AL East Report #8

Robinson Cano è in gran forma per gli Yankees…

Nelle tre settimane a cavallo dell'All Star Game il mondo del baseball ha vissuto, come ogni anno, molto più intorno a questo evento che non alla menomata regular season del periodo.

All'insegna del più classico “Bene o male, purchè se ne parli”, l'attenzione dei fans è stata catalizzata dapprima dalle convocazioni, completate dalle immancabili contestazioni e in seguito dal risultato da cui scaturisce il vantaggio del campo per le World Series.

Al ritorno da St. Louis, poi, sono stati i rumors di mercato a tenere banco, pettegolezzi di mercato che hanno visto e vedono davanti a tutti, nella nostra division, i Blue Jays e in particolare i nomi di Scott Rolen e soprattutto Roy Halladay. L'asso di Denver, infatti, va in scadenza al termine della prossima stagione e, in mancanza di solide basi per poter contendere, è praticamente impossibile che possa rinnovare con la franchigia canadese; anche sul campo, comunque, nonostante le poche partite giocate, si vanno delineado situazioni interessanti.

New York Yankees (60-38)

Record: 11 - 6

La prima "sorpresa" arriva dai pigiamoni: Yankees in testa alla American league East.
Una serie di risultati da brivido nell'ultima settimana porta infatti il notissimo logo con la N e Y intrecciate là  davanti a tutti ai danni delle calzette rosse.

E agli Yankees non manca neanche la voglia di dare spettacolo, oltre alla fame di vittorie. Sarà  per l'effetto "nuovo Yankee stadium", sarà  per una naturale propensione dei giocatori, ma gli Yankees guidano nettamente sia la classifica dei punti realizzati, sia quella dei punti subiti.

Sono i middle infielder, Cano e Jeter, a guidare la carica delle mazze di NY. Entrambi battono quasi .345 e hanno OPS superiori a .870. Gli slugger A-Rod e "Tex" Teixeira fanno egregiamente il loro mestiere e l'ultimo arrivato, il corner outfielder Hinske si unisce ai compagni, abituandosi fin da subito a sfruttare il suo nuovo ballpark, mettendo a segno ben 4 HR, secondo solo a Rodriguez e Texeira (5) in questo, e con ben 1.412 di OPS.

Il "nostro" Cervelli viene utilizzato poco, ora, col ritorno di Posada e Molina, ma si dimostra comunque sempre efficace e continua a meritarsi qualche apparizione.

Note non troppo positive erano arrivate, soprattutto intorno all'All-Star Game, da Swisher, Damon e Ransom, poco efficaci con la mazza, ma in ripresa nell'ultima parte del periodo.

Sul monte naturalmente le note sono un pò meno liete. Se Sabathia lavora bene in quattro partite (3-1, ERA 2.93, 9 run in più di 27 inning complessivi) e Burnett non si fa certo biasimare (2-0 in 3 partite, ERA a 3.26), pur facendo entrambi pochi SO rispetto al solito, il resto della rotazione soffre terribilmente. Chamberlain riscatta la prima claudicante e breve uscita con due ottime prove e raggiunge statistiche accettabili (ERA 3.00, 2-0), mentre Petitte pur migliorando le sue prestazioni rispetto alla rpime due terrificanti partite (ERA di 10.45 in 10.1 inning giocati, 1 solo strikeout e 12 punti subiti) vive un periodo nel complesso negativo.

Non va meglio alla rivelazione del bullpen Yankees di quest'anno, quell'Aceves che a sorpresa si è dimostrato un ottimo rilievo. Costretto a una spot start, dura solo 3.1 IP subendo 4 valide e 4 punti. In seguito è stato rimesso nel bullpen ma non è sembrato avere la stessa sicurezza di prima.

Il resto del bullpen mostra luci (Hughes, Albadalejo, Rivera non subiscono nemmeno un punto in 21.2 IP complessivi, con un record di 2-0 e 9 salvezze su 9 possibilità ) e ombre (Tomko, Robertson, Bruney, Coke e Melancon lanciano per 22 IP complessivi, subendo però ben 21 punti ), tale e quale alla rotazione.

