Brian Fuentes è perplesso: le sue prestazioni fantastiche ci saranno anche in Post Season?
Mentre gli Angels pensano ai Red Sox e al modo di vincere a Fenway Park, Texas ha perso terreno in modo definitivo dalla squadra del Massachusetts, in un buon momento, e saluta le aspettative di playoff.
Oakland e Seattle hanno andamento opposto invece: la prima vince a raffica quando ormai non ce n'è più bisogno, mentre gli M's perdono qualche partita ed hanno la testa ad una offseason cruciale per il futuro.
Los Angeles Angels
Anche se non finiranno la stagione con 100 vittorie come l'anno passato, gli Angels non si fermeranno. Nelle due settimane di riferimento che si concludono oggi hanno vinto le serie con Seattle, Kansas City e Chicago.
Ma la cosa più utile è trovare la strategia da applicare contro Boston, futuro avversario nel primo turno di Post Season. La partita di mercoledi scorso è quanto di più formativo gli venga offerto.
Parte bassa del nono a Fenway Park. L'ottimo Brian Fuentes è sul monte. Conto pieno su Nick Green con basi piene, palla bassa al centro della zona di strike. Ball numero 4, pareggio Red Sox.
Il fatto che l'arbitro non chiami una palla così vicina alla zona di strike è un effetto del ballpark pieno e ruomorosissimo, ma a parte questo, la disperazione di Fuentes è anche legata alla possibilità che tale situazione si ripeta nei Playoff, magari in una gara decisiva.
Con l'esplosione dell'attacco angelino, il matchup potrebbe essere più indeciso rispetto a quello dell'anno scorso. E le vittorie di un punto, come nella partita citata conclusa dal singolo di Victor Martinez, siamo sicuri si ripeteranno anche fra altre tre settimane.
Se dell'attacco abbiamo detto che tutto procede bene, con Chone Figgins alla stagione della vita e portato a punto con frequenza importante dai compagni, dobbiamo ancora parlare dei lanciatori.
I partenti sono decisamente a posto: John Lackey, Jered Weaver, Joe Saunders, Ervin Santana e Scott Kazmir non scendo sotto i 100 lanci da tempo immemore, e questa stabilità siamo sicuri verrà portata fino alle partite che contano davvero in ottobre. Gran parte delle incognite rimangono sul bullpen.
Kevin Jepsen e Matt Palmer sono impiegati regolarmente con buoni risultati, tanto da soperire alla mancanza di Scot Shields, ma Josè Arredondo ha avuto una stagione molto deludente per uno come. Tutto sta a stabilire se 3 rilievi (Jepsen, Palmer, Darrenn Oliver) possano gestire i circa due inning che separano il partente da Fuentes, leader in AL per salvezze.
L'opinione è che si possa fare, ma la poca profondità del reparto è la maggiore incognita di una squadra più stabile di 365 giorni fa.
Texas Rangers
I Rangers non attaccano più: 1 punto nell'ultima serie con Oakland ed i suoi pitcher “bambini”. Josh Hamilton ha problemi di grossa entità alla schiena che la tengono lontano dal campo ed anche dagli allenamenti. Michael Young è tornato mercoledi e subito ha avevrtito altri dolori a causa dei quali è stato costretto ad uscire dal lineup.
L'unico attivo in questo momento sembra Marlon Byrd, costante su buoni livelli, mentre il resto del lineup è in difficoltà e forse un po' in riserva d'energie.
E' la prima volta però che siamo spinti a parlare del futuro di questa società . Gli ultimi due anni sono stati molto buoni.
Parlandoci chiaro, su 30 squadre ne arrivano 8 ai Playoff. Con i team che girano in American League (Tampa Bay, New York, Boston, LA, Chicago, Detroit) prendere uno dei 4 posti è impresa molto ardua. Per questo, secondo noi, la dirigenza non dovrebbe preoccuparsi e continuare su questa strada, visti anche i miglioramenti sul monte, con Scott Feldman e Brandon McCarthy giovani e vincenti.
In mezzo al campo i contratti però scadono, ed entrano in arbritation. Hamilton, Byrd, Murphy. Insomma tutto l'outfield.
