetela (al posto di Lewis) e l'attaccante Robbie Findley (Real Salt Lake) per Dempsey.
E all'86'arriva la beffa per la Svizzera, quando Szetela crossa in mezzo, Dempsey prova a controllare ma la palla carambola e Bradley anticipa un'uscita non felicissima di Zuberbuehler dando il vantaggio ai suoi. Inutili poi i tentativi nel finale di Yakin e compagni di agguantare il pari in extremis. Anzi, l'ultima occasione del match è per gli USA, ma la punizione dal limite di Adu finisce tra le braccia di Zubi.
Le dichiarazioni dei CT
Soddisfatto ovviamente Bob Bradley: “Raramente gli USA vincono delle partite in Europa contro squadre di grande valore, dunque questo successo può essere considerato un grande passo in avanti“. Meno lo svizzero Koebi Kà¼hn: “Questa sconfitta ha confermato che la Svizzera fatica terribilmente quando deve fare il gioco contro delle squadre che le sono, almeno sulla carta, inferiori. Dobbiamo dare atto agli americani di aver disputato un'ottima gara, ma noi abbiamo commesso troppi errori. Dobbiamo imparare molto da questa battuta d'arresto“.
Gli americani hanno sicuramente fatto vedere buone cose, confermando i sintomi di ripresa fatti vedere contro il Brasile e nonostante le assenze pesanti di gente come Landon Donovan (Los Angeles Galaxy), Jonathan Bornstein (Chivas USA), Jimmy Conrad e Eddie Johnson (Kansas City Wizards), rimasti in America per gli impegni in campionato, e il duo composto da Bobby Convey (Reading) e Cory Gibbs (Charlton), entrambi infortunati. Amichevoli come queste sono sicuramente uno stimolo alla crescita della Nazionale USA, e il risultato positivo ottenuto non può che incoraggiare i ragazzi di Bradley, vista la tradizione negativa nelle partite giocate su suolo europeo e la vittoria contro un avversario piazzatosi tra le prime 16 nei Mondiali 2006, dopo essere anche arrivato primo nel girone davanti alla Francia, e mai battuto in precedenza. Fa poi sperare la nidiata composta dai vari Adu, Feilhaber, Bradley, Szetela, Zizzo e Edu, gente che vedremo in campo alle prossime Olimpiadi. Ma è la bassa età media dei Nazionali americani e l'esperienza che molti di loro stanno acquisendo all'estero ad essere il fattore di maggior prospettiva. Se poi gli USA trovassero un vero centravanti"
Quello con la Svizzera è stato il penultimo match dell'anno per gli USA. Bob Bradley chiuderà il suo primo anno sulla panchina della Nazionale sabato 17 novembre (un giorno prima della finale di MLS Cup!) contro la Nazionale del Sud Africa, che proprio stasera è stata sconfitta 2-0 da un'Italia sperimentale con doppietta di Cristiano Lucarelli. Dopo la sosta della MLS, il 19 gennaio 2008 gli USA affronteranno la Svezia ,nel primo match dell'anno che vedrà il via alle qualificazioni mondiali, mentre per febbraio già si parla di una nuova sfida col Messico.
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Mercoledì 17 ottobre, 2007 – St. Jakob Park - Basilea, Svizzera
USA vs. Svizzera 1-0
Marcatori:
USA - Michael Bradley (Clint Dempsey) 86'
USA – 24-Marcus Hahnemann (18-Brad Guzan, 46); 6-Steve Cherundolo, 22-Oguchi Onyewu (2-Dan Califf, 46), 3-Carlos Bocanegra (Capt.), 7-Eddie Lewis (9-Danny Szetela, 84); 5-Benny Feilhaber, 13-Maurice Edu, 4-Michael Bradley,17-DaMarcus Beasley (11-Heath Pearce, 31); 20-Taylor Twellman (25-Freddy Adu, 77), 8-Clint Dempsey (29-Robbie Findley, 90)
Non entrati: 23-Jay DeMerit
CT: Bob Bradley
SVIZZERA – 1-Pascal Zuberbà¼hler; 2-Johan Djourou (25-Steve Von Bergen, 17), 3-Ludovic Magnin (Capt.), 5-Xavier Margairaz (22-Hakan Yakin, 46); 11-Marco Streller (31-Blaise Nkufo, 46), 13-Stephane Grichting, 14-David Degen, 16-Tranquillo Barnetta (17-Christoph Spycher, 75), 27-Gokhan Inler, 29-Stephan Lichtsteiner, 35-Fabio Celestini (33-Gelson Fernandes, 46)
Non entrati: 12-Diego Benaglio, 37-Germano Vailati
CT: Jakob Kuhn
Ammoniti:
SUI - Marco Streller 45'
USA - Oguchi Onyewu 45'
USA - Maurice Edu 53'
USA - Danny Szetela 88'
Arbitro: Frank de Bleeckere (BEL)
Attendance: 16,500