Nel complesso, comunque, New York è in crescita netta nell'ultimissimo periodo e ha trovato, come detto, anche la testa della division, mentre Boston ha abbassato un pò i ritmi. La corsa al pennant appare comunque apertissima, anche perché mantenere il record recente sarà  difficilissimo.

Boston Red Sox (57-40)

Record: 8 - 8 ;

Un'ultima settimana claudicante toglie il segno positivo al periodo, ma ciò che più conta toglie ai Sox la testa della American league East.

I Red Sox hanno visto gli importanti ritorni degli interni "di sinistra" titolari, Jed Lowriein SS, e Mike Lowell in 3B, dalla disabled list; i loro numeri sono incoraggianti, con l'exploit di Lowrie nella seconda partita della serie contro Toronto, in cui ha battuto il suo primo HR stagionale.

Da rimarcare inoltre la continua marcia di "Big Papi" Ortiz, che in 10 partite ha messo a segno 3 fuoricampo con ben 12 RBI, riguadagnando tra l'altro il posto di cleanup nell'ordine di battuta; a far salire il proprio livello su valori eccezionali, donando un surplus fondamentale alle vittorie della squadra sono stati però il 2B Dustin Pedroia ed il prima/terza base, Kevin Youkilis.

Il primo ha scherzato con i pitchers avversari marchiandoli con 15 valide in 40 turni al piatto, con ben 7 battute da extra-base, che lo portano ad una OPS di 1.250, il "dio greco delle BB" sta oramai diventando divinità  anche della slugging %, in 10 partite ha collezionato 3 2B e 3 HR con una SLG percentuale di .622 davvero eccellente.

Chi ha rallentato leggermente è il CF Ellsbury, nonostante le 5 basi rubate in 8 partite le sue prestazioni sono state pesantemente sotto media, cosi come quelle della coppia che si spartisce le fatiche dietro il piatto, il prospetto Kottaras deve ancora formarsi del tutto nelle Majors, mentre Varitek sta divenendo un backup, con ancora una buona potenza nella mazza.

Il pitching staff di Tito Francona viene nuovamente illuminato dalle prestazioni di Daniel Bard , che con la sua fastball capace di toccare le 100 miglia orarie sta macinando strikeout su strikeout (11 nelle ultime 4 apparizioni, con una media proiettata sui 9 inning di oltre 17 K) a fronte di un controllo finora impeccabile ( 0 BB concesse), e inizialmente dalla sconfortante, per gli avversari, sicurezza del closer Papelbon con 4 salvezze in 4 opportunità ; rimanendo nel bullpen, fatica a ritrovare la verve di inizio anno Justin Masterson, in 7 inning e 2/3 ha concesso ben 7 punti e 2 HR, mentre un altro giovane Manny Delcarmen ha battagliato con qualche problema di controllo con una media su 9 IP di BB superiore rispetto a quella dei K. Inoltre, a sorpresa è arrivata nell'ultima settimana la prima blown save di papelbon, una 3-run opportunità  finita in sconfitta. Incidente di percorso o pericoloso scricchiolio?

Nel reparto partenti l' 1-2 Beckett - Lester sta dipingendo capolavori ultimamente, combinando le loro cifre troviamo:3 W e 1 L fruttate da 30.2 IP in cui hanno messo a segno 25 strikeout e concesso solo 18 valide e 7 BB con un ERA di 1.47.

Con il ritorno in rotation di Bucholz (forse richiesto dai Jays nelle trattative riguardanti Halladay) al posto di un malmenato Penny, i Sox sono pronti ad affrontare il periodo più "caldo" della stagione con uno staff parecchio "fresco" e un lineup che deve mostrare ancora molto dai vari Lowell, Drew e Lowrie.