Senza contare la sorpresa Nelson Cruz, anch'egli in arbitration. La considerazione finale è che questo lineup, essendo molto forte, non va cambiato, affidandosi alla possibile crescita del reparto partenti; quindi il consiglio sarebbe quello di trattenere più giocatori possibili, e che queste due annate sono state tutto tranne che una perdita di tempo.
Seattle Mariners
Oramai non c'è più nessuna velleità di Playoff a nordovest. Ora anche la matematica condanna i Mariners, e nel numero finale vedremo bene quali giocatori faranno il futuro di questa società .
Ora è il momento però di dire cosa è andato bene.
Innanzitutto, l'immenso Felix Hernandez sta conducendo una corsa disperata al Cy Young, che lo vedrà soccombere sotto i colpi di Zach Greinke dei Royals, pitcher più potente e che fa più sensazione.
Le carte di Hernandez sono altre: la costanza, la precisione, l'età . Seattle ha trovato un asso per il futuro, ed il fatto che rispecchi le attese che lo accompagnano da un paio d'anni p indice di quanto sia anche maturo.
Il suo cambio induce il 52% di groundball, il che gli evita home rune costosi nei momenti salienti delle partite. Con basi occupate non è uno dei migliori, ma in questo potrebbe aver inciso l'impiego in un team con poche chance di vittoria finale.
La stagione di Greinke è eccezionale, quella di Hernandez potrebbe essere la prima di molte a questi livelli. Ora è chiaramente il primo giocatore del roster, il migliore, e lo sarebbe nella metà delle squadre MLB.
Un altro campione è ovviamente Ichiro. Stagione fatta di record per il giapponese, che raggiunge le 2000 valide ed è il secondo più giovane a farlo nella storia. Ha salatato una quindicina di partite, e non finirà la stagione con nessuna delle sue migliori statistiche, ma considerato il rendimento nel suo insieme, possiamo benissimo dire che le sue performance non sono minimamente in declino.
Chi potrebbe rivelarsi più utile del previsto è il seconda base Jose Lopez, che ha battuto finora 24 home run, massimo in carriera. Non così brillante nelle altre statistiche, possiamo dare il giocatore come in crescita, e la stagione prossima potrebbe essere quella decisiva, anche per recuperare confidenza sul diamante.
I Mariners hanno anche trovato un buon closer nell'ex bostoniano David Aardsma, ed un pezzo importante di un lineup futuro in Russell Branyan, andato spegnendosi nel corso della stagione ma che nelle prime partite era il principale contributore della promettente causa di Seattle. Una causa che è andata via via svanendo con la resurrezione di Los Angeles, che appena ha assorbito il difficile inizio non si è più fermata, rendendo Seattle una delle tante franchigie costrette a combattere nei bassifondi.
Oakland Athletics
Rajai Davis guida la nazione nel mese di settembre in molte statistiche. Media al piatto (.406) e basi rubate (8), principalmente. Sta sfruttando l'occasione datagli dal manager di mettersi in mostra in questa estate molto poco significativa di Oakland, che si è liberata di tutti i grandi acquisti dell'inverno.
Dei molti giocatori che hanno debuttato in questi mesi di agosto e settembre abbiamo parlato, mentre ora diamo uno sguardo alle statistiche del catcher, Kurt Suzuki. Difficile trovare un giocatore stabili come lui. Il numero di valide di mese in mese non varia, la media quindi è costante e gli home run sono sempre pochi. Tale andamento ci fa supporre che, al terzo anno di Majors, questo sia il suo reale valore, il che lo renderebbe un ottimo catcher ma un attaccante da parte medio-bassa del lineup.
Chiudiamo parlando del buon Trevor Cahill, che nelle ultime uscite ha inanellato una vittoria con i Rangers ed aveva chiuso agosto fermando anche gli Angels a 0 punti. Segni di buon talento e di un sempre maggiore affiatamento al livello della division e della lega. Insomma, un altro dei molti segnali positivo della nuova classe di partenti in California, che raccoglieremo magari in fase di recap di qesta stagione.
Agli Angels mancano solo tre squadre da affrontare, gli A's, i Rangers e gli Yankees. Proprio quest'ultima serie, in programma dal prossimo lunedi in poi, ci darà un più preciso dettaglio sulle speranze di World Series degli uomini di Scioscia, perchè la sensazione è che per arrivare a sfidare i campioni della National, il nuovo Yankee Stadium sarà tappa obbligata!