Tampa Bay Rays (54-45)

Record: 10 - 6

Dovevano essere il terzo incomodo, si avviano sempre più ad esserlo. Tampa non molla la presa sul terzo posto divisionale e anzi accorcia le distanze dal secondo che potrebbe voler dire Wild Card.

A guidare la squadra col "campo più brutto delle Major" (cit.) sono Burrell, Zobrist e il solito Longoria. Zobrist ha una "linea" da .369/.453/.523 con 3 HR, Burrell ha più difficoltà  nel fare contatto ma mette a segno 3 HR con 13 RBI e 34 TB, mentre Longoria è sempre la solita minaccia per i lanciatori avversari e spedisce 4 palle al di là  delle recinzioni, oltre ai 12 RBI e alle 31 basi totali conquistate. Da notare il catcher Navarro, capace di una media battuta di .314 e di una OBP di".. .314!

La rotazione invece non pare, dal record W-L di 4-5, nemmeno quella di una seria contender, ottenendo solo da Niemann una ERA inferiore a 3 e da Garza un buon 3.54. Per il resto, il golden boy Price colleziona 21 inning in 4 partite con 6.43 di ERA, e Scott Kazmir non fa di meglio, con 6.38 in 18 inning (3 partenze). Nel complesso, una serie di uscite sconcertanti seguite da ottime prestazioni, cosa che sicuramente non da sicurezza a chi deve assicurare il run support.

Il bullpen è così costretto agli straordinari, ottenendo ottime risposte da Howell (5 salvezze su 5 opportunità , 2.79 di ERA in 18 inning), Nelson (1.69 in 5.1 IP) e in parte da Balfour e Cormier.

Meno bene invece Wheeler (2 salvezze bruciate su 3 possibilità  ed ERA a 4.15 in 9.2 IP) e Choate (2 punti subiti in 2.2 IP).

Complessivamente, tuttavia, la squadra pare in crescita e non è assolutamente fuori gioco nella corsa al titolo divisionale. Le mazze sono sempre calde e attive, e i pitchers hanno le potenzialità  per fare molto bene.

Toronto Blue Jays (48-51)

Record: 6 - 10

Ormai il declino verso un'altra stagione men che mediocre sembra decisamente il destino immediato dei Jays, crollati nell'ultimo periodo al quarto posto della division, ben staccati da Tampa Bay. Si avvicina peraltro la deadline e con essa il nodo-Halladay.

Se da una parte Ricciardi si dice convinto che nella prossima stagione Toronto possa contendere – tramite la cessione di qualche giovane pitcher, di cui i Blue Jays sembrano avere una scorta inesauribile, per vedere arrivare qualche mazza pesante - e questo comporterebbe la necessità  di tenere con se quello che ad oggi pare il lanciatore più dominante delle Majors, dall'altra la maggior parte degli osservatori si dimostrano molto scettici su questa prospettiva.

Lo stesso "Doc" pare abbia fornito al Front Office dei Jays una lista di squadre per le quali accetterebbe di dare il suo avvallo alla cessione. Di conseguenza il telefono di Ricciardi squilla in continuazione e sta adesso al discusso GM torontino uscire da questa situazione con qualcosa di importante.

Dal campo, intanto, arrivano quasi solo delusioni. La giovanissima rotazione alle spalle di Halladay continua a fare esperienza inanellando anche prestazioni positive, ma l'attacco proprio non pare voler collaborare fino in fondo e soprattutto quest'anno il bullpen delude tantissimo.

Così se i primi 4 nomi del lineup (Scutaro, Hill, Lind, Rolen) assicurano numeri importanti con la mazza (4 HR, BA .409 e 1.500 di SLG per Hill, per esmpio) e difesa solidissima, il resto dell'attacco latita e delude, soprattutto con i pagatissimi esterni Rios e Wells, anche se Rios è riuscito, ultimamente, a trovare almeno qualche homerun.

Sul monte, dietro un meraviglioso quanto poco aiutato Halladay (25 IP in 3 partite, 2 apparizioni di fila da 9 inning, entrambe con un solo punto concesso per un ERA complessiva di 1.80, con un rapporto di 1 a 9 tra BB e strike out – in altri termini, Doc ha concesso una BB a partita di media, mentre ha messo out al piatto un battitore per inning ! - ma solo una vittoria, una no-decision da 9 inning e una sconfitta), continuano le grandi prestazioni di Cecil (2-0 in 3 partite, con 20 inning lanciati e un solo punto concesso) e si mostra al mondo il sesto rookie tra i partenti di Toronto di quest'anno, il giovane Marc "nome impronunciabile" Rzepczynski, che in 4 partite lancia oltre 22 inning subendo 7 punti ma ricevendo il solito scarso appoggio dalle mazze finisce con un record di 1-2.

Meno bene Romero, che patisce un pò il periodo (ERA a 5.25 in 4 partite), Tallet (ERA in doppia cifra) e il bullpen, capace negli ultimi tempi di bruciare anche grandi vantaggi (caso-scuola il vantaggio di 9-1 al sesto inning contro Tampa Bay diventato una sconfitta per 10-9 al 12esimo inning) con il solo Frasor sempre affidabile, mentre i compagni, guidati dal closer in crisi Downs, alternano buone prestazioni a disastri.

Ormai la stagione è andata, la deadline si avvicina, Rolen, Scutaro, Downs, Halladay paiono avere grande mercato" sul campo si tratta solo di far fare esperienza ai giovani e organizzare il futuro della squadra: che farà  Ricciardi?

Baltimore Orioles (42-55)

Record: 6 - 9

Finalmente un periodo positivo per gli O's, in cui attacco e difesa lavorano all'unisono, peccato che vi fosse la pausa di St. Louis a diminuire le partite giocate, attenuando il buono stato di forma di Baltimore.

Il reparto lanciatori ottiene alcune ottime uscite dall'ormai solito rookie Bergesen, autore di 4 buone partenze con 10 ER in 24 2/3 inning, dal 24enne Hernandez che in 4 partite ha concesso solo 16 valide per 5 punti, ed una prova piuttosto consistente di buona parte del bullpen, in particolare di Bass, Mickolio, Sherril e Hendrickson. Hendrickson in 8.1 IP subisce solo 2 punti, il debuttante Mickolio lo imita in 3 2/3 IP in cui subisce una sola valida, Brandon Bass in 3 partite ammassa ben 10 K con una media di SO/9 di 8,44 ed il closer George Sherrill porta a 20 SV stagionali il suo bottino grazie alle 2 opportunità  sfruttate a Seattle e contro Toronto.

Continua il momento pessimo di Rich Hill, ed il manager Trembley pare darà  al mancino solo un'altra opportunità  di mantenere il posto in squadra, non accadesse, dal AAA potrebbe salire il fortissimo prospetto Tillman. C'è purtroppo da segnalare anche il ritorno in DL di Chris Ray per un problema al "bicipite", una defezione che crea un importante buco tra i rilievi.

Il lineup ottiene una buona produzione, tenendo la media di punti a partita sopra i 5 grazie agli ottimi stati di forma del veterano seconda base Roberts che combina la sua buona velocità  sulle basi (3 SB) con la capacità  straordinaria di battere doppi (ben 34 in stagione), alla potenza di Luke Scott (per lui 2 HR e 10 RBI, ma tutti nelle prime due settimane considerate, seguite da un periodo freddissimo) ed ad un saltuario momento di riscossa per Zaun -divenuto oramai back-up di Matt Wieters– che in 5 partite ha prodotto 1 HR e 4 RBI fruttando una OPS di 1.150.

Chi scende dal treno dei giocatori caldi sono lo stesso Wieters ( nelle prime 7 partite 1 solo punto battuto a casa e una BA di .120, seguite da una parziale risalita, perlomeno in termini di AVG), Adam Jones, con un rapporto BB/K totalmente deficitario (2/17) ed una OPS risultante di .634 e Aubrey Huff (BA di .158).